Era una giornata mite, insolita per il freddo che sarebbe dovuto esserci il trentuno di Dicembre.
Il Duemilaundici era seduto sul letto della sua camera. Guardava fuori dalla finestra e pensava a tutto quello che era successo nel suo arco di vita.
Aveva preparato le valigie il giorno prima e ci aveva messo dentro ogni minimo particolare di quello che aveva passato nell'anno vissuto nella Grande Villa dell'Anno In Corso.
Erano successe tante cose: momenti belli, dove si era toccato il cielo con un dito, ma anche momenti brutti in cui andare avanti era diventato difficile.
Duemilaundici voleva portarsi dietro ogni istante, ora che doveva lasciare il posto al nuovo anno.
Non si sarebbe dimenticato di nulla e avrebbe ricordato il suo anno di carica in ogni minimo dettaglio.
Ormai, però, il suo tempo era finito e il rintocco della mezzanotte ne fu la prova.
Si alzò dal letto, con tutti gli acciacchi che la vecchiaia gli aveva portato, prese la sua valigia e si diresse fuori dalla Grande Villa dell'Anno In Corso.
Ad aspettare fuori dalla porta c'era il giovane Duemiladodici che gli sorrise e lo abbracciò.
«Sei stato un ottimo anno!» si complimentò il più giovane. «Cercherò di essere alla tua altezza!» aggiunse poi sorridendo.
Duemilaundici non poté fare a meno di ricambiare l'abbraccio.
Duemiladodici gli diede le spalle ed entrò in quella che sarebbe stata la sua dimora per l'anno a venire.
Duemilaundici salì nella macchina che l'avrebbe portato alla Pensione degli Anni Passati. Rivolse uno sguardo malinconico alla Grande Villa dell'Anno In Corso e poi sorrise: era certo che il Duemiladodici sarebbe stato in grado di essere un buon anno!
SPAZIO ALIS: Non ho idea di come mi sia venuta in mente questa storia. So solo che m'è saltata in testa e non ho potuto fare a meno di scriverla. Magari avrei potuto organizzarla meglio, ma l'ho scritta proprio di getto e penso vada bene così.
E' un modo per augurare a tutti BUON ANNO.
Spero vi piaccia!
Alis