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Autore: Fiore di Luna    01/01/2012    2 recensioni
Avete sete di risate??? Volete vedere i vostri mitici eroi ai tempi del Liceo ??? Bene gente leggete e se volete recensite questa fanfic nata da due menti perverse, mia e della mia amica Milly !!!
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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 Piccoli problemi di cuore
                                                                         

Erano passate due settimane da quando Seiya era stato messo in punizione, ormai era diventato lo zimbello di tutta la scuola e quando passava tra i corridoi, commenti di scherno giungevano come schiaffi alle sue orecchie, naturalmente erano stati Julian e Demetrios a diffondere per bene la notizia in tutto l’istituto.
“Ehi è vero che lavori con Quasimodo?” gli chiese un ragazzino del secondo anno incuriosito.
“Lascialo in pace!” lo difese prontamente Crystal, ma Seiya cercava di non farci caso, non voleva dare la soddisfazione a Quasimodo di sfruttarlo per l’intero anno scolastico così anche quando gli affibbiarono il soprannome di Quasi Seiya, inghiottì l’amaro boccone senza darci troppo peso.
La vendetta è un piatto che fa servito freddo! Si disse, avrebbe trovato il modo di ripagare Julian e Demetrios con la stessa moneta senza però farsi mettere in punizione, sorrise a quel pensiero ma la distrazione gli costò caro, la pallonata gli arrivò dritta in faccia colpendolo violentemente sul naso.
“Oh scusa tanto amico!” si scusò ironico Julian, non era una novità che nell’ora di educazione fisica qualcuno finisse per farsi male.
“Seiya stavi dormendo? Insomma non hai visto arrivare la palla?” Asher era in squadra con lui.
“Comunque sto bene!” fece sarcastico Seiya, Sirio e Crystal anche loro della sua squadra si precipitarono per soccorrerlo.
“Stavolta Julian non l’ha fatto apposta, ti sei distratto tu.” Spiegò l’amico biondo, Seiya fu trasportato in infermeria, ma come spesso accade non tutti i mali vengono per nuocere.
“Oggi sei esonerato dal fare le pulizie col bidello, devi andare a casa e riprenderti per bene.” Le parole dell’infermiera lo fecero sussultare di gioia ma non lo diede a vedere. “Sono tremendamente dispiaciuto!” disse con aria innocente.
“Suvvia Seiya non prendiamoci in giro, coraggio ora chiama a casa e fatti venire a prendere.” L’infermiera lo conosceva bene, in cinque anni era finito da lei diverse volte, Seiya ringraziò mentalmente Julian. La ruota gira. Pensò con soddisfazione.
“Ragazzi si avvicina il mio compleanno e siete tutti invitati.” Stava annunciando Lady Saori altezzosa come sempre mentre distribuiva gli inviti a tutta la classe, la festa si sarebbe svolta nella sua sontuosa villa e tutti erano incredibilmente entusiasti di partecipare al diciottesimo compleanno evento dell’anno, Saori avrebbe organizzato anche una sfilata di bellezza per l’occasione, la sua festa sarebbe finita sui giornali, ne era certa.
In quattro anni la ragazza non aveva mai rivolto la parola a Shun, ma da quando aveva visto Ikki con la sua nuova macchina fuori dalla scuola, fu presa da un improvviso interesse per lui.
“Spero che verrai alla mia festa e ecco qua, questo è l’invito per tuo fratello, so che siete inseparabili e ho pensato che ti avrebbe fatto piacere portarlo con te!” disse dolcemente, Shun troppo ingenuo ci cascò.
“Sei davvero molto gentile Saori!” disse con un sorriso, Shunrei e Galaxia però non si bevvero le parole di Saori.
“Santo cielo Shun ma non l’hai capito? La Miss è interessata a tuo fratello.” Galaxia stava tentando di fargli aprire gli occhi.
“Ma a lei piace Julian!” esclamò Shun contrariato.
“A Saori interessa chiunque abbia i soldi e avendo visto Ikki con quella macchina avrà pensato che sia sfondato di denaro e poi sai com’è, il fascino dell’universitario!” spiegò Shunrei a voce più bassa, la Miss poco distante da loro e stava continuando a distribuire inviti tutta pimpante e orgogliosa.
Shun si sentì mancare.
“No non può essere! Non con mio fratello!” gli occhi gli si riempirono di lacrime.
