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Autore: Little Donphan    31/12/2011    0 recensioni
Beh eccoci qui... questa è la terza storia che fa parte delle avventure dei tre laghi. L'ultimo episodio, il più lungo e avvincente, ricco di colpi di scena e di nuove comparse. Tra questi, inutile dirlo, nascerà una grande amicizia e anche qualche cosa in più...
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure dei Tre Laghi'
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È giunto il momento di partire alla ricerca di nuove avventure. Chissà dove andranno Alpher, Azelf, Melody, Mesprit, Manaphy, Udona e Uxie per cercare di aiutare il pokèmon supremo. In quali misteri si immergeranno per cercare di aiutare i pokèmon selvatici?
- Dobbiamo metterci in cammino per aiutare i pokèmon! Chi è che sa dov’è la tana di questo pokèmon?- chiese Alpher.
- Nessuno lo sa- rispose Celebi -ma dicono che ci siano alcuni indizi che dicano dove si trovi in un momento preciso della giornata- continuò
- E voi sapete dove sono questi indizi?- domandò Melody
- Neanche noi sappiamo dove si trovano esattamente, ma possiamo fornirvi indizi utili sul loro effetto e la possibile localizzazione. La nostra precisione è del 50% del luogo dove si trovano e non è sicuro che riusciate a tornare nel luogo del ritrovo entro il tempo stabilito vivi- disse Mew.
A queste parole i pokèmon dei laghi e i loro amici rabbrividirono.
- Sei sicuro che non ci siano altre alternative? Magari il pokèmon supremo ha solo il raffreddore…- disse Mesprit.
- Non è così semplice… anche un innocuo raffreddore per un pokèmon leggendario grande e potente si può rivelare fatale- rispose Jirachi ostinatamente
- Vi spiego cosa succede se riunirete tutti gli strumenti. Intanto gli strumenti sono lastre speciali che consentono al pokèmon supremo di modificare il tempo e di far vivere i pokèmon del tipo di lastra. Le lastre principali sono 8:
La lastra d’erba che serve per far vivere i pokèmon di tipo erba e crea le foreste e prati fioriti. Da questa lastra nacque Celebi che protegge i prati fioriti e le foreste.La lastra fuoco che serve per far vivere i pokèmon di tipo fuoco e ha creato i vulcani. Da questa lastra nacque Heatran che protegge e rappresenta i vulcani. La lastra acqua che serve per far vivere i pokèmon acquatici e ha creato mari, oceani, laghi e fiumi. Da questa lastra nacque Kyogre che protegge i mari e il principe dei mari: Manaphy. La lastra tuono che serve per far vivere i pokèmon elettrici e genera i fulmini. Da questa nacque Raikou che è il signore del tuono. La lastra terra che serve per creare monti e pianure. Da questa nacque Groudon che ha creato i continenti. La lastra psico che serve per controllare le cose astratte e psichiche. Da questa nacque Mew che controlla le illusioni. La lastra metallo che controlla I pokèmon metallo. Da questa nacque Jirachi che controlla i desideri. La lastra oscura che controlla le tenebre e gli spiriti. Da questa nacque Giratina che controlla gli spiriti dell’altro mondo. E infine la lastra più potente del mondo, che tiene in equilibrio il mondo dei vivi con le altre dimensioni: la lastra del tutto detta anche lastra incolore che controlla il tutto e il niente. È da questa lastra che il pokèmon supremo controlla il mondo- finì Mew.
- Può essere che la lastra che controlla il tutto si sia rotta quando le dimensioni di Dialga e Palkia si sono collegate alla nostra, e da quello è iniziato il tutto- disse Jirachi
- Può darsi… non siamo abituati a queste cose, ma riusciremo a salvare i pokèmon selvatici e il pokèmon supremo!- esclamò Melody, ma in quel momento Manaphy cadde a terra senza forze e seguirono anche i suoi cugini Mew, Jirachi e Celebi.
- MANAPHY!!!- gridò Udona –CHE TI SUCCEDE MANAPHY!!!- e gli corse incontro, ma Manaphy sembrava svenuto, caduto in un sogno profondo.
Anche Celebi, Jirachi e Mew non si svegliavano più.
- Forse è perché le loro lastre si stanno screpolando insieme a quella del tutto!- esclamò Mesprit
- NO! Non può essere! Se non iniziamo subito a raccogliere le lastre moriranno! Dobbiamo sbrigarci!- disse Melody e così dopo aversi preparati di fretta partirono.
Manaphy e i suoi cugini erano rimasti a casa in compagnia dei pokèmon di Udona che, per il momento, stavano bene.
- Dove potrebbe nascondersi la prima lastra? Quella dell’erba?- chiese Uxie
- Beh, Mew aveva detto che protegge le foreste e i prati fioriti giusto?- chiese Udona
- Sì, quindi deve essere per forza… oh no! Lì no!- rispose Alpher
- Dobbiamo andare nell’Antico Château nei meandri del Bosco di Evopoli- disse Azelf e si incamminarono verso Giardinfiorito.
Lo stesso giorno, qualche ora dopo arrivarono a Giardinfiorito e i pokèmon usarono l’invisibilità. Tutta la città era pervasa da fiori e pokèmon coleotteri come Combee e Vespiquen. Ma non riuscirono a godersi lo spettacolo perché il cielo si oscurò e scese un feroce pokèmon che con un solo grido scatenò un terribile attacco Geoforza e si lanciò in picchiata verso il terreno, ci si schiantò contro e si sotterrò. Ritornò il sole e si poterono vedere i danni che aveva fatto quel pokèmon.
- Non possiamo aspettare oltre! I pokèmon selvatici iniziano a degenerare!- esclamò Melody in pensiero.
- Non possiamo farci niente! Quel pokèmon era troppo potente! Dobbiamo trovare le lastre in fretta!- rispose Alpher e si avviarono per il percorso 208.
Arrivarono all’entrata di una piccola locanda prima del bosco e decisero di fermarsi per qualche minuto. Decisero di prendere un po’ di provviste per i pokèmon selvatici feriti che avrebbero incontrato.
Stavano per ripartire quando dal bosco videro uscire uno stormo di Starly seguito da un gruppo di Buneary saltellanti e uno sciame di nincada.
- Che cosa starà succedendo?- chiese Melody a Alpher
- Non lo so…- rispose lui – meglio andare a controllare- disse.
Andarono verso il bosco e lì videro Celebi che distruggeva gli alberi del bosco con il suo attacco radicalbero.
- Celebi! Che ci fai qui? Cosa stai facendo?- gridò Mesprit
- Io… devo… distruggere… la... foresta…- disse balbettando sottovoce e lanciò l’attacco psichico contro Uxie, che però si scansò in tempo.
- Celebi! Tu sei il guardiano della foresta! Non devi distruggerla!- disse Udona gridando, ma Celebi non la ascoltò e continuò ad attaccare.
In quel momento si accorsero che Celebi aveva gli occhi neri.
- È sotto il controllo della lastra!- disse Azelf
- CELEBI! FERMATI!!!- disse Melody e gli corse incontro. Celebi la attaccò, ma lei si rialzò e continuò a correre. Arrivata da Celebi, lo abbracciò e la sua furia si placò.
- Celebi… ti prego… fermati…- disse singhiozzando lei.
Azelf si accorse che qualcosa stava per apparire dietro Celebi e andò a prendere quell’oggetto. Era la lastra Erba!
Appena Alpher la toccò, gli occhi di Celebi tornarono normali.
- Dove mi trovo? Cosa è successo?- chiese Celebi pervaso da un’aura verde.
- Celebi!- disse contenta Melody – non importa cosa sia successo, l’importante è che tu sia salvo!- continuò lei in lacrime – ti prego Celebi, salva la foresta e fai tornare la pace in questo luogo- chiese lei e Celebi usò la rintoccasana e la foresta tornò normale in tutto il suo splendore.
Dopo la spiegazione di che cosa era successo Celebi e i suoi amici si salutarono, Celebi fece tornare i pokèmon nella foresta mentre gli altri ricominciarono il loro viaggio per trovare la seconda lastra: la lastra fuoco.
- Abbiamo ottenuto la lastra erba, ora dobbiamo cercare la lastra fuoco. Secondo voi dove può essere?- chiese Udona.
- Se la lastra erba era in una foresta la lastra fuoco deve essere in un luogo dove c’è fuoco ovvero il vulcano del monte ostile!- rispose Azelf
- Il monte ostile?!?! No… io non ci vengo… Il monte ostile è troppo lontano!!! E poi nessuno è tornato vivo dal monte, è un labirinto!!!!- disse sconvolto Alpher.
Udona gli tirò una sberla
- Smettila! Se sei un vero uomo comportati da tale!- lo sgridò Udona e Alpher restò zitto.
Il gruppo iniziò ad incamminarsi verso il porto di Canalipoli, dove il battello li avrebbe portati nella zona lotta.
Arrivati a Canalipoli un gruppo di Kingler iniziarono ad attaccare gli abitanti con le loro chele. Gli abitanti scappavano da tutte le parti e cercavano di uscire dalla città, ma un giovane pokèmon ranger riuscì a fa calmare e a rimandare i Kingler nel loro habitat naturale.
Era molto alto, i capelli erano blu, come quelli di Alpher. Gli occhi ricordavano quelli di Udona, solo che erano blu, il naso era normale e la bocca era sorridente. Indossava la divisa da ranger. Era nuova, dato che non era sporca affatto.
- Non dovreste rimanere qui mentre catturo un pokèmon con il mio stiler di cattura, potrebbe essere pericoloso!- disse il ragazzo
- Scusa non lo stavamo facendo apposta…- disse Melody con ammirazione
- Prima di tutto presento. Mi chiamo Lunick e sono un ranger di Borgovera della regione Fiore- così si presentò Lunick.
- Piacere Lunick io sono Melody, lei è Udona e lui è Alpher- disse Melody senza indicare i pokèmon che erano invisibili. Ma lo stiler di Lunick iniziò a suonare rivelando la presenza di 3 pokèmon nascosti.
- Non è divertente nascondere i pokèmon ad un pokèmon ranger… forza fatevi vedere!- disse lui
- Non possiamo! Sono nostri amici e poi non possiamo farli vedere in pubblico- rispose Udona arrabbiata.
- OK, OK non serviva gridare bastava solo che lo dicevate!- spiegò lui prendendo le sue difese –vi accompagno nella mia camera così posso spiegarvi tutto e voi mi spiegherete tutto- e così si avviarono verso una casetta aldilà del ponte.
Appena entrarono videro un piccolo pokèmon blu e giallo che stava tremando sotto il tavolo e un altro pokèmon rosso e giallo che cercava di tranquillizzarlo. Appena Lunick entrò i due pokèmon gli corsero incontro e lo fecero cadere.
- Plusle!!! Minun!!! Basta!! Mi fate il solletico!!!- disse ridendo
- Chi sono questi? Tuoi amici?- chiese Alpher
- Sì. Minun è il mio pokèmon compagno e Plusle è voluto venire via con me invece di stare con mia madre Cassandra- spiegò Lunick –essendo 2 pokèmon incitamento sono molto allegri nei miei confronti e anche nei confronti dei miei amici- disse.
- Che carini che sono!!!- disse Melody
- Ma ora presentatemi voi i vostri amici. Chi sono?- domandò Lunick chiudendo finestre e porte e accendendo la luce.
Melody, Alpher e Udona iniziarono a dire insieme “pokèmon dei laghi ascoltateci! Apparite davanti a noi, Lunick è nostro amico e da oggi vi conoscerà! Non abbiate paura, lui non vi tradirà!” e davanti agli occhi di Lunick i tre pokèmon dei laghi diventarono visibili.
- Wow! Ma è fantastico! Sono i tre mistici pokèmon dei laghi!!!- esclamò –ma che ci fanno lontani dal loro ambiente naturale?- chiese
- Siamo noi a decidere dove andare! Stiamo cercando di salvare il pianeta ed i pokèmon- rispose Uxie.
- Incredibile!!!- esclamò ancora lui –ora vi spiego io cosa ci faccio qui. Circa 2 giorni fa la federazione ranger mi ha chiamato per un’importante missione: i pokèmon di tutto il mondo sono in pericolo e perdono lentamente e misteriosamente le forze. È una cosa alquanto insolita e mi hanno chiesto di indagare. Le principali segnalazioni provenivano da questa regione, così ho pensato che il problema provenisse da qui… forse dei criminali hanno inventato una macchina per far perdere le forze ai pokèmon per poter dominare il mondo senza problemi- spiegò Lunick.
- No… non è questo… noi lo sappiamo… il pokèmon supremo sta male e le lastre che gli permettevano di controllare i pokèmon si stanno rompendo. È per questo che i pokèmon stanno perdendo le forze…- spiegò Melody.
Lunick era sempre più sorpreso
- Come fate a sapere queste cose?- chiese
- Non possiamo dirtelo, è un segreto- rispose Mesprit e andarono a dormire.
Il giorno seguente tutti si svegliarono di mattina presto. Si prepararono e partirono con la crociera.
All’interno della nave c’erano negozi, ristoranti, trattamenti di bellezza, sale videogiochi, casinò e piscine. Era come una città.
Vennero distribuite le camere: la camera numero 100 a Melody e a Mesprit, la camera 125 ad Alpher e a Azelf, la camera 142 ad Udona e ad Uxie e la camera 101 a Lunick ed ai suoi pokèmon compagni. Melody e Lunick avevano le camere vicino e così pensarono di passare un po’ di tempo insieme per conoscersi meglio.
- Non intromettiamoci- diceva Udona -lasciamoli parlare un po’- e così Alpher e Udona se ne andarono e li lasciarono soli.
Mesprit fece molto presto amicizia con plusle e minun e lo stesso fu per Lunick e Melody che, dopo aver parlato della loro vita diventarono grandi amici.
Le giornate passarono tranquille, ma Udona al terzo giorno disse
- Stiamo tardando troppo!!! Dovevamo arrivare entro 2 giorni!!-
- Non ti preoccupare- rispose Alpher -forse hanno incontrato degli imprevisti e stiamo ritardando-
- Impossibile, sono andato a controllare la sala di comando e hanno detto che dovremmo essere già arrivati. Inoltre il mio stiler non si accende più e plusle e minun non escono dalla mia camera perché accusano un forte dolore alla testa- intervenne Lunick.
- Forse dovremmo chiedere ai nostri pokèmon cosa sta succedendo- propose Melody
 - Buona idea- rispose Udona e andarono a chiamare i tre pokèmon.
Prenotarono la sala delle evocazioni solo per loro e di notte andarono per chiamare l’intelligenza suprema dei tre pokèmon messi insieme.
“Pokèmon dei laghi vi prego ascoltateci! Cosa succede? Perché non siamo ancora arrivati a destinazione? Di quale scherzo o attacco siamo noi vittime ora?” dissero Melody, Alpher e Udona in cerchio intorno ai pokèmon. I loro capelli si Illuminarono e la sala fu pervasa da una luce abbagliante.
Furono trasportati in una dimensione parallela e videro un pokèmon simile a Manaphy, ma era più luminoso. Sembrava stesse recitando un incantesimo.
Lunick pensava fosse lui il pokèmon che creava i problemi e con lo stiler di cattura provò a catturarlo, ma il pokèmon svanì e i ragazzi si ritrovarono nella sala.
- Ma che hai fatto!!- urlò Udona
- Eravamo vicini alla verità! Ci hai allontanati! Hai spaventato il pokèmon e ora siamo nei guai!- urlo Alpher contro Lunick.
- Pensavo fosse il pokèmon che causava i problemi e ho deciso di catturarlo…- rispose Lunick pentito, ma in quel momento un marinaio bussò alla porta della sala “ è incredibile!!! Aprite!! Siamo arrivati a terra!!” disse felice.
- Visto?- disse Lunick soddisfatto -io non sbaglio mai-.
Scesi dalla barca videro alla loro destra un’enorme folla che si spingeva per salire sulla nave in partenza dall’isola.
- Perché state lasciando l’isola?- chiese Melody
- Sarebbe meglio che la lasciaste pure voi… il vulcano non sembra più normale! Si crede stia per eruttare!- disse un passante impaurito e se ne andò correndo.
- Sarà meglio fare in fretta…- disse Melody e in quel momento vide un pokèmon molto grande sulla cima del vulcano. Ad ogni suo verso il vulcano emetteva sempre più fumo.
- Ecco! È quello il pokèmon che causa i problemi!!!- disse Udona e così si precipitarono verso il sentiero che conduceva alla cima del vulcano.
Corsero più velocemente possibile finché non si imbatterono in un muro di fumo.
- Dobbiamo proseguire!- disse Mesprit, ma all’improvviso il pokèmon che avevano visto in cima al vulcano apparve davanti ai loro occhi.
Era ricoperto di lava e di rocce ovunque. La testa era ricoperta da una dura corazza che lasciava scoperti solo gli occhi e la bocca. Alle zampe erano fissate dei pezzi di metallo che gli facevano il giro delle caviglie.
Il pokèmon si avvicinava a passo tranquillo verso il gruppo, guardando minacciosamente Lunick e il suo stiler di cattura.
- Ma che pokèmon è quello!- esclamò Melody a Lunick
- Quello è un Heatran, il pokèmon che controlla il vulcano della nostra regione- rispose lui.
Intanto il pokèmon, approfittando della loro distrazione lanciò l’attacco muro di fumo e rapì la piccola Melody.
Appena Lunick se ne accorse cercò di raggiungere il leggendario pokèmon, ma inutilmente; era troppo veloce e le pareti rocciose erano ripide e scagliate.
Mentre il gruppo di Lunick cercava di formulare un piano Heatran era arrivato nel suo antro, e, ruggendo fece crollare una parete che formò una prigione dove rinchiuse Melody.
- Perché mi fai questo? Cosa ti spinge a farlo?- chiese lei
- Stai zitta! Sto soffrendo molto in questo periodo, non intendo rispondere a domande che aumenterebbero la mia sofferenza!- disse Heatran sofferente e se ne andò.
Melody cercava di orientarsi e lì vide un cumolo di rocce una sopra l’altra che cercavano di coprire qualcosa. Melody prese alcuni sassolini e li lanciò verso il cumulo, ma invece di crollare i sassi aumentarono la loro grandezza.
“Probabilmente conserva qualcosa di proibito e che gli umani non possono vedere” pensò lei “ma certo! Potrebbe essere la lastra fuoco!”.
Cercando in tutti i modi di spostare il masso di sassi, lanciò una pietra rotonda, non accorgendosi che, in realtà, era un Geodude che stava dormendo.
