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Autore: Lady S    04/01/2012    7 recensioni
Tokyo nel dopo 2000..mondo moderno, con tutti i casini che ciò comporta.
Le nostre amiche hanno qualcosa di più importante a cui pensare..devono combattere per scacciare gli alieni.
Dall'altra parte della città intanto una ragazza continua a saltare dal presente al medioevo, anch'essa per combattere affinchè il suo presente sia tale..
..ma se si incontrassero??
Si, e se Ichigo, Kisshu, Kagome ed Inuyasha si trovassero a faccia a faccia cosa succederebbe??
Leggete e pazientate..la mia mente è al vostro servizio!!
Buona lettura!!
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Ok..ehm..
Buona sera a tutti..è la prima volta che scrivo una FF, ma dovo averne lette veramente tante ho voluto provare..
Ho già scritto racconti quindi spero che la lettura sia scorrevole..spero che la storia ispiri, quindi..leggete, e mi raccomando..COMMENTATE perchè la storia in testa ce l'ho ma al finale (se al finale ci vorrete arrivare) devo ancora decidere come giungerci..tantissime idee..ma vedrò di seguire quelle che vi piacciono di più..
 
Ancora una cosa..non sono in grado di mettere anche i personaggi di Inuyasha, ma come ho scritto nell'introduzione, in questa FF lo sfondo di creazione si basa anche su quest'ultimo anime (grande amore per Inuyasha e le Mew Mew <3) e quindi i personaggi principali saranno proprio Ichico, il nostro amato Kisshu, la dolce (ma quando mai!!) Kagome e quella testa calda, ma pur sempre bellissimo, Inuyasha..
 
Ok. Pronti?
Via!
 
 
 
 
San Valentino
 
Ore 17.54, 14 febbraio. 
È quasi il tramonto e una ragazza con due bellissimi codini rossi corre per le vie di Tokyo con in mano un pacchettino rosa tra le mani. Oggi è San Valentino, ma la nostra cara amica Ichigo è comunque in ritardo per il suo appuntamento con Masaya (e quando mai non è in ritardo -_-“..ma tanto è solo Masaya..XD nda).
 
 
Nel frattempo, sopra uno dei palazzi più alti di Tokyo, si stava materializzando Kisshu. Quel giorno aveva preso una decisione. Aveva già fatto fiasco due volte e oggi non aveva proprio l’umore per il terzo (xò, mio caro ragazzo, il detto parla chiaro, non c’è due senza tre..nda)(sta zitta, uccellaccia del malaugurio!! ndK). L’avrebbe portata via. 
La sua ossessione per Ichigo ormai aveva raggiunto il limite massimo e se non fosse riuscito a prenderla, stavolta l’avrebbe uccisa o, nel caso fosse arrivato quel guastafeste del cavaliere blu, sarebbe morto nell’intento.
Spiccò il volo e cominciò la sua ultima ricerca.
 
 
Ichigo intanto non aveva ancora raggiunto il suo amato ragazzo. Dovevano incontrarsi ai piedi di un antico tempio shintoista situato in un punto molto distante dal quartiere in cui abitava lei, ma si diceva che in quel luogo fosse custodito un albero secolare che possedeva il potere di esaudire i desideri più profondi..aveva anche un nome, un nome stano..Goshintofu..o forse Goshinguku..bah, una roba del genere..comunque non era importante..era San Valentino, e se anche poteva sembrare stupido ed infantile, lei voleva andare con il suo caro Masaya sotto quell’albero e sperare che il suo più profondo desiderio venisse esaudito.
Incominciò ad intravedere il tempio all’orizzonte e anche la sagoma di Masaya che l’aspettava seduto su un gradone. La vide arrivare, e subito si alzò in piedi. Lei di tutta risposta si fermò, lo fissò per un momento e poi gli sorrise, ma non disse niente a causa del respiro affannato per la corsa. Gli porse il pacchettino che aveva in mano.
 
-Ehi, Ichigo, grazie! Non dovevi disturbarti..non era necessario..ora mi sento un po’ in imbarazzo però, perché io non ti ho preso nulla..(e figurati -_-“ nda)-
 
-Guarda, Masaya..- disse la rossa che aveva ancora un po’ di fiatone -..non ti devi preoccupare..è una cosa che ho fatto io..quindi non è nulla di speciale..-
 
-Al contrario, se l’hai fatta tu, è ancora più speciale di qualunque altra cosa comprata..- rispose Masaya e la nostra piccola Ichigo, per tutta risposta diventò color aragosta per l’imbarazzo. (Oddio, mi sono cariata per la troppa dolcezza di Masaya..XD nda)
 
Si scambiarono un ultimo sguardo imbarazzato prima di prendersi per mano per cominciare a salire le scalinate per il tempio.
“Che strano..non so..mi sento inquieta..non sono tranquilla..è come se sentissi che sta per succedere qualcosa, ma cosa?? Possibile che c’entrino gli alieni?? Naaaaaaa!! Qui poi!! Questa non è una zona in cui attaccano di solito..però..boh..o ma adesso basta con questi pensieri malsani ed inappropriati..sono qui, con Masaya che sto andando ai piedi di quell’albero secolare Goshi..ecomesichiama per chiedergli di restare con lui per sempre..basta ansia, basta angoscia, felicità vieni a me!!”
E mentre la testolina di Ichigo produceva tutto questo caos di pensieri disordinati, si accorse che erano arrivati all’ingresso del tempio.
 
I due, ancora mano nella mano, si avvicinarono ai piedi dell’albero secolare. Ne rimasero affascinati. Non immaginavano che potesse essere così maestoso ed imponente. La rossa si sentiva a disagio, quasi in soggezione davanti a quello che le pareva quasi un dio rinchiuso in una struttura di legno. Goshinboku..era quello il nome dell’albero..finalmente le era venuto in mente..
Con molta delicatezza, staccò la sua mano da quella di Masaya per poterla unire all’altra sopra il suo petto e, chiudendo gli occhi ed emettendo un piccolo sospiro, espresse il proprio desiderio..
“Voglio trovare il vero amore..”
Ok..era un desiderio strano da esprimere, considerando il fatto che il suo ragazzo si trovasse proprio di fianco a lei, ma neanche lei si spiegava perché la sua mente avesse formulato quella frase..magari era solo il risultato della forte influenza che stava subendo da quell’albero..e in quel momento un’improvvisa folata di vento la fece rabbrividire.
 
-Hai freddo?- Masaya se ne era accorto, e ancora prima che Ichigo potesse rispondere continuò –ascolta, qua dietro c’è la casa dei guardiani del tempio. Vado a vedere se hanno una coperta da prestarmi o se riesco a rimediarti una tazza di tè caldo per riscaldarti un poco, ok?- detto questo si girò e cominciò a correre verso la casa.
 
E intanto la rossa rimase a fissarlo andarsene mentre una strana agitazione la stava invadendo fino dentro il midollo. I suoi sensi da gatto si erano attivati e se avesse avuto il pelo, probabilmente le si sarebbe rizzato all’istante.
Qualche secondo dopo capì il perché.










 
   
 
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