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Autore: Silvia_sic    01/01/2012    5 recensioni
Un'interesse aggiunto all'iniziale piano di conquista...
Anni passati a nascondersi, organizzando un piano d'attacco e pochi attimi per distruggere ciò che era stato costruito con amore e sincerità reciproca... Era riuscito a far crollare tutto come un castello di carte...
Tutto per colpa di quell'inganno, pianificato con infamia... c'era solo un modo per fermarlo.”
Nuova ficcy per il mondo di Iron Man! Buona lettura!
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James 'Rhodey' Rhodes, Nuovo personaggio, Tony Stark, Un po' tutti, Virginia 'Pepper' Potts
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Iron Future'
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Capitolo 17: Vive per loro

 

Ora il mondo era salvo dall'invasione degli alieni Skrull e questa volta l'eroe era stato un robottino di nome Sonny. Un tipetto abbastanza bizzarro, che si è rivelato avere un grande cuore. Con una grande forza di volontà aveva raggiunto l'astronave aliena e si era fatto esplodere, sconfiggendo così lo spietato Final King.

 

Il piccolo Anthony piangeva dirottamente avvolto dalle premurose braccia materne di Pepper, che cercava di tranquillizzandolo, parlando dolcemente.

 

Il gruppo dei Vendicatori non sapeva cosa dire o fare... La terra era salva! E avrebbero dovuto festeggiare... ma vedendo il bimbo soffrire così tanto, erano rimasti impassibili davanti alla vittoria.

 

Fury si passò una mano sul volto, scuotendo il capo. Se solo avessero preparato il necessario prima della battaglia, non sarebbe finita in quel modo!

 

L'agente Coulson gli arrivò alle spalle. -Comandante...- Fury si girò verso la sua direzione. -Nonostante il trambusto creato, ho una buona notizia da darle.-

 

-Sentiamo...-

 

-Alcuni dei nostri agenti dello S.H.I.E.L.D. hanno individuato la posizione della base aliena degli Skrull. Non sono molto lontano dalla terra e li stiamo tenendo sotto controllo, il popolo di Asgard ha dato la sua completa disponibilità per l'attacco e eliminazione del nemico.- affermò, togliendo almeno una preoccupazione al comandante.

 

-Bene. Meglio così. Teniamo Stark fuori da questa storia, ha già fatto molto! Metti Thor a capo del suo popolo e spediscilo in missione.- disse, dando una veloce occhiata all'eroe in questione.

 

Tony guardava la moglie accovacciata a terra con il figlio tra le braccia in preda ai singhiozzi; alle loro spalle c'erano alcuni edifici distrutti con il cielo tinto da sfumature rossicce e arancioni, resti delle esplosioni che brillavano con luce fioca. Tentò di alzarsi a fatica con la gamba che gli pulsava dal dolore.

 

-Stark, sono arrivati i soccorsi, ora possono medicarti.- lo avvertì Fury, avvicinandosi.

 

-Non ora... in questo momento mio figlio sta soffrendo più di me, devo stargli vicino.- gli rispose Tony senza nemmeno guardarlo in faccia, zoppicando verso la compagna e il bimbo.

 

Pepper lo vide arrivare e gli sorrise debolmente, magari le parole del padre sarebbero bastate per tranquillizzare il loro cucciolo. Tony si sedette a terra, non riuscendo a stare in piedi per lungo tempo, accarezzò la testolina al figlio, che non smetteva di vagire.

 

-Anthony... avanti, non piangere!- disse, cercando di fargli coraggio. Il piccoletto nascose di più il visino nell'incavo del collo della madre, che lo teneva abbracciato.

 

-Che fai? Ti nascondi? Andiamo! Devo dirti una cosa, ma se non mi guardi non posso!- esclamò con tono ottimista, il bimbo si girò verso di lui, tirando su col naso e calmando i singhiozzi. -Così va meglio!- affermò, sorridendogli.

 

Pepper gli asciugò le guanciotte bagnate dalle lacrime. -Hai tutti gli occhi rossi, che fine hanno fatto i begli occhioni blu del mio angioletto? Basta lacrime, ok? Fai l'ometto coraggioso!- lo incoraggiò Pepper, dandogli un bacio sulla fronte.

 

Anthony annuì, cercando di smettere di singhiozzare, poi guardò il padre. -Perchè Sonny è andato via?- chiese, tirando su col naso.