Il pokèmon roccia si lanciò contro la povera Melody e la fece cadere a terra. Lei si rialzò, ma in quel momento arrivò Heatran.
- Che state facendo?!- disse infuriato e si scagliò contro il Geodude con un attacco metaltestata.
Il Pokémon se ne andò dolorante.
- Che stavi cercando di fare?-disse Heatran -perché cerchi di fuggire? Perché sei così agitata? Dimmelo avanti!-
- Perché io voglio andare dai miei amici!!!- disse Melody -io non mi trovo bene qui, mi tratti come una prigioniera e te ne vai senza dirmi niente; almeno spiegami cosa c’ è che ti fa soffrire tanto! Così mi fai sentire inutile!!!- disse Melody cercando di scusarsi.
- Uhm, forse hai ragione tu, ti spiegherò tutto fin dal principio.- disse lui
E così Heatran spiegò a Melody del suo dolore acuto, e alla fine Melody concluse.
- Secondo me il Pokémon supremo sta male. E questo si ripercuote sui Pokémon che sono i guardiani delle lastre. Se potessi dirmi dove si trova la lastra fuoco io potrei ripararla, era questa la missione che mi ha spinto fin qui insieme ad i miei amici: cercare le lastre, radunarle e scoprire il passaggio segreto che porta al Pokémon supremo per curarlo. Ma purtroppo molti Pokémon si sono messi nella nostra strada impedendoci anche volte di proseguire e abbiamo dovuto combattere con loro, anche se noi non volevamo. Tu sei uno di questi, non capivi che cosa stavamo facendo nel tuo territorio e hai reagito d'istinto. Ma è normale, ognuno reagirebbe così. Non ti preoccupare io non sono arrabbiata con te; cercherò di aiutarti e ti prometto che io e i miei amici guariremo il Pokémon supremo e tutto tornerà normale come lo è sempre stato-.
In quel momento irruppero nella sala Lunick, Alpher ed Udona con i loro pokèmon pronti al combattimento.
- NO! Fermi! Lui non mi sta tenendo prigioniera! Stiamo solo parlando! Lui non voleva rapirmi… è stato il suo dolore a farlo agire inconsciamente!- disse Melody difendendo Heatran.
Alle parole rassicuranti di Melody il trio si tranquillizzò e si incamminò lentamente verso Heatran e la loro amica.
Melody spiegò tutto ai loro amici e infine Heatran disse.
- Se voi mi promettete che tutto questo avrà fine, vi mostrerò la lastra del mio elemento-
- Non ti devi preoccupare, noi manteniamo sempre le promesse- rispose Alpher sicuro di se
- Bene…- concluse lui e, chiudendo gli occhi e concentrandosi, intono a lui si creò un’aura rossa e la lastra Fuoco uscì dal suo nascondiglio.
- Tenete, fatene buon uso. Quella lastra contiene tutti i miei poteri ed una volta lasciato il monte mi sentirò debole e il vulcano si spegnerà. Essendo fatto di lava io non posso evitare di muovermi perciò ogni cinque giorni dovrete immergere la lastra nella lava del mio vulcano- disse il pokèmon molto seriamente.
- Nella lava del tuo vulcano?!- disse Mesprit sbalordito -ma ciò vorrebbe dire che ogni cinque giorni dovremo tornare indietro!- continuò
- No, la lava ve la darò io e la metterete dentro uno speciale recipiente che troverete nel negozio nell’area acquisti- rispose lui.
Il gruppo salutò il pokèmon e partirono per andare nell’area acquisti. La lava era sollevata dallo psichico dei tre pokèmon e Lunick aveva catturato con lo stiler un Magmar, un pokèmon fuoco, che aiutava i tre pokèmon dei laghi a non far cadere la lava. Le due lastre, dell’erba e del fuoco, erano nello zaino di Udona in un sacchetto diverso per non farle entrare in contatto l’una con l’altra. Durante il tragitto il gruppo parlava animatamente.
- Non vi è parso starno che sia Heatran che Celebi per far apparire la lastra abbiano dovuto evocare quell’aura?- disse Melody rivolgendosi a Lunick
- Forse è una capacità dei pokèmon leggendari. Forse per evocare qualcosa di potente per proteggersi non possono fare a meno di quell’aura- rispose Lunick.
- Ma perché erano di colori diversi? Se servisse per quel motivo avrebbero dovuto essere tutte di un colore…- osservò Udona.
- Già è vero… noi quando evochiamo i ricordi abbiamo lo stesso colore. Anche Manaphy ha il colore come il nostro…- disse Uxie.
- Nel mio stiler questa informazione non c’è…- disse Lunick dopo aver cercato nel suo stiler di cattura
- Forse è il mistero che noi non riusciremo mai a risolvere… o forse è semplicemente il pokèmon supremo che controlla le auree- pensò Azelf
- Secondo me è un segnale che ci dice che il pericolo aumenta- osservò Alpher
- No… avrebbe messo prima il rosso del verde…- rispose Lunick
- È probabile che il colore dipenda dall’umore del pokèmon supremo… Se sta male rosso se sta bene verde…- ragionò Udona, ma Melody che finora non aveva partecipato alla conversazione iniziò a fare un discorso logico che riguardava le costellazioni
- Forse le stelle influiscono sull’aurea dei pokèmon… dato che Galeggenda era un corpo celeste ed è disperso nello spazio non sappiamo dove, le stelle per i pokèmon sono il loro unico contatto con il loro pianeta- disse guardando il cielo
- Che cosa te lo fa pensare?- domandò Lunick
- Guardate il cielo…- rispose lei sempre guardando verso l’alto.
Tutti guardarono il cielo e videro una cosa straordinaria. Nel cielo blu del mattino c’erano le stelle che di solito non si vedono di giorno, ma solo di notte. C’erano anche 2 stelle di colori diversi. Una era verde e l’altra era rossa con qualche sfumatura intorno ad esse.
- Da dove sbucano fuori quelle stelle?!- esclamò Lunick
- Adesso è tutto chiaro… i pokèmon che abbiamo aiutato consegnandoci la lastra hanno donato la loro aura, vi ricordate cosa ha detto Heatran? “Quella lastra contiene tutti i miei poteri ed una volta lasciato il monte mi sentirò debole” forse intendeva che si sentirà debole perché la sua aura la userà per mandarla in cielo ed illuminarci la strada. Lo stesso vale per Celebi. Può darsi che quando avremo tutte le lastre il centro sarà la strada per andare dal pokèmon supremo- concluse Melody.
- Può essere, ma non sappiamo dove appariranno le prossime stelle e di che colore saranno- disse Alpher
- Il colore possiamo saperlo… dato che Celebi era erba e la sua aura era verde e la stessa cosa vale per Heatran, il colore dell’aura sarà dello stesso colore del tipo del pokèmon- rispose Melody
- Vedi se riesci a scoprire anche dove si troveranno le prossime stelle così potremmo già andare dal pokèmon supremo- disse entusiasta Udona
- No, sarebbe inutile anche se ci riuscissi- rispose lei
- Perché dici ciò?- chiese Lunick
- Perché anche se riuscissi a scoprire dove si trova il passaggio per far apparire il pokèmon supremo servirebbero tutte le lastre… per questo sarebbe inutile… perderemmo solo tempo- rispose la ragazza e così allora continuarono il cammino.
Arrivarono nell’area acquisti e, dopo aver trovato il market, andarono a prendere lo speciale recipiente che poteva contenere la lava.
- Bene, adesso dobbiamo andare alla ricerca della prossima lastra- disse Lunick -ma dove la troveremo?- continuò
- Beh… la prossima lastra è la lastra acqua… da quella lastra nacque Kyogre che protegge Manaphy. L’illusione della crociera potrebbe aver a che fare con la lastra quindi dobbiamo ritornare nel mare che collega la zona lotta a Canalipoli- rispose Udona e così partirono.
Arrivati nel porto della zona lotta si scatenò una terribile tempesta che provocava onde alte più di 2 metri.
- Ed ora che facciamo?- disse Mesprit
- Dobbiamo per forza attraversare il mare o la zona lotta si immergerà nelle acque!- rispose Uxie gridando
- Io ho paura!- disse Azelf tremante
- Dobbiamo trovare un mezzo di trasporto! La nave non credo parta con questa tempesta… i Pidgeot, i Fearow ed gli Staraptor non possono volare con questa tempesta… andrebbero fuori rotta! Gli unici pokèmon che potrebbero attraversare questa tempesta sarebbero dei Lapras o dei Gyrados… ma saranno tutti quanti nelle profondità degli abissi per ripararsi dalla tempesta!- pensò Melody.
- No… io conosco un metodo per chiamare i Lapras… aspettate…- disse Lunick e iniziò a cercare nella sua borsa. Dopo aver cercato in tutte le tasche tirò fuori un flauto bianco con i buchi di 8 colori diversi…
Con tempestività, chiuse il buco di colore azzurro e da flauto provenne una nota molto particolare: “Maaaaaaaaaaaaaaaa”. Poi chiuse anche il buco dietro e si sentì: “Reeeeeeeeeeeee”. Ripeté queste due mosse molto velocemente e le due note formarono una parola: “Mare”.
Subito emersero dall’acqua un branco di Lapras che con il loro canto fecero emergere 3 Gyrados.
- Salite in groppa- dissero i pokèmon
- Ma riuscirete a navigare con questo vento?- chiese Melody preoccupata
- Non ti preoccupare per noi, i Gyrados ci proteggeranno dal vento!- rispose con tono rassicurante un Lapras –ed ora salite!!!-.
Il gruppo salì in groppa ed iniziarono la loro difficile navigazione. La tempesta durò 3 giorni e fino al quarto giorno di navigazione la tempesta si placò, ma i Lapras stavano iniziando ad agitarsi inspiegabilmente facendo agitare a loro volta anche i Gyrados.
- Ma che succede?- chiese Mesprit ai pokèmon
- Non lo sappiamo nemmeno noi… è come se una forza ci faccia agitare senza un motivo…- rispose Lapras che stava cercando di completare la frase, ma non ci riuscì perché un lampo venne giù dal cielo limpido e precipitò proprio di fianco ai Lapras che, spaventati, si immersero in acqua senza pensare ai loro passeggeri.
Anche i Gyrados andarono a rifugiarsi negli abissi lasciando alle onde il gruppo.
- Aiuto!!! Non so nuotare!!!- disse Melody che stava andando a fondo
- Melody!!! Non ti preoccupare!! Ti salvo io!- disse Lunick iniziando a nuotare verso di lei.
Udona non si vedeva ancora tornare a galla.
- Udona!!!- gridò Alpher –dove sei?- e si immerse per andare a cercarla. Quando riemerse non vide più nemmeno Melody.
- Che hai fatto? Dov’è Melody!?!?!?!- chiese arrabbiato Alpher a Lunick
- Non lo so nemmeno io!! Stavo nuotando verso di lei ma è svenuta ed è stata trascinata sott’acqua- disse con aria disorientata Lunick.
- E tu non hai fatto nulla?- disse Alpher –ma che razza di pokèmon ranger sei?!?!?!- si arrabbiò
- Ho cercato di fare qualcosa, ma sono completamente bloccato… non riesco a muovere le gambe- disse lui
- Ma cosa dici? Perché stai a galla allora?- chiese lui poco convinto
- Sono sostenuto da dei Mantyke se no sarei già affondato come Melody- si giustificò
Proprio in quel momento anche Alpher non riuscì più a muoversi ed i Mantyke sostennero anche lui, ma un altro tuono cadde vicino ai due e fece scappare i piccoli pokèmon.
- Aiuto!!! Stiamo affogando!- urlò Alpher disperato e tentò di agitarsi in tutti i modi. Lunick invece stava tranquillo e cercava di respirare più ossigeno possibile per l’immersione.
In meno di 1 minuto Alpher e Lunick andarono sott’acqua. Lunick chiuse gli occhi e cercò di non pensare, Alpher invece si agitava anche sott’acqua e quando non ebbe più ossigeno svenne anche lui e sprofondò più velocemente di Lunick.
Lui era agitato ed anche ad occhi chiusi riusciva ad immaginare cosa stesse succedendo. Minun e Plusle erano scomparsi dopo che i Lapras li avevano lasciati in mare e si sentì solo e disperso. Mentre continuava ad affondare lentamente… e sentiva le sue forze sempre più deboli, sempre più lente, finché non si lasciò andare e anche lui svenne e sprofondò negli abissi.
Cadde a fondo vicino a Melody, Alpher ed Udona e i corpi immobili e apparentemente senza vita formarono un cerchio involontario con al centro i 5 pokèmon: Azelf, Mesprit, Uxie, Minun e Plusle.
I capelli dei ragazzi dei laghi iniziarono a brillare come quelli dei pokèmon dei laghi e riempirono di luce il fondale marino di una luce più abbagliante di quella del sole.
I ragazzi iniziarono a riemergere lentamente insieme ai pokèmon, ed a pochi metri dalla superficie riaprirono gli occhi e riemersero tutti insieme. Erano riemersi in un antro. A passo lento iniziarono a venire fuori dall’acqua uno ad uno.
- Venite…- disse Mesprit –qui è sicuro- e cadde a terra
Uno ad uno iniziarono a distendersi nella terra dell’antro per riprendere fiato.
- Quanto… tempo… siamo stati… sott’acqua?- chiese Udona senza fiato
- Non lo so…- disse Lunick –ma... molto più… di… ogni sopportazione umana…!!!- esclamò esterrefatto cercando di riprendere fiato.
Tutti cercavano di capire come avevano fatto a resistere così a lungo sott’acqua e non si accorsero che sulle pareti c’erano strani disegni che raffigurava un Pikachu che veniva controllato da due strani occhi rossi e gialli molto ipnotici. E lì di fianco un’altra immagine di due pokèmon che stavano per lottare con al centro un pokèmon volante che divideva.
Quando si accorsero delle immagini videro anche delle scritte affianco ad esse. Azelf le lesse ad alta voce
“In un tempo lontano il pokèmon che creò il mare ed il pokèmon che creò la terra ebbero un confronto che durò più di 1.000 anni. In un momento di furia il pokèmon supremo creò suo figlio che creò il cielo. Non aveva preso provvedimenti perché credeva che sarebbe finita. Ma i due pokèmon in lotta iniziarono ad impossessarsi dei pokèmon selvatici con 2 sfere, una blu ed una rossa così da avere più schieramenti. I pokèmon selvatici contro il loro volere erano costretti a combattere amici e familiari. A quel punto il pokèmon dei cieli intervenne e così la lotta terminò e G…..n e .y..r. si rifugiarono in grotte sotterranee per riprendere le forze”
- Incredibile!!!- esclamò Lunick –questo sarebbe l’antro idraulico?!?! L’antro dove riposa Kyogre dopo la lotta con Groudon!!-
In quel momento la terra iniziò a tremare e l’acqua dell’antro iniziò a aumentare di livello.
- Presto!! Dobbiamo rifugiarci in quel cunicolo!- gridò Mesprit indicando una piccola sporgenza nella roccia.
Il gruppo senza pensarci 2 volte iniziò a correre e si rifugiarono nel cunicolo. Si ritrovarono al buio e riuscirono ad avanzare in fila indiana con le mani nelle pareti. Alla fine della via si ritrovarono in un enorme stanzone.
- Ragazzi, ma secondo voi perché l’acqua si è alzata in questo modo?- domandò Uxie
- Perché oggi è la sesta ora del sesto mese della sesta settimana del sesto giorno- rispose Lunick
- Cosa è oggi?- chiese Azelf esterrefatto
- Oggi è la sesta ora del sesto mese della sesta settimana del sesto giorno- ripeté lui –si dice che in questo giorno il mare aumenti a dismisura anche se la luna non è nel posto adatto per far l’alta marea-
- E perché proprio oggi?- chiese Udona
- Perché oggi si dice sia l’anniversario della fine della lotta tra Groudon e Kyogre – rispose Lunick
In quel momento una luce abbagliante illuminò la stanza ed iniziò a muoversi verso Lunick e si appoggiò nella sua mano. La luce divenne più foca. Lunick vide quell’oggetto: era la sfera blu!!! Ma che ci faceva la sfera blu in quel posto? Come mai era andata luccicando verso Lunick? Melody gli si avvicinò.
- Sarebbe questa la sfera usata da Kyogre per controllare i pokèmon giusto?- gli chiese
- Sì, è proprio questa- rispose lui girandosi verso Minun e Plusle che iniziavano ad agitarsi –Basta voi due!! Che avete da essere così agitati!?- gli chiese
In quel momento la sfera iniziò a brillare e Minun con un balzo gliela tolse dalle mani. La sfera divenne lucente al massimo e iniziò a fondersi con il corpo di Minun. Il pokèmon iniziò a urlare e a brillare. Quando finalmente la luce non ci fu più la sfera era scomparsa e Minun era a terra.
- Minun!!- esclamò Lunick correndo verso di lui –svegliati ti prego!! Minun!- gridava. Minun si svegliò ed iniziò ad attaccare Lunick con potenti scariche elettriche. Il pokèmon si voltò. Aveva gli occhi blu scuri e le guance dove prima c’era il segno meno erano state coperte da un celeste chiaro. Nel petto c’era uno strano segno con un cerchio e tre linee.
Il pokèmon era cambiato di aspetto e sembrava non ricordasse più nulla.
- Minun! Siamo noi!- diceva Melody –siamo tuoi amici- ma il pokèmon non l’ascoltò e cercò di allontanarla lanciando un tuonoshock. Poi corse via. Plusle andò da Melody e da Lunick per vedere se si erano fatti male.
- No… piccolo… stiamo bene- rispose Melody con uno dei suoi sorrisi
- Ma che cosa è successo a Minun?- si domandò Lunick.
Plusle tentò di spiegarglielo.
- La sfera? È stata la sfera a ridurlo così?- chiese Udona a Plusle. Plusle annuì.
Il gruppo iniziò a correre nella direzione dove minun era scappato finché non si ritrovarono in una sala molto grande e con una nebbiolina molto inquietante.
- Plusle- disse Lunick –localizza Minun usando l’elettricità statica negativa e positiva del tuo corpo- continuò. Plusle iniziò ad annusare l’aria e dalle sue piccole guance iniziarono ad uscire piccole scosse che a contatto con l’aria formavano scintille che si dissolvevano.
Dopo 1 minuto di scintille dal fondo della sala si sentì un urlo. Era l’urlo di Minun. Ma non erano urla di dolore, non sembravano per nulla urla di dolore… sembrava stesse evocando qualcosa o espellendo qualcosa dal suo corpo.
