Convivenza.
Finn.
“Che cosa vuoi oggi per
cena,principessa?”Mi chiese Noah,dopo
avermi aiutato con il trasloco,dormivo nella stanza di sua sorella Anna.
“Non
chiamarmi principessa, mi fa
sentire altezzosa”mi lamentai io sorridendogli,
“giusto,
tu sei pazza non
altezzosa”mi punzecchiò lui con il suo solito
ghigno made in puckerman,
“se
io sono pazza,tu cosa sei?Ah
si,il vile puckzilla che ama sedurre povere principessine in
pericolo?”Risposi
io scoppiando assieme a lui in una fragorosa risata;
“Comunque
per’oggi ti va bene la
pizza?”
“Sì,va
benissimo grazie”
“devi
per forza ringraziarmi per
tutto?”
“Pensavo
ti facesse
piacere”risposi un po’ dispiaciuta, mentre ordinavo
due pizze margherite,
“non
fare quella faccia, solo non
sopporto i grazie mi fanno sentire in debito”
“in
debito?”
“Sì
perché io non ringrazio mai
nessuno,senti ma neanche Shelby ti ha voluto?”
“No,
ha detto che la mia presenza
frequente avrebbe fatto del male a Beth”confessai guardando
fissa il mio
vestitino blu pieno di gufi;non sapevo il perché ma sotto il
suo sguardo in
quella casa vuota mi vergognavo da morire,era come se per la prima
volta
qualcuno cercasse di leggermi,di sapere qualcosa di me.
“Beth,
sai com’è diventata?”
“Non
so, ma penso stia crescendo
con una bella cresta!”
Ci
mettemmo di nuovo a ridere,
rassicurati l’uno dall’altro.
“Prendo
le pizze”
“il
campanello ha suonato?”
“No,
non si sente è rotto,ma ho
visto arrivare un ragazzo dalla finestra”
“ah
ok”risposi con un sorriso,
aspettando che se ne andasse,per osservare bene la cucina;molto,troppo
diversa
dalla mia,il colore che prevaleva era uno strano blu acceso che si
alternava al
rosso,persino le posate erano di quello strano rosso,ma non era affatto
male,purtroppo non ero riuscita a vedere tutta la casa,solo la cucina e
la semplice
camera di Anna.
“Non
hai fame?”Mi chiese con voce
premurosa, proprio come fa un papà o un fratello,
“sì,pensavo”
“non
ti piace la casa, vero?Sai io
ho provato a pulire,ma è così faticoso,dopo un
po’ mi sono detto che non
noterai la sporcizia,ho tolto tutte le mie mutande dal
frigorifero,pensavo
andasse bene.”
Non
potei non ridere per la sua
faccia seria e veramente dispiaciuta mentre affermava delle cretinate,
sentivo
il suo sguardo interrogatorio su di me,eppure non smisi di ridere
finché non mi
prese la pizza e con un gesto esplicito mi indicò di
morderla.
“Posso
anche prenderla da sola la
pizza”
“no
principessa, ora ti imbocco
io,visto che di questo passo farai finire prima a me di
mangiare”
“e
con questo?”
“Non
voglio sembrare il solito
ingordo che mangia di fretta, quindi muoviti!”
“Ok,
ok signor ingordo”affermai
ridendo mordendo la pizza che teneva fra le mani,era buffo come la casa
e la
situazione eppure con lui riuscivo a vivere,riuscivo a non pensare ai
miei
papà,per me era come una pazzesca gita a casa del mio amico
senza i genitori.
“Ora
andiamo a dormire”esclamò lui
portandomi a far vedere il salone, facendomi stupire ,non sembrava
neanche il
suo salone,o meglio come io mi ero immaginata il suo
salone,c’era un camino,un
divano,niente televisione ma solo scaffali pieni di libri,lo guardai
sorpresa
mentre con lo sguardo vagavo su alcuni titoli.
“E’
mia madre che legge, non
io,non farti strane idee principessa”risi affrettando il
passo per salire le
scale,che mi portavano alla sua stanza,era una casa piccola,cinque
stanze più
il bagno,ma estremamente accogliente,bella e vissuta.
“E
questa è la mia stanza” esclamò
indicando un cumolo di sporcizia, lattine di birra vuote,cartoni della
pizza,mutande,calzini,alcune maglie sul computer,e i libri di scuola
sparsi sul
pavimento.