 

-Non è andato via! Lui rimarrà sempre qui.- disse, poggiando un dito sul petto del bimbo, indicando il suo cuoricino. -Sonny ha capito che era l'unico in grado di salvarci, allora ha voluto fare di tutto per aiutarci, sacrificando però la sua vita. Il tuo robottino ci ha salvato la vita e ci ha permesso di stare ancora insieme... Tu, io e la mamma! Siamo ancora uniti, questo è bello, no?-

 

Il bambino annuì. -Io e papà ci saremo sempre per te, per qualunque cosa e Sonny ci ha aiutato a far sì che questo si avveri...- gli disse Pepper con un sorriso.

 

-Quindi Sonny è un eroe?- chiese, guardando prima la madre poi il padre.

 

-Ma certo che è un eroe! Cosa credevi? E anche tu sei diventato un eroe, campione!- affermò Tony, annuendo.

 

-Io? Perchè sono un eroe?- domandò, asciugandosi gli occhi che non avevano intenzione di smettere di lacrimare.

 

-Come sarebbe a dire: “perchè sono un eroe?” Intanto hai scoperto chi era quel brutto ceffo che ci ha ingannati, poi sei riuscito a far capire che era uno Skrull ed infine sei stato tu a costruire Sonny!- esclamò, tenendo conto delle opzioni con l'aiuto delle dita. -Hai tre buone motivazioni!-

 

Il bimbo sorrise debolmente, abbassando lo sguardo. -Non mi credi? Mica dico bugie! Anche quei tipi laggiù lo pensano!- disse, indicando il gruppo dei Vendicatori. -Ehy! Ragazzi, venite un attimo qui!- urlò ai compagni.

 

I tre Vendicatori si girarono, insicuri di ciò che Tony avesse appena detto.

 

-Andiamo là.- enunciò Fury, incamminandosi. Thor, Steve e Bruce si guardarono stupiti, il comandate non era un tipo molto sentimentale, ma evidentemente quella questione gli stava particolarmente a cuore per chissà quale motivo. Lo seguirono senza obbiettare e dietro di loro James e Glorya, preoccuparti per il loro adorato nipotino.

 

Arrivarono dal trio familiare seduto a terra. -Bene! Eccovi qua! Questo mocciosetto non ha intenzione di credere che adesso anche lui è un eroe! Non so proprio come convincerlo!-

 

Steve Rogers si accovacciò per essere all'altezza del bimbo. -È naturale che tu sia un eroe! Sei stato di grande aiuto sia per lo S.H.I.E.L.D. sia per l'FBI e questo può confermarlo tuo nonno!- Anthony si girò verso il nonno che annuì, poi tornò a guardare Capitan America. -Devi sapere che io non sono stato sempre Capitan America, una volta ero un tipetto magro e basso, ma con una grande forza di volontà e per merito di quella sono diventato un eroe. Tu hai avuto il coraggio di vedertela faccia a faccia con quel mostro e poi hai creato l'altro piccolo eroe che ci ha salvati. Hai reso fiero tuo padre e tua madre, tutta l'America, o meglio: il mondo intero! Sei a tutti gli effetti uno dei migliori eroi Americani che ci siano in circolazione, ometto!- esclamò Steve per poi fargli il saluto militare, che fu fatto anche da Anthony, che sorrideva felice.

 

-Magari potrebbe anche entrare a far parte del gruppo dei Vendicatori!- affermò Fury, scherzosamente.

 

-Avete proprio intenzione di mandarmi in pensione, eh? L'erede ce l'ho e non vi fate problemi!- disse Tony, facendo ridere il piccolo. -Finalmente, ridi! Era ora!- affermò, lieto di sentire la risata gioiosa del figlio.

 

Anthony cinse con le braccine l'esile collo della madre e nascose il viso, sorridendo. -Ti vergogni? Su non fare il timido. Ora va meglio vero?- gli chiese Pepper, felice di rivedere il sorriso sul volto del figlio.

 

-Sì!- rispose lui sbrigativo, imbarazzato poiché tutti lo stavano guardando.

 

-Pensa un po'! Ha dovuto dirtelo pure Capitan America in persona che sei un eroe! Io non conto più niente!- disse, facendo il finto offeso.

 

-Non è vero! Tu sei il mio eroe!- affermò, girandosi verso di lui e abbracciandolo. Tony sorrise, abbracciandolo a sua volta.

 

-Iron man è il tuo eroe...-

 

-No! Tu sei il mio eroe. Il mio papà!- enunciò il piccolo. Quelle parole gli riempirono il cuore. Se c'era una cosa per cui si poteva lottare era la sua famiglia. E l'avrebbe fatto altre due milioni di volte o più!

 

Il Dio del tuono rimase dietro il gruppo, scrutando la scena con un'inconfondibile cipiglio austero, fissò per un paio di secondi il suo detestato collega e il figlioletto, poi si girò di scatto allontanandosi con postura regale ed elegante, immerso nei suoi pensieri. Bruce notò lo spostamento di Thor e d'istinto lo seguì preoccupato.

 

-Che ti prende? Tutto bene?- chiese, poggiandogli amichevolmente una mano sulla spalla. Thor fermò la sua camminata, guardando un punto fisso davanti a sé, non rispondendo al compagno. -Thor, c'è qualcosa che non va?- gli domandò ancora Bruce, preoccupandosi.

 

-Mi ero sbagliato sul suo conto...- affermò, girandosi in direzione del gruppo, guardando Tony che abbracciava il figlioletto.

 

-Parli di Tony?! Che cosa ti sei sbagliato?- chiese Bruce, guardando prima Thor e poi il gruppo in lontananza.

 

-Non ha voluto svelarci il vero... Si protegge con un altro usbergo.- affermò, lasciando Bruce nel dubbio assoluto, poiché non si era ancora abituato alla terminologia antica usata dal Dio.

 

-Scusa, ma non ti seguo...-

 

-Egocentrismo, egoismo, individualismo. Sono questi i blasoni che adotta per ingannare i nostri occhi. Non è veramente così... guardalo là!- disse, indicando la famigliola con un cenno del capo. -Vive per loro... quella donna e quel bambino...-

 

-Come fai a saperlo?- chiese Bruce, osservando Tony che parlava con il figlio e sorrideva.

 

-Non si necessita di un Dio per capirlo... Glielo si legge negli occhi!- affermò, facendo un mezzo sorriso. Bruce guardò Thor e sorrise compiaciuto.

 

Il Dio notò il suo sguardo e tornò serio: -Perchè ridi?-

 

-Credo che nascerà una nuova amicizia tra voi, o no?-

 

-Neanche per sogno! Nonostante ciò per me è, e sempre sarà, una testa di lattina!- enunciò, girandosi nella direzione opposta e andandosene per la sua strada, lanciando però un'ultima occhiata a Tony, che lo salutò con un cenno del capo.

 

Thor aveva capito la verità: la cosa più importante per Tony era proprio la sua famiglia.

 

Stark venne medicato dai paramedici che si trovavano sul posto. Fortunatamente non aveva niente di rotto, se l'era cavata con un braccio e una gamba fasciati e qualche botta di troppo. Si sarebbe rimesso in poco tempo.

 

Tony, Pepper e Anthony furono accompagnati a casa da agenti dello S.H.I.E.L.D. Il bimbo era ancora un po' triste e Tony se ne accorse subito... doveva fare qualcosa assolutamente!

 

Entrarono in casa, Anthony si era addormentato tra le braccia della madre, che lo teneva in braccio dolcemente. Tony si passò una mano sugli occhi, stropicciandoli. Era distrutto e da più di ventiquattr'ore non dormiva.

 

-Tony, va' a dormire. Ci penso io a mettere a letto Anthony, ti raggiungo più tardi...- disse premurosamente, notando che il compagno era parecchio stanco.

 

Lui le sorrise. -No, non posso dormire... devo trovare una soluzione. Non riesco a vederlo così triste...- affermò, carezzando delicatamente la testa del piccolo.

 

-Già... anche io... mi si spezza il cuore.- dichiarò, osservando il bimbo che dormiva pacifico con la testa poggiata sulla sua spalla. -Che vuoi fare?-

 

-Non lo so... in un modo o in un altro devo riportare qui Sonny. Non preoccuparti, tu va' pure a riposarti.-

 

-No!- enunciò Pepper con voce ferma. Tony la guardò stranito.

 

-No, cosa?- domandò dubbioso.

 

-No, non vado a riposarmi! Metto a letto Anthony e poi ti raggiungo! Non ti lascio solo!-

 

-Pepper...- non aveva proprio voglia di discuterne.

 

-Non usare quel tono con me! Sai benissimo che non c'è modo per farmi cambiare idea, perciò ti raggiungo in laboratorio e preparo del caffè, ce ne servirà molto. Dobbiamo far tornare tra noi Sonny!- affermò convinta, prendendo in mano la situazione.

 

-Già... ce ne servirà molto!- disse, sorridendo. In quel momento si stava facendo una domanda molto frequente: “Cosa farei senza di lei?” e la risposta era sempre quella: “Sarei perso!”

 

Pepper si diresse verso la camera del figlio, per metterlo a letto. Tony intanto era andato in laboratorio e aveva iniziato a controllare tutti i dati salvati nel computer centrale. Sicuramente c'erano le informazioni per la costruzione del robottino, ma doveva pure trovare la stessa memoria di classificazione.