“Tranquillo Shun, basterà che tu non lo porti con te alla festa e vedrai che Saori si dimenticherà di lui.” Lo rassicurarono le ragazze, Ikki era diventato davvero un bel ragazzo ed era ancora single, Shun era tremendamente geloso e ogni volta che una ragazza si avvicinava al fratello temeva che potesse prendere il suo posto nel cuore di Ikki.
Durante l’intervallo Crystal e Sirio stavano andando alle macchinette.
“Il Maestro ha dimenticato di farti il panino?” chiese scherzoso Crystal.
“In realtà no, speravo di incontrare Shunrei!” dichiarò imbarazzato Sirio.
“Amico, se avessi io la possibilità di vivere con Galaxia sotto lo stesso tetto, credimi mi sarei dichiarato da una vita, lo sai che le piaci, perché non prendi l’iniziativa?” suggerì Crystal.
“Ho paura che la cosa non piacerebbe al Maestro, lui ci considera come fratello e sorella anche se non lo siamo!” spiegò Sirio sconsolato, Crystal non lo invidiava, sapeva che si trovava in una situazione difficile ma era deciso ad aiutarlo.
“Allora dovrai farlo di nascosto e terrete segreta la vostra relazione, ascolta facciamo una scommessa, entro la fine del semestre entrambi ci dichiareremo alle ragazze, che ne pensi?” Sirio ci pensò ma non sembrava convinto.
“E se lei mi rifiutasse?” chiese agitato.
“Credimi Shunrei non aspetta altro, devi solo farti coraggio, solo così potrete stare insieme!” Crystal non aveva ancora finito di parlare che subito qualcosa attirò l’attenzione di Sirio mettendolo sull’allerta, in fondo al corridoio Demetrios e Shunrei discutevano animatamente.
Sirio, il ragazzo dall’autocontrollo di ferro e dal contegno che tutti gli invidiavano non esitò un istante a dirigersi verso i due a grandi passi ed ad aggredire verbalmente il rivale, Crystal rimase di ghiaccio di fronte al comportamento dell’amico ma decise di non intromettersi.
“Lasciala stare!” gridò Sirio rosso in viso con i pugni stretti, i capelli sembravano essersi rizzati sulla testa per il nervosismo, Shunrei lo guardò attonita e confusa.
“Ehi calmati! Hai qualche problema? La stavo solo aiutando!” si difese Demetrios intimorito, Sirio che perdeva le staffe non era una cosa di tutti i giorni.
“Dice la verità, stavo riportando questi libri in biblioteca quando ho preso un storta e mi sono caduti a terra, Demetrios è stato così gentile da raccoglierli.” Intervenne la ragazza spaventata dall’insolito atteggiamento di Sirio.
Il ragazzo parve calmarsi appena e si ricompose.
“Bene, in tal caso scusate il disturbo.” Ruggì prima di allontanarsi furente, Shunrei e Demetrios rimasero impietriti a guardarlo finchè non scomparve dietro l’angolo.
“Quel ragazzo ha qualche rotella fuori posto.” Commentò Demetrios. “Allora per quel caffè?” chiese subito dopo con un sorriso accattivante.
“Ma certo, allora ci vediamo all’uscita da scuola!” rispose Shunrei arrossendo appena.
“Sirio ma che ti è preso?” Crystal seguì l’amico in bagno preoccupato.
Il ragazzo piantò le braccia tese e muscolose sul bordo del lavandino e si guardò allo specchio, aveva una cera orribile.
“Io … non lo so … pensavo che la stesse importunando.” Si giustificò.
“Non ti vedevo così infuriato da quando in quinta elementare Abadir tentò di tagliarti i capelli in classe, Demetrios ti odia ma non ha mai importunato le ragazze!” spiegò Crystal.
“Hai ragione sono stato un idiota, ma quando si tratta di proteggere Shunrei non rispondo delle mie azioni, torniamo in classe!” solo successivamente Crystal rifletté sul fatto che l’amico si fosse rifugiato in bagno.
Sta avvenendo una svolta interiore in Sirio, prima si infuria come un drago, cosa che non è da lui, poi va in bagno, cosa che non ha mai fatto in cinque anni di scuola. Pensò preoccupato.
Ma le cose si complicarono all’uscita da scuola, erano tutti pronti per tornare a casa insieme tranne Shunrei che sembrava sparita, Sirio cominciò a chiamarla a gran voce disperato.
“Shunrei mi ha detto di dirti che tornerà più tardi ai Cinque Picchi, è al bar con Demetrios.” Spiegò Galaxia con aria intimorita, Sirio era fuori di se.
