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Autore: Portos    03/01/2012    0 recensioni
Scusate la ripubblicazione del testo, ma ne aveva bisogno. Comunque qui i Queen danno il meglio di sé, come matti...
Genere: Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6: Studio

 

Ci siamo di nuovo con i tormenti gente...

“Eddai...ti ho chiesto milleseicento volte scusa!” si lamentò Freddie, come un ragazzina petulante.

“Lasciami in pace” replicò in tono lapidario John, continuarlo ad ignorarlo.

Freddie gli fece la linguaccia.

John si voltò di scatto, guardandolo il tralice.

“Non farmi le smorfie!”
“Ma cosa vuoi, Deaks?” fece il cantante, con aria da primadonna.

L’altro lo ignorò.

“Adesso sono in modalità soap-opera” decretò Mack, cercando di rimanere serio, dopo aver assistito allo spettacolino.

“Già...” fece Trip, ancora triste per “l'omicidio del flipper”.

“Non lo sapevo” aggiunse Peter Hince, detto Ratty il capo dei rodies, alle loro spalle.

“Ratty” fece Trip, a mo’ di saluto.

Peter alzò entrambe lo sopracciglia, in un’espressione sorpresa.

“Santo Cielo, Trip ti è morto il gatto?”

“Brian mi ha distrutto il flipper con la scopa” annunciò in tono grave il tecnico ormai prossimo alle lacrime.

Peter lanciò un fischio.

“Già”

“Non da Brian, non me lo aspettavo. Forse da Roger ma non da lui”

Tutti quanti sapevano, che Ratty non provasse una gran simpatia nei confronti di Roger: lo trovava alquanto spocchioso e arrogante.

“Capisco”

“Perché lo avrebbe distrutto?” indagò Ratty, evitando di guardare Trip, rivolgendosi direttamente a Mack.

A Trip sfuggì un singhiozzo, il mento gli tremava con autentica espressione da cane bastonato.

“Sarà meglio rimandare la discussione” decise Khalaf frettolosamente.

Ratty comprese al volo.

“Ehm volete un caffè?”

“Sì”

“Questo posto è maledetto” decretò Peter mordendosi un labbro.

“E i ragazzi stanno dando di matto”

“Secondo me, sono matti loro” commentò Trip, tirando su con il naso.

Andarono nel cucinino dove si prepararono un buon caffè.

“A cosa ti riferisci?”
“Riferisco? Ebbene...”
Trip raccontò per filo e per segno, tutto l'accaduto, sotto lo sguardo meravigliato di Peter.

“Eddai! Non ci posso credere!”

“Puoi dirlo forte...” sospirò Trip.

“Dovrei rimanere più spesso qui”

“Solo una cosa, ma qui le ambulanze corrono più veloci che a Londra?”

“Sì, perché ci mettono meno tempo, visto che a Londra ci sono molto più strade!”

“Zucchero?” fece Mack.

 

“Lasciami in pace!”

“Si può sapere che ti ho fatto?”

“Cosa mi hai fatto? Tiri degli scherzi idioti!”

“Senti chi parla! Ma se ti ho già chiesto scusa, almeno...”

John ebbe voglia di tappargli la bocca, con un chilo di scotch, anche se non sapeva se sarebbe servito a qualcosa...

“Deaky possibile che...”
“Uffa!”
“Mi chiamo Freddie!”
“Il tuo vero nome è...”
“Lo so quale è il mio vero nome!” strillò Freddie.

“No! Non quello di battesimo, il secondo: Rompicoglioni!”

“E tu sei un pessimo attore!” gli urlò di rimando.

Il povero bassista spalancò gli occhi a quella rivelazione tragica.

“Io un pessimo attore?”
“Ti odio!”

“J-John aspetta!”

Quel posto era seriamente maledetto, pensò Freddie (alquanto assurdo, da pensare).

“Non sai quanto di detesto!”
“Ma perché io...mi dispiace!”
John gli fece una smorfia. Poi si mise a sghignazzare come un gusto, alla faccia del cantante.

“Ma...!”
“Vendetta”

“Che stronzo”

“Scusa...ma volevo solo una piccola vendetta” confessò canditamente John con un sospiro di sollievo.

“Sei proprio stronzo Deaks”

“Stronzo sei te, dolcezza” rispose John facendo le spallucce.

“Quindi adesso mi perdonerai?”
“See, adesso piantala...”

Freddie si lasciò prendere da uno dei suoi comportamenti, da sconcerto e gettò le braccia al collo del povero bassista, seguito da un “ti voglio bene, Deaks”
“E scollati!”
John si districò a fatica dalla presa di Freddie.

“Sei così adorabile John” ridacchiò il cantante.
“Piantala di prendermi in giro!”

“Ih, Ih!”

“Che risata scema” commentò John scuotendo la testa.

“Scarabeo!”

John-Deacon-fuga-mode-attivata.