Lunick corse nella direzione indicata da Plusle senza pensarci 2 volte. Melody, Udona, Alpher, Mesprit, Uxie, Azelf e Plusle iniziarono ad inseguirlo dicendogli di fermarsi, ma Lunick non ascoltò. Era troppo preoccupato per Minun dato che era per colpa sua che era finito in quelle condizioni. Alla fine della sala lo vide per terra. Davanti ad una specie di lago blu intenso che emanava una luce inquietante, ma allo stesso tempo tranquillizzante.
Lunick andò vero Minun
- Minun!- che ti hanno fatto?!- gli chiese tentando di rianimarlo, ma appena Minun aprì gli occhi e vide Lunick balzò subito via dalle sue braccia e corse verso il lago. Lunick tentò di fermarlo, ma il piccolo pokèmon si buttò dentro l’acqua.
 Poco dopo 3 secondi la terra iniziò a tremare e dall’acqua spuntò il grande pokèmon Kyogre. Era di colore diverso rispetto al normale. La pelle blu era sostituita dal una pelle senza vita e di colore grigio di varie tonalità. Gli occhi erano gialli, ma sembravano non incutere timore come quelli del vero Kyogre perché erano più addormentati e più lenti nello sguardo. Le chiazze bianche erano diventate vecchie e non splendevano più come una volta e i segni rossi che gli aveva provocato Groudon erano diventati verde chiaro.
Minun salì in groppa al pokèmon ed iniziò a gridare di nuovo. Si buttò a terra e dal suo petto venne fuori la sfera blu. Appena Kyogre la vide iniziò a far muovere l’acqua e la sfera iniziò ad andare verso il pokèmon leggendario. Subito i colori del vero Kyogre iniziarono ad emergere finché non si trasformò nel vero Kyogre, il più spietato, il più cattivo, il più terribile. Lo spirito combattivo del vecchio Kyogre si era risvegliato e nessuno poteva fermarlo se non Lunick, Melody, Alpher e Udona con i loro pokèmon.
Minun che era svenuto cadde in acqua, e quando Kyogre lo fece riemergere il piccolo pokèmon elettrico aveva cambiato totalmente aspetto. Aveva delle ali e il suo colore giallo era diventato un blu misto con grigio.
Minun iniziò a volare verso Plusle e lo prese in pieno petto facendolo cadere a terra dolorante.
- Minun!! Ma che stai facendo? Plusle è tuo amico! Non devi attaccarlo!!!- disse Lunick correndo verso Plusle, ma Minun continuò ad attaccare il piccolo pokèmon da tutte le direzioni e facendo allontanare anche Lunick che cercava di avvicinarsi.
Ad un certo punto Minun colpì Lunick e con una scarica elettrica lo fece rotolare finché non arrivò vicino a Plusle. Il piccolo pokèmon da questa dolorosa immagine prese coraggio e, rialzatosi, usò l’attacco scintilla contro Minun che stava per attaccare di nuovo. Kyogre, che stava guardando la scena, iniziò ad attaccare a sua volta verso Plusle. Mesprit, Azelf e Uxie iniziarono a combattere contro Kyogre. Ci fu una lotta molto intensa. Mentre i tre pokèmon dei laghi tenevano impegnato il grande pokèmon. Minun e Plusle continuavano la loro lotta mentre i ragazzi cercavano di curare Lunick.
Plusle ad un certo punto ricevette un colpo molto duro, infatti il suo compagno gli aveva mandato un attacco che era un mix tra un’idropompa ed un tuono. Il pokèmon cadde a terra, ma subito si rialzò. Emanava una luce celeste abbagliante, un celeste sicuro e da angelo. In quel momento Lunick si svegliò grazie a quella luce e Plusle iniziò ad alzarsi n volo. Chiuse gli occhi e la luce divenne più abbagliante. Tutti i presenti si fermarono per vedere cosa sarebbe successo. Plusle emanò una luce ancora più intensa di quella di prima e quando toccò terra tutti rimasero stupidi da quello che videro.
Il piccolo Plusle era diventato un angelo, aveva le ali, come Minun, ma erano simili a quello dell’angelo. Il suo corpo giallo era ricoperto di un celeste del cielo ed i suoi occhi erano come dispiaciuti.
Minun iniziò a volare verso il piccolo Plusle emanando una luce blu scura e Plusle si difese emanando una luce celeste. Iniziò una lotta terribile e i due pokèmon combattevano sotto l’occhio vigile ed attento di Lunick.
Nel frattempo Mesprit, Azelf e Uxie cercavano di sconfiggere Kyogre guidati da Alpher, Udona e Melody.
Mesprit cercava di attaccare Kyogre da dietro mentre Azelf e Uxie lo dovevano distrarre. Ci riuscirono. Formarono un cerchio intorno al pokèmon leggendario che subito cadde a terra senza forze.
Minun, che stava avendo la meglio su Plusle, cadde a terra. Una luce abbagliante avvolse i due pokèmon che tornarono normali.
Lunick era fuori di se per la gioia:
- Minun! Plusle! Siete tornati normali! Come sono contento!- disse felice correndo verso Minun per coglierlo da terra. Plusle invece gli saltava sulla schiena.
I tre pokèmon dei laghi insieme ai loro amici si avvicinavano lentamente a Kyogre, che era immerso per metà nel suo antro. Appena lo toccarono per vedere se stava bene la terra tremò facendo cadere i ragazzi per terra. Kyogre sprofondò e al suo posto emerse il piccolo Manaphy.
Era molto diverso rispetto alle altre volte. Non sembrava più lui, i suoi occhi non erano dolci, piccoli e gentili, ma vendicativi, arrabbiati e molto più grandi. La sua voce non era più dolce, ma dura.
- Devo… controllare… il… mare… Devo… annientare… chi… mi… ostacola…- ripeteva camminando verso i tre pokèmon dei laghi. Quando era ormai vicino ai ragazzi si sollevò da terra grazie ad un leggero spruzzo d’acqua e ordinò all’acqua di agitarsi. Così fu. L’acqua iniziò a creare onde molto alte, che però non uscivano mai dagli argini.
Mesprit, Azelf e Uxie si misero in posizione d’attacco. Melody ordinò a Mesprit di attaccare, ma il pokèmon non lo fece.
- Che ti succede Mesprit? Perché non attacchi?- chiese lei.
- Non voglio fare del male a Manaphy… è mio amico…- rispose lui.
- È vero… ma allora cosa possiamo fare?- chiese Alpher.
- Dobbiamo cercare di convincerlo che sta facendo la cosa sbagliata, come abbiamo fatto per Celebi. Oppure dobbiamo trovare la lastra acqua- suggerì Udona.
In quel momento Lunick vide qualcosa che brillava in mezzo all’acqua dove poco prima Kyogre era sprofondato. Sussurrò ai suoi piccoli pokèmon qualcosa e poi iniziò a correre verso la luce. Manaphy lo vide e lanciò un attacco pistolacqua contro di lui, ma Plusle lo difese contrattaccando con un attacco scintilla. L’acqua lanciata da Manaphy fece da conduttore elettrico fino al suo corpo e il pokèmon d’acqua venne elettrizzato. Lunick continuò la sua corsa verso la lastra, ma Manaphy uso il suo attacco psichico e lo fece sollevare da terra.
Melody disse a Uxie, Azelf e Mesprit di tirare giù Lunick con un contrattacco di psichico e di creare quindi una barriera per evitare che venisse colpito da attacchi psichici – acquatici. Sapendo che non avrebbero fatto del male al loro amico obbedirono.
Lunick tornò a terra, e, anche se un po’ stordito, continuò a correre. Manaphy continuò a lanciare attacchi per evitare che Lunick prendesse la lastra, ma nonostante il suo impegno i suoi tentativi venivano respinti dalla barriera.
Quando il ragazzo arrivò nel laghetto ci si buttò dentro e iniziò a cercare la lastra finché non sentì qualcosa di duro e rettangolare. Era la tanto misteriosa lastra acqua.
La tirò fuori all’acqua, e Manaphy, appena la vide, cadde a terra senza forze.
Melody gli corse incontro.
- Manaphy!!!MANAPHY!!! Stai bene piccolino?- chiese lei
- Sì… Melody… ma… cosa è successo?- chiese il piccolino stremato e avvolto da un’aura blu
- Non importa cosa sia successo, l’importante è che stai bene- rispose
- È… successa… la stessa cosa… che è successa… a Celebi vero?- disse dispiaciuto - cosa ho combinato… per sentirmi... senza forze?- domandò ai ragazzi
- Forse ti senti così perché hai agito contro la tua volontà e quindi mentre cercavi di liberarti hai usato molte energie…- spiegò Udona.
- Già…- annuì - ora ho molto sonno… vorrei dormire un po’…- disse Manaphy.
- Sì Manaphy, ora con il teletrasporto ti mandiamo a casa… così potrai dormire in un letto decente- rispose Alpher.
Manaphy non fece storie e accettò di tornare a casa solo a patto che lo avessero fatto tornare con loro appena fossero arrivati dal pokèmon supremo. I ragazzi accettarono e lo trasferirono a casa.
Fatto ciò misero la lastra acqua nello zaino e si trasportarono fuori dall’antro. Si ritrovarono nell’area lotta. Si era fatto ormai tardi e decisero di approfittare dell’assenza dei cittadini per dormire in un letto comodo di una casa vicina al centro pokèmon. I tre pokèmon dei laghi poterono riprendersi grazie ai medicinali del centro di cura apposito e i ragazzi poterono mangiare grazie ai rifornimenti lasciati nelle case in città dai cittadini fuggiti.
All’ora di cena si trovarono vicino alla torre lotta, dove avevano acceso un fuoco per preparare da mangiare con gli avanzi. Nel frattempo pensavano a dove potesse essere nascosta la lastra tuono.
- Potrebbe essere nascosta anche in un’altra parte del mondo e non necessariamente qui a Sinnoh- pensò Lunick
- Impossibile, il pokèmon supremo risiede sopra i cieli di Sinnoh se no non si spiegano le stelle che abbiamo visto prima…- disse Udona - infatti guardate, si è aggiunta una stella blu… potrebbe simboleggiare la lastra acqua che abbiamo messo nello zaino e l’aura di Manaphy- concluse
Infatti guardando il cielo i ragazzi videro la notte con le stelle bianche e tre stelle di colore verde, rosso e blu. Era apparsa una stella più grande rispetto alle altre due, ma anche di colore diverso.
- Ecco un’altra stella… siamo in 3° posizione… ci mancano altri 5 scalini molto alti da superare- disse Alpher
- Ma non stavamo parlando della posizione eventuale della prossima lastra?- chiese Azelf
- Giusto… non distraiamoci- impose Udona - secondo me potrebbe essere a Rupepoli, lì c’è il casinò, quindi ci sono molti pokèmon elettrici che potrebbero essere influenzati dalla lastra- concluse.
- No, se è come dici tu a questo punto la lastra avrebbe influenzato l’elettricità e ci sarebbe stato un blackout se non avesse funzionato- pensò Lunick
- Allora questa lastra non esiste…- disse Udona
- Ma che stai dicendo???- domandò esterrefatto Alpher
- Se allora fosse come dici tu in tutte le città in cui scorre elettricità sarebbero andate in blackout e ci sarebbero state ripercussioni, no?- ragionò Udona
- Invece no. C’è una città in cui non ci sarebbero state ripercussioni. Una città in cui anche se ci fosse stato un blackout non se ne sarebbe accorto nessuno- disse Melody
- Di che città stai parlando?- chiese interessata Udona
- Potrebbe essere Arenipoli no? Con i suoi pannelli solari che catturano i raggi del sole e li trasformano in energia non serve l’elettricità, anzi, non l’hanno proprio usata… e poi, vi ricordate perché hanno costruito i pannelli solari 5 anni fa?- rispose e domandò Melody
- Se non sbaglio… perché iniziarono dei blackout che compromisero il sistema dell’energia elettrica della regione- disse Alpher
- Esatto! Corrado, il capopalestra, sosteneva che fosse stato lui la causa dei blackout e così iniziò a costruire i pannelli solari. Ovviamente non poteva sapere che la causa era solo in parte sua… infatti Corrado usava l’elettricità per i suoi giochi in palestra e quindi sprecava energia elettrica che la lastra tuono stava già iniziando a indebolire…- spiegò
- Ma Melody… con questo ragionamento stai dicendo che il pokèmon supremo ha iniziato a sentirsi male proprio 5 anni fa! Questo significa che è da 5 anni che i pokèmon stanno degenerando, ma se fosse così perché Mew, Jirachi, Celebi e Manaphy non ci hanno avvisato prima?- si chiese Lunick
- Forse perché all’inizio non era così grave da coinvolgere tutte le lastre…- spiegò Melody – magari il pokèmon supremo non si sarà nemmeno accorto di stare male finché non ha mandato Mew, Celebi, Jirachi e Manaphy per dircelo- continuò
I ragazzi tirarono un sospiro.
- Arenipoli è qui vicino?- chiese Uxie
- È vicino a Pratopoli, sulla parte sud-est della regione- rispose Azelf
- Potremmo trasportarvi alla lega pokèmon e subito dopo ad Arenipoli, ma c’è un problema… il teletrasporto non funziona di nuovo prima di 10 secondi…- disse Mesprit
- 10 secondi sono pochi, qual è il problema? Si potrebbe fare…- disse Lunick
- 10 secondi visti da allenatori provenienti da ogni parte del mondo che non conoscono nemmeno l’esistenza del pokèmon supremo e dei nostri 3 amici pokèmon dei laghi non sono pochi… verrebbero verso di noi chiedendoci dove avevamo trovato quei pokèmon…- disse Udona
- Potrebbero diventare invisibili no?- propose Lunick
- Non è così semplice… noi pokèmon possiamo diventare invisibili, ma voi restereste comunque visibili e vi chiederebbero come avete fatto a teletrasportarvi senza passare per la “Via Vittoria”- disse Mesprit
- Come facciamo allora? Potremmo trasportarci li in piena notte, quando al buio non c’è nessuno- propose Udona
- Oppure potremmo chiedere aiuto ad Heatran- pensò Melody
- Heatran? Cosa c’entra Heatran?- chiese Mesprit
- Heatran mi ha detto che lui poteva creare enormi distese di cenere o fumo. Potremmo chiedergli attraverso la lastra di mandare del fumo fino alla lega- rispose lei
In quel momento si sentì una voce provenente dal monte ostile
“Vi ho sentiti” diceva “ho già provveduto a mandare una colonna di fumo nero non tossico che vi proteggerà dalla vista degli allenatori. Il fumo arriverà domani alle 8.00 in punto, ma durerà solo 20 secondi” detto questo la voce svanì.
Tutto era risolto. Il giorno seguente sarebbe stata una giornata molto impegnativa, quindi andarono subito a letto.
Melody non riusciva a dormire anche se era in un letto più comodo rispetto a quello in cui aveva dormito i giorni precedenti. Così decise di alzarsi e di andare fuori a prendere una boccata d’aria. Scese le scale ed uscì. Vide un’ombra. Era Lunick che guardava il mare e la luna piena. Era molto pensoso, chissà a cosa stava pensando.
Melody si diresse verso di lui. Appoggiò la sua mano nella sua spalla e iniziò a lui parlare, ma senza voltarsi.
- Ero sicuro che saresti venuta…- disse – non potrò mai perdonare ciò che ho fatto… ma come vedi sto cercando di migliorare al mio errore- continuò
Melody tolse la mano lentamente e tornò nella sua casa. Lunick continuava a fissare il mare pensieroso finché Minun e Plusle non lo chiamarono. Quando si girò, Melody fece finta di rimettersi a dormire per non farsi vedere; ma involontariamente si addormentò.
Il giorno seguente si svegliarono tutti alle 7.30 e si trovarono di fronte alla torre lotta per fare colazione. Parlarono molto del piano da attuare ad Arenipoli.
- Bene, una volta trasportati ad Arenipoli ci troveremo dietro al faro. Da li dobbiamo andare al mercato per cercare qualcosa che riesca a intercettare le onde magnetiche dell’energia. Dopo possiamo cercare- disse Udona
- Non serve l’apparecchio del mercato. Ce l’ho già io. Il mio stiler di cattura è multifunzione e può rilevare le onde magnetiche di qualsiasi tipo- disse Lunick
- Allora possiamo cercare direttamente!!! È fantastico!!- esclamò Azelf
I piani erano decisi, Melody stranamente scrutava Lunick in modo sospetto e non parlava come di solito.
- Melody… c’è qualcosa che non va?- chiese Mesprit
- No… è tutto apposto- rispose lei.
Alle 7.58 in punto Lunick, Melody, Alpher, Udona, Azelf, Mesprit, Uxie e i due piccoli mini e Plusle erano pronti per il teletrasporto. Avevano tutti lo sguardo puntato sull’orologio perché alle 8.00 in punto dovevano subito teletrasportarsi. I minuti scorrevano lenti. Erano le 7.59 e 10 secondi, ma i tre pokèmon dei laghi sembravano essere già pronti per partire. Iniziarono a emanare una luce celeste che avvolse il gruppo. Erano le 7.59 e 59 quando Udona, Alpher, Melody e Lunick gridarono insieme “ORA!!!!!” e scomparvero.
Attraversarono il varco spazio-tempo della loro regione e si trovarono dietro un cespuglio vicino alla lega che era avvolta da un fumo nero molto fitto. I tre pokèmon dei laghi si ricaricarono e subito iniziarono ad emettere la luce celeste. Erano passati 5 secondi dal loro arrivo, ma la luce illuminava la parte di spazio dove erano situati e delle voci molto chiare chiedevano cosa fosse la luce che avvolgeva il cespuglio. Erano passati ormai 7 secondi, ma un reporter si avvicinò al cespuglio e con una telecamera riprese la luce dei tre pokèmon. Erano passati 9 secondi e allo scoccare del decimo i pokèmon scomparirono.
Attraversarono il varco spazio-tempo ancora una volta e si ritrovarono dietro al faro di Arenipoli.
- Bene… siamo arrivati ad Arenipoli a quanto pare…- disse Udona - da dove iniziamo le ricerche?- domandò
- Potremmo chiedere a Lunick di tirare fuori il suo flauto magico- propose Mesprit
- Ottima idea…- disse Lunick tirando fuori dalla borsa il suo flauto.
Subito lo iniziò a suonare. Schiacciò il foro giallo da dove provenne la nota “Tuo”. Poi chiuse anche il foro dietro e si sentì un’altra nota particolare “No”. Li chiuse tutti e due velocemente e formò la parola “Tuono”.
