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Autore: lmutpimi    04/04/2004    6 recensioni
".. se le tue labbra si sentono sole e aride, bacia la pioggia e aspetta l'alba.. ricordati che siamo sotto gli stessi cieli.. e che la notte, è tanto vuota per te quanto lo è per me.. se senti che non puoi aspettare fino a domani.. bacia la pioggia.. bacia la pioggia.. bacia la pioggia..."
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo guardo, sotto di me, quel suolo lontanissimo ormai.
Credo di essere già lontanissima da Milano; il volo è iniziato dieci minuti fa, tuttavia data la velocità potrei essere magari già a proiettare una piccola ombra sulla Svizzera.
O forse esagero.
Sì, sicuramente esagero.
Probabilmente sono solo sopra il cielo del Piemonte.
Fra un'ora, o mezz'ora, forse, allora davvero starò passando sopra gli orologi, le banche, le casette, i prati e la cioccolata della Svizzera.
Poi salirò tra le montagne, i venti gelidi, gli antichi lunghi vestiti della Germania.
Passerò tra i tulipani, le statue di legno, le biciclette, i canali e le punte dei tetti di Amsterdam.
Sosterò tra l'orologio, il museo, i grandi magazzini e la corona di Londra.
..
Di lì, spiccherò nuovamente un grandissimo salto per osservare l'azzurro dell'Atlantico, chiedendomi se sarebbe grande abbastanza da contenere le mie lacrime, se sarebbe resistente abbastanza da non essere ferito dalla loro pesantezza, ed esalare magari dal profondo addolorati rossi respiri.
Immaginerò delfini danzare.. coloratissimi pesci piroettare tra coralli altrettanto variopinti.. voragini e sirene, come nelle fiabe..
.. nelle fiabe tutto finisce sempre bene, vero?.. ci si rivede dopo tanto, tanto tempo.. senza che passi un minuto senza l'amato nei pensieri.. e poi ci si ritrova nello sguardo dell'altro, e.. e tutto torna così felice, giusto?.. succede sempre..
Amore mio.. non pensare ch'io voli via da te..
Non odiarmi, se riesci soltanto ad amarmi.. ci sono già io.. e un altro odio non riuscirei a sopportarlo..
E no, non è come pensavi, non sei meno importante d'un futuro aureo-dorato..
E' solo che..
E' solo che, stella della mia notte invernale, dolce luna di zucchero, ora.. o mai più..
Non che mi senta meno un verme a dirtelo, ma.. per noi due c'è sempre tempo, vero?.. c'è sempre tempo..
Quanto ci creda, beh, non lo so neanch'io, forse.. e non ho paura del tuo amore fisico che inevitabilmente verrà a meno..
Ma se pensassi che tu potresti trovare un'altra persona.. una persona più bella di me.. e non parlo di un bel corpo..
.. beh, quando ci ritroveremmo.. non ci sarebbero nè fiabe nè fate, solo una nuova bellissima storia.. ed io sarei la strega cattiva che vuole rubare i vostri sogni..
Io questo non potrei sopportarlo, Davi.. non ce la faccio..
Ed è per questo che per me sono troppo le tue lacrime.. è per questo che mi sfregiano scivolandomi come lamette sulla schiena ove si sono aggrappate.. e per tutti i mesi che verranno, per tutti gli anni che passeremo lontani, saranno sempre solo le tue lacrime ad esser capaci di far abbassare il mio volto altezzoso.. solo tu..

"Hello ...
Can you hear me?..
Can you hear me?..
Can you hear me?.."

E per sempre assieme a loro le nostre dita a intrecciarsi cercando di scacciare le reciproche assieme..
Il tuo tocco caldo, non bollente, tenero, le tue dita morbide, il tuo palmo forte e gentile.. i raggi di sole di un tiepido settembre all'aeroporto, un'estate che finisce, un rosso sole che ci tramonta dietro alle spalle.. che inseguo verso un orizzonte che non è il nostro.. ma ricorda che il sole è solo uno ed è nostro..
.. e le foto scattate dai miei occhi a un mare che luccica come coperto da un lucido glitter, a una spiaggia meno liquida ma non meno brillante, rovente e così divertente, noi due, capelli gocciolanti e scuri, risate soffocate e sfidanti dell'aria, vesti colorate, cupole di un azzurro quasi finto, ma io sapevo che c'erano le nuvole..
.. e non odiarmi, se non faranno presto a rischiararsi..
.. e non odiarmi, per l'aria elettrica della tempesta..
.. e non odiarmi, per le piogge che cadranno su di noi.. che cadranno da noi..
Perché siamo io e te.. uniti anche in questo..
E dai vetri di quel maledetto edificio filtravano estratti della nostra stella.. ci coprivano commossi.. ma non erano caldi abbastanza per asciugare i nostri volti..
.. e ancora mi ritornano le tue mani che vi scorrevano sopra impotenti, le mie sulle tue guance umide, suoi tuoi occhi torturati..
.. cercavo di far esplodere il tramonto ma potevo solo osservarlo in silenzio..
Amore mio, non piangere.. non piangere..

