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Autore: mizuki95    02/01/2012    5 recensioni
Un momento notturno di riflessione per Yukina, dopo una notte di passione.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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'Sera, sono l'autrice! Questa è la mia prima YukinaxKisa, scritta alle due di notte della notte di Capodanno. Ho provato a mettere su carta i sentimenti o delle semplici riflessioni di Yukina, anche se alla fine sembra una specie di Nowaki! Il titolo è messo in prima persona perchè altrimenti sarebbe stato difficile interpretarlo, cioè non si sarebbe capito chi ama chi xD





I gemiti di Kisa-san erano l’unico suono che riecheggiava nell’appartamento, insieme ai suoi respiri veloci ed al rumore fatto dal letto sotto di loro «Ahhh…Aspett…Ah…Lì…»  ma Yukina continuò a spingere con spinte forti e vigorose, proprio nel punto indicatogli dal partner.

Questi si era aggrappato al letto con tutta la forza che aveva nelle dite, mentre la sua schiena ed il suo bacino strusciavano ed andavano incontro al corpo posto sopra di lui.




Dopo aver finito di fare l’amore, Kisa-san si addormentò di sasso mentre Yukina rimase sveglio. Lo osservava in attesa che il sonno venisse a fargli visita, senza apparente successo.

Osservando le occhiaie poste sotto gli occhi dell’uomo, Yukina pensò istintivamente che quel periodo era il peggiore per lui. Kisa-san non gli raccontava mai degli avvenimenti sul lavoro, a parte lo stretto indispensabile per fare una buona conversazione la mattina.

 Sicuramente, pensò, era un lavoro molto più pesante di quanto si potesse immaginare.

 Lui era solo uno studente d’Università, quindi sapeva di non poter comprendere l’immane fatica che comportava avere un lavoro. Anche lui lavorava, ma il suo era solo un lavoro part-time, nulla a che vedere con un lavoro a tempo pieno che ti portava via tutte le forze, come a Kisa-san.

 Continuando ad osservarlo, notò la pelle liscia e pulita dell’amato.

 Era stato lui a dire che non voleva alcun succhiotto addosso, perché era difficile nasconderli. Questa risposta gli faceva sempre venire molti pensieri, che però Yukina cercava di celare il più possibile al partner.

Perché lui non poteva fare dei succhiotti in posti che non si vedono normalmente?

 Come faceva a sapere che non è facile nasconderli?

 E se un suo ex glieli avesse fatti…?

 Quindi lui era talmente inferiore ad uno dei tanti suoi ex da non poter marcarlo come di sua proprietà?

  Scuotendo con forza la testa cercò di ignorare quei pensieri per l’ennesima volta, tornando a concentrarsi sull’altro.

Il suo sguardo si soffermò sulle sue labbra, che fino a poco prima leccava e baciava con avida lussuria.

 Lussuria…La poteva definire così? Fino a quando non aveva conosciuto Kisa-san, non aveva mai provato un desiderio talmente forte nei confronti di un’altra persona.

Di certo di esperienze con qualche ragazza ne aveva avute, ma nessuna era stata così travolgente, così passionale.

 Quella voglia di avere il partner tutto per sé, in ogni sua piccola parte, solamente per sé…

Quel pensiero gli fece tornare nuovamente il vigore consumato in quella serata, che però fu costretto a spegnere per non importunare Kisa-san.

Questa volta il suo sguardo si soffermò sul fisico fin troppo snello dell’uomo, facendogli dubitare fortemente di una sana alimentazione. Aveva trent’anni, ma chissà quante volte non aveva mangiato o aveva preso qualche porcheria in una macchinetta a causa del suo lavoro?

Lui aveva imparato a cucinare un po’, e stava già migliorando. Per aiutare Kisa-san, questo ed altro.

 Il suo sguardo cambiò nuovamente obiettivo, concentrandosi questa volta sui capelli dell’amato, ancora umidi dal sudore e cortissimi. Toccandoli ebbe la sensazione di toccare un mucchietto di lana però fatta di seta.

Come diavolo faceva a tenerli così? Diceva sempre che lui era bellissimo, eppure era lui quello dai capelli veramente belli, lucidi e curati com’erano.

Non si sarebbe mai detto, in un trentenne qualsiasi. Un trentenne…il fatto che l’uomo fosse un trentenne con l’aspetto di un diciassettenne lo aveva tratto in inganno all’inizio, ma poi lo aveva accettato quasi tranquillamente, come il fatto che avesse un certo interesse per lui, ricambiato.

Quelle occhiaie, quella pelle così lucida e giovane, quelle labbra, quel fisico così snello e quei capelli, insieme a molte altre cose, messe insieme formavano Kisa-san, il suo Kisa-san.

L’uomo sempre complessato, l’uomo con un duro lavoro sulle spalle, l’uomo che quando poteva lo attendeva fuori dal negozio per poter tornare a casa insieme, l’uomo che aveva attirato la sua attenzione, rendendola qualcosa di molto più grande, l’uomo che gli faceva battere il cuore come nessuno aveva mai fatto prima, l’uomo che lo rendeva felice anche solo per un semplice messaggio, o per aver ritagliato un piccolo spazio nel suo lavoro da passare con lui…

Sì, Kisa-san era senza dubbio l’uomo con cui avrebbe passato volentieri la vita ed oltre, l’uomo che amava.

The end

  
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