Sembrava non accadesse nulla, ma in quel momento un gruppo di Luxio, con a capo un Luxray, corsero incontro al gruppo e li accerchiarono.
- Perché ci avete chiamato?- chiese irritato un Luxio - noi a quest’ora dormiamo!!- esclamò ringhiando minaccioso verso Melody
- Calmi voi!!! Noi siamo qui per cercare la lastra tuono!- rispose Udona, ma i pokèmon alle sue parole diventarono aggressivi e cercarono di attaccarli.
- Non vi porteremo mai dalla lastra!! Siete voi allora che volete disturbate il flusso naturale delle cose!- li minacciò il capo Luxray
- No!! Noi siamo solo venuti per prendere le lastre per poterle al pokèmon supremo… non abbiamo cattive intenzioni…- disse Lunick per raffreddare le acque
- Come fate a conoscere l’esistenza del pokèmon supremo? Se solo noi guardiani delle lastre ne sappiamo l’esistenza!- in quel momento Luxray iniziò a brillare e il cielo si riempì di nuvoloni neri da cui provenivano tuoni e lampi che circondavano il faro e il grande pokèmon. Con un boato molto forte il pokèmon si trasformò in Raikou e corse verso il gruppo usando l’attacco scarica.
Li colpì. Raikou e gli altri ragazzi prendevano sempre pi velocità finché non scomparirono sotto gli occhi dei Luxio.
Quando Melody aprì gli occhi vide che si trovavano in un altro luogo diverso da Arenipoli. La ragazza corse verso i suoi amici per svegliarli, ma Raikou glielo impedì.
- Io sono Raikou, il guardiano della lastra tuono; tu chi sei?- chiese il pokèmon
- Sono Melody, la protettrice di Mesprit, uno dei tre pokèmon dei laghi. Ma dove siamo?- rispose lei
- Questa città… è Arenipoli- rispose Raikou
- No… questa non è Arenipoli, dov’è la palestra i pannelli solari, il faro…?- si chiese incredula
- Questa è Arenipoli nel nostro prossimo futuro. Questa è Arenipoli se tutte le 8 lastre venissero portate via dal loro posto per più di 48 ore- spiegò lui - per questo devo impedirvi di portare via la lastra. Voi che state facendo sentire male il pokèmon supremo e che raccogliete le lastre per aumentare il vostro controllo su di lui! Non avete via di scampo con me!!- continuò il pokèmon
- Ti sbagli! Non siamo qui per controllare quel pokèmon, ma per aiutarlo!- cercò di dirgli Melody, ma Raikou non voleva sentire ragioni. Si diresse lentamente verso la ragazza. Stava per attaccare, ma Melody non riusciva a muoversi per la paura.
Raikou fece un balzo enorme verso di lei, ma in quel momento rimase sospeso in aria.
- Che sta succedendo?!?!- gridò - perché sono sospeso in aria?-
Si materializzò davanti agli occhi di Melody il suo amico Celebi.
- Celebi! Lasciami fare il mio dovere!! Queste persone sono un pericolo per tutti noi! Dobbiamo eliminarle!- esclamò Raikou
- No! Queste persone sono miei amici! Si sono presi cura di me e di Manaphy quando eravamo posseduti dalla lastra! Se non gliela darai le conseguenze arriveranno anche a te! Sempre che tu non sia già stato posseduto…- rispose Celebi
- Giammai!!! Che ne sarà del nostro compito se ci arrendiamo così facilmente? Che ne sarà della nostra reputazione se cederemo così facilmente!- si difese Raikou
- Se cederai la lastra tuono si frammenterà come le altre!!- lo rimproverò Celebi - guardami!! Io ho ceduto la mia lastra. Non è successo niente alla foresta dov’ero io!-
- Solo fortuna… prima o poi lo spazio ed il tempo del pianeta cesseranno di esistere. E sarà colpa vostra!- gridò il pokèmon elettrico
“Devi dargli ragione!!!” disse una voce misteriosa. E apparve Manaphy accompagnato da Heatran.
- Questi esseri umani non hanno nulla a che fare con la distorsione spazio-tempo. È il pokèmon supremo che sta male e che la sta causando involontariamente- disse Heatran
- Ti ricordi cosa ha detto il pokèmon supremo quando eravamo piccoli?- chiese Celebi
- Disse che se le lastre fossero state prelevate sarebbe successo qualcosa di terribile!!- rispose Raikou
- Ma aggiunse anche che se le lastre fossero state prelevate da un gruppo di persone con un cuore puro e con buone intenzioni il pianeta si sarebbe salvato dalla distruzione. E ha anche aggiunto che un giorno un gruppo di ragazzi avrebbero dovuto prelevarlo per il bene del mondo e che per riconoscerli dovevamo osservare se il tempo e il luogo dove venivano prelevati: se non si fosse fermato sarebbero stati loro- concluse Heatran.
Raikou smise di agitarsi
- Allora vuol dire che le parole di quei ragazzi erano vere…- disse lui con tono dispiaciuto - fatemi  scendere! Devi scusarmi e consegnare la lastra!-
Celebi lo fece scendere e Raikou si diresse verso Melody lentamente e con passo sicuro. Poi ruggì e un tuono colpì il pokèmon che con un attacco scintilla riportò la ragazza e i suoi amici dietro il faro di Arenipoli nel tempo normale. I nuvoloni erano scomparsi e nella cresta di Raikou c’era  un oggetto che brillava.
Melody svegliò gli altri e Raikou si avvicinò a lei.
- Nella mia cresta viola c’è un oggetto molto particolare. Prendetelo. Ne avete più bisogno voi- disse con tono calmo il pokèmon.
Melody allora si avvicinò al pokèmon e prese l’oggetto. Era la lastra tuono! Era gialla come un tuono e brillava come uno di essi.
- La lastra tuono farà andre anche un po’ più veloce la spedizione per le altre lastre, ma dovete tirarla fuori ogi tanto quando i nuvoloni sono neri, e vi sembra che dei tuoni stiano arrivando- raccomandò Raikou
- Non ti preouccupare. Ce ne prenderemo cura- lo rassicurò Melody.
Detto ciò Raikou sparì correndo verso il tetto del faro. Alpher, Lunick, Udona, Mesprit, Azelf e Uxie si risvegliarono e vedendo Celebi, Heatran e Manaphy insieme e Melody gli chiesero cosa fosse successo. Melody e i tre pokèmon spiegarono i fatti e dopo Celebi e gli altri dovettero tornare a casa. Dopo i saluti il gruppo partì per trovare la lastra terra, quindi si incaminarono nel percorso 224.
Alpher propose di andare nella sua vecchia città per accamparsi una notte e poi riprendere il viaggio.
Il gruppo accettò. Mesprit guardò il cielo. C’era una stella gialla insieme alle altre. Anche gli altri guardarono il cielo e lo osservarono esterrefatti. Ma non c’era tempo per fermarsi, perché mancavano meno di 6 giorni allo sfinimento del pokèmon supremo.
Mentre camminavano parlavano un po’ di quello che gli era successo in questi ultimi tempi, delle loro emozioni mentre combattevano con i protettori delle lastre e le loro paure in quel momento. Le ore passavano tranquille e finalmente arrivarono a Pratopoli, la città di Alpher e di Azelf.
Entrarono nella casa di Alpher e prepararono i letti per Lunick e i suoi pokèmon e si sedettero a tavola. Mentre Alpher e Azelf cucinavano Lunick, Udona, Melody e gli altri pokèmon iniziarono a ragionare su dove potesse essere la lastra terra.
- Potrebbe essere ovunque! La regione di sinnoh è piena di posti con tanta terra… pensate al monte corona, lì c’è molta terra compatta. A Rupepoli ci sono i meteoriti che hanno arato la terra… e a Sabbiafine c’è appunto molta sabbia…- disse Udona
- Che ne dite di Cuoripoli? È la città più estesa quindi comprende molta terra- propose Lunick
- Ma voi vi state concentrando solamente sulle città!! Se l’ultima lastra era in città questo non significa che lo siano anche le altre!!- disse Melody
- Proponi allora secondo te dov’è. Non c’è altro posto se non le città per una lastra così- la sfidò Udona
- Secondo me è nel percorso sopra o sotto Mineropoli. Li ci sono non solo pokèmon di tipo roccia e terra, ma c’è ne anche molta!! Sopra c’è la pista ciclabile con le grotte e sotto c’è la cava- propose lei.
- Secondo me ha ragione…- disse Lunick -insomma… lei indovina sempre i luoghi delle lastre… è impossibile si sia sbagliata proprio ora no?-
- Tutti sbagliano prima o poi…- disse Melody -ma sono sicura che il mio squarcio dimensionale potrebbe rivelare la presenza delle altre lastre…-
- Squarcio dimensionale??? Che cos’è?- chiese Udona sorpresa
- Lo squarcio dimensionale è il potere che ha Melody- spiegò Mesprit -è in grado con un solo tocco di avere una visione dell’oggetto nel futuro o nel passato. Anche noi pokèmon dei laghi ce l’abbiamo-
- Come mai non ne ho mai sentito parlare?- chiese Alpher
- Perché è da solo 3 giorni che ho scoperto di avere questo potere…- si giustificò lei
- Bene! Ma allora cosa dovremmo fare per attivare questo potere?- chiese Lunick
- Dovete solo darmi una pietra nella miniera. Se si scaten una visione la lastra è lì- rispose lei
- E dove la troviamo una pietra?- si chiese Lunick
- Mesprit! Azelf! Uxie!- disse Udona ai tre pokèmon -trasportate qui subito una pietra della miniera di Mineropoli!- ordinò, e i tre pokèmon usarono il teletrasporto.
- Queste sono le pietre di ogni percorso della regione. Questa è quella della miniera di Mineropoli- disse Uxie porgendo la pietra.
Melody la toccò e chiuse gli occhi.
- Toccate la mia spalla che vi trasmetto la visione- disse e Lunick e gli altri seguirono le sue istruzioni. Nella mente dei ragazzi videro una scena con delle voci che dicevano “Si!!! Eccola!!! Finalmente… Siamo riusciti a trovarla!!! … … … Ma che cos’è quello??? AAAAAHHHHH!!!” e la visione finì.
I ragazzi tosero la mano bruscamente, spaventati da ciò che avevano sentito.
- Ma che cos’è quello????- gridò Lunick
- Quella è la visione…- rispose Melody -come avete sentito… la lastra terra si trova nella cava di Mineropoli…-
- Sì… la alstra si trova lì… insieme a qualcosa si terribilmente spaventoso da come urlavano quelli…- disse Udona ancora impaurita
- Quello sarà Groudon, il protettore della lastra. Ma ne abbiamo incontrati molti altri come lui… no?- rispose lei sempre tranquilla
- Domani si parte per la cava di mineropoli, niente discussioni…- disse Alpher -anche se siamo spaventati non sarà certo per quello che ci impedirà di salvare il mondo. No?- continuò.
Il gruppo preferì non affrontare più l’argonamento fino alla mattina seguente. Mangiarono e si prepararono per andare a dormire.
La notte passò e si svegliarono tutti alle 7.30 di mattina tranne Melody.
- Che gli succede? Di solito è sempre la prima a svegliarsi…- disse preouccupato Mesprit
- Sarà più stanca del solito…- rispose Lunick -vado a controllare- e si diresse verso la stanza di Melody. Salì le scale e aprì la porta. Si diresse verso il letto.
- Melody… Melody… svegliati è tardi… dobbiamo partire per mineropoli- disse Lunick scuotendola dolcemente. Si sedette sul suo letto e le tolse le coperte. Gli sentì la fronte. Era bollente!!!
Lunick chiamò gli altri che corsero subito con una bottiglia di ghiacchio per farle scendere la temperatura. Si chiesero come mai avesse questa febbre improvvisa
- Ve lo spiego io…- disse Mesprit -forse è a causa dello squarcio dimensionale. A volte quando si usa il potere da poco tempo gli effetti collaterali sono molti… tra cui febbre quarantena…- spiegò
- COOOSA?!?!?! FEBBRE QUARANTENA?!?!? Ma non abbiamo tutto quel tempo per aspettare che si riprenda… il pokèmon supremo sta molto male!- disse Udona
- Voglio… continuare… le ricerche… anche… con… la febbre…- disse ansimando Melody
- NO! Sei troppo malata! Non te lo permetteremo!- disse Lunick
- A meno che… non chiamiamo Manaphy!- propose Alpher
- Che c’entra Manaphy?- chiese Udona
- Manaphy ha l’abilità rinfrescata. Può curare dalle condizioni di stato gravi- disse Uxie
“Eccomi!!!” disse una voce che comparì nel letto di Melody. Era Manaphy!
- Grazie a Celebi che mi ha fatto ascoltare la conversazione e mi ha trasporatto qui. Posso curarti!!- disse il piccolo pokèmon.
Salì sulla testa di Melody e diventò tutto bianco e illuminò la stanza. Poi la luce iniziò a ritirarsi… fino a diventare normale. Melody era in piedi, sana come un pesce sano.
- Ora devo tornare da Celebi…- disse Manaphy -Mesprit… mi puoi teletrasportare?- chiese il pokèmon
- Certo!- rispose e lo trasportò a casa.
Nel rivedere Melody in piedi Lunick scoppiò di gioia. Ma Melody disse con tono d’ordine di prepararsi per il viaggio. Tutti quindi presero il loro zaino e aspettarono Melody fuori da casa.
Quando arrivò anche lei si incamminarono. A metà giornata arrivarono al monte corona e usarono l’invisibilità per non farsi vedere dai pokèmon selvatici. Attraversarono il monte e arrivarono vicino a Mineropoli.
Attraversarono anche il percorso della pista ciclabile e arrivarono nel centro città. Lì tutti i minatori andavano avanti e indietro per cercare il tesoro della miniera. C’erano anche alcuni allenatori che erano venuti per sfidare il capopalestra, ma che non era presente in quel momento.
Il gruppo, ancora invisibile, si diresse verso la miniera e ci entrò. Lì decisero di ritornare visibili per cercare meglio la lastra terra.
Guardarono dietro ogni signola roccia, ma non la trovarono.
- Magari c’è un passaggio segreto che conduce alla lastra… dobbiamo scavare- pensò Melody
- O forse il tuo potere si è sbagliato…- ribattè Udona
- Impossibile…- rispose Melody che proprio in quel momento cadde su una roccia e la spinse, provocando un crollo che divise in due il gruppo. Da una parte Melody e i tre pokèmon dei laghi, dall’altra Udona, Alpher, Lunick e i suoi pokèmon.
I due gruppi si parlavano da una parte all’altra
- Melody! Stai bene?- chiese Lunick
- Sì…- rispose lei -grazie ai nostri amici pokèmon che mi hanno tolta dal masso…- spiegò
- Cosa facciamo ora?- chiese Alpher
- Da questa parte c’è un’apertura… sembra una grotta! Noi andiamo da questa parte. Voi cercate di spostare i massi e seguirci. Vi aspettiamo più avanti- disse Melody e si allontanò.
La grotta era buia, ma i pokèmon riuscivano a creare una luce molto intensa quindi Melody riuscì a vedere. Camminarono molto finché non arrivarono ad un grande stanzone pieni di strane incisioni che assomigliavano molto ad un pokèmon.
Per terra, al centro della stanza, c’ear un disegno molto più chiaro degli altri con scritture in pokèroglifici:
- Chissà cosa vuole dire?- si chiese Melody. In quel momento una luce abbagliante illuminò l’intera stanza in un batter d’occhio e Melody, per la troppa luce dovette chiudere gli occhi. Ma qualcuno la colpì alle spalle e svenne.
Nel frattempo Lunick, Udona e Alpher erano riusciti a spostare i massi e stavano parlando della probabile collocazione delle altre lastre.
- Dopo la lastra terra ci manca solo la lastra psico, la lastra metallo e la lastra oscura. Secondo voi dove potrebbero essere?- chiese Udona
- La lastra metallo potrebbe essere nascosta nella palestra di Canalipoli- rispose Lunick –lì c’è la palestra con solo pokèmon metallo e pare che lì i pokèmon metallo crescano più forti e resistenti anche contro l’acqua-
- Potrebbe essere…- pensò Alpher -secondo me la lastra psico è a Rupepoli infatti lì c’è il centro spaziale e la tecnologia è molto avanzata-
- E la lastra oscura? Dove può essere dato che non c’è neppure un luogo tenebroso a Sinnoh?- chiese Udona
- Potrebbe esserenell’Antico Château- propose Alpher -quello si che è un luogo che fa paura…-
- No… lì pensavi ci fosse la lastra erba…- disse Udona.
Nel frattempo erano arrivati anche loro nel grande stanzone. Cercavano con lo sguardo di vedere Melody, ma videro solo i tre pokèmon dei laghi che cercavano di fuggire da una gabbia di pietra. I loro amici gli indicarono Melody
- La vedete?- chiesero
- Si!!! Eccola!!! Finalmente… Siamo riusciti a trovarla!!!- disse Lunick felice, ma poi si girò -ma che cos’è quello???- disse e poi urlò.
Da dietro le sue spalle si videro due occhi gialli e degli starni segni verdi. Al centro della sala la luce iniziò a brillare illuminando la sala. Si vide il pokèmon. Era Groudon, ma era molto diverso dal normale! Il suo corpo rosso era diventato grigio e i suoi tratti neri erano diventati verde chiaro.
- Questa deve essere la lastra più danneggiata!!- disse Uxie
- Già è danneggiaa come quella di Kyogre!- ripetè Mesprit –mostra gli stessi sintomi di quella acqua!-
Groudon ruggì e tirò una zampata addosso a Lunick che si scansò in tempo e colpì la prigione di Melody, facendola crollare in mille pezzi.
Lunick aiutò Melody a rialzarsi e coresro dai loro amici.
- Melody! Stai bene?- chiese Alpher
- Sì ma non è il momento adatto!!! Abbiamo un pokèmon da calmare!- disse lei agitata.
Groudon colpì ancora il terreno e creò un potente terremoto che percosse tutta la sala facendo sgretolare anche le antiche scritture.
- ANDATE VIA!!!! GROOOOAHHHH!- gridò prima di scatenare un terremoto più forte che fece crollare il tetto
- Groudon! Non siamo qui per farti del male! Siamo qui per aiutarti!!!- disse Lunick, ma Groudon non ascoltò e cercò di colpirlo.