-.. e così tra dieci minuti te ne vai..
-Sì..
-Sai.. mi sembra quasi una bugia, che dietro a quella porta ci sia l'aereo, e dietro quell'aereo l'America..
-L'America..

E noi due a fantasticare su nuvole più alte, più colorate, su sfondi più luminosi, su praterie più speranzose e su volti che non volevamo conoscere..

-Credo di odiare il Michigan.. e credo di odiare la tua accademia per piccoli geni dell'arte..
-Anch'io..
-No, a te piace.. è solo che non me lo vuoi dire..
-Scemo, no..
-Scema, sì..
-Come mi hai chiamato???
-Stupenda creatura e meraviglioso angelo.
-..
-Anagramma di scema.
-MA VAI A CAGARE, STUPIDO!
-Eh eh eh..
-Ehi..
-Sì..?
-Io.. potrò tornare solo a Pasqua e Natale.. e forse nemmeno allora..
-.. e?..
-E quindi.. dopo questi tre anni.. cosa..
-Beh.. dopo questi tre anni.. ci rivedremo.. ed allora, vedremo che cosa succederà..
-..
-.. però te lo dico subito che probabilmente ti metterò le corna!..
-Anch'io. Quando tornerò sarò una vera donna vissuta!
-E io mi sarò trombato mezza Italia!
-Ti credo, sai..
-Stefano dice che in Michigan le ragazze si nutrono di sperma..
-STEFANO PUO' ANCHE ANDARSENE AFFANCULO, OGNI TANTO!..
-Tranquilla, gliel'ho detto.
-Ho paura che ti innamorerai di un'altra, migliore di me.
-Non credo.
-Io ti prometto che ti tradirò solo fisicamente.
-Ok, però diciamocelo, ok?
-Ok, perfetto. Prometto.
-Prometto.

Ma la paura mi resta, amore mio. La paura che finché io resto qui ad inseguire il mio effimero sogno tra volti che posso solo immaginare, e a cui nemmeno voglio pensare, tu trovi qualcuna meno arrogante, meno presuntuosa, meno orgogliosa, meno possessiva, meno aggressiva, meno stronza e meno tutte le caratteristiche negative di cui io sono piena.
La possibilità c'è, vero?.. e sappiamo entrambi che lei ti è troppo vicina, e troppo caratterialmente differente da te ma soprattutto da me per non diventare la mia ladra.
E.. piuttosto, preferirei mi strappasse il cuore, per chiuderlo in una scatola di vetro ed esporlo orgogliosa davanti al mondo..
Piuttosto che vedere il tuo anche solo sfiorato dalle sue dolci mani..

*

"Why don't you
Why don't you
Go outside
Go outside
Kiss the rain
Whenever you need me
Kiss the rain
Whenever I'm gone too long"