“Vado a recuperarla subito allora!” dichiarò il ragazzo cercando di trattenere l’ira, che ci faceva Shunrei, la sua Shunrei al bar con quell’orrido individuo ? Il mondo sembrava essergli sprofondato addosso.
“Non è una buona idea Sirio, lascia perdere, ti renderesti solo ridicolo!” tentò di farlo ragionare Crystal, l’amico lo afferrò subito per la maglietta trascinandolo in disparte.
“Avevi detto che le piacevo! Allora perché è con lui?” sbottò, Crystal si sganciò dalla presa di Sirio e cercò le parole migliori da usare.
“Sono certo che c’è una buona spiegazione a tutto questo, ti prometto che indagherò! Ma tu non farne parola con Shunrei, lascia fare a me!”
“Hai ragione Cryss, scusa per prima, sei davvero un amico!” disse Sirio con un sorriso, nel giro di pochi secondi sembrò essere tornato quello di sempre, come da piano quando Shunrei fece rientro ai Cinque Picchi accompagnata da Demetrios, Sirio cercò di mostrarsi indifferente, la ragazza mentì al Maestro, quando questo le chiese perché avesse fatto tardi, adducendo la scusa di un compito in classe durato troppo, Sirio non l’aveva mai vista mentire, ma era chiaro il perché l’avesse fatto, al Maestro non andava a genio Demetrios.
Seiya fu informato dei fatti per telefono da Crystal e subito si rese disponibile per venire a capo dell’oscura faccenda.
“Il piano è questo, io cercherò di ottenere informazioni da Galaxia e tu da Demetrios, senza metterti nei guai naturalmente.”
“Ci sto Cryss, domani entreremo in azione!”
Il giorno seguente.
Crystal si appostò furtivo come un felino che ha avvistato la preda, Galaxia era appena uscita dal bagno e veniva nella sua direzione, per fortuna Shunrei non era con lei, ma il ragazzo aveva a disposizione il poco tempo dell’intervallo, era in missione ma la vista di Galaxia risvegliava sempre i suoi ormoni, si voltò verso le macchinette fingendo di non averla vista, poi lei si avvicinò per prendere il solito cappuccino.
“Ciao Cryss, tutto bene?” chiese la ragazza sorridendo.
E’ il momento di entrare in azione. Pensò lui.
“Ciao Galaxia, non va affatto bene, Demetrios non fa altro che importunarci, Seiya si è beccato una punizione per colpa sua e Sirio l’ha quasi steso con una mossa di karate, nella nostra classe la tensione è sempre molto alta. A te come va?”
“Non male, le solite cose.” Dichiarò lei mentre metteva i soldi nella macchinetta.
“Allora che mi dici di Saori e la sua improvvisa cotta per Ikki?” fece curioso Crystal.
“Tu come lo sai?” Galaxia sembrò perplessa, poi il cappuccino fu pronto e prese a sorseggiarlo lentamente.
“Shun me lo ha detto ieri, era molto preoccupato, il suo stato su facebook non mi convinceva così gli ho chiesto cosa fosse successo e mi ha spiegato tutto.” Era vero, ma Crystal stava abilmente usando questo stratagemma per portare la conversazione al punto che gli interessava.
“Non ci sono sviluppi, Shun non ha intenzione di dare l’invito a Ikki e fa bene. So che  Saori ha invitato anche voi!”
“Si a quanto pare Saori ha invitato quasi tutte le classi, certo che in questa scuola i gossip non mancano, tutti siamo sempre stati convinti che alla fine Saori e Julian si sarebbero messi insieme, piuttosto che mi dici di Shunrei e Demetrios? Insomma a te non sembra una vera stranezza?” azzardò Crystal cercando di mantenere un’aria di distacco dall’argomento.
“Bè io, non posso dirti niente a proposito, l’ho promesso a Shunrei!” dichiaro subito Galaxia, aveva appena finito il cappuccino e diede una rapida occhiata alle merendine per sceglierne una, sperava ardentemente che Crystal non le chiedesse altro in merito.
“Ma non capisco, perché tutto questo mistero? Siamo amici no? Shunrei non può essersi improvvisamente invaghita di Demetrios solo perché l’ha aiutata a raccogliere dei libri!” continuò lui determinato.