“Qui
ancora devo
sistemare”continuò lui girandosi verso di me.
“dove
vai?”Mi chiamò,vedendomi in
punte mentre cercavo di prendere una cosa,quella cosa,ma
perché doveva stare
proprio su uno scaffale così alto?!
“Cosa
cerchi principè?”
“Presa!”
“Cosa?”
“Ti
ricordi questa foto?”Gli
chiesi urlando per tutta la stanza, meravigliata da quello stupendo
ricordo
intrappolato in una foto,ancora vivo come se non fossero mai passati
anni.
“Oddio”esclamò
prendendo la nostra
foto dell’asilo, dove lui già con la cresta mi
tirava le trecce ed io tutte le
volte piangevo.
“Mi
facevi sempre male”risposi
fingendomi offesa,
“ma
è passato un sacco di
tempo”rispose lui avvicinandosi,”se sapevo che
saresti diventata così,non ti
avrei mai tirato le trecce”finì abbracciandomi da
dietro,girai lo sguardo verso
di lui con aria di rimprovero,dovevo togliermi da quell’altro
abbraccio,ma non
ci riuscivo qualcosa nelle sue braccia,nel suo petto,mi costringeva a
star con
lui.
“Noah
sono le undici, andiamo a
letto”dissi accorgendomi solo dopo del doppio senso,che
ovviamente lui con il
suo ghigno e sopraciglio alzato,colse.
“Principessa,non
c’è bisogno di
essere così esplicita. E poi come la mettiamo con
Finn?”Continuava prendendomi
in giro,
“daii”urlai
ridendo assieme a lui.
“Questa
è la tua camera, è proprio
di fronte la mia,così se hai paura fai un urlo e io sono da
te”
Sorrisi.
“Grazie,
Noah”Dissi con voce molto
più dolce di ciò che richiedevano le parole.
“Per
te questo e altro,
principessa”finì per andare alla sua stanza
spegnendomi la luce,ma di istinto
gli presi la manica portandolo a me;la casa come la camera era buia,non
potevo
vedere neanche il suo sguardo accarezzarmi la pelle.
“Ho
paura del buio”ammisi con un
sussurro, diventando rossa quando sentii le sue mani accarezzarmi le
braccia,
“tranquilla
ci sono io con
te”esclamò accendendo la luce, e poi stendendosi
sul mio letto,senza
parlare,senza neanche mettermi il pigiama ma con ancora i vestiti mi
accollai
con lui su quel lettino,sapendo che era sbagliato soprattutto nei
confronti di
Finn,ma con Noah,in quegli istanti tutti era diverso,non era
più il mio
mondo,ma uno parallelo dove tutto era perfetto.
“Buongiorno
principessa”sussurrò
Noah,facendomi svegliare,erano già le otto?
“Ma
che ora sono?”
“Le
sette,ho pensato che volessi
svegliarti un’ora prima per
prepararti”esclamò sorridendo prima di rimettersi
a
dormire,sorrisi non riuscendo a togliere lo sguardo dal suo corpo
perfetto,proprio vicino a me. O mio Dio Rachel Berry,cosa stai
facendo,con chi
hai dormito?!Sapevo che stava per venirmi una crisi nevrotica
–come le chiama
Kurt- eppure non era da me,di solito mi svegliavo alle sei facevo
attività
fisica per due ore e poi bevevo un energetico frullato.
“Vado
a farmi la doccia”esclamai
avviandomi nel bagno,per essere completamente avvolta dal calore
dell’acqua e
del vapore;peccato che appena uscivo quel magnifico incantesimo
rilassante si
spezzava e dovevo procurarmi asciugamani e vestiti,non mi ero preparata
neanche
quelli.
Con
solo un asciugamano a
coprirmi,mi avviai verso la valigia,in cerca di qualcosa da mettermi,mi
affacciai alla finestra per controllare il tempo,rimanendo delusa dal
sole
coperto e la grandine mista a pioggia che scendeva dal cielo;quanto si
vedeva
che era ancora ottobre. Dopo essermi vestita senza che l’orso
dormiente non si
accorgesse di nulla,andai da lui per svegliarlo con un pizzicotto sulla
guancia.
“Principessa,non
potevi essere più
dolce?”
“No,ci
manca solo mezz’ora
sbrigati”
“Io
mi sveglio sempre alle otto”
“ma
l’entrata è alle otto e dieci”
“non
sono mai arrivato in
ritardo,fammi dormire”
“no
Puck,alzati”continuai con tono
severo,usando il suo nomignolo.
