CAPITOLO 4
Ci volle un’altro giorno di cammino
prima di arrivare al villaggio della vecchia Kaede. Mano a mano che vi si
avvicinavamo, Kagome diventava sempre più nervosa. Non poteva fare a meno di
chiedersi come avrebbe reagito Kikio alla notizia che Inuyasha non l’avrebbe
seguita. E cosa avrebbe detto quando avrebbe saputo che ora loro due stavano
insieme? Quando infine, dall’alto delle colline dove si trovavano, scorse il villaggio, si fermò e restò ad
osservarlo per qualche secondo, assorta. Inuyasha, come se avesse percepito il
suo nervosismo, le si affiancò.
-Non devi essere nervosa, Kagome.
Io sarò sempre al tuo fianco- le disse prendendole la mano
Confortata dalle sue parole e dal
calore della sua mano, Kagome lo ringraziò con un sorriso e intrecciò le dita
con le sue.
-Allora, piccioncini, possiamo
andare o volete tubare ancora un po’?- esclamò in quel momento Miroku spuntando
dietro di loro
Sia Kagome che Inuyasha arrossirono
all’istante. Fortunatamente, arrivò l’Hiraikotsu di Sango a risolvere la
situazione...
-Decisamente, non hai un minimo di
sensibilità, monaco da strapazzo!- gli urlò la sterminatrice di
demoni
L’atmosfera si distese in un attimo
e fu con rinnovata allegria che il gruppo di amici arrivarono al
villaggio.
Quando l’anziana Kaede e gli altri
abitanti seppero della sconfitta di Naraku, decisero di fare una festa quella
sera stessa. Accesero un enorme falò al centro del villaggio e vi si radunarono
attorno per danzare e cantare. Miroku, fedele a se stesso, si gettò in mezzo
alla folla con una bottiglia di saké in mano. Sango, seduta in disparte, lo
osservava con espressione triste.
-Non si è ancora deciso, vero?-
chiese all’improvviso una voce
La sterminatrice sussultò e si
voltò sorpresa, trovandosi di fronte Kagome.
-Kagome...Di chi stai
parlando?-
-Ma di Miroku ovviamente- rispose
la ragazza sedendosi accanto a lei –Non ti ha ancora dichiarato i suoi
sentimenti?-
-Co...cosa? Ma che dici Kagome?
Perchè mai dovrebbe fare una cosa del genere?- balbettò Sango rossa
dall’imbarazzo
-Non serve che fingi con me Sango,
so bene cosa provi per lui- le sorrise Kagome
-Si vede così
tanto?-
-Diciamo che io sono brava a capire
certe cose...E poi so bene cosa si prova a soffrire perchè si è convinti che i
propri sentimenti non siano corrisposti-
-Sì, ma tu ti sbagliavi. Inuyasha è
innamorato di te-
Kagome arrossì, mentre un dolce
sorriso le si formava sulle labbra.
-Anche tu ti sbagli, Sango. Miroku
ti ama. È solo che finora, a causa della sua maledizione, era abituato a vivere
con la paura che la fine potesse arrivare in ogni momento, a non pensare al
futuro...Ora che le cose sono cambiate, deve solo abituarsi a questa nuova vita
che gli è stata offerta-
Per qualche secondo rimasero in
silenzio, entrambe stavano osservando l’oggetto della loro discussione che
ballava, o meglio, barcollava insieme alla gente del villaggio. Poi Sango si
voltò verso Kagome:
-Ti ringrazio, Kagome- le disse
sorridendo
-E di cosa? Siamo o non siamo
amiche?- replicò l’altra ricambiando il sorriso
-Hai ragione. Ora scusami, ma è
meglio se vado a recuperare Miroku e lo riporto nella sua capanna prima che
combini qualcosa o si metta a importunare le donne del
villaggio-
Rimasta sola, Kagome si mise ad
osservare il cielo stellato. Era la prima volta, da due giorni a quella parte,
che aveva il tempo di fermarsi a riflettere sugli ultimi avvenimenti...e
soprattutto su lei ed Inuyasha. Mio Dio, le sembrava tutto un sogno, un
meraviglioso sogno dal quale sperava di non svegliarsi mai. Al solo ripensare
alla sua dichiarazione e al suo bacio si sentiva le guance in fiamme e il cuore
battere furiosamente.
Ad un certo punto, lo vide poco
distante da lei, appoggiato ad una capanna con la sua solita espressione seria.
Si alzò e lo raggiunse.