“Forse Sirio dovrebbe farsi avanti o molto presto la perderà. Una ragazza non aspetta in eterno.” La risposta di Galaxia lo lasciò di sasso e per un momento si sentì la coda di paglia. E se fosse un modo implicito per dirmi che devo dichiararmi? Che si è stancata di aspettare? Pensò.
“Buona giornata Cryss, io torno in classe.” Disse la ragazza prima che lui potesse risponderle, Crystal ancora scosso si limitò a sussurrare un ciao e rimase a guardarla mentre si allontanava con la merendina in mano.
Avrei dovuto saperlo che non mi avrebbe detto niente. Si disse deluso e sperò che Seiya potesse aver più fortuna.
Quel giorno Shunrei e Demetrios si erano dati di nuovo appuntamento al bar, Seiya naturalmente rimase a scuola dopo l’orario delle lezioni per aiutare il bidello, ma il suo piano prevedeva di spiare la coppietta quindi doveva trovare il modo di uscire da scuola, ebbe la geniale idea di rompere la scopa e rovesciare “per sbaglio” un’intera bottiglia di detersivo a terra.
Quasimodo si infuriò e lo mandò subito a comprare una nuova scopa e una bottiglia di detersivo.
“E li comprerai di tasca tua ragazzo, sei davvero un maldestro!” gli aveva gridato dietro mentre Seiya scendeva veloce le scale della scuola.
Dovette improvvisare, così quando vide Tania, una ragazza del terzo anno che aveva una cotta per lui, camminare sul marciapiede del bar, la invitò a prendere una caffè, Tania era la ragazza più brutta della scuola e Seiya maledisse mentalmente Sirio per ciò che era stato costretto a fare. Si sistemarono vicino al tavolo di Shunrei e Demetrios ma vista la grande pianta che separava i due tavoli, i due non si accorsero di niente, Tania era imbarazzatissima, Seiya ancora più di lei ma in realtà la ignorò lasciandola parlare per tutto il tempo mentre lui cercava di captare la conversazione di Shunrei e Demetrios.
“Sono davvero felice che tu mi stia dando una possibilità !” stava dicendo il ragazzo, Seiya ascoltava disgustato.
“Di un po’ non è che stai uscendo con me per fare un dispetto a Sirio?” chiese Demetrios subito dopo.
“Ma che ti salta in mente, tra me e Sirio non è successo nulla, perché dovrei fargli un dispetto?” si difese Shunrei.
“Bè non so, magari per farlo ingelosire, se non è così sappi che ho intenzioni serie con te, ma aspetterò che sia tu a volerlo, per adesso mi va bene se ci frequentiamo. Sei una bellissima ragazza Shunrei, mi piaci dal primo anno di liceo.” Confessò Demetrios.
Tania continuava a parlare della sua vita e Seiya decise che non ne poteva più, così la liquidò dicendo che doveva scappare a scuola prima che Quasimodo si infuriasse, aveva sentito abbastanza della conversazione dei due alle sue spalle ed era pronto a riferire ogni parola ai suoi amici.
Quella sera Crystal e Sirio si riunirono a casa di Seiya per fare il punto della situazione, Crystal riferì le parole di Galaxia e Seiya fece altrettanto, era chiaro che Demetrios stava corteggiando Shunrei e che lei ci stava.
“Se solo Galaxia mi dicesse di più !” disse sconsolato Crystal.
“Sirio e se davvero Shunrei stesse tentando di farti ingelosire? Ci hai mai pensato? Insomma le parole di Galaxia e quelle di Demetrios mi fanno insospettire.” Intervenne Seiya preso da una fulminea illuminazione.
“Shunrei non farebbe mai una cosa del genere!” ribatté Sirio indignato.
“Dovrai sperarlo amico perché se non così non fosse vorrebbe dire che a Shunrei piace davvero Dmetrios, in ogni caso siamo solo all’inizio delle nostre indagini.” Continuò Seiya.
“Io sono convinto che Shunrei sia interessata solo a te, c’è sotto qualcosa ma sta tranquillo, di qualunque cosa si tratti noi la scopriremo.” Lo rassicurò Crystal.
Sirio parve commosso dalla solidarietà degli amici e li abbracciò entrambi, era raro che si sciogliesse in dimostrazioni di affetto così dirette ma in quel momento sentì di doverlo fare.
“Grazie di cuore ragazzi, siete gli amici migliori che si possano desiderare.” Sussurrò.
Shunrei nessuno ti porterà via da me! Promise a se stesso.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

   
 
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