02/01/2012
3 recensioniIl Canto del Merlo
Merlo che canti dall’ albero tuo,
Rivelami il segreto della tua canzone!
Chi cerchi? Chi perdesti in quella notte d’ Inverno?
Era, allora, il tuo canto più dolce?
Cantavi allora per la tua Primavera nascosta?
Ed era ella fresca e leggiadra,
La tua cara compagna dal piumaggio notturno?
Fu ella colta da lenta fame o da freccia violenta?
Fu l’ agonia di un attimo o di mesi a toglierle la breve Vita?
E dimmi, se cantasti per lei in quel tormento di Morte,
Le desti l’ effimero conforto del tuo amore?
E Lei cantò per te?
Ti baciò col suo tenero e debole becco?
Chiuse gli occhi d’ ambra in uno stanco saluto?
Ti rivelò il suo sguardo un antico segreto melodioso?
E furon per te le stagioni un solo Inverno?
Fu per te il cuore un fardello di pensieri?
La neve seppellì il corpo della tua dolce compagna,
Fu seppellita colla gioia tua?
E non è più Primavera.
Non più dolce è il tuo canto.
Sai dirmi ora perchè
Non voli più verso l’ alto?
E mi guardi, gli occhi di smeraldo intrisi di lacrime.
E mi osservi, il becco socchiuso.
E mi capisci, capisci il mio pensiero.
E mi rispondi, il tuo canto rassegnato:
“Non più è Primavera, nel mio cuore innevato.
Non più dolce è il mio canto ormai sussurrato.
Non più volo verso quell’ alto promesso,
Sognare non mi è più concesso.
Poichè lei cantò per me mentre moriva di fame.
Lei mi lasciò e volò, in solitudine, tra le stelle,
Più in alto di quanto ogni uccello sia in grado di fare.
E solo cantando a lei mi posso riunire.”