Mesprit, Uxie e Azelf si prepararono alla lotta. Si misero sotto il sole e iniziarono a volare verso il pokèmon. Usarono insieme l’attacco psichico, ma Groudon riuscì a resistere e utilizzò l’attacco solarraggio contro i piccoli pokèmon. Azelf fu colpito e cadde a terra, ma si riprese subito.
Plusle e Minun usarono il loro altruismo per aiutare Mesprit Azelf e Uxie a sconfiggere Groudon. Uxiè usò l’extrasenso e Groudon cadde a terra. Dal centro della sala si sollevò una sfera rossa che iniziò a brillare a ad andare verso Plusle, che però non se ne accorse.
Quando il piccolo pokèmon si voltò la sfera lo stava già per risucchiare. Il pokèmon si illuminò e quando la luce scomparve Plusle era ricoperto da strani segni rossi, come quelli di Minun quando era stato posseduto dalla sfera blu di Kyogre.
Il pokèmon corse verso Groudon e gridò. Quindi lanciò un fulmine rosso contro i pokèmon dei laghi e creò una bariera per trasferire la sfera rossa nel corpo di Groudon.
Le sue grida risuonarono in tutta la sala. Mesprit cercava di abbattere la barriera insieme a Minun che era molto preouccupato per il suo compagno. Lunick lanciava i sassi contro la difesa per creare dei disturbi in modo che non potesse trasferire la sfera.
Ma Plusle si arrabbiò e, con le onde elettromagnetiche, creò un flusso d’energia che scaraventò tutti per terra e con la forza di gravità li incollò a terra.
Plusle gridò verso il cielo e cercò di espellere la sfera rossa carica della sua energia. La sfera uscì dal suo petto ed entrò nella schiena di Groudon, che is risvegliò.
Plusle salì su un masso e lanciò un altro urlo. Dalla sua schiena uscirono due ali rosse e il suo corpo cambiò colore.
Lunick si agitava perché non voleva che quello che era successo a Minun si ripetesse a Plusle e ordinò al suo pokèmon di lanciare un’ondashock con carica negativa. Minun usò l’attacco e il gruppo ritornò in piedi. In quel momento il piccolino si mise a brillare e il sua aspetto cambiò.
Come per Plusle, a Minun uscirono le ali, ma erano da angelo e il suo corpo si colorò di celeste chiaro. Minun e Plusle si guardavano finché Plusle non decidette di attaccare per aria. Minun contrattaccò, ma i due attacchi erano alla pari.
Minun usò l’attacco volo, ma fu fermato dalla mano di Groudon che era intervenuta per proteggere Plusle.
Melody allora ordinò ai pokèmon dei laghi di attaccare Groudon mentre Lunick seguiva la battaglia di Minun.
La lotta fu piena di colpi di scena. A volte un lottatore interveniva anche dall’altra parte per aiutare il suo compagno, ma il nemico ne approfittava per dargli un colpo potente che riuscivano sempre a schivare.
Groudon, con la sua abilità, accecava con il sole gli avversari, ma Uxie trasmetteva telepaticamente i movimenti che dovevano compiere.
Mesprit usò l’attacco privazione per privare Groudon delle sue abilità speciali e cercava di togliergli la sfera.
Azelf controllava la volontà di Groudon e aiutava Minun quando era in difficoltà.
Plusle stava ancora combattendo contro Minun, ma era in netto svantaggio.
Minun abbagliava Plusle con la sua luce angelica per bruciare il male che era dentro di lui.
In un istante Minun si illuminò più del solito e bruciò tutto il male a Plusle che, non avendo più le ali cadde a terra e Mesprit riuscì a privare a Groudon la sfera rossa che cadde in un angolo della sala dove c’erano molte rocce.
Sia Groudon che Plusle quindi erano stati messi K.O nello stesso istante. Alpher si avvicinò alla sfera che si stava trasformando lentamente in un oggetto rettangolare.
- Venite ragazzi!!- disse chiamando gli altri -la sfera si sta trasformando nella lastra terra!!-.
Tutti accorsero e poterono vedere quel fantastico gioco di luci e colori. La luce infine si spense e lasciò spazio alla lastra terra.
Alpher la raccolse.
- Ce l’abbiamo fatta!- disse felice -abbiamo ottenuto anche la lastra terra-
“Spero che la trattiate bene…” disse una voce che proveniva da dietro di loro. Era Groudon. I pokèmon dei laghi, Plusle e Minun si misero in posizione d’attacco.
- Non voglio farvi del male!! Mi avete sconfitto e io devo portarvi rispetto…- disse lui per rassicurarli -il mio dovere era di proteggere la lastra finché degli umani non l’avessero presa per il bene del nostro mondo… nessuno è mai riuscito a sconfiggermi… ebbene, se voi mi avete sconfitto vuol dire che siete voi quei ragazzi. La lastra terra io ve la dono a patto che voi salviate il mondo dalla distruzione- concluse Groudon
- Sì Groudon, te lo promettiamo- rispose Melody
- Bene… la via d’uscita è dall’alto- disse Groudon e poi scomparve nei meandri della grotta.
Mesprit, Azelf e Uxie portarono i ragazzi in cima al buco creato da Groudon durante il terremoto e si trovarono davanti ad una grotta.
- Dove siamo?- chiese Alpher
- Un momento… questa… è la grotta di Mesprit!!!- disse Melody sorpresa
- Sì è vero!! Quetsa è la mia grotta… ma non eravamo a Mineropoli?- si domandò Mesprit
- Il tunnel che abbimao attraversato prima di andare nello stanzone conduceva fino a qui… probabilmente…- rispose Udona
- Beh… gia che ci siamo andiamo a casa mia e accampiamoci lì per stanotte- propose Melody
- Buona idea… è da tanto che non assaggio un tuo piatto, Melody- disse Udona per scherzare.
Si incamminarono verso Duefoglie e a casa di Melody trovarono Manaphy e Celebi che parlavano insieme ad un altro pokèmon. Appena Manaphy e Celebi videro entrare il gruppo si precipitarono chiedendogli se avevano raccolto tutte le lastre.
- No… non ancora… ma ci siamo ritrovati qui dopo aver raccolto la lastra terra- spiegò Alpher
- Celebi… ma chi è quel pokèmon?- chiese Melody
- Questo? Questo è Shaymin. È il nostro nuovo cugino- rispose lui –è in grado di creare giardini fioriti e aiutare la natura a riprendersi. È il nipote del pokèmon supremo-
- Il nipote? Ma allora possiamo farci dare delle informazioni molto importanti!- esclamò Udona
- Pultroppo no…- rispose deluso lui -è ancora molto piccolo… lo ha creato il pokèmon supremo per farsi fare compagnia. Sa parlare, ma essendo creato da poco non era a conoscenza dei fatti avvenuti-
- E cosa dovremmo fare noi?- chiese Melody
- Dovete portarlo con voi nel vostro viaggio- rispose Manaphy -Essendo un pokèmon leggendario è probabile che gli altri vi diano più retta. E poi è molto forte in combattimento-.
In quel momento ci fu una scossa di terremoto.
- Uscite tutti presto!!!- gridò Lunick aprendo la porta. Tutti uscirono fuori dalla casa e guardarono il cielo. Era nero come la pece. Tuoni, fulmini, lampi e saette lo invadevano e si scagliavano minacciosi a mezz’aria. In quel momento un’enorme ombra oscurò l’intera città di Duefoglie.
- Quello è un pokèmon???- chiese esterrefatto Lunick
Poi prese la rincorsa in cielo e scomparve per riapparire dall’altra parte della regione di sinnoh, dove, all’oscuro dei ragazzi, un gruppo di truppe marciava verso il centro della regione.
Un signore con una frusta in mano si avvicinò al generale.
- Ètutto pronto?- chiese con voce cupa
- Sissignore!- rispose
- Non voglio nessun errore… se nel cammino incontrate i ragazzi fateli prigionieri. Shaymin è l’unico pokèmon in grado di curare il pokèmon supremo insieme alle lastre. Ma prima fateli arrivare a destinazione. Il pokèmon ranger ha la prova che dimostra la sua fedeltà ai pokèmon per andare da lui- disse. Poi tirò fuori un computer portatile e nello schermo apparirono le facce dei ragazzi con i rispettivi documenti.
A Duefoglie nel frattempo le nuvole si erano dissolte e nel cielo era apparsa una stella marrone vicino alle altre.
Quella sera si misero tutti a tavola per parlare della possibile posizione della lastra psico.
- Avevamo pensato che potesse trovarsi a rupepoli, dato che lì c’è molta tecnologia- disse Udona
- Mmmh… non saprei… lì c’è tecnologia, ma anche molta luce. I pokèmon sono infastiditi. E poi la avrebbero già trovata… c’è una casa dietro ogni angolo- disse Melody
- Non se la lastra è divisa in quattro parti uguali e nascosta in quattro posti diversi…- pensò Azelf
- Tu dici che sono nei meteoriti al lato est della città?- domandò Udona un po’ scettica
- Potrebbe aver ragione… Vi ricordate cosa successe quando caddero i meteoriti?- chiese Mesprit
- Ne uscì deoxys- rispose Uxie
- Che se non sbaglio cercava di proteggere i meteoriti dalla gente. Ma questo non centra nulla…- disse Alpher
- Invece centra eccome!- li interruppe Lunick -ho guardato nel mio styler. Deoxys è un pokèmon DNA e non può cambiare forma se non ha qualcosa che lo muti-
- Quindi le parti della lastra mutano il suo DNA- spiegò in brevi parole Azelf
- Bene allora è deciso. Domani si parte per Rupepoli. Dove ci teletrasportiamo?- chiese Melody
- Io direi nella cima del centro commerciale- propose Lunick
- Così tutte le donne del posto ci vedono? Troppo rischioso…- pensò Udona
- Davanti al casinò no perché c’è gente, davanti alla palestra o perché c’è gente… in tutta la città c’è gente!!!- disse Lunick quasi impazzito
- Non possiamo chiederlo ad Heatran perché è lontano…- disse Azelf
- Allora trasportiamoci nel piano inferiore del pokèmon center. Non c’è mai nessuno perché è vacanza in questo periodo- propose Melody
- Ci avevo pensato anche io, ma se l’entrata è chiusa anche l’uscita è chiusa e se ci vedono uscire chiameranno la polizia e se la chiamano andiamo in prigione- disse Alpher scartando l’ipotesi di Melody
- Allora non ci resta che attivare il piano di sicurezza SDM!- disse Melody
- Il piano di sicurezza SDM? Cioè…- chiesero Udona, Lunick e Alpher
- Semplice. Uxie si trasforma in Alakazam e Mesprit e Azelf in kadabra. Ci teletrasportano lì senza alcun problama e noi vestiti da prestigiatori facciamo uno spettacolo di magia- spiegò lei
- E perché non possono trasportarci solo travestiti?- chiese Alpher
- Perché tutti sanno che chi appare all’improvviso o è un mago o un allenatore che va davanti al centro pokèmon. Ma noi non vogliamo andare al centro pokèmon perché è lontano dai meteoriti- rispose Melody
- Ok allora è deciso. Domani si parte!! Andiamo a dormire siamo tutti stanchi- disse Udona
- Io vado un attimo fuori a prendere una boccata d’aria- disse Lunick e uscì.
Melody lo seguì con lo sguardo fuori dalla finestra. Poi decise di uscire.
- Che cosa ti prende Lunick?- le chiese
- Niente… ero solo un po’ stanco- rispose
- Lo so che mi stai tenendo nascosto qualcosa. L’altra notte… quando eri da Heatran ti ho appoggiato la mano sulla schiena e tu hai detto “sapevo che saresti venuta”, ma non parlavi di me… dicevi qualcosa a proposito di un rimedio ad un errore- le disse
Lunick un po’ tacque.
- Non ti si può nascodere mai niente eh? Quando ero giovane mi avevano regalato un pokèmon, un Ralts. Col tempo siamo cresciuti insieme e lei si è evoluta prima in Kirlia e poi in Gardevoir. Un giorno ci fu affidata una missione speciale: Fermare una terribile banda di ladri pokèmon e noi accettammo. Durante il cammino la strada si divideva in due. Lo styler diceva di andare a destra, ma la segnalazione del cartello diceva a sinistra. Pensando che lo styler non fosse aggiornato siamo andati a sinistra e ci siamo persi. Ci stavamo accampando quando ci presero di spalle i ladri. Non avevo lo styler pronto e iniziai a scappare lasciando Gardevoir sola. Solo dopo mi accorsi che mancava lei e mi sono precipitato indietro, ma era scomparsa. La avevano portata via- raccontò iniziando a piagere -Da un po’ di giorni penso che se la avessi avvertita sarebbe ancora qui con me… e ogni notte la sogno che mi chiede”perché non mi hai ascoltato”. I ladri non furono mai presi e di lei non ne ho nessuna traccia. Ogni tanto la vedo sottoforma trasparente… credo sia telepatia- continuò lui
- Ti capisco- disse Melody dispiaciuta -sono sicura che però Gardevoir è ancora viva e penserà la stessa cosa di te. Starà aspettando che tu vai a prenderla- lo rincuorò Melody.
Restarono ancora un po’ fuori dalla casa a guardare le stelle e poi entrarono e si misero a dormire.
La mattina seguente era già tutto pronto per la partenza. Era stato deciso che a prendersi cura di Shaymin durante il viaggio sarebbe stata Melody. Lunick aveva deciso di lasciare i suoi amici a Duefoglie… al sicuro.
Si vestirono gia a casa da prestigiatori e Uxie si trasformò in Alakazam mentre gli altr in Kadabra. Mentre Melody si sarebbe nascosta dietro gli alberi insieme a Shaymin sfruttando il fumo prodotto da Uxie.
Appena furono le 10.00 Uxie si telestrasportò e poco dopo anche Melody, Lunick, Alpher e Udona si fecero teletrasportare.
Mentre Melody correva in direzione degli alberi il fumo lentamente si alzava e gli spettatori, incuriositi si avvicinarono. Lunick fu il primo a parlare per presentare lo spettacolo che piacque molto a bambini e adulti di tutte le età.
Al termine dello spettacolo gli lanciarono dei soldi e con quelli andarono a comprare i sacchi a pelo al pokè-market di Rupepoli e si accamparono nella foresta al di fuori della città.
- Avremmo potuto trasportarci direttamente qui- pensò Lunick, ma Melody rispose che non avrebbero potuto perché gli alberi erano troppo vicini tra loro.
In effetti in quella foresta gli alberi erano molto vicini… a malapena ci stavano 5 sacchi a pelo tra un’albero e l’altro, per non parlare poi della tenda… non erano nemmeno riusciti a piantarla.
Shaymin stava gia dormendo alle 17.00 quando ci fu un’altra scossa di terremoto che fece cadere acuni aberi poco distanti dal loro accampamento rendendo la foresta ancora più cupa.
Shaymin si svegliò ed iniziò a piangere. Melody lo appoggiò per terra per andare a prendere una copertina, ma shyamin iniziò a brillare e dopo un’urlo la luce si spense. Il paesaggio in torno a loro non era più cupa, ma emanava gioia e sembrava che gli alberi ballassero. A distanza di pochi secondi le erbacce per terra si trasformarono in fiori e il paesaggiodiventò bellisimo.
Shaymin smise di piangere e si guardò intorno. Iniziò a ridere e a giocare con i fiori, mantre Melody correva a prendergli una copertina. Tornò poco dopo con la sua coperta preferita bagnata d’acqua fresca come piaceva a Shaymin e gliela avvolse intorno al suo corpicino.
- Glazie!- gli disse il piccolo
- Melody… secondo te come ha fatto Shaymin a trasformare la foresta degradata in un posto così bello?- chiese Lunick
- Non te lo ricordi Lunick?- disse Udona perplessa -lui può aiutare la natura a riprendersi!-.
A Melody il tono di Udona vrso Lunick non piaque.
- Non te lo ricordavi neanche tu Udona… se non fossi stata io a dirtelo!- gli rispose seccamente
Tra le due iniziò così una lite tremenda. Shaymin ricominciò a piangere e brillò un’altra volta. Dalla sua pelliccia uscirono a tutta velocità dei semi che sfiorarono appena la faccia dell due ragazze.
Shaymin cadde a terra
- Basta litigale!- disse con la sua dolce, ma decisa voce -siete solelle! Non volevo colpilvi… ma ho dovuto per farvi smettele-
- Non ti preouccupare Shaymin, abbiamo capito che a Melody piace Lunick in questo modo!- disse Udona scherzando, ma Melody arrossì e anche Lunick. Alpher che stava guardando si rivolse a Lunick sottovoce
- Non mi dire che ti piace Melody!- esclamò. Lunick tacque. Poi Melody rispose a Udona ma con altri pensieri
- E… e… anche se fosse…?- disse peggiorando la situazione
- Ti piace Lunick? Ammettilo!- la stuzzicò Udona, ma sua sorella cambiò discorso
- Si è fatto tardi… meglio mettere in azione il nostro piano tra 1 ora così è più sicuro- disse. Poi si misero intorno al fuoco e attuarono un piano.
A mezzanotte esatta le luci di tutta la città erano spente. Melody, Alpher, Udona e Lunick di nascosto uscirono dal bosco e si dirissero verso i tre crateri formati dai meteoriti.
Melody e Lunick andarono verso il più grandi, mantre Udona e Alpher andarono nei più piccoli. Appena toccarono il meteorite si trovarono in una dimensione parallela. E sentirono una voce
- Devo eliminare… il mondo… lo vuole… lui…- disse e davanti ai loro occhi apparve il loro amico Mew.
- Mew! Cosa fai?? Stai distruggendo il tuo mondo!- disse Lunick
- Lo vuole… il pokèmon supremo…- rispose e lanciò una palla ombra contro un muro che iniziò la sparizione spazio-temporale.
Melody si rivolse agli altri dicendo che era fuori di lui come con Celebi e Manaphy.
- Dobbiamo combattere!- disse Alpher -per il suo bene!-.
Gli occhi di Mew iniziarono a brillare e in un istante diventarono neri. Poi assunse la forma di diversi pokèmon mai visti prima.
Mesprit usò il fortuncanto e Mew, che si era trasformato di nuovo nella sua forma cadde a terra tenendosi le orecchie. Azelf usò la congiura e si lanciò contro il suo amico. Uxie invece usò lo psichico per non infastidire Mesprit con le sue urla. Ma Mew riuscì con una barriera a difendersi e usò l’attacco vuototetro. I pokèmon dei laghi caddro in un sonno profondo e Mew ne approfittò per creargli un’incubo e assorgire metà della loro vita. Mew gli si avvicinò
- Ahahaha! Non avete possibilità contro di me! Sono troppo potente!- gli gridò.
