Nemesis Era

-Parte I°-

(Introduzione di Serenity alla nuova Luna)

 

 

ShinUsa sembrava così felice,mentre correva lungo un prato assieme al Quartetto,vero Usagi?

Tu però,Usagi,non sembri felice;Il tuo sguardo sembra rivolto verso le piccole ma,in realtà,stai guardando oltre,contempli qualcosa che gli altri non possono comprendere.

Guardi al passato,al tempo in cui eri solo una ragazzina,e guardi lei:ChibiUsa,quella vera,quella bambina dai capelli blu e gli occhi rossi,sempre sorridente e sempre pronta a sacrificarsi per gli altri,quella bambina che più di una volta ti ha fatto sentire infantile.

Quella stessa bambina che,con il suo modo di fare,pareva sempre metterti davanti ad uno specchio.

Quella bimba invece,dai capelli lilla chiarissimo e gli occhi grigi,non aveva niente di te,niente di lei.Era una perfetta estranea.Per un attimo invidiavi CereCere,PallaPalla,VesVes e JunJun che non ricordavano nulla della Piccola ChibiUsa.Per un attimo desideri anche tu non sapere chi sia Usagi SmallLady Serenity.

Poi però scuoti la testa e pensi che tu continuerai a ricordarla,anche quando tutti non sapranno più nemmeno il nome di quella bambina.

Finché qualcuno la ricorderà,lei sarà esistita davvero.

Eri sicura che Hotaru odiava quella bambina che si spacciava per ChibiUsa,così come odiava te,che non sei diventata la madre della sua amica.E vorresti urlare quanto ti penti di ciò che hai fatto,usare il Ginzuishou ed urlare a quel pezzo di vetro di riportare tutto indietro,di riportarvi la vostra piccola ChibiUsa e la lucente Crystal Tokyo.

Però poi ti ricordi che,il Ginzuishou,si é spento,e che é diventato un cristallo opaco,sopraffatto dal potere del Dark Crystal.

Sei così presa dai tuoi pensieri,che quasi non ti accorgi dell'arrivo di ShinUsa che ti osserva,sorridente,mentre sulla sua fronte la falce di luna rovesciata da' bella mostra di sé.

Al suo fianco ci sono loro,le componenti del Quartetto Amazzonico.

E loro nemmeno immaginano quanto le odi,per dare a quella bambina l'affetto che avrebbero dovuto dare a ChibiUsa. La piccola Shin ti strattona un lembo del vestito,e tu chini il capo verso di lei,cercando di non incrociare i suoi occhi.

"Usachan dai,lei rovini il vestito così!"

Non chiamarla così,non chiamarla così!

Pensi,guardando la piccola VesVes in tralice.Lei ti guarda interrogativa,senza capire il perché di quella occhiata.

"Usachan,non dovevi chiedere qualcosa a Serenitysama?"

Non chiamatela così,vi prego!Non chiamatela Usachan!Lei non é ChibiUsa,non merita di esser chiamata Usachan!Chiamatela Shinchan,ma non Usachan,vi supplico!

Non ne puoi più,di sentire quelle bambine chiamare 'Usachan,Usachan'.Piccole incoscienti che non sanno che,la vera "Usachan",non é quella bimba che ora ti si é seduta sulle ginocchia.Le sposti amorevolmente una ciocca di capelli però,quando incroci i suoi occhi grigi,distogli la mano dalla sua fronte,mentre lei ti scruta,con un espressione che un istante ti ricorda l'espressione intelligente di ChibiUsa.Usagi la odiava,odiava quella bambina.

"Mamma,cosa vuol dire Shinusa?Perché mi hai chiamata così?"

Perché sei diversa,perché chiamarti ChibiUsa non é giusto,perché tu non sei lei,non hai i suoi capelli rosa ed i suoi occhi rossi. Non sei ChibiUsa,e mai lo sarai.

Ma tu non puoi dire queste cose ad una bambina così piccola,scoppierebbe a piangere,e tu non vuoi abbracciarla e consolarla.

"Sai,CereCere mi ha detto che tutti i nomi Giapponesi hanno un significato e...volevo sapere il significato del mio...e così..."

Inizia a girarsi i pollici,in imbarazzo.

"Shin significa "Diverso",Diversa nel tuo caso,mentre Usa é un diminutivo di 'Usagi',cioé Coniglio."

La piccola pare più confusa di prima e tu,allora,sbuffi.

"Coniglio..diverso?Mamma,perché mi hai dato un nome del genere?"

La voce della piccola si é pericolosamente incrinata,ed é diventata quasi isterica.E' vicina al pianto,ne sei sicura.Devi trovare una scappatoia per non farla piangere.

Non piangere,accidenti,non piangere!

Pensi mordendoti il labbro.

"Sei Diversa,sì,ma diversa perché..."

Perché non sei la mia piccola ChibiUsa.Perché hai gli occhi grigi,e non rossi.Perché la tua falce di luna é nera ed al contrario.

"..Perché non sei come le altre bambine di Nemesis;Sei Diversa ma in senso buono.Sei la mia bellissima bimba,e non avrei mai potuto desiderare nessun'altra bambina,al tuo posto.Ora va' a giocare,ok?"