 

Pepper scese in laboratorio con una tazza di caffè in mano, trovò Tony seduto alla scrivania che controllava contemporaneamente tre schermi del computer. Si mise dietro di lui, osservando i monitor, dove mostravano vari schemi e disegni sulla struttura del piccolo automa verde e blu.

 

-Ecco, tieni.- disse lei, porgendogli la tazza con la calda bevanda scura.

 

-Grazie!- rispose, prendendola in mano e bevendone una sorsata, continuando ad aprire file su file, che venivano catalogati automaticamente.

 

-Trovato qualcosa?- domandò Pepper, massaggiandogli le spalle affettuosamente.

 

-Sì. Ho trovato tutti gli schemi per la costruzione esterna, meno male che Anthony ha avuto il buon senso di salvare qualcosina... Poi, da quanto ne sappia, il collegamento principale di Sonny era Jarvis, perciò ci sono intervalli di tempo che permettevano a Sonny di eseguire il background... Guarda, per ogni intervallo di tempo c'è un aggiornamento.- disse, indicandole l'elenco di revisioni, aperto nel secondo schermo.

 

Pepper guardava la lista leggermente confusa, in materia non era molto preparata, ma aveva capito che la piccola mente del robottino era collegata al computer della casa, perciò qualcosa si era salvato!

 

-L'ultimo aggiornamento risale alle 23.43.54 di stasera! Credo sia giusto un momento prima che si facesse esplodere... quindi è una buona notizia vero?- chiese, sperando in una risposta affermativa.

 

-Certo che è una buona notizia, anzi è un ottima notizia!- affermò Tony, facendo mezzo giro con la sedia, voltandosi verso la compagna. -Sonny tornerà come primaaaaaa..... a ha!- esultò, notando l'abbigliamento della moglie.

 

Aveva ancora indosso l'attillante tuta nera, che le aveva imposto di indossare e in quel momento Tony gradì particolarmente questa cosa.

 

-Piccola, così mi tenti!- affermò lui, prendendola per i fianchi e facendola sedere sopra di sé.

 

-Ma smettila!- esclamò lei, ridendo. Tony la guardò negli occhi, perdendosi completamente in quel sereno oceano, che i suoi occhi blu custodivano. -Che c'è?- gli chiese Pepper, sorridendo.

 

-Ho avuto paura...- affermò serio. -Paura di non vedere più i tuoi occhi e il tuo sorriso per me. Non credo che sarei riuscito a sopportarlo.-

 

-Io invece avevo paura anche di non avere più questo...- disse, chinandosi su di lui, lasciandogli prima un veloce bacio sulla guancia e poi sfiorandogli le labbra con le sue, trasformando quel bacio in qualcosa di più profondo.

 

-...aggiungo questo alla mia lista...- sussurrò lui, per poi baciarla nuovamente.

 

-Ora però si metta al lavoro signor Stark!- enunciò quando si allontanarono, guardandolo fisso negli occhi.

 

-Smettila di provocarmi! Così rendi le cose ancora più difficili!- protestò lui, tentando di baciarla di nuovo, ma Pepper si allontanò, sfuggendo dalle sue braccia.

 

Tony rimase stupefatto da tale velocità. -Ma...- tentò di protestare, guardando la compagna sbigottito.

 

Pepper rise: -Non fare quella faccia! Ho capito dove vuoi arrivare, ma non ci casco! Ora vado a cambiarmi d'abito, qualcosa che non ti faccia perdere la testa, e tu cominci subito a lavorare!- enunciò, intuendo perfettamente i pensieri del compagno.

 

-Ehy! Non è giusto! Mi fai perdere la testa sempre e comunque e poi io pretendo la mia ricompensa!-

 

-Magari quando hai finito di costruire Sonny!- Tony sbuffò seccato, rigirandosi verso gli schermi dei computer.

 

Pepper lo abbracciò da dietro. -Non fare l'offeso! Domani portiamo Anthony dai miei e mi prenderò cura di te a dovere!- esclamò, schioccandogli un bacio sulla guancia, per poi lasciare la stanza per andare a mettere qualcosa di meno provocante.

 

Continua...

 

 

 

 

NdA:

Inizio col farvi gli auguri di un buon 2012! AUGURI!!!

Tornando al capitolo... una soluzione si trova sempre, vero?! Tony farà tornare il sorriso sul volto del suo adorato bimbo! :)

Questo è il penultimo capitolo di questa lunga storia, ditemi che ne pensate! ;)

Un grazie va a chi ha recensito lo scorso capitolo, cioè ad Herry, Nico, Miri, Ale e Glu! E grazie anche a chi continua a seguire la ficcy!

Ci vediamo la prossima settimana per l'ultimo capitolo!

Ciao a tutti!

Un bacio!

   
 
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