Una settimana.
..
Ero già sicura che non ci sarei riuscita, ma non avrei mai pensato che avrei sentito la tua mancanza al punto di convincermi tu sia lì, nel corridoio, dietro l'angolo della piccola via, sotto un castagno del grande prato, seduto sulla riva del lago, sdraiato tra folte chiome d'erba.
Ero già sicura che sentirti e scriverti sarebbe stato come anticipare l'inverno, sapevo che un'e-mail non ti sa abbracciare, sapevo che un telefono non può baciarti, che un sms improvviso non ti può accarezzare, che una lacrima non vista non può essere asciugata da me. Ma non avrei mai pensato di piangere perché ricordo il tuo odore.
Ero già sicura che qui non sarei riuscita a guardare i loro volti, ma non avrei mai pensato di andarmene da una stanza non appena qualcuno mi avrebbe lanciato uno sguardo per semplice paura di guardarlo un secondo di più.
Ero già sicura che mi sarei ricordata di te, ma non avrei mai pensato di piangere perché ogni tanto sento un singhiozzo del profumo della tua pelle tra i miei vestiti, su un mio braccio, o forse soltanto nella mia mente che ti invoca in ogni modo e mi supplica morente di riaverti.
Ero già sicura che sarei diventata un fantasma, ma non avrei mai pensato di voler rigettare la mia saliva perché voglio, e ci darei anche la vita in cambio, anche solo un goccio della tua così dolceamara, così terribilmente calda.
Ero già sicura che non sarei riuscita a scrivere, ma non avrei mai pensato che avrei solo colorato i miei fogli di un inchiostro diluito, in cui si perdono le parole "TI AMO".
E mi manchi.
Mi manchi.
Se ci fosse un aereo ora ti giuro che mi ci siederei anche sopra, attaccata alle ali, pur di tornare a vedere il tuo viso che mi sorride.
E non mi basta una tua foto, e non mi basta baciarla sempre, e non mi basta sbiadirla con le mie lacrime, non mi basta nulla.
Non lo voglio il mio futuro se non lo posso costruire con te di fianco.
Non lo voglio il mio futuro se potresti non esserci nemmeno dopo.
Non lo voglio un futuro.
Voglio morire.
Voglio morire.

"Hello ...
Do you miss me
I heard you say you do
but not the way I'm missing you
What's new?
How's the weather?
Is it stormy where you are?
Cause I'm so close but it feels like you're so far
oh wouldn't mean anything
if you knew
What I'm left imagining
In my mind
My mind
Would you go
Would you go
Kiss the rain
As you fall
Over me
Think of me
Think of me
Think of me
Only me"

Mi telefonano, mi scrivono. Mi dicono.. tutto, sai, anche quello che tu mi nascondi.
Mi dice Stefano che sono una puttana, piange a volte, sai.
Annuisco e piango con lui.
E io nemmeno ti vedo.
Non ti vedo, come dice lui.. camminare senza guardare dove vai, magari cercando un ponte, un'auto, un edificio alto.
Senza la capacità di vedere, senz'occhi che sappiano guardare, e se anche lo volessero una patina v'è scesa, una patina trasparente e lucida e scivolosa, che ti sfugge quando cerchi di stringertela forte addosso, che premi al petto, a sinistra, con tutta la tua forza.. ma quando ti ferisci il sangue esce sempre, no?.. esce sempre..
Sento Adriano che non ha il coraggio di parlarmi, che non ha il coraggio di uccidermi, che non ha la forza di sospirare, che cambia argomento, che in sostanza non mi sta parlando, mi sta solo colpendo.
Sento tua sorella con i suoi lunghi silenzi, il fruscio di te che ti rifugi tra le sue braccia, i suoi singhiozzi, qualcosa soffocarsi nella maglietta di lei. Sento la sua tristezza che mi urla che sono solo una dannata stupida.
Sento la tua migliore amica che.. che non voglio sentire, con cui non parlo che di stupidaggini, che in sostanza non sto ascoltando ma solo minacciando. Anche la mia rabbia è capace di sfondare i muri del suono.
.. e sento te.. e sento te, che.. che a volte non mi dici nulla.. sento i tuoi pensieri scorrere così veloci come correnti, fluorescenti e oscuri, non riesco a seguirli a volte perché ne resterei travolta, ma sono le stesse correnti roventi e ghiacciate che mi vorticano dentro, solo che scorrono in altri oceani.. lontani.. lontani come le nostre terre.. però ricorda..