ShinUsa,soddisfatta e sorridente,torna a giocare al parco.Ti passi una mano lungo le labbra,come a cancellare ciò che hai appena detto.

Scusa,ChibiUsa.

 

 

Usagi,delle sue tre figlie,quella che adorava di più era Ikuko.Non perché assomigliasse a Chibiusa -Nessuna delle sue tre figlie,purtroppo,pareva assomigliarle- ma perché era la più posata e la meno capricciosa e poi,di carattere,ricordava sua madre Ikuko e Queen Serenity.Inoltre era la sola,di tre sorelle,ad avere una falce di una bianca in fronte (che,però,si trovava sempre costretta a coprire con la frangia).

Nemmeno Demand,per fortuna,sapeva di questa 'particolarità' della figlia.

In quel momento,la ragazzina,era china su un grosso tomo e leggeva interessata la storia della Terra.Lei sognava,un giorno,di poterla visitare,ignara che ora quel posto era ridotto ad un ammasso di terra senza vita.

"Mamma,chi é Prince Endymion?"

Quella domanda arrivò ad Usagi come una doccia fredda.L'aria sbigottita si trasformò in un espressione dolce,che poi cercò di mascherare con un espressione indifferente ed insofferente.

"Era il Principe della Terra,al tempo del Silver Millennium"

"Questo lo so Ma',però qua dice che...Princess Serenity e Prince Endymion Erano..."

Usagi le strappa con forza dalle mani il libro che stava leggendo,poi strappa la pagina dove parlavano di Serenity ed Endymion e la butta nel camino,dove il fuoco inizia lentamente a bruciare la pagina.

Persino il fuoco,che scoppiettava allegro,le parlava dei bei tempi in cui era ancora una ragazzina e combatteva in nome della Luna,dei bei tempi in cui non aveva ancora la responsabilità di una Regina.

Sempre se,essere segregata in un castello,poteva essere considerata una vita da Regina.
"Non erano niente."
Affermi con convinzione.

Ogni singola cosa,da ShinUsa al carattere studioso di Ikuko,dai libri che leggeva quest'ultima al fuoco,e persino la piccola Kousagi le facevano venire un enorme tristezza.

Giusto,ora che ci pensava,Kousagi era (se si escludevano gli occhietti blu) quella che più assomigliava a ChibiUsa.

La piccola aveva qualche mese,ed ancora non parlava e nemmeno camminava,però fra tutte e tre era la piccola che più le dava soddisfazioni.Sperava che lei,un giorno,maturasse il carattere di ChibiUsa.

Prese Kousagi dal passeggino,e le diede un bacio sulla fronte.

Devi farmi questo favore,ti prego,Kochan!

Aveva pensato,sorridendole,e la piccola si era messa a ridere,agitando le manine grassottelle,per poi stringere un dito della madre con la mano.

"Sono qui,ChibiUsachan,sono qui.."

Nemmeno si era accorta d'aver sbagliato nome.

"Chi--bi--Us--a"

Quando Kousagi pronunciò quelle parole,nessuno avrebbe potuto descrivere il largo sorriso che si dipinse sul volto di Usagi,che abbracciò la piccola.

Sì,Kochan,tu diventerai il mio Piccolo Coniglio...

 

 

"Gloria a NeoQueen Serenity!"

Esclamò Minako,ironicamente,seduta su uno spuntone di roccia,mentre lanciava a destra e a sinistra la sua Catena di Venere.

Makoto,all'esclamazione della compagnia,ridacchiò.Ma non una risata allegra.Era..una risata perfida.

Chi mai direbbe che,quelle ragazze,sono le stesse che un tempo erano amiche inseparabili di Usagi?

Chi potrebbe pensare che sono sempre loro?Apparivano troppo cattive,ora,ma erano solo ferite.

Portavano sul cuore una ferita che faceva troppo male,ancora troppo frescha perché potesse rimarginarsi -e non era nemmeno certo che,un giorno,avebbe potuto rimarginarsi del tutto-.

"Sì,Minachan,Gloria a NeoQueen Serenity!"

Esclamò Rei,lanciando una Freccia di Marte contro ad un sasso.Ami era sicura che,se Usagi fosse stata davanti a lei,quella freccia sarebbe stata rivolta a lei,anziché ad un sasso. Rabbrividì al solo pensiero.

"Gloria a lei,ed alle sue tre Figlie.Gloria a Shinusa,che non assomiglia nemmeno lontanamente alla mia ChibiUsa.."

Sibilò Hotaru,stringendo i pugni talmente forte da sentire le unghie penetrare nella carne.Setsuna le passò amorevolmente una mano fra i capelli -che ora quasi toccavano il terreno- e sospirò.

"Ti manca,vero Hotaruchan?"

Lei annuì,sbuffando.

"Sì,e anche tanto."

Le due sobbalzarono quando una pioggia di fulmini si scagliò non molto distante da loro,disintegrando un gruppetto di sassi innocenti.

Makoto aveva le mani alzate verso l'alto,e dalla tiara spuntava un antenna.

"Non temere Hotaru,riavrai la tua ChibiUsa..."

La Guerriera di Saturno,però,non ne era pienamente convinta.