“Io stavo solo scherzando...”

 

Finalmente a Roger venne qualche idea per scrivere una canzone, dopo aver ascoltato da qualche parte un discorso di Matin Luther King.

“Finalmente Roger ti sei deciso!” esclamò Freddie, battendo le mani.

“Già, che ma razza di scansafatiche sei?” commentò Brian.

“Quando si parla di principesse, ecco spuntare Roger...” sospirò John.

Roger tacque, per una volta, saggiamente.

 

In cabina di registrazione (leggete che combinano)

 

“Decisione difficile?”

“No!”

“Una decisione difficile!”

“Cantala”

Freddie canta il pezzo.
“Non ci sta”

“Sì”
“No”

“Fammi vedere che hai scritto, amore”
Freddie legge il pezzo. Diventa di tutti i colori

“Scusate censurato” commenta Brian.

“Ehi, stoppatevi un attimo! Perché l'avete censurato?”
(Rumore di stop)

“Scusa secondo te si può leggere?”
Il batterista legge il pezzo.

“Osp!”
“Te l'avevo detto di non leggere Palyboy la sera prima!”
Freddie e John fanno faccine scandalizzate

“Brian non sei mica mia madre tu!”
“Meno male, avessi un figlio come te, l'avrei fucilato all'alba”

“Senti mamy, non mi scassare i cosidetti!”
“Senti figlio disgraziato, continua a scrivere”

Freddie e John ridacchiano come due cretini.

 

Qui finalmente Mack e Trip filmano i Queen in studio

“Una rana, un gamberetto, un mollusco, un'insalata un pollo!”

Freddie fa lo scemo, mentre canta, Mack e Trip stanno pensando alle ambulanze.

“Qualcuno ha ordinato cinese?” strilla Roger di sottofondo.

 

“Una cacata, uno stronzo, due tette, John Deacon!”

John lo manda a quel paese, il Freddie che continua a fare lo scemo cantando

 

“One sex position!”

“Freddie legge Payboy anche lui!” annuncia Brian

“Fred! Perché leggi le mie riviste?” strilla Roger, uscendo dalla cabina di registrazione.

“Brian non fare il finto tonto, anche tu le leggi!” urla Freddie.

“Non è vero!” si difende (?) Brian.

John e Mack si guardano sconsolati

 

Roger fa una smorfia triste con il calice di champagne, poi si mette a piangere.

“Quel dannato ubriacone!” sospira Freddie.

“Senti chi parla! Quella volta...quando facemmo We are the champions, eri ciucco!” ribatté Brian, non riuscendo a smettere di ridere.

“Tesoro ti devo ricordare che quello è avvenuto negli anni 70!”

“Dicevo solo per dire, Freddie caro”

“...” (John tace)

Hic!”

Roger sospira.

“Ehi dovette sempre prendermi in giro?”
“Principessa Rog...”
“Non sono Princ” biascica il batterista.

“Invece sì”

Roger barcolla.

“Joohn dì a loro di non prendermi in giroo!” esclama Roger.

John si scosta di un passo.

“Ci devi pensare tu!”
“Deaks devi essere sempre di così gramo?”
Roger si avvicina troppo e...

“No! Roger! No!”
...gli schiocca un grosso bacione sulla guancia. (Bleah)

“Ti voglio bene, nonna!” ridacchia il biondo.
John rimane scioccato, così come Freddie e Brian.

“Razza di maniaco!” strilla John, poi gli tira un sonoro calcio in uno stinco.

“Ahio!”

Il povero Roger saltella su una gamba appena azzoppata.
“Non basta già l'altro? Maniaco!”

“Perché?”
Freddie diventa color rosso rapa. Brian solleva entrambe le sopracciglia.

Mack, Ratty e Trip rimangono basiti.

“Ecco ora sai, il perché” sospira Mack.

“Ora lo so, perché. Non avete ventilato l'idea di chiamare l'ambulanza, qualche volta?”

“Adesso la terremo presente” commentano Mack e Trip in coro.

 

Il gruppo lancia al trio Mack, Trip, Ratty una valanga d'occhiatacce.

Che diavolo capiterà ancora?

 

Fine capitolo 6.

 

Nota autore: eccoci un altro piccolo aggiornamento, nell'anno 2012 il quale farà sempre più schifo.

And I'm sorry se ho modificato la storia, a volte capita...e che ci possiamo fare, più che correggere?

(Pessimismo dilagante)

Pessimismo a parte...e cominciamo con le solite note:

 

Peter Hince è stato il capo dei roadies dei Queen, dal 1971 al 1986, a quanto pare non andava

d'accordo con Roger, poiché quest'ultimo aveva un carattere arrogante.

Pare che attualmente sia nel mondo grafico pubblicitario, ma non sono sicura a riguardo.

 

Freddie a quanto sembra nel 1977 quando girò i video di Champions e Rock you era ubriaco


 

  
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