-Inuyasha, a cosa stai pensando?-
gli chiese quando gli fu di fronte
-Mmh? A niente- rispose lui
indifferente
-Non mentire con me, non
funziona-
-Ecco...è solo che...tutti sono
così felici...Moltissime persone mi hanno ringraziato per aver sconfitto Naraku
e...beh...insomma...non ci sono abituato, ecco- le spiegò l’hanyou
imbarazzato
Kagome sorrise,
intenerita.
-Te lo meriti. Se non fosse stato
per te, non solo questo villaggio, ma anche molti altri avrebbero continuato a
vivere nel terrore chissà per quanto tempo-
-Sì, però...anche voi mi avete
aiutato- disse il mezzo demone –E poi...nessuno mi aveva mai detto
“grazie”...Nessuno mi aveva mai fatto sentire apprezzato...prima di
te-
Kagome gli si avvicinò ancora di
più e gli posò le mani sulle braccia incrociate al petto.
-Vuol dire che ti hanno accettato,
Inuyasha, che ti vogliono bene per quello che sei...proprio come
me-
Il mezzo demone tuffò lo sguardo in
quello della ragazza. Quello che vi lesse gli fece mancare un battito. Senza
pensarci un attimo, l’afferrò per un braccio e la trascinò dietro la capanna,
lontano da occhi indiscreti, dove la prese tra le braccia e posò le labbra su
quelle di lei.
-Ti amo- le sussurrò poi
guardandola negli occhi
-Anch’io ti amo,
Inuyasha-
Quell’attimo magico fu spezzato
dalla sensazione che entrambi percepirono in quell’istante: Kikio si stava
avvicinando. Il viso di Kagome si adombrò e il nervosismo si impadronì di lei.
Vedendola mordicchiarsi le labbra con insistenza, Inuyasha le prese la mano e
cercò il suo sguardo.
-Non ti preoccupare. Andrà tutto
bene- le disse con tono rassicurante
Lei gli strinse la mano e annuì.
Poi, insieme, si incamminarono verso il luogo in cui sorgeva il Goshinboku, lì
dove tutto era cominciato e dove tutto sarebbe arrivato ad una
conclusione.
Quando Kikio li vide arrivare mano
nella mano, si irrigidì e il suo viso si oscurò.
-Devo dedurre che le cose sono un
po’ cambiate dall’ultima volta che ci siamo parlate, non è vero Kagome?- esclamò
la miko fredda
-Mi dispiace, Kikio. Io...- mormorò
la sua reincarnazione
-Kagome credeva di agire per il
meglio, non avercela con lei Kikio- la interruppe Inuyasha –Se la colpa è di
qualcuno, allora quello sono io. Avrei dovuto fare chiarezza dentro di me, prima
di fare delle promesse che non potevo mantenere. Mi dispiace Kikio, non posso
seguirti, il mio posto è qui...accanto a Kagome-
-Già da tempo avevo intuito quanto
quella ragazza stesse diventando importante per te, Inuaysha. Ma ho preferito
fare finta di non vedere...- gli rispose Kikio –Le nostre strade si sono
separate 50 anni fa e mai potranno ricongiungersi, è ora di accettarlo. Ti è
stata donata una seconda possibilità, Inuyasha, non
sprecarla-
-Senti...- intervenne in quel
momento Kagome –Se vuoi, quando la sfera sarà completa, potremmo usarla per
donarti la pace eterna...-
-Ti ringrazio, Kagome. Allora
tornerò quando avrete trovato tutti i frammenti-
Detto questo, la miko si allontanò,
inoltrandosi nella foresta. Appena diede le spalle ad Inuyasha e Kagome, un
lampo di odio le attraversò lo sguardo...
I due guardarono Kikio
allontanarsi. Quando la sua figura scomparve nel buio, il mezzo demone si voltò
verso la ragazza.
-Hai visto che è andato tutto
bene?-
-Hai ragione- gli sorrise la
ragazza abbracciandolo –Non mi sembra vero...Naraku non c’è più, Kikio non sarà
più un problema tra noi...Finalmente avremo un po’ di
pace-
-Dimentichi che dobbiamo ancora
ritrovare tutti i frammenti della sfera. E poi c’è Kohaku- le fece notare
Inuyasha
-Lo so, ma quello che intendevo è
che finalmente ora sei tutto per me- replicò Kagome
dolcemente
Subito dopo scoppiò a ridere
vedendo che il volto di Inuyasha era dello stesso colore del suo
kariginou.
-Quanto sei carino quando
arrossisci!-
-Non dirmi che sono carino, non è
un aggettivo che si addice ad un mezzo demone- borbottò il mezzo demone mettendo
il broncio
-Sì che lo sei. E molto anche- rise
Kagome
-Kagome...-
Ma la replica di Inuyasha fu
fermata sul nascere dalle labbra della ragazza che si posarono sulle
sue...