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Autore: ArySayanPrincess    02/01/2012    3 recensioni
Voleva fare qualcosa, voleva fargli capire che il suo comportamento era assolutamente sbagliato e che questa ragazza dai capelli turchini non era solo una stupida terrestre .E che la Terra non era solo un pianeta che doveva appartenere a qualcuno. Non era un luogo dove c’era tanta gente da uccidere. Ma lui non sapeva tante cose e forse mai le avrebbe sapute.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quante cose non sai!


Era stanca del fatto di  sentirsi sempre essere chiamata stupida terrestre…
Un giorno perse la pazienza e afferrò il Principe per un braccio e gli disse:

“Perché devi chiamarmi stupida terrestre? Perché pensi che i terrestri siano stupidi? Forse solo  per il fatto che pensi che siano diversi da te?”
Per risposta ricevette lo stesso insulto di sempre e il rumore della porta sbattuta violentemente.
Voleva fare qualcosa, voleva fargli capire che il suo comportamento era assolutamente sbagliato e che questa ragazza dai capelli turchini non era solo una stupida terrestre .E che la Terra non era solo un pianeta che doveva appartenere a qualcuno. Non era un luogo dove c’era tanta gente da uccidere. Ma lui non sapeva tante cose e forse mai le avrebbe sapute.
Un giorno la ragazza lo trovò sotto l’albero nel cortile. Sembrava abbastanza calmo, forse sarebbe riuscita a parlarci. Quando Vegeta vide la ragazza avvicinarsi non disse una parola. Bulma si sedette abbastanza vicino a lui ma lasciando un po’ di distanza fra loro per paura che il ragazzo si sarebbe potuto infastidire della sua presenza. Dopo un po’ cominciò a parlare con un tono di voce abbastanza basso come se stesse parlando da sola.
“Tu non te ne accorgi, ma i terrestri non sono così diversi da te. Ogni forma di vita di vita sulla terra ha uno spirito, proprio come te. Quello che mi da fastidio è il modo in qui ti comporti! Pensi che tutti sono tuoi servi! A cominciare da me. Ma tu pensi che sia il modo giusto di comportarsi?”
Il ragazzo cominciava a irritarsi…
“Che cosa vuoi da me, donna! Perché mi stai dicendo queste cose? Voi siete esseri inferiori e per questo che mi comporto così! Già tanto che ti risparmio la vita! A quest’ora avrei potuto non sentire la tua stupida voce!”
La ragazza osservò i movimenti del Principe e, vedendo che non aveva intenzione di andarsene, rispose al suo commento .
“Bè sul fatto che non mi uccidi fai bene! Perché solo se difendi la vita potrai sapere tutto quello che non sai! E quante cose non sai! Non vedi quanto è bella la Terra! Guarda il sole! Non ti illumina il cuore? Senti che bel venticello fresco! Non ti rende felice? Senti questo magnifico canto che proviene dagli alberi?”
Vegeta guardò la ragazza. Era stupito di quello che gli stava dicendo…Aveva parlato con lui senza paura. La turchina non gli aveva mai parlato così. Gli aveva sempre urlato dietro, come faceva lui del resto. E quando lui gli si avvicinava arrabbiato , la ragazza  prendeva un tono impaurito quasi volesse rimangiarsi tutto. Ora cercò anche lui di usare lo stesso tono calmo  della ragazza.
“Se questo mi dovrebbe rendere felice…Quello suono stridulo che te chiami canto, mi fa svegliare ogni mattina alle quattro! Gli animali sono creature insulse come i terrestri! E poi quel sole che mi acceca!”
La ragazza rimase colpita da quelle parole. Come non faceva quell’essere crudele ad accorgersi della magia che avvolgeva le cose? Come poteva essere così senza cuore? Ma lei però ne era convinta, sotto quei muscoli ,sotto quello sguardo gelido e distaccato c’era un cuore meraviglioso.
“Parli così perché devi riscoprire l’amore nel tuo cuore…Quando lo troverai, credo che riuscirai a scoprire la magia della Terra”
Si susseguì un silenzio colmato dal quel canto ininterrotto… Il Principe non rispose. La turchina lo osservò. Il ragazzo ora era illuminato dal sole e i suoi capelli avevano assunto una colorazione tendente al rosso. Sapeva che quel discorso, forse, non era servito a niente…Però vedeva in lui qualcosa di nuovo. Vedeva che il sole pian piano stava sciogliendo quello strato di ghiaccio che lo ricopriva. Ora vedeva una persona e non più uno spietato guerriero.

Per scrivere questa fan fiction mi sono ispirata alla canzone “I colori del vento” di Pocahontas. Vi consiglio di ascoltarla e vedere il video perché è una canzone stupenda.
 
 
  
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