"If your lips feel lonely and thirsty
Kiss the rain
And wait for the dawn
Keep in mind
We're under the same sky
And the night's
As empty for me as for you
If you feel
You can't wait till morning
Kiss the rain
Kiss the rain
Kiss the rain"

.. ricorda che siamo sotto gli stessi cieli..
Ricorda che a splendere è sempre il nostro sole..
E non importa se lo vedi prima di me..
E non importa se io lo vedo rosa e tu rosso..
E non importa se io lo vedo rosso e tu rosa..
Non importa dove tramonta e come, non importa quando splende e perché, non importa chi lo vedrà più abbagliante..
.. ricordati che lo guardiamo insieme..
.. e che se mi stai pensando la distanza per un momento può annullarsi..
Amore mio, non segregarti in te. Non essere così stupido da rinchiuderti negl'inferi. Perché tanto il mio, di inferno, è lontano dal tuo.
E' parallelo anche se concupiscente.
Ti prego, non amare nessuno.
E se ti uccide, non amare nemmeno me.
Però non chiuderti in una scura nuvola, vai fuori, guarda.
Quegli altri ovattati bianchi vascelli.
Al tramonto, tra quelle nuvole colorate.
Quella rosa.. fingi sia la mia.
Quando piove, esci e bacia le lacrime del cielo.
Piangete.
Piangiamo.
Quest'oceano.. lo sento ora, che è grande abbastanza da contenere i pianti di noi tre.
Un giorno finiranno, finiranno mia bella nuvola rossa, un giorno si incontreranno le nostre onde salate nel mezzo, quando la distanza sarà così grande che si congiungeranno.
Un giorno rivedremo i nostri volti, un giorno smetteremo d'immaginare.
Finiremo di pensare, vivremo un presente sorridente che forse.. forse ci vorrà mai separati, perché è troppo per me, è troppo per me, e non riesco che a toccare le mie labbra fredde e bagnarle con dita rese ancor più fredde dal gelo che esalano i miei occhi.
..
.. penso.. di sapere qual è la cosa peggiore.
Non sono tanto i ricordi, così evanescenti.
Il problema sono le sensazioni fisiche.
Noi siamo dotati di cinque sensi.
I miei occhi osservavano il tuo corpo morbido, le tue mani soffici, la tua pelle scura, le tue braccia roventi, i tuoi capelli corvini, la tua bocca di fragole, il tuo occhio d'ebano e quello che ha il colore delle praterie.
Le mie mani sfioravano i tuoi contorni, accarezzavano la tua schiena, a volte ti facevano un po' male, a volte ti facevano sospirare, a volte si posavano sulle tue guance piene e il mio pollice vi scivolava dolcemente, il dorso e il palmo si alternavano nel percorrerle, nel registrare ogni millimetro di te, nel farsi sentire sotto la tua pelle.
Le mie orecchie si lasciavano cullare dalle tue note, si lasciavano massaggiare dalle tue parole dolci, colpire da quelle più stronze, ferire da quelle cattive davvero.. a volte facevano l'amore con la tua lingua.. ma sempre, sempre mi facevano sorridere quando accompagnavano per mano la tua bella voce calda.. sempre..
La mia bocca abbracciava la tua, ci andava a letto, si colorava, si purificava di quei bagni caldi, morbidi, gocciolava.. accoglieva la tua lingua veloce, a volte ci giocava, a volte ci danzava, a volte ci lottava, a volte non faceva nulla e ci si univa soltanto, sfidando qualsiasi legge.. perché se io fossi stata ristretta e fossi stata inserita nel tuo stesso corpo, non l'avrei mai avvertita come una proibizione.. per questo la mia bocca ti divorava, perché di te non volevo ignorare nulla, volevo sentire quelle tue salive deliziose che scorrevano tra le mie, cercavo sempre di prenderne quanta più potevo della tua, cercavo di dissetarmene, di viverne, cercavo di far mio ogni lembo della tua carne nel percorrerti, a volte nel farti gridare, per poi sorridere felice, nel sapere che ero *io*, io che mi riempivo di te, io che cercavo il tuo sapore forte e confortante, a farti ridere così forte, e avrei voluto ingoiarti per intero, farti a pezzi e mangiarti e tenerti con me per sempre, invece premevo le mie labbra sulla tua pelle per farti il solletico, la mia lingua volteggiava su di te per farti godere, qualche bacino sul petto per attirarti verso di me, qualche bacio vero, qualche linguaccia, qualche parola.. ma..
Il mio naso invece.. è in viaggio per te.. ti cerca, sai.. ricorda di quando, dopo che avevi preso il treno, cercava tra le lenzuola il tuo profumo buonissimo.. all'inizio lo trovava subito.. affondava tra le trapunte.. dormivo respirando le coperte.. e mi addormentavo ricordandoti.. poi, al risveglio, era solo su di me.. ed era lì che ti cercavo..
..
Quanto mi manchi..
Quanto vorrei essere meno un dannato genio..
Quanto vorrei non saper scrivere una parola, non capire l'inglese e avere più nostalgia di casa..
O magari più semplicemente non averti mai amato, o più comprensibile, non averti mai conosciuto..
E come non ho potuto fare a meno di amarti, voglio piangere perché non posso nemmeno fare a meno di ricordarti..