A queste parole Shaymin non potè resistere e si scatenò tra le braccia di Melody finché non riuscì a liberarsi.
- Melody! Non posso pelmettele che mio cugino dica una cosa del genele a noi!- esclamò –Voglio combattele anche io!-.
Melody lo guardò preouccupata, ma poi si ricordò le parole di Celebi “è molto ingamba nella lotta anche se è piccolo”. Allora decise di affiancarlo nella sua lotta.
- Shaymin! Usa l’attacco… l’attacco… emh… che attacchi hai?- chiese imbarazzata
- Ho 6 attacchi: gigaimpatto, infuriaseme, foglielama, aromaterapia, solarraggio e giornodisole- rispose
- Allora usa l’attacco infuriaseme!- gli ordinò
Il manto di Shaymin brillò e i suoi semi si scagliarono producendo una scia blu. Mew ne fu colpito in pieno. Shaymin si preparò per un altro attacco, ma Mew usò il lanciafiamme e colpì Shaymin.
Melody gli corse incontro preouccupata, ma Shaymin si rialzò in fretta e usò l’aromaterapia per curarsi. Poi scagliò un foglielama contro Mew. Il pikèmon evitò l’attacco e rilanciò un lanciafiamme, ma questa volta riuscì ad evitarlo.
Quindi usò il suo attacco infuriaseme che colpì Mew e lo fece tentennare. Shaymin aveva la vittoria in pugno, ma per non correre rischi usò un gigimpatto contro il pokèmon avvesario. Iniziò a caricare con molta poteza e alla fine colpì il bersaglio. Vicino al posto dove Mew era caduto iniziarono a brillare 4 pezzi fucsia. Melody, Lunick, Udona e Alpher li videro e approfittarono della distrazione di Mew per corrergli incontro, ma il pokèmon se ne accorse e si sdoppiò con l’attacco doppioteam.
Shaymin però usò di nuovo il suo infuriaseme e colpì tutte le copie di Mew.
I ragazzi continuarono a correre. Mew fece di tutto per fermarli, ma senza successo finché non decise di usare la sua trasformazioni per trasformarsi nella più grande paura dei tre ragazzi dei laghi.
Da solo Lunick non sarebbe mai riuscito a toccare le 4 pietre contemporaneamente. Così esplorò la loro mente e scavò le loro paure. Scoprì che avevano un’unica paura in comune, ma che non sarebbe mai potuta avverare.
Usò allora la doppia-dimensione per crearne una nuova e vi trasportò tutti gli umani presenti. Poi con la trasformazione creò un’immagine terrificante. Il loro pianeta: Galeggenda, mentre veniva distrutta da Dialga e Palkia in lotta, e tutti i pokèmon che cercavano di fermarli venivano spazzati via. E i loro padri che li mettevano in un meteorite, ma che non riuscì mai a partire.
A questa scena i tre fratelli rimasero immobilizzati. La scena dell’esplosione di Galeggenda causò ancora più terrore nell’aria. Poi di colpo tutto si fermò. Un silenzio assordante invase quella dmesione creata da Mew che iniziò a parlare “Ma non deve accadere per forza! Tutto può cambiare… con il vostro aiuto.” Poi si aprì un portale davanti al pianeta “voi potete cambiare la storia… se lasciate questo mondo… il pianeta tornerà… perché voi lo salverete” disse.
Melody, Udona e Alpher, come ipnotizzati iniziarono a camminare verso il portale. Ma Lunick si mise davanti.
- Non potete andare!! Avete una missione da compiere! Dovete salvare questo pianeta!- cercò di convincerli
- Noi abbiamo sempre voluto tornare nel nostro pianeta! Galeggenda… Galeggenda se può essere salvata io la voglio salvare!- rispose Udona. Alpher e Melody approvarono. Ma Melody esultò un attimino.
- Se fosse una trappola? Se quel portale conducesse nel vuoto? Galeggenda è esplosa, non esiste più!- ribadì Lunick
- Tu… stai cercando di prenderci in giro! Per farci rimanere infelici in questo mondo e non scoprire i segreti del nostro!- rispose Alpher. Udona annuì, ma Melody esultò prima di annuire con un dubbio
- Non è vero!! Vi prego credetemi! Mew vi sta prendendo in giro!- ripetè Lunick. Melody, Udona e Alpher si guardarono con un dubbio.
Mew allora scagliò un meteorite contro Lunick che cadde a terra. A quel punto i tre fratelli si svegliarono dall’ipnosi
- Se Mew ha ragione perché ha voluto far tacere Lunick!- esclamò Melody. E vicino a lei apparì un pezzo di lastra.
- Se Mew ha ragione come mai non ci fa vedere che entra lui nel portale dato che è anche casa sua!- esclamò Udona. E anche a lei apparve un pezzo di lastra.
- Se tu hai ragione come mai non ce lo hai detto prima e hai scavato nelle nostre menti facendoci vedere quella scena!- esclamò infine Alpher e anche a lui apparve un pezzo di lastra.
Poi tutti insieme dissero “Noi siamo i tre protettori dei laghi e non possiamo lasciarli al loro destino!” e apparve anche il quarto pezzo della lastra che brillando più degli altri li attirò a se formando la lastra psico.
Dal vortice uscì Mew che gridò “Non potete farlo!!!”, ma Udona e Alpher toccarono la lastra, poi Melody prese la mano di Lunick e la appoggiò insieme alla sua ed insieme esclamarono “Noi siamo amici ed insieme sconfiggeremo il male e salveremo il pokèmon supremo INSIEME!”.
La lastra brillò più intensamente e si ritrovarono nel cratere più grande vicino a Rupepoli e al bosco, Udona raccolse Mew da terra, era tornato normale ed era privo di sensi.
- Sarà successo come a Manaphy e Celebi…- spiegò Melody agli altri.
Udona aveva la lastra psico vicino a se, la raccolse e la mise nello zaino.
Shaymin in quel momento li vide, gli corse incontro e saltò in braccio a Melody.
- Ero così pleouccupato!!- esclamò
- Anche noi per te!- rispose lei, ma cambiò subito discorso -Shaymin… devi curare Lunick! Ha preso un meteorite in testa… sta sanguinando! E anche Mew, Mesprit, Azelf e Uxie non stanno molto bene… Puoi usare la tua aromaterapia per curarli?- chiese
- Non ci sono ploblemi!- disse andando verso Lunick poi chiese ai presenti di allontanarsi.
Il suo corpo iniziò a brillare e un seme si posò sulla ferita e la guarì. Poi fece lo stesso con i pokèmon dei laghi e Mew. Tutti si risvegliarono dopo pochi minuti al campo. Erano un po’ storditi, ma stavano bene!
Lunick ebbe bisogno di più tempo per rimettersi in forma, ma i tre pokèmon dei laghi riuscirono subito a riprendersi e aiutarono il pokèmon ranger nella riabilitazione svolta la stessa sera.
Prima di andare a letto per riposarsi dalla stressante nottata si sedettero intorno al fuoco.
- Bene… abbiamo anche la lastra psico- disse Melody -adesso parliamo della probabile localizzazine della lastra metallo-
- Pensavamo potesse essere a Canalipoli, nella palestra- propose Alpher
- No… la palestra è stata costruita dagli uomini… l’avrebbero già trovata…- pensò Melody
- Ma dove potrebbe essere allora?- chiese Udona
“L’accesso è a Canalipoli, ma non è nella città” disse una voce da dietro di loro. Era Lunick. Con la benda ancora in testa era sveglio e stava venendo verso di loro.
- Lunick! Non puoi alzarti dal sacco a pelo! Devi riposare…- disse Melody preoccupata
- Un pokèmon ranger non riesce a non partecipare a una conversazione di questo genere- rispose lui
“E nemmeno noi” disse una voce da dietro di loro. Erano Mesprit, Uxie, Azelf e Mew.
- Vogliamo partecipare anche noi alla discussione!- disse Mew -dopo quello che ho combinato non posso non aiutarvi…- spiegò.
Anche se con un po’ di dissenso Melody acconsentì.
- Lunick… prima hai detto che l’accesso alla lastra è a canalipoli. Ma non è la città… cosa vuol dire?- chiese Alpher
- Da canalipoli partono le navi. In particolare c’è un traghetto che fa sempre la stessa rotta- rispose lui
- Dunque fammi pensare… quello che va all’isola lunapiena… all’isola lunanuova… e all’isola ferrosa!!!- esclamò Melody. Lunick annuì.
- Secondo me è proprio li che si trova…- disse Lunick -con lo stesso concetto che diceva Alpher sulla palestra si ripercuote sui pokèmon dell’isola. Essendo un’isola i pokèmon sono costretti ad affrontare vento, perturbazioni e alte e basse maree, che, ovviamente, trasportano acqua. È lì infatti che i pokèmon metallo vengono ad allenarsi. Ho visto sul mio styler… gli allenatori che hanno pokèmon metallo che vogliono allenare contro i tipi acqua prendono il traghetto e li lasciano sull’isola. Poi ripartono. I pokèmon per tornare dal proprio allenatore deve attraversare il mare e se arriva si capisce che è stato allenato molto bene. Malgrado i pokèmon metallo non siano così facili da allenare contro l’acqua in 4 giorni ritornano dall’allenatore. Non c’è stato mai un pokèmon che non sia tornato negli ultimi 10 anni. Ma a quanto pare in questi ultimi 2 giorni nessun pokèmon metallo è riuscito a tornare… quindi gli allenatori sono tornati a prenderli- spiegò
- Che metodo terribile!- esclamò Uxie scioccata
:- Devo informarvi che il potere della lastra metallo aumenta la resistenza dei tipi metallo. Quindi se la lastra fosse li potrebbe essere possibile…- disse Mew
-  In questi ultimi 10 anni tutti sono tornati e in 2 giorni nessuno è tornato vuol dire che quando la lastra aveva i suoi poteri aumentava la resistenza metallo, ma ora che li sta perdendo anche i pokèmon dell’isola stanno indebolendosi- pensò Mesprit
- Quindi la lastra deve essere per forza lì!- esclamò Azelf soddisfatto.
Tutti si girarono verso Lunick per ringraziarlo dell’aiuto dato e lui ricambiò con un sorriso.
- Allora è deciso! Domani si va tutti a canalipoli!- disse Melody prendendo sottobraccioLunick per portarlo in tenda. Tutti annuirono, e prima di entrare nella loro tenda guardarono il cielo stellato.
Una stella fucsia si era aggiunta insieme alle altre che ricordò ai ragazzi le avventure che avevano passato assieme fino a quel momento.
Si ricordarono di Celebi, la prima volta che videro un pokèmon sotto il controllo della lastra. Di Heatran. Di Kyogre e Manaphy. E come non scordarsi di Raikou e Groudon.
Melody sospirò e entrò nella tenda assieme a Lunick. Senza accorgersi però che poco lontano da loro un Mightyena e un Toxicroack li stavano spiando con un microfono attaccato al collare che trasmetteva segnali direttamente al computer di un uomo in nero che sorrideva malinconicamente.
La notte passò e il primo pokèmon a svegliarsi fu Shaymin che con il suo pianto fece svegliare anche tutti gli altri.
Mew si avvicinò ai ragazzi radunati intorno al piccolo pokèmon
- Ragazzi… vorrei tanto continuare con voi l’avventura, ma mi sento sempre più debole e non vorrei essere d’intralcio… quindi è meglio che vada a casa di Melody a fare compagnia a Celebi e Manaphy- spiegò
- Si forse hai ragione…- pensò Alpher.
Così Mew si teletrasportò via dal campo e telepaticamente comunicò il suo arrivo ai ragazzi, che nel frattempo si stavano preparando per affrontare il viaggio di teletrasporto fino a Canalipoli.
“Ci teletrasporteremo in mezzo al mare, così saliremo sul battello senza biglietto fino all’isola ferrosa” aveva detto Melody “Mesprit, Azelf e Uxie si trasformeranno in dei pokèmon d’acqua così diremo che mentre usavamo il surf ci ha mandati K.O. un Lanturn” aveva poi aggiunto.
Poco prima di trasportarsi i pokèmon si trasformarono e i ragazzi si bagnarono con un secchio d’acqua gelida anche i vestiti. Poi si trasportarono.
Si trovarono in mezzo al mare. C’èra la nebbia ed era annuvolato. Si sentì un forte “SPLASH” e caddero in acqua. Era gelida e mentre nuotavano per riscaldarsi si lamentavano per i vestiti bagnati. In quel momento Melody si fermò.
- Ragazzi… ragazzi!!!- disse tutta eccitata -La nave… ecco la nave!-
Il gruppo si girò e iniziò a gridare “aiuto! aiuto!!” finché la nave non si fermò a pochi metri da loro. Un membro dell’equipaggio fece calare l’ancora e una scaletta. I ragazzi si avvicinarono alla nave e salirono a bordo dove una decina di marinai li aspettavano con coperte calde.
Melody e Udona furono le prime a salire. Poi toccò ad Alpher e infine a Lunick. I pokèmon dei laghi erano diventati invisibili ed erano pronti ad agire nel caso fosse successo qualcosa di grave.
Un marinaio corse a chiamare il capitano che appena li vide gli fece molte domande sulla loro identità, sul perché erano in mare e sulla loro destinazione. Una volta accertatosi su ciò decise che li avrebbe condotti fino all’isola ferrosa e non oltre.
Arrivarono all’isola 10 ore dopo. Era ormai notte e tutti i passeggeri erano obbligati a scendere per dormire nell’hotel prima della grotta. Ma invece di mettersi a dormire nell’hotel il gruppo salutò il capitano e i marinai e si avventurò nei meandri della grotta.
Si spinsero fino alla fine, ma della lastra nessuna traccia.
- È impossibile che non sia qui… deve essere da qualche parte!- esclamò Udona arrabbiata e stanca
- Calmati Udona… riusciremo a trovarla- rispose Alpher sbadigliando
- Shaymin… puoi annusare il terreno per scovare la lastra?- chiese Melody al piccolo pokèmon che iniziò subito a cercare. Si fermò su un punto.
- Siamo arrivati! Il suo odore è al massimo in questo punto- disse stremato e si appoggiò su un sasso.
Senza volerlo attivò una reazione a catena che provocò un terremoto sull’isola che provocò a sua volta un crollo che aprì una voragine nel terreno dove Melody, Alpher, Lunick, Udona, Mesprit, Azelf, Uxie e Shaymin vi caddero.
La prima a riprendersi dallo svenimento fu Melody che corse a svegliare Shaymin. Poi gli ordinò di usare l’aromaterapia per curare anche gli altri.
Solo dopo aver svegliato gli altri si rese conto della situazione in cui era finita.
Si trovavano in una grotta naturale che aveva un’apertura verso l’alto che lasciava passare la luce delle stelle e la luce lunare. In cielo non c’era nemmeno una nuvola.
- Hey ragazzi! Guardate lì!- esclamò Alpher.
La luce che entrava dall’alto illuminava un punto preciso della grotta. Il centro. Su cui era posata una gigantesca ametista con molte increspature.
Brillava di una luce intensa e sembrava stesse comunicando con il mondo esterno attraverso dei sensori.
- Forse è li che è nascosta la lastra metallo- pensò Melody chiedendo conferma a Shaymin
- Possibile…- rispose -l’odore è molto forte- continuò il piccolino.
Melody iniziò ad avvicinarsi fino a toccare l’ametista, ma appena la toccò un fascio di luce colpì la ragazza che venne scaraventata a terra. L’ametista si sollevò da terra e iniziò a sgretolarsi. Dal suo interno ne uscì un pokèmon: Jirachi.
Aveva gli occhi chiusi e sembrava più strano del solito. La sua pancia non era calma e rilassata come un tempo, ma si muoveva come se stesse sgranando gli occhi.
- Ecco Jirachi… probabilmente anche lui è posseduto dalla lastra- disse Mesprit
- Devo… distruggere… il mondo… devo farla finita!- urlò Jirachi
- Jirachi cerca di controllarti!- cercò di svegliarlo Lunick
- Io sono Jirachi! Il re dei desideri… quando un pokèmon mi chiede un desiderio devo realizzarlo! E il pokèmon supremo ha detto… “basta! voglio farla finita!”- disse Jirachi e iniziò lentamente ad aprire la fessura della sua pancia.
Lunick controllò sul suo Stiler cosa volesse significare. Trovò le seguenti informazioni che passò al resto del gruppo:
“Jirachi ha il compito di realizzare un desiderio ogni 10.000 anni. Ha due occhi con cui vede e un terzo occhio chiamato occhio della verità. Se Jirachi apre il suo occhio della verità un fascio di luce attraverserà qualunque cosa incontri. Niente può fermare il suo occhio se non il meteorite dei 7 giorni che passa 1 volta ogni 10.000 anni e resta visibile 7 giorni. Se Jirachi decide di distruggere il mondo nessuno può fermarlo…” diceva l’informazione.
- Ma è terribile!- disse Uxie
- Dobbiamo impedirgli di aprire l’occhio della verità!- esclamò Azelf
- Ma se è vero che il pokèmon supremo glielo ha ordinato vuol dire cha non vuole essere salvato!- disse disperata Udona
- Starà delirando dal dolore! Probabilmente lo stava dicendo al dolore, ma Jirachi ‘ha inteso come un desiderio!- spiegò Melody.
Nel frattempo però l’occhio era quasi aperto, quindi Azelf decise di dare una testata nella pancia di Jirachi per fermare temporaneamente l’apertura, ma senza successo.
Mesprit e Uxie tentarono lo stesso e Shaymin cercò di usare i suoi attacchi erba contro Jirachi, ma fu tutto inutile.
- Dobbiamo riuscire a trovare qualcosa che possa fermare il suo raggio!- disse Melody a Lunick.
Ma fu troppo tardi. In quel preciso istante Jirachi aprì i suoi due occhi e la grotta si scurì di un nero profondo. Dalla sua pancia uscì un raggio simile a una stella cadente.
Quasi come fosse controllato Lunick tirò fuori il suo flauto speciale e istintivamente chiuse il foro marrone e il foro che era dietro e ne uscì la parola “TER-RA GROU-DON” il tempo passò più lentamente del solito e in quel momento dalla terra emerse Groudon. Che con le sue grandi mani chiuse il raggio fino a farlo sbriciolare.
Jirachi fece un passo indietro e lanciò un altro raggio, ma senza alcun effetto contro Groudon.
- Dovete correre verso l’ametista!- urlò poi Groudon a Lunick e Melody, che erano dietro di lui -vi proteggo io dal raggio di Jirachi! Il suo attacco non può nulla contro le mie mani possenti-.
