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Autore: Lia_the_Blue    05/01/2012    1 recensioni
Natale. Cena. Amici. Connubio difficile se vuoi preparare la vigilia di natale mettendo insieme gli Slayers. Ancora di più se il nucleo principale sono Filia e Xellos. Sarò riuscita a dare anima e corpo )come si suol dire) a questi due personaggi che di solito non contemplo nelle fic? XD Sta a voi deciderlo in attesa degli aggiornamenti alle altre fic. per ora buon anno a tutti^^
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Philia Ul Copt, Un po' tutti, Xelloss Metallium
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Questa fic è uno dei regali fatti per il forum di Slayers. Il tema era una fic su Xellos e Filia, spero di aver descritto bene due personaggi che non sono solita usare XD Inoltre userò FIlia e non Philia perchè quando la scrivevo era per fare prima a digitare ma per correttezza seguendo i nomi originali sarebbe Philia.

Cena di Natale con il cuore

 

Manine curiose. Candida e soffice neve. Un sorriso innocente. Profumo di festa.

Molteplici sensazioni e tanta dolcezza si mescolavano in Filia, nel vedere che quel piccolo drago scopriva per la prima volta la strana 'cosa' bianca che prendeva nelle mani curioso. Che non la conoscesse come nella sua prima nascita, fredda e senza tempo che avvolgeva avida ogni segno di vita, dentro e fuori di te.

Sospirò, il lavoro non era finito e l'antico palazzo che lei aveva scelto come location per la festa andava sistemato tutto da cima a fondo. Non voleva lasciare quel luogo un cimitero dei ricordi. Credeva fermamente che l'essenza dei draghi perduti potesse essere liberata togliendo i vessilli del'odio e distruzione da quel luogo. Aveva chiesto aiuto aXellos e a tutti quelli che con l'avventura con la stella nera erano rimasti suoi amici. Aveva dato degna sepoltura ai resti dei suoi simili, i draghi. Era riuscita a sistemare quel luogo abbandonato facendolo diventare un luogo nuovamente vivo. Una sala un tempo usata per i banchetti decise di sistemarla per la festa di natale dopo il pericolo di distruzione, in un palazzo che aveva visto orrore e sterminio. COme una rinascita, come quella del suo Val.

Mancava poco all'arrivo dei suoi ospiti, il luogo era un perfetto scenario natalizio. Il colore che impermeava l'ambiente era argento e rosso che davano a quell'antico palazzo un'aria misteriosa e come parte di un'altra dimensione. Le candele accese spandevano profumi speziati, che accompagnavano l'aroma zuccherino dei dolci sistemati su un tavolo apposito. Scelta ardua quella, considerando che un paio di amici sarebbero stati ben lieti di saltare i convenevoli e appostarsi tranquilli e beati a desinare. Meglio non istigarli, pensò. Finì di sistemare l’albero di natale interno, avendone preparato un altro, fuori, che si stagliava addobbato d’oro davanti l’ingresso, e si dedicò ai regali. Controllò che ogni biglietto sul tavolo fosse a posto e sospirò contenta. Tutto sembrava al suo posto, mancavano solo le decorazioni nella sala degli ospiti, da lei adibita con giochi e passatempi vari. Era sicura che non vi sarebbe stato uso migliore di quello, per il palazzo che le era rimasto a cuore.

Diede un’ultima occhiata a Val e sistemò i fiori che aveva acquistato, rossi porpora con lucenti foglie verdi, impreziositi da brillantini aggiunti dal fioraio. Era una comodità il teletrasporto per lei, era riuscita a sfruttarlo al meglio e ora, in quel luogo lontano, era il mezzo migliore per giungere con oggetti. Era diventata brava, e ne andava fiera. SI voltò per spostare un vaso di fiori e si ritrovò faccia a faccia con un sorriso sornione che le fece venire un colpo.

“Accidenti Xellos…non mi comparire più così…te l’ho detto mille volte….”
“Non ti eri accorta che ero qui??” domandò il demone bonario
“Ero impegnata a sistemare tutto, stanno per arrivare i ragazzi quindi aria….” Dicendogli di sloggiare con la mano.

“Veramente sono qui…non hai sentito le voci??” indicando con il bastone il corridoio da cui provenivano, flebili, urla e schiamazzi.

“…Non me ne sono accorta…...che figura…” si disperò lei, pensando alla brutta figura se il demone non fosse entrato prima ad avvisarla.

“figura di cosa…hai fatto un buon lavoro, non cè che dire…” annuì soddisfatto “loro per adesso stanno…giocando…Lina e GOurry hanno incontrato Ziras e per uno scherzo la nostra cara maga sta incenerendo fuori…”

“Cosa?? Se mi distrugge l’albero addobbato l’affogo nel lago ghiacciato!!!!” urlò la draghessa correndo all’esterno. Tutti gli invitati ridevano o commentavano il litigio fra Lina e l’astuta volpe, che preso di mira il seno non prominente, aveva scatenato il disastro. La permalosità di quella fanciulla, a detta di Xel, era micidiale soprattutto se si parlava delle sue parti anatomiche e che era comunque curioso di vedere fino a quanto si sarebbe spinta se non frenata dal suo compagno di viaggio. Xellos osservò divertito la draghessa agitare mazzate facendo scappare tutti spaventati, a difesa dell’albero pieno di fiocchi e biscotti al cacao. Si chiese, a quel proposito, se i due stomaci senza fondo avrebbero arrischiato la distruzione dei denti pur di assaggiarli.

Quando la calma rilassò tutti, facendoli entrare, si riversarono nella sala dei giochi, colpendoli per la maestosità dei decori originali mischiati ad arte con quelli festivi. Perfino Lina si complimentò al meglio, aumentando l’ego del drago che drizzò la coda per l’eccitazione.
“Sono davvero contenta di vedere che siete qui, era da tanto che aspettavo questo giorno. Buon natale già da ora a tutti e divertitevi!” esclamò salutando tutti i presenti.
“Questo è Val?? Ma è cresciuto molto. Cosa gli dai da mangiare??” si sorprese Ameria vedendo che in un anno, il piccolo drago era cresciuto quanto in quattro anni.
“Non siamo condizionati dal tempo umano…la nostra trasformazione fisica e psicologica si sviluppa in maniera differente…” sorrise Filia.
“Davvero i piccoli di drago crescono così in fretta??”. Lina parve molto sorpresa della notizia, tradendo agitazione.
“Si, rimangono in stato embrionale di più ma successivamente il loro sviluppo è veloce…”
“Dimmi assolutamente qualè il segreto, sarebbe ottimo per tutti evitando anni di pappe e pannolini….”la incitò, chiedendosi come potessero essere così straordinari i draghi.
“Segreto?? E’ nella nostra natura…”
“Oh Filia…possibile mai che le cose migliori le avete tutti voi draghi..?? Non è giusto…” sbottò la maga.
“Ehm..Lina, a che ti serve sapere come si fa a far crescere bambini in fretta??” la fissò dubbioso lo spadaccino.
Lei rimase spiazzata pochi secondi “AH…curiosità Gourry…sