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Autore: SheIsElle    04/01/2012    1 recensioni
-Non mi sarei mai aspettata che in così poco tempo la mia vita potesse cambiare-
è arrivato come un uragano nella mia vita, ha spazzato via tutto quel che avevo nel cuore per far spazio a se stesso.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Diciamo che questo è il mio debutto in Storie Originali, non siate troppo cattivi con le critiche ma se lasciaste un piccolo parere ne sarei lieta. Non mi dilungo troppo per vostra fortuna, sono consapevole che sono un stress.
Beh,ok non so che dire, lasciam perdere.

 




Non sono mai stata una ragazza che ama far festa. Sono una ragazza piuttosto tranquilla.
Soprattutto perché nel mio paese la gente che gira non è di buona compagnia.
Ognuno pensa di essere il migliore, sarebbero capaci di vendere il proprio miglior amico per farsi notare dal resto del mondo.
Ma io no, non ci sto. Non ho la minima intenzione di far del male alle persone che mi vogliono bene.
Così preferisco passare le mie giornate nella più totale e completa solitudine.
Accerchiata dal silenzio della stanza lascio spazio ai miei pensieri, li lascio correre e liberarsi in aria davanti a me. Pensieri che magari mi aiuteranno, perché sono sicura, ne sono convinta che non tutte le persone sono come quelle che conosco io. Che la fuori c’è davvero qualcuno di diverso.
Oggi è un classico giorno d’estate, cosa può mai fare una ragazza come me? Nulla.
Seduta davanti al computer cerco un passatempo. Facebook va benissimo come svago.
Cerco nuove notizie o un qualsiasi cosa che mi svegli da questo stato catatonico.
Raccolgo i capelli in una coda disordinata e mi siedo a gambe incrociate sulla sedia girevole davanti alla scrivania. 
Sventolo un po’ la canotta in cerca di aria fresca e sbuffo.
Amo l’estate ma questo caldo atroce mi sta uccidendo.
Il mio sguardo annoiato vaga per la stanza in cerca di..beh nemmeno io so cosa sto cerando.
Non sono una ragazza pigra anzi, ma la mia voglia di fare in estate equivale a 0. E tutto viene aiutato dal fatto che dove abito non ce’ nulla da fare.
Poi all’improvviso una lucetta rossa sul display del computer comincia a lampeggiare.
-Una nuova richiesta di amicizia- La mia curiosità viene risvegliata in un istante.
- Alessio vuole stringere amicizia con te-  Alessio..mmh..Mai sentito nominare.
Muovo il mouse velocemente e clicco ‘accetta’.  Tanto un’amicizia in più o una in meno non mi cambia la vita. 
Spengo velocemente il computer e mi convinco che una boccata d’aria, seppur calda e afosa, mi avrebbe fatto bene.

Ehi Sara, che ne dici di fare un giro?’ digito velocemente al cellulare e premo invio dirigendomi in bagno.
Nonostante il caldo afoso accendo la piastra e mi sistemo i ciuffi laterali della coda.
Si lo so, è da masochista usare la piastra in piena estate, ne sono consapevole.
Qualche istante dopo il cellulare comincia a vibrare.
Certo che si! Solita ora e solito posto, ti aspetto allora, a tra poco.  Sara ’ Sorrido.
-Lei è una delle poche ragazze a cui non interessa solo l’apparire ma anche la sostanza.
Con lei non sono obbligata a parlare di moda, smalti, trucchi.
Posso benissimo parlarle di me, di quello che penso o faccio e sono sicura che almeno un po' interessa anche a lei. La stessa cosa vale per lei, ascoltarla non è mai un peso è un piacere anzi.-

Prendo la borsa e scendo gli scalini di casa a tre a tre e mi precipito in cortile.
Saluto velocemente la mia vicina che mi sorride dal suo balcone e corro via. Quella signora mi è sempre stata simpatica, da bambina quando mi vedeva in cortile si appostava sul balcone e chiccheravamo, e di tanto in tanto mi lanciava una caramella che prontamente prendevo la volo.
Salto sul bus un secondo prima che le porte si chiudano e mi siedo a guardare il paesaggio che scorre davanti a me.
Si, che poi di paesaggio mica c’è tanto. Solo campi e qualche palazzone.
Sbuffo, la mia città non mi piace, troppo fuori dal mondo, troppo calma per una ragazza che vuole solo divertirsi un po'.
Prenoto la fermata del bus e guardo l’orologio, quattro e mezzo. Perfetto, sono in orario perfetto.
Strano per me, che sono sempre in perennemente in ritardo.
Vedo Sara seduta su una panca davanti alla piazza,stinge la borsa a sè e tra le mani tiene un libro, tipico.
Magari me lo presta quando lo finisce, sono sicura che è bello.Così comincio a correre.
Guardo velocemente la strada per vedere se posso passare. Libera. Faccio una corsa ma mi fermo di botto.
‘EHI IDIOTA! Non vedi che stavo attraversando?!’ urlo a uno scooter bianco e rosso che mi ha tagliato la strada , ma ormai quello se né già andato.
“Fanculo” sussurro a denti stretti.
“Ehi Sara!” mi avvicino alla ragazza bruna che mi guarda divertita.
“Era ora Sof.!” mi abbraccia e sorride.


Si, mi chiamo Sofia e questo è l’inizio della mia storia.
  
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