*
[Un anno dopo]

"Hello ...
Can you hear me?
Am I getting through to you?
Hello ...
Is it late there?
There's a laugher around the line,
are you sure you're there alone?
Cuz I'm trying to explain
something's wrong
Ya just don't sound the same"

.. non.. è cambiato nulla..
Sappi, stronzetto.. piccolo bastardello arrogante.. che non l'ho deciso io di non venire per le festività..
Che il trasferimento dei miei, per farmi stare qui, era già deciso da tempo..
Che era probabile non saremmo venuti..
Che i soldi non ci piovono dal cielo..
Che ti amo come un anno fa...
..
Sai.. non credo che tu senta più realmente la mia mancanza, ora..
Credo.. ehe, credo che la tua sia solo una questione di orgoglio, piccolo presuntuoso..
Credo non ti vada giù il *tuo* pensiero io non pensi a te, perché già ti suona minaccioso il pensiero tu pensi ad altre che a me..
Quanti?
Io una decina di ragazzi.. cambiati come si cambia un vestito.. ragazzi con cui scopavo e chiacchieravo di Klimmt, con cui scopavo e chiacchieravo di acuti e bassi, con cui scopavo e chiacchieravo di diesis e bemolle, con cui scopavo e chiacchieravo di enlevementes, con cui scopavo a chiacchieravo di quartine, con cui scopavo e discutevo della parola giusta, proprio quella parola che crea quel paragone, senza mai osar chiedere né a loro né a me stessa se esista una metafora che esprima la mia voglia di qualcosa ch'è già scomparso, ma non per me..
Ci.. vedremo.. ci vedremo questo Natale.. fra tre mesi.. in fondo.. sono solo tre mesi..
..
.. tre mesi, quando ci bastava stare lontani tre settimane per sclerare..
Ma dopo che è passato un anno, ormai, che differenza può fare..?
Se l'ami, non amerai di meno lei.. e io sono sicura che l'ami davvero..
Ok, non mi interessano più di tanto le tue scopate.. finché sono scopate..
Però se prima eri da lei due volte alla settimana da solo, adesso lo sei quasi ogni giorno..
E non ci ho mai creduto, nemmeno all'inizio, che era per consolarti..
E soprattutto, non ci credo affatto adesso..
Dai, lo sapevo, lei per te ai miei occhi è sempre stata perfetta.. e mi avevi sempre detto che se la mia importanza, per te, era 100, la sua era 93..
Non sono mai stata l'unica che avresti protetto a costo della vita.. eravamo in quattro, e c'era anche lei..
Non sono mai riuscita ad accettare che steste in casa da soli voi due... perché la stimavi troppo perché rimanesse amicizia..
Non sono mai riuscita a togliermi dalla testa che lei è il tuo esatto opposto e, di conseguenza, il tuo esatto completamento..
Così mentre ti convinci sempre meno del mio amore, vedi svanire lentamente il tuo..
E sai cosa?
Se io e te fossimo in due città confinanti.. ma semplicemente non potessimo vederci.. allora sarebbe tutto diverso..
Perché, ok, non ci possiamo vedere; però siamo vicini, la speranza resta, alla fine la speranza vince.. a vederci ci riusciremmo, alimentati dalla vicinanza.
Ma se già prima ci separavamo 250 chilometri, e le rovine innalzate di due passati mai del tutto affrontati..
.. ora..
Ora mi sembra che la lontananza sia direttamente proporzionale alla facilità con cui dimentichiamo, no?..
E forse è un meccanismo di difesa..
E forse ci impedisce di morirne..
Ma io te l'ho sempre detto che t'affidavo il mio cuore..
E anche se più volte l'hai colpito, ferito e ignorato, a me non interessava proprio nulla.. dev'essere per questo che non sento più quelle ferite, ma ricordo solo le tue mani che lo massaggiavano, quel mio cuore già umiliato e compresso, che a volte comprimevo io stessa, e te l'ho detto così poche volte che ti amo..
.. forse.. magari avrei dovuto dirtelo più spesso.. credo che ora sia un po' tardi..
Perché adesso, sento che se anche te lo dicessi notte e giorno, probabilmente le mie parole si scioglierebbero davvero tra le onde di un oceano immenso..