Lunick non aspettò un secondo di più e prendendo per mano Melody corse verso l’ametista. Jirachi cercò di fermarli, ma usando il raggio non poteva fare nulla. Allora decise di creare una copia di se stesso che creasse degli ostacoli per i ragazzi. Il secondo Jirachi trasportò massi e alberi sradicati per cercare di fermare la loro corsa, ma Groudon con una zampata eliminò la copia.
Ormai erano quasi riusciti ad arrivare al traguardo, quando Jirachi indirizzò il raggio verso l’alto e colpì una stalattite. Questa cadde sulla testa di Groudon che lo mise K.O. poi indirizzò il raggio verso i due ragazzi che per miracolo riuscirono ad evitarlo.
Udona ordinò quindi a Uxie di usare lo psichico insieme all’illusione creata istantaneamente da Mesprit e Azelf e per pochi secondi Jirachi non riuscì a muoversi. Lunick e Melody ne approfittarono per avvicinarsi ancora un po’, ma Jirachi fu di nuovo libero e usò il suo attacco obbliderio che fece cadere dall’entrata dei fasci di luce che bruciarono la roccia.
Uxie usò di nuovo il suo psichico insieme agli altri suoi fratelli e Alpher cercava di distrarlo lanciando sassi. Melody continuò a correre e alla fine riuscì a toccare l’ametista insieme a Lunick.
La pietra preziosa allora si trasformò in una lastra grigia… la lastra metallo.
Melody la raccolse da terra e la mise nello zaino a quel punto Jirachi cadde a terra. In meno di tre secondi il suolo iniziò a brillare e si ritrovarono all’entrata della grotta dell’isola ferrosa.
Jirachi era a terra stordito. Lunick, Melody, Udona e Alpher stavano bene e anche i loro amici pokèmon.
Shaymin guardò il cielo. Era comparsa un’altra stella del colore della lastra.
Mancava poco ormai… soltanto una lastra e il gruppo avrebbe potuto salvare il pokèmon supremo e il mondo intero.
Si fermarono nell’hotel riservato agli ospiti e dormirono nei divani. Poi acquistarono i biglietti per tornare a Canalipoli dato che, chissà perché, Mesprit, Azelf e Uxie non riuscivano a teletrasportarsi.
Jirachi restò a riposo tutta la notte e il giorno dopo partecipò alla discussione che si ponevano ormai tutte le sere: Collocazione della lastra successiva.
La discussione era come sempre animata e finora non riuscivano a trovare un luogo tenebroso dove potesse trovarsi la lastra.
Non potevano sapere che solo grazie ad un aiuto tecnologico sarebbero riusciti a scoprire dove fosse collocata la lastra.
- UFFA!!!! Non riusciamo a trovare nessun posto adatto alla lastra oscura! Non c’è nulla di naturale tenebroso che non abbia creato l’uomo…- si lamentava Udona
- Vedrai… riusciremo a trovare una soluzione- cercava di incoraggiarla Melody, ma ogni volta che qualcuno proponeva un luogo veniva subito scartato per il fatto che non fosse tenebroso o che non fosse stato creato dalla natura.
Shaymin era già andato a letto da un bel po’, ma si continuava a girare e rigirare nel letto perché sentiva le voci dei suoi amici gridare. Involontariamente premette il pulsante che fece accendere la tv del piano di sotto. Era sincronizzata sul telegiornale. Oltre allo spavento i ragazzi rimasero sorpresi da una notizia dell’ultima ora.
Un esploratore alla ricerca di bacche si era perso nella foresta vicino a Rupepoli e aveva visto degli Psiduck e dei Golduck addentrarvisi e seguendoli aveva trovato un lago. Lo ha chiamato fonte saluto e lago saluto. Nel lago era stata avvistata una grotta con degli strani caratteri risalenti a più di 1000 anni fa. La grotta era molto buia e piena di pokèmon spettro con un sacco di trabocchetti.
- Potrebbe essere li!- propose Melody
- Non sono del tutto convinta… ma non abbiamo altra scelta- rispose stanca Udona
- Meglio andare a dormire allora… domani appena si arriva a Canalipoli si parte per Rupepoli e si cerca subito il lago- concluse la conversazione Lunick, mandò tutti a letto e guardò fuori dalla finestra prima di spegnere la luce.
Un Crobat con un rilevatore biotermico e un microfono ad alta sensibilità era appena volato sopra la loro stanza e stava tornando indietro.
La mattina seguente il traghetto partì alle 11.00 e alle 21.00 erano approdati a Canalipoli. Subito entrarono in una libreria e si teletrasportarono nella foresta vicino Rupepoli dove si erano accampati la volta scorsa, e accamparono anche questa volta.
Erano troppo stanchi per iniziare le ricerche insieme, così decisero di fare dei turni. Mentre gli altri dormivano un pokèmon e una persona cercavano la via per arrivare al lago e si lasciavano dei sassi dietro di loro per ricordarsi il sentiero. Questo durò per 3 ore ciascuno.
Dopo sole 2 ore di ricerca Lunick aveva già trovato il lago e tornò all’accampamento.
- Missione compiuta! Ho trovato il lago e ho registrato la strada sullo Stiler- disse tutto contento a Melody che lo stava aspettando
- Bene! Allora possiamo andare a dormire senza problemi!- rispose lei entusiasta e entrò nella sua tenda insieme a Shaymin e Mesprit.
Il giorno dopo erano tutti svegli alle 7.00 pronti per la ricerca dell’ultima lastra.
Si addentrarono nella foresta finché non raggiunsero la fonte saluto. Era una grande distesa d’erba con rocce molto alte e una nebbia molto fitta.
Mesprit volò sopra le rocce e disse
- Il lago è da questa parte!-
- Come facciamo a raggiungerlo?- chiese Alpher
- Scalando la roccia! Ovviamente!- rispose Lunick
- E come facciamo a scalare la roccia senza appigli?- domandò Udona
- Con i pokèmon! Loro possono trasportarci!- rispose prontamente Lunick. Poi tirò fuori il suo Stiler e catturò un Fearow che stava passando. Gli ordinò di portare lui e i suoi amici in groppa fino alla cima delle rocce e il pokèmon obbedì. Li portò fino in cima e poi lo liberò.
Proseguirono quindi il cammino finché non si trovarono di fronte a una grande distesa d’acqua con all’altra sponda un piccola entrata.
- Quella è l’entrata della grotta ritorno- spiegò Lunick -ieri ci sono stato… ci sono 4 porte e tu devi scegliere quella giusta. Se prendi quella sbagliata ritorni all’inizio… ma è abbastanza semplice il meccanismo…- continuò
- Spiegacelo dai! Non tenerci sulle spine!- disse Udona impaziente
- Su ogni porta ci sono delle rocce la porta dove ci sono più rocce è quella giusta- disse con aria da intellettuale Lunick.
Shaymin si stava sporgendo per vedere meglio, ma cadde in acqua e venne trascinato nell’altra riva dalla debole corrente. Questo spinse i ragazzi a sbrigarsi con le ricerche. Entrarono e subito si trovarono un Haunter ad accoglierli. Per la paura Shaymin iniziò a brillare e Haunter scappò.
Seguendo il metodo di Lunick per le porte riuscirono facilmente a raggiungere l’ultima sala. Al centro c’erano delle scritture in pokèroglifici:
La stessa scrittura che era stampata nella grotta di Groudon. Lunick lesse ad alta voce:
“chi il tesoro vorrà sconfiggere il creatore dovrà!”
Il suono delle sue parole rimbombò in tutta la sala. Quell’eco così profondo e cupo sbatteva e tornava indietro dalle pareti e al centro della sala una dimensione sonora si materializzò.
Da questa dimensione ne uscì un pokèmon mai visto prima.
- Che razza di pokèmon è quello?- chiese esterrefatto Lunick
- Quello è mio zio!!! Quello è mio zio!!!- esclamò Shaymin
- Tuo zio?- chiese Melody
- Sì!! È la folma oligine di Gilatina!!- rispose il piccolo pokèmon -lui è il più folte dei guardiani delle lastle!! È il braccio destro del pokèmon suplemo! Lui non può falsi influenzale dalla lastla… la plotegge e basta- spiegò Shaymin
Il pokèmon leggendario nell’uscire dal portale si fece sentire con un ruggito terrificante… che fece tremare tutta la grotta.
Melody nascose Shaymin tra le sue braccia perché credeva fosse pericoloso, ma il piccolino gli scivolò dalle braccia e andò verso suo zio.
- Shaymin no…!- gridò Udona, ma Giratina gli lanciò un’occhiata che la fece zittire. Poi guardò il piccolino che gli stava venendo incontro e i suoi aculei si ritirarono per abbracciarlo.
- Shaymin… nipotino mio… da quanto tempo non ci si vede!- disse Giratina
- Ziettino!!! Ti sono mancato? Eravamo in pensielo pel te… tutti i gualdiani delle lastle stavano male!- disse Shaymin
- Lo so… questi sono i tuoi amici che stanno raccogliendo le lastre vero?- chiese il pokèmon
- Sì! Sono Melody, Alphel, Udona, Lunick, Mesplit, Uxie e Azelf- rispose
- Bene… devo dargli la mia lastra per arrivare dal pokèmon supremo!- disse lui. E dopo aver lasciato andare Shaymin si alzò in piedi e gridò al cielo.
Nella stessa sala si aprirono due portali dimensionali. Da uno ne uscì Dialga, mentre dall’altro Palkia.
Melody, Udona, Alpher e i loro pokèmon, ricordandosi della battaglia si prepararono per un nuovo scontro, ma Shaymin gli disse che era tutto apposto.
Giratina aprì le sue enormi ali, mentre Dialga faceva illuminare il diamante sul suo petto e Palkia la sua perla nel braccio. Contemporaneamente Shaymin creò una protezione che isolasse la parte dove i tre titani stavano facendo il rituale.
Palkia usò il fendispazio e contemporaneamente Dialga usò il fragortempo. I due attacchi si stavano dirigendo verso Giratina, ma poco prima dell’impatto il pokèmon scomparì. I due attacchi si scontrarono, ma nessuno sembrava avesse la meglio sull’altro. Crearono così tanta luce da illuminare l’intera caverna anche se erano all’interno della protezione. Il vento che iniziava a soffiare era impetuoso e sembrava facesse soffocare.
Giratina riapparve raggomitolato in mezzo ai due attacchi e aprendo le ali li respinse tutti e due. Palkia e Dialga scomparvero nel portale. Ma i frammenti dei loro attacchi restarono nella sala e depositandosi nel terreno lo bruciavano.
Giratina illuminò i suoi occhi rossi e i frammenti ancora nell’aria si concentrarono su un unico punto. Assunsero una forma rettangolare e davanti agli occhi di tutti si formò la lastra oscura.
- Questa lastra è la lastra oscura. L’ultima delle otto prima di arrivare dal pokèmon supremo. So che dovete averla perché è importante, ma il regolamento dei guardiani mi impone di lottare con voi per il tesoro- spiegò Giratina
- Non c’è problema…- rispose Lunick -ma cosa dovesse accadere se non riuscissimo a sconfiggerti?- domandò
- In questo caso non avrete la lastra… e sarò costretto ad eliminarvi per mantenere il segreto come tutti i guardiani che avete incontrato finora- spiegò Giratina. I ragazzi deglutirono, ma accettarono la sfida del pokèmon.
Iniziò ad attaccare prima Azelf.
Andò verso una parete e prese una rincorsa verso Giratina. Ma quest’ultimo scomparve. Azelf cercò di identificarlo, ma Giratina era come andato in un’altra dimensione.
Riapparve sopra di lui e gli diede una testata. Azelf cadde a terra
- Mesprit! Uxie! Shaymin! potete aiutare anche voi il vostro amico! Non è una lotta uno contro uno!- disse agli altri pokèmon.
Allora Mesprit subito usò lo psichico contro Giratina, che, preso alla sprovvista, venne colpito in pieno. Cadde a terra.
Azelf rialzatosi usò l’attacco extrasenso. Uxie usò l’attacco confusione. Shaymin invece cercò di usare il suo gigaimpatto, ma che non molto efficace.
Melody, Udona e Alpher stavano dando gli ordini ai loro pokèmon mentre Lunick osservava il comportamento di Giratina e lo registrava sullo Stiler.
Quando Giratina si riprese dai loro attacchi scomparve ancora nel nulla.
Mesprit per individuarlo usò il fortuncanto insieme agli altri e Giratina apparve allo scoperto.Mesprit, Uxie e Azelf attaccarono quindi con il loro extrasenso e shyamin usò il suo infuriaseme.
Colpirono in pieno Giratina che rotolò a terra. Melody quindi iniziò a correre verso la lastra oscura e la toccò. In un bagliore di luce Giratina li ringraziò e si trovarono fuori dalla grotta ritorno.
Lunick guardò il cielo. Era apparsa anche una stella nera insieme alle altre.
- Ora che abbiamo tutte le lastre… come faremo ad andare dal pokèmon supremo?- chiese Mesprit
- Probabilmente le stelle ce lo diranno- rispose Udona
- Ma quando?- chiese Melody
- Quando le stelle sono più attive… cioè di notte- rispose Uxie.
Decisero quindi di andare a Pratopoli per giocare al safari mentre aspettavano che calasse la notte.
Si teletrasportarono nella casa di Alpher e lasciarono andare Shaymin e gli altri pokèmon a giocare al lago.
Mespritera a capo del gruppo e portava Shaymin sulle spalle.
Arrivati al lago iniziarono a volare sopra e a giocare insieme. Ma Shaymin restò sulla riva perché non poteva giocare. Cercava di chiamarli e richiamarli, ma nulla. Erano troppo impegnati a giocare tra fratelli perché si accorgessero del piccolino.
I suoi lamenti però furono uditi da delle altre persone. Che di nascosto lo presero e lo infilarono in una sacca.
Al ritorno di Mesprit, Azelf e Uxie a casa Melody chiese dove fosse Shaymin, ma i tre pokèmon non seppero rispondere.
Nel frattempo non lontano dalla vetta lancia un signore con una frusta che accarezzava il suo Dusknoir ricevette come dono il piccolo Shaymin dentro un contenitore in vetro.
- Ora che abbiamo il nipote del pokèmon supremo… dovrà obbedire a noi se non vuole che gli facciamo qualcosa di male- disse ridendo malinconicamente.
Nello stesso momento, un pokèmon molto alto e grande aveva ascoltato a conversazione e guardando le stelle gli ordinò di iniziare il rito per la scoperta del luogo.
A Pratopoli tutti erano preoccupati per Shaymin e non smettevano un secondo di parlare. Finché un grande botto non li portò tutti fuori da casa a guardare le stelle.
Le stelle colorate delle lastre avevano fatto partire un raggio da loro stesse verso una direzione, ma tutti i raggi si incontravano in un unico punto. Poi stavano trasferendo parte della loro energia nel punto e si formò una stella bianca con al centro i colori delle lastre.
I ragazzi rimasero per un po’ a guardare lo spettacolo finché Lunick non disse
- Forse la stella bianca indica la posizione del pokèmon supremo!-
- Ma se ciò fosse la verità… vuol dire che il pokèmon supremo vive sulla vetta lancia! È impossibile… ci siamo già stati una volta e non abbiamo notato nulla di strano- rispose Udona
- Perché non sapevamo che ci fosse…- disse Mesprit
- Perché non avevamo ancora le prove…- continuò Azelf
- Ma soprattutto perché eravamo troppo impegnati con la lotta…- terminò Uxie
- Allora cosa dovremmo fare?- chiese Alpher
- Prima di tutto andare a casa mia per dire a Mew, Celebi e Jirachi che abbiamo raccolto le lastre, poi prendiamo Manaphy, Minun e Plusle per andare alla vetta lancia- rispose Melody
- Ottima idea… ma allora non stiamo qui impalati!- esclamò Udona e chiese ai pokèmon di teletrasportarli a Duefoglie.
Arrivati a Duefoglie entrarono correndo a casa di Melody. Appena entrarono Celebi gli chiese se avevano raccolto le lastre e dov’era Shaymin. Mesprit gli spiegò tutto, ma molto velocemente. Melody andò su a prendere Manaphy per dirgli che dovevano partire. Mentre Lunick cercava Plusle e Minun per la casa.
Erano molto di fretta perché non volevano che succedesse niente di male a Shaymin. Appena furono pronti Mesprit, Uxie e Azelf teletrasportarono i loro amici nella vetta lancia.
Era rimasta proprio come se la ricordavano. I possenti pilastri che si alzavano imponenti verso il cielo erano rimasti spaccati verso la punta e sparsi un po’ da tutte le parti.
Le lastre iniziarono a brillare nello zaino di Melody insieme al flauto di Lunick. Melody tirò fuori le lastre e Lunick il suo flauto.
Mentre le lastre, una dopo l’altra, iniziarono a girare in tondo in flauto di Lunick si posizionò al centro del cerchio. Dopo che le lastre avevano fatto 5 giri intorno al flauto questo cambiò aspetto. Da un normalissimo strumento musicale diventò un oggetto misterioso.
Lunick lo prese e le lastre caddero a terra.
- Che cos’è questo, Lunick?- chiese Melody
- Credo sia il mio flauto… si è trasformato…- rispose
- Quello è il flauto cielo- disse Mesprit
- Serve per chiamare il pokèmon supremo- continuò Azelf
- E voi come lo sapete?- chiese Alpher
- Ce lo hanno detto Mew, Celebi e Jirachi quando siamo tornati a casa- rispose Uxie
- Basta suonarlo per mostrargli la prova e perché ti faccia vedere la strada che lo condurrà a lui- continuò Mesprit.
Lunick guardò il flauto e lo portò alla bocca. Poi iniziò a suonarlo come lo avesse già fatto per molte volte. Il suono era dolce e rassicurò tutti i pokèmon che erano presenti nella vetta lancia. Poi man mano che il tempo passava il suono diventava sempre più forte finché tutta la regione di Sinnoh non lo sentì. I pokèmon selvatici ripresero subito le forze e i leggendari ascoltavano il suono come ipnotizzati. Il mare in tempesta si placò e persino il vento impetuoso delle praterie di fermò per ascoltare la musica.
In tutto durò 3 minuti. Poi, quando terminò un arcobaleno partì da davanti al gruppo fino a cento metri più sopra e formò una scalinata. Ma nel frattempo una grossa voragine bucò il cielo blu e ricoprì la vetta. Melody iniziò a salire le scale seguita da Lunick e da tutti gli altri.
