E a un punto la vidi, lì, davanti ai miei occhi,
la luce della felicità,
guizzante d’energia,
faceva d’un tremito insolito vibrare l’aria,
e il mio cuore…
Questa gioia incontrai, lungo una strada sassosa, ripida,
dove non si scorgeva né cielo né terra…
Questo difficile sentiero aveva un nome semplice,
ma importanza non possono avere quattro lettere,
quanto il loro significato, la difficoltà di vivere…
Perciò, come potrei io chiamare
questo percorso?
Sì, ora la mia mente rammenta !
È lo strano percorso della vita,
che ti porta dove mai ti saresti aspettato…
E in quel momento mai avei creduto di trovare la semplice e fantastica
luce degli occhi,
leggerezza del cuore,
profumo per il desideroso olfatto,
morbida carezza per la pelle…
E infatti, come il vagabondo senza meta ignora
ciò che lo attende davanti a sé,
e ricorda solo i più pericolosi e sicuri punti del suo viaggio a raminga per il mondo,
nella notra vita il futuro è l’ignoto verso il quale viaggiare con coraggio,
e i ricordi ciò che ci rimane nel nostro piccolo cuore.
Perciò, noi uomini vagabondi in cerca di chissà,
stupiamoci se troviamo la calda felicità,
fermiamoci, crogioliamoci in essa, perché è il nostro motivo di vita;
ma subito alziamo la testa e guardiamo dritti, con orgoglio,al futuro che ci attende..
vedremo il buio, ma in esso sapremo che sicuramente ci sarà luce!
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