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Autore: ThePirateSDaughter    04/01/2012    22 recensioni
"Heather fissò la calligrafia di Alejandro, che aveva tracciato ¿Cuantos años tienes?
Oh, miseria. C’era una regola per quella schifosa “n” con sopra il segnetto, Alejandro le aveva spiegato… Ma non se lo ricordava, che diamine! E dire Alejandro gliel’aveva detto da poco…
Forse non era portata per le lingue. O forse non era semplicemente portata per lo spagnolo, a causa di Alejandro."
Sì, beh, avevo detto di voler lasciare EFP, quanto meno per quanto riguarda lo scrivere... Ma pubblicare questa è stato più forte di me "^^
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Alejandro/Heather
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Alejandro/Heather Moments'
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-“Coooomo te…lamas?”
-No, chica. È “¿Còmo te llamas?”. Si legge gliamas.
Heather squadrò Alejandro, la cui espressione -si vedeva perfettamente- nascondeva un ghigno.
-Ci sono due L, qui!- puntualizzò seccata, indicando la malefica frase, prima della lunga serie che lui le aveva scritto su un foglio perché le imparasse.
-E, come ti ho già detto, in spagnolo le due L vicine si leggono “gl”- ripeté Alejandro, con tono ovvio, quasi le stesse spiegando che due più due fa quattro e lei fosse troppo tarda per capirlo. Il ragazzo aveva una perfetta faccia da schiaffi, tanto che Heather si sentì prudere le mani.
-Lo spagnolo non mi piace- dichiarò secca.
Alejandro si strinse nelle spalle: -Sei libera di avere le tue opinioni. Ora passa alla frase seguente.
Con una smorfia stizzita Heather proseguì. La sola visione della frase le fece quasi ribollire il sangue, ma non sapeva se fosse per irritazione verso Alejandro quanto per lo spagnolo in effetti. Anche se pure lo spagnolo, con quei segnetti arcani, faceva saltare i nervi.  Punti interrogativi capovolti all’inizio della frase, baffetti sopra le “n” e disastri, centinaia di tempi verbali diversi. Presente, imperfecto, preterito indefinido, preterito perfecto, futuro, futuro simple, subjuntivo… L’inglese era splendidamente più efficace e semplice!
-Heather. La frase.
Heather fissò la calligrafia di Alejandro, che aveva tracciato ¿Cuantos años tienes?
Oh, miseria. C’era una regola per quella schifosa “n” con sopra il segnetto, Alejandro le aveva spiegato… Ma non se lo ricordava, che diamine! E dire Alejandro gliel’aveva detto da poco…
Forse non era portata per le lingue. O forse non era semplicemente portata per lo spagnolo, a causa di Alejandro.
Bah. Ad ogni modo…
-“Cuantossss…
Heather gettò uno sguardo incerto verso Alejandro, le sopracciglia sollevate, come a chiedere consiglio; a lui sfuggì un sorriso e gli occhi verdi brillarono divertiti.
Maledetto latinoamericano.
-“Cuantosss… anos tienes?”- azzardò Heather.
Alejandro sgranò gli occhi per un momento, poi esplose in una risata fragorosa, reggendosi alla sedia per non cadere.
Ogni singolo capello sulla testa di Heather si rizzò.
E va bene.
Era l’ennesima volta che Alejandro la correggeva sulla pronuncia: ma che la schernisse era pienamente fuori discussione.
-Idiota- esclamò, alzandosi e dando una manata al foglio, che superò la superficie del tavolo e fluttuò leggiadro sul pavimento. Mentre il ragazzo continuava a spanciarsi -prima di voltarsi Heather lo vide afflosciarsi sul tavolo, piangendo dal ridere- Heather marciò indispettita verso la camera e sbatté la porta, sedendosi sul letto, scocciata oltre ogni misura.
Quella lingua idiota. Quello spagnolo deficiente. Lei stessa cretina per aver accettato di imparare quella lingua.
-Dai, Heather, non fare così!- esclamò Alejandro, mentre Heather udiva i suoi passi dirigersi verso la camera, per raggiungerla.
-Non ti azzardare a mettere piede qui dentro!- ringhiò, ma il ragazzo la ignorò e si sedette accanto a lei. Heather incrociò le braccia e si voltò dall’altra parte.
-Dài, chica, non fare la bambina…- Alejandro le sfiorò una spalla, ma lei lo scostò, furibonda.
-Hai riso di me, imbecille!
Alejandro inarcò un sopracciglio.
-Amor, è naturale. “Cuantos anos tienes”… Mi hai chiesto quanti culi ho. *
Le gote di Heather si tinsero sgradevolmente di rosso; difficile dire se per la domanda che la sua discutibile pronuncia aveva creato o per quell’ “amor” a inizio frase. Sì, beh, lo spagnolo poteva essere interessante, se usato così. Forse.
-E tu hai riso come un beota solo per questa stupidata?- lo apostrofò, fissandolo. Alejandro si strinse ancora nelle spalle -Non ho parole. Guarda con che razza di stupido mi sono andata a mettere.
Seguì una pausa, in cui entrambi fecero finta di non essersi accorti, Heather imbarazzata ed Alejandro soddisfatto, della sfumatura sentimentale che aveva l’ultima frase della ragazza.
-E comunque non vedo perché devo imparare questo cavolo di spagnolo!- sbraitò la ragazza, cercando di stemperare l’imbarazzo.
-Sei adorabile quando ti arrabbi, perché poni domande a cui ti ho già risposto. Se dobbiamo andare a casa mia a conoscere i miei è bene che tu cominci ad imparare la lingua…
-Questi cristiani non lo sanno un po’d’inglese?!
-Sì. Ma, per lo stesso ragionamento, anche tu dovresti conoscere un po’di spagnolo.
Aveva ragione.
Saccente di uno spagnolo.
Dopo una breve pausa Heather rinnovò la smorfia stizzita di poco prima e fece un verso come a dire “tsè”, rivolgendo la testa verso l’alto.
-Grazie, chica. E ora…
Reggendolo con due dita, Alejandro le riportò il foglio con le frasi davanti agli occhi. Heather lo fulminò.
-Terza frase, prego.
Sbuffando brevemente, la ragazza gli strappò l’elenco dalle mani, individuò la frase e lesse le due parole che la componevano.
-“Te quiero”.
-Esatto, chica. Pronuncia perfetta. E bada bene di utilizzare questa frase soltanto con me- sussurrò Alejandro, prima di catturare le sue labbra in un bacio.

 
 
*
Il gioco di parole (penoso, tra l’altro -.-) in inglese non vale, ma concedetemi questa licenza poetica italiano-spagnolo “^^
 
 
 
 
*__________________* Maria, quanto sono dolciosi!
*Vede i lettori alle proprie spalle*
Sì, sì, lo so. Avevo detto che non avrei scritto più, che mi sarei limitata a recensire, che che che –motivi vari-
Però… Insomma qui sono ^^
E se questa fic è nata ringraziate la mia ispirazione *vecchia amica, che non vedo da mesi* e il contest su A tutto reality da me eseguito (link:
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10066877 … passate se vi va ^^). Uno dei prompt era “dizionario di spagnolo” ma poi quello stesso prompt è stato fonte di ispirazione :)
A me personalmente lo spagnolo piace (è la mia prof che me lo fa detestare) e scrivere di Heather che cerca di impararlo è stato splendidoso ^^
Spero che vi sia piaciuta :D
A presto ^^
ThePirateSDaughter  =oh yeah, I came back!=

   
 
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