La distanza rarefatta che ci separa, il muro pesantissimo che non abbiamo mai riconosciuto, ed ora è tardi, tardi per ucciderlo, ora ch'è un muro liquido e infinito, che non si può più distruggere a calci.. dovremmo attraversarlo, e potremmo sbagliare strada, potremmo perderci, potremmo abbandonare la speranza nel mezzo.. potremmo incontrare belle sirene e fieri principi del mare..
.. però mi manchi, sai..
.. e mi piacerebbe così tanto..
Perché.. qui c'è qualcosa che non riesco a spingere via, e correre lontano..
C'è qualcosa, quando cammino tra gli alberi, nel prato, sulla riva del lago, in una piccola via..
Il fatto è.. che.. ancora lo vedo, io, il tuo volto..
E, sì, non è solo questo, è anche il fatto che tu il mio forse no, non l'hai dimenticato, ma ormai è solo una parte di te..
Un tassello del mosaico che ci compone, forse più grande, forse più colorato degli altri, non lo so, ma.. io.. vorrei essere quel mosaico..
Invece quello che era il mio più grande amore, sembra curioso, ma è diventato a senso unico: non è stupido? Sono sempre gli amori mai pronunciati, che rimangono a senso unico.. e non può essere finita.. non così, non così lentamente, non così nonostante tutto inarrestabilmente, non con un colpo secco, non senza che potessi *rendermene conto*.. non.. non è giusto!..
Quando ti racconto che.. che sto male, e.. e mi manca Melissa, e mi mancano le risate con Eleonora, e le litigate con Laura, e le stronzate con Giulia, e l'autobus zeppo che prendevo nel mio paesino, i miei nonni e le mie campagne, i minuscoli centri storici, la mia Padova..
Quando ti racconto che l'orgoglio che ho posto come mio stemma sta poco a poco venendo a meno, che non ho più motivo per porlo a stendardo, che non riesco più a dare risposte arroganti, che non sono presuntuosa, che tutto questo è perché ANCORA, dopo un anno, ancora sto pensando alla mia Italia e alla bella Milano.. ove ci sei tu.. e non andartene mai..
.. non è più.. come quando mi mandavi un bacio o un abbraccio, parlo.. non solo io, anche tu, e c'è ancora quell'amicizia che è stata posta come base del nostro amore, c'è ancora, perché è ovvio, ma è solo lei, capisci?.. e non chiedermi dove sta la differenza, non ne ho idea, ma credimi, si avverte: è un qualcosa nel tuo modo di fare.. paterno, quasi.. non distaccato ma obiettivo.. non siamo più uniti...
E non mi basta sapere che ti sei disgiunto tanto da me per.. per non soffrire, perché non vale così, stupido, io sono ancora qui che piango per la tua mancanza. Non è giusto così. Non è giusto.
Vorrei semplicemente che riuscissi ancora a pensarmi, attraverso le scopate vuote che facciamo, o quelle forse non più vuote che fai tu. Fingi d'amarmi, ti prego, mentre ami loro. Pensami in quel momento guardando i nostri cieli.
Dammi l'illusione di vedere ancora lo stesso sole.

"Kiss the rain
Whenever you need me
Kiss the rain
Whenever I'm gone too long
If your lips
Feel hungry and tempted
Kiss the rain
And wait for the dawn
Keep in mind
We're under the same sky
And the night's
As empty for me as for you
If you feel you can't wait till morning
Kiss the rain
Kiss the rain
Kiss the rain.."

 

FINE

 

(Nda: sbalorditivo.. scritta in un'ORA. Pazzesco. Raramente scrivo così di getto.. credo mi sia successo solo una volta. Comunque, la canzone è "Kiss the rain" di Bill Myer; credo tutti la conosciate.. bellissima, vero ^_^? La storia è presa da una mia lontanissima utopia, che nemmeno voglio realizzare, e qui volevo spiegare a colui che è rimasto il perché. Perché non inseguirei mai un sogno dorato che inevitabilmente ossiderebbe per la sua lontananza. Ovviamente è per lui, per la persona che amo.)

  
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