“Solo
due minuti”sbuffò lui
aprendo un solo occhio,per poi scoppiare a ridere.
“Ma
cos’è?”Chiese ridendo
indicando la mia maglietta rosa con sopra un gufo gigante blu,
“è
una maglia,che intona con il
jeans”finii io girandomi,mostrando il gufo sulla tasca
posteriore del jeans un
po’ troppo attillato,lo sentii deglutire e di colpo mi
girai,chiedendomi se la
maglia fosse scollata.
“Secondo
te la maglia è
scollata?”Gli chiesi insicura guardandomi allo specchio,
“ma
se si vede si o no il
collo?!”Protestò lui ridendo,facendomi sbuffare.
“Capperi”esclamai
guardando
l’orologio che segnava le otto precise,cercavo come una
disperata una giacca o
un maglione che mi potesse tener caldo nella mia stupida valigia,ma
niente
vuoto.
“Cosa
cerchi?”
“Una
giacca o un qualcosa che mi
possa tener caldo,uffa!”Urlai sbuffando sonoramente,
“tranquilla,ecco”finì
lui
calmandomi,dandomi un’enorme –almeno per me- giacca
nera,l’indossai con sguardo
incerto,sicura che appena arrivata in classe l’avrei tolta;ma
appena il tessuto
sfiorò la mia pelle,venni invasa dal magnifico profumo della
sua pelle,quel
profumo che mi coccolava e mi rassicurava.
“Dai
ora andiamo”disse portandomi
nel garage dove teneva una vecchia moto.
“Ti
presento Rosaly!”
“Da
quanto hai una moto?”
“Da
sempre,solo che mamma non ha
mai voluto che la usassi,dice che è pericolosa!”
“In
effetti,poi piove pure,forse è
meglio che prendiamo il pullman?”Suggerì io con un
sorriso ammaliante.
“No
principessina nanettina,oggi
moto”
“ma
ci bagneremo tutti”esclamai io
ignorando il soprannome,-più irritante di nasona-.
“Ti
prego,Rach,solo oggi!Andrò
talmente veloce che la pioggia non ci prenderà
lui”urlò lui con il suo solito
sguardo da cucciolo bagnato;sbuffai rimanendo incatenata nei suoi occhi
bruni e
in meno che non si dica mi ritrovai con le braccia strette alla sua
vita mentre
lui correva impegnato in una lotta contro il tempo verso la scuola.
Entrai
sicura nel McKinley –ovviamente
bagnata- sotto lo
sguardo indagatore di
tutti che mi osservavano,osservavano la povera orfanella tutta bagnata
in cerca
d’un posto caldo,che già avevo la mia giacca
profumosa e lui che mi
accompagnava sicuro e spavaldo fronteggiando gli sguardi di tutti.
“Ma
non stavi con il povero
Finn?”Commentò Santana ridendo,
“E
a te come va con
Brittany?”L’azzittì Noah,dandomi un
bacio sulla fronte lasciandomi per avviarsi
alla riunione di football.
“Rachel?”
“Finn!”Esclamai
sorpresa girandomi
verso di lui,con tono dispiaciuto;
“divertita
da Puck?”
“Si
abbiamo mangiato la pizza e
poi..” mi fermai di scatto abbassando lo sguardo,sperando che
non si fosse
arrabbiato,sperando che non urlasse.
“Rachel
io..”Sussurrò lui
avvicinando il viso al mio,per darmi un magnifico bacio,proprio in
mezzo alla
scuola,sotto gli occhi di tutti anche di Noah che era venuto per darmi
un’asciugamano.
Angolo
me:Prima di tutto voglio ringraziare blackflower,Candy C,Ainwen,e
Kilari97 per
aver recensito,e per avermi fatto notare alcuni orrori sui nomi
(ò.ò) Vorrei
sapere cosa ne pensate di come si sta mettendo la storia,anche se siamo
solo
agli inizi e tutto ancora deve succedere,per’esempio
Quinn,ancora non è
apparsa.
Finn
si sta instupidendo o cosa?E
cosa farà il nostro bel Puck dopo ora?Non sono dolcissimi
che sono addormentati
insieme,e lui che gli da la sua giacca *^*
UNA DOMANDA.
Voi preferite la
scrittura grande o
piccola come questa?