“Chissà dove condurranno…” di domandava ognuno di loro. Arrivati a metà strada la voragine iniziò ad agitarsi. Provocò lampi tuoni e terremoti, ma Melody e gli altri continuarono a salire.
Manaphy era nascosto tra le braccia di Melody, sentiva che qualcuno li stava seguendo, ma non voleva agitare il gruppo e si limitò a controllare dietro di se.
Arrivati alla fine della scalinata il flauto cielo iniziò a brillare insieme alle lastre. Davanti a loro un enorme pokèmon in seduto per terra. Respirava faticosamente e emanava lamenti che erano simili al suono del flauto.
- Quello è il pokèmon supremo?- domandò Melody al piccolo Manaphy
- Sì…- rispose il piccolino -lui è Arceus, il creatore di tutti i pokèmon-.
Tutti rimasero a bocca aperta nel vedere il pokèmon più potente del mondo davanti ai loro occhi. Il pokèmon che decideva chi doveva vincere e chi doveva perdere, chi doveva morire o vivere.
In quel momento Arceus emise un grido e Manaphy scese dalle braccia di Melody. Appena in tempo. Perché da dietro di loro un gruppo di soldati li aveva intrappolati in una rete.
- AHAHAH!- iniziò a ridere un signore con la frusta -finalmente è tempo di vendicarsi…- disse.
I ragazzi non riuscirono a capire cosa volesse dire.
- Perché vuoi vendicarti di noi?- chiese Udona
- Come… non mi riconoscete?- disse l’uomo
- Noi non ti conosciamo!- rispose Lunick
- Eppure non è possibile che Cyrus non vi abbia parlato del suo erede al trono, suo fratello!- gridò ancora l’uomo
- Tu sei il fratello di Cyrus?- chiese Alpher esterrefatto
- Esatto… sono il fratello di Cyrus! Mi chiamo Mortimer!- esclamò
- Scusami Melody…- chiese Lunick sussurrando -ma chi è Cyrus?-
- Cyrus era il capo del team galassia prima che noi sventassimo il suo piano di distruggere il mondo con Dialga e Palkia. È stato più o meno 5 giorni prima che ci siamo incontrati che lo abbiamo sconfitto. Probabilmente suo fratello insegue il suo stesso sogno- spiegò lei
- Mio fratello voleva solo creare un mondo nuovo, ma voi no! Il mondo deve restare così com’è! E alla fine lo avete fatto sbattere in galera! Voleva solo richiamare Dialga e Palkia! Niente di più! Certo… anche dominare e distruggere il mondo! Am per quello era troppo vecchio… ci penserò io adesso a controllare il mondo- gridò Mortimer avvicinandosi a Melody e Lunick. Poi infilò le mani nella rete e prese prima il flauto dalla tasca di Lunick e poi le lastre dallo zaino di Melody.
- Che cosa hai intenzione di fare?- gridò Udona
- Voglio solo che Arceus come debitore mi ascolti per l’eternità! Così potrò esaudire i miei desideri!- esclamò Mortimer
- Tu sei pazzo!- urlò Melody
- Sarò pure pazzo, ma tra un po’ dovrai prendere ordini da me perché sarò il padrone del mondo!- rispose Mortimer, poi ordinò alle reclute di legarli, imbavagliarli e farli sedere vicino ai pilastri.
Arceus aveva ascoltato tutto e si mise in posizione di difesa. Ritirò le sue due ali che lo facevano volare e che emanavano i suoi poteri e finché non lo avesse voluto lui non avrebbe usato alcun potere.
Mortimer se ne accorse e si girò verso di lui.
- Non crederai mica di cavartela così facilmente, vero?- gli domandò ironicamente. Allungò la sua mano verso la sua borsa e tirò fuori un contenitore in vetro censurato che si muoveva, come se dentro ci fosse un pokèmon.
Lo fece vedere a tutti e poi ne fece vedere il contenuto. Dentro c’era il piccolo Shaymin che si agitava cercando di uscire.
Nel vederlo Melody si arrabbiò tantissimo e con la lingua si tolse il fazzoletto dalla bocca e urlò il suo nome.
- Shaymin!!!-.
Shaymin si girò e la vide. In quel momento una recluta le tirò un calcio e le rimise il bavaglio in bocca.
Lunick tirò un calcio alla recluta che cade, ma un’altra gli tirò uno schiaffo e un calcio.
Manaphy, che fin’ora si era nascosto dietro un pilastro, si precipitò verso Shaymin per cercare di liberarlo, ma Mortimer lo prese per la testa e iniziò a gridare.
- Mi servi anche tu per il mio scopo!- disse
“Capitano!” disse una recluta dietro di lui -abbiamo catturato i pokèmon a casa di Melody!- disse
- Bene… può congedarsi- rispose Mortimer
Shaymin si arrabbiò e usò il suo infuria seme per cercare di liberarsi. Ma inutilmente. Era troppo docile di carattere e non riusciva ad infrangere la parete di vetro.
Arceus aprì le sue ali. Ma non perché le voleva mettere a disposizione di Mortimer. Ma perché doveva modificare il fattore genetico di tutti gli Shaymin delle dimensioni. Illuminò i suoi grandi occhi e li puntò verso Shaymin che iniziò a brillare. Quando la luce terminò il piccolo Shaymin aveva assunto un’altra forma.
Nonsembrava più lui. I suoi dolci occhi erano diventati determinati e sicuri. I suoi bei fiorellini erano diventate ali e il suo manto era diventato un mantello. Le sue piccole zampe erano diventate ottime per il volo.
Shaymin provò ad usare il suo infuriaseme ancora una volta e riuscì ad abbattere la parete di vetro che lo conteneva. Davanti agli occhi di tutti il piccolo pokèmon di una volta spiccò il volo con le sue enormi ali e infastidendo Mortimer e le sue reclute riuscì a liberare Manaphy, Celebi, Jirachi e Mew che erano appena arrivati.
Tutti fecero un volo di ricognizione cercando di evitare le reclute e Mortimer, poi liberarono Melody, Alpher, Udona e Lunick. Manaphy si gettò tra le braccia di Melody, mentre Mew, Jirachi e Celebi tornavano a casa.
Shaymin si mise di fianco a Lunick e Melody con sguardo di sfida.
- Non avete possibilità contro di me!- disse Mortimer -ho io le lastre che controllano il pokèmon supremo! E finché le ho io lui non può farmi nulla, perché se distrugge le lastre distrugge se stesso!-
Arceus ritirò di nuovo le sue ali, ma Mortimer se ne accorse di nuovo e chiamò fuori dalla sfera il suo pokèmon: Dusknoir.
- Dusknoir! La lastra oscura ti aumenta la potenza! Usa lo psichico per tenere fuori le ali di Arceus!- ordinò.
Arceus si preparò a ricevere l’attacco, ma fu più efficace del previsto e non riuscì a tenere le ali nella sua pelliccia.
Mortimer tirò fuori la lastra erba e la mise vicino ad Arceus. Il pokèmon cambiò colore e divenne verde.
Arceus assorbì la lastra e sembrò guarito a una zampa.
Poi tirò fuori la lastra fuoco e fece lo stesso. Arceus cambiò ancora colore e divenne rosso fuoco.
Il pokèmon assorbì la lastra e un’altra zampa guarì.
Poi tirò fuori anche la lastra acqua. Arceus cambiò colore e divenne blu. Assorbì la lastra e si guarì la terza zampa.
Poi si girò verso i ragazzi.
- Volete sapere cosa sta succedendo?- chiese -quando tiro fuori le lastre e le metto vicino ad Arceus, lui cambia colore, ma se le assorbe guarisce… tutti i pokèmon stavano male quindi anche lui stava male. Lo sto guarendo io con le vostre lastre e poi, quando mi sarà riconoscente mi chiederà un desiderio- continuò.
“Non farlo!” gridò una voce. Era Arceus. -se lo farai sarò costretto ad usare i miei poteri a piena potenza… e se lo farai distruggerai il mondo!-
- A davvero? Perché allora ti senti così bene?- chiese Mortimer
- Perché sono le lastre che mi fanno questo effetto- rispose -quando assorbo una lastra un pezzo di lastra incolore si materializza sopra di me-
- Io voglio impossessarmene!- disse continuando a tirare fuori le lastre
Arceus cambiò colore ancora e assorbì la lastra lampo.
Il pokèmon supremo comunicò telepaticamente ai ragazzi che dovevano fermarlo.
Melody allora ordinò a Mesprit di usare lo psichico, ma Dusknoir contrattaccò. Udona e Alpher ordinarono a Uxie e Azelf di aiutare Mesprit con lo psichico. Plusle e Minun invece correvano verso Mortimer insieme a Manaphy e Shaymin.
Mortimer tirò fuori un’altra lastra e Arceus la assorbì cambiando colore ancora una volta.
Shaymin sfiorò la sua testa mentre Plusle e Minun passarono sotto le sue gambe per prendere lo zaino con le lastre. Manaphy intanto lo distraeva usando il ballaraggio.
Mortimer tirò fuori la sua frusta e fece cadere a terra Plusle con la borsa.
La lastra mente scivolò fuori e venne assorbita per sbaglio da Arceus che cambiò ancora una volta colore e divenne fucsia.
Mortimer cercò di proteggere almeno il flauto cielo. Controllò nella sua tasca, ma non c’era più. Manaphy aveva fatto un buco nel cappotto e se lo era preso.
Tutti iniziarono a ridere, ma Mortimer, di malumore ordinò a dusknoir di usare la palla ombra contro i pokèmon dei laghi. Venne colpito solo Mesprit.
Plusle e Minun si erano rialzati e stavano portando lo zaino a Melody quando l’urto della palla ombra li fece cadere di nuovo. Melody allora corse ad aiutarli, ma venne presa in ostaggio da Mortimer.
- Fate solo un’altra mossa e le non la rivedrete più!- disse minacciando i ragazzi.
Lunick non potè accettarlo e corse a più non posso verso di lei per liberarla. Con una scivolata da professionista fece inciampare Mortimer e liberò Melody che prese lo zaino con le lastre.
Mesprit da dietro gli diede un morsico sulla mano. Azelf e Uxie si aggiunsero.
Manaphy stava correndo verso il pokèmon supremo per cercare di liberarlo, ma dusknoir lo fermò.
Le reclute che erano rimaste immobili fin’ora cercavano di fare qualcosa, ma Shaymin le bloccava con il suo infuriaseme.
Melody controllò nello zaino le lastre rimanenti. Rimaneva solo quella metallo. La lastra oscura ce l’aveva dusknoir e la fece assorbire ad Arceus. Il pokèmon lanciò un urlo di dolore e cambiò colore.
- Sta succedendo… adesso il mio desiderio si avvererà!!!- esclamò Mortimer -manca solo la lastra metallo…-
- Non te la daremo mai!- disse Melody.
Arceus gridò e un terribile terremoto colpì la regione di Sinnoh. Mortimer cadde. Arceus lanciò un iper raggio verso l’alto che poi cadde subito verso il basso colpendo pilastri che si disintegrarono. Un frammento cadde vicino a Mortimer che lo raccolse. Bruciava più del fuoco.
Arceus fu pervaso sa saette e tremava. Fu allora che Mortimer capì che il suo potere era troppo grande da poterlo controllare e iniziò la sua fuga.
- Fermati!!- esclamò Lunick
- Tu devi andare! Sei un pokèmon ranger!- disse Melody -è la tua missione… ci occupiamo noi della situazione!-.
Lunick annuì e corse all’inseguimento di Mortimer. Lo inseguì fino all’uscita dal monte e li iniziò una lotta di pugni e calci per fermarlo.
Melody si diresse verso Arceus.
- Arceus! Che effetto avrebbe il potere della lastra incolore?- chiese Melody
- Avrebbe effetto su tutto il mondo!- rispose lui
- Se il mondo fosse solo questa vetta… avrebbe effetto solo qui?- chiese ancora lei
- Sì! Ma non è solo la vetta il mondo!- rispose Arceus.
Melody si diresse verso Shaymin
- Shaymin… vai via di qui… subito!- gridò Melody
- No! Io non ti lascio!- rispose il piccolino
- Se mi vuoi veramente bene… vai via di qui… se la nostra unica speranza per mantenere viva la nostra storia!- gridò Melody piangendo.
Shaymin allora si convinse e con le lacrime agli occhi volò via.
Il terremoto continuava sempre più forte. Melody andò da Uxie, Mesprit e Azelf e gli chiese di avverare il suo desiderio: Far si che il mondo fosse solo la vetta lancia.
I tre pokèmon si misero in triangolo e fecero avverare il suo desiderio. Melody andò da Alpher e Udona e gli spiegò il piano, che poi spiegarono anche a Manaphy e ai pokèmon dei laghi.
- Dovete andare via da qui subito!!! Portate via anche Plusle e Minun- disse Melody
- Andatevene via da qui!- disse Alpher
- Voi siete leggendari e dovete continuare ad esserlo!- spiegò Udona
- Noi non vi lasciamo qui! Venite anche voi!- rispose disperato Azelf
- Non possiamo! Dobbiamo dare la lastra ad Arceus!- rispose Melody
- Ma non vogliamo abbandonarvi! Non vogliamo perdervi!- gridò Uxie
- Non ci perderete infatti!- rispose Udona
- Quando ci vorrete vedere dovete solo chiudere gli occhi e immaginare i momenti più belli che abbiamo passato- disse Melody.
Ma i pokèmon non vollero andarsene.
- Ci dispiace amici…- disse Melody allora
- Per cosa?- chiese Mesprit, ma non ebbe risposta perché Melody usò il suo squarcio dimensionale per trasportarli vicino a Lunick.
Dunque ora nella vetta si trovavano solo Melody, Udona e Alpher.
Melody tirò fuori dallo zaino la lastra metallo e con la tremarella la appoggiò vicino ad Arceus.
Il pokèmon assorbì la lastra e divenne per pochi secondi di un colore metallico. Poi iniziò ad azionare anche le altre lastre che aveva assorbito finché le sue ali non iniziarono a diventare di tutti i colori delle lastre.
Arceus guardò Melody con gratitudine mentre la lastra incolore scendeva piano piano verso il basso.
Arceus iniziò a volare verso la lastra guardando sempre Melody, Alpher e Udona.
Quando Arceus e la lastra si incontrarono Arceus chiese a Melody
- Grazie per aver riportato tutte le lastre da me per farmi guarire. Ora come sta scritto nei libri antichi vi è concesso un desiderio, ma deve essere espresso lo stesso desiderio di quando si ha iniziato a dare la prima lastra… quindi non avete molta scelta…- disse Arceus
- Desideriamo conquistare il mondo!- disse Melody andando verso i suoi fratelli.
Arceus annuì. E comunicò mentalmente alla lastra il desiderio. La lastra però esplose.
- Il desiderio è troppo potente! Devo lasciarvi!- disse il pokèmon e scomparì.
I tre fratelli si abbracciarono mentre una luce intensa avvolgeva la vetta.
Lunick, che era riuscito a legare Mortimer stava per tornare alla vetta, quando una luce abbagliante lo investì come investì tutto il monte corona. E una gigantesca esplosione lo scaravetò a terra.
La vetta lancia era il luogo dell’esplosione, Lunick lo aveva capito e aveva capito anche che Melody, Alpher e Udona non sarebbero mai potuti riuscire a sopravvivere.
In quel momento Mesprit, Uxie, Azelf, Manaphy, Plusle e Minun apparvero di fianco a Lunick.
- Dove sono Melody, Alpher e Udona?- chiese, ma i pokèmon guardarono verso la vetta come per dire a Lunick che si erano sacrificati.
Lunick iniziò a piangere, era disperato. Ma in quel momento un’altra luce si mise davanti a quella dell’esplosione. Era Melody.
Lunick tentò di abbracciarla, ma le sue mani la attraversarono.
- Lunick… sono un angelo…- disse lei -ora sei tu che ti devi prendere cura dei pokèmon selvatici…-
Davanti ad Azelf apparvero Udona e Alpher.
- Azelf…- disse Alpher
- Uxie…- disse Udona
- Siamo felici che stiate bene… ricordatevi quello che vi abbiamo detto…- dissero Alpher e Udona.
- Non fate morire la nostra storia così come noi siamo morti per la salvezza di tutti- continuò Melody.
Lunick e i pokèmon non dissero nulla. E man mano che Lunick vedeva allontanarsi i suoi amici… vide anche un pokèmon… molto familiare. Gardevoir era dietro a Melody.
Anche Gardevoir era un’angelo e aveva protetto lui e Melody per tutto questo tempo. Non era mai stato arrabbiato con lui e lo capì dal viso felice quando lo rivide.
La luce scomparve e con lei anche gli spiriti di Melody, Alpher, Udona e Gardevoir.
- Sì, loro sono scomparsi- disse Lunick -ma la loro storia non può scomaprire!-
- Hai ragione… se ce ne stiamo con le mani in mano potremmo scordarci di loro!- disse Mesprit.
Così Lunick girò il mondo insieme a Mesprit, Uxie, Azelf e Manaphy. Raccontò la storia dei suoi amici a tutti, anche ai giornalisti e ai giornali.
Shaymin raccontò la storia a tutti i pokèmon selvatici così nel mondo tutti vennero a conoscenza dell’impresa eroica che i tre fratelli erano riusciti a compiere.
Arceus con i suoi poteri riparò la cima del monte corona e vedendo il grande sforzo che Lunick e i suoi amici stavano facendo gli donò un dono.
Un pokèmon speciale che conteneva i ricordi di Melody, Udona e Alpher. Che aveva la pelle del colore di Manaphy, gli occhi blu, il colore che Alpher costudiva. Il contorno degli occhi rosa, il colore che Melody custodiva. Per Udona invece aveva messo un simbolo particolare… che riguardava una cosa che a lei piaceva molto, il mantello fluttuante.
Sulla testa aveva una specie di arco che ricordava l’arcobaleno, che significava l’amicizia che avevano instaurato i tre fratelli anche se per 9 anni non si erano mai visti. Con tre pietre incavate su questo arco. All’interno delle pietre c’era un qualcosa che brillava… una blu, una rosa e l’altra gialla. Erano dei pezzi di anima che avevano deciso di mettere Alpher, Melody e Udona.
Lunick lo ricevette in una notte stellata mentre stava parlando con Mesprit, Azelf, Uxie e Manaphy.
Appena lo vide lo accolse amorevolmente così come Melody accolse Shaymin nella banda.
Il nome del pokèmon glielo diedero insieme. Avevano dato un nome che ricordasse tutti e tre: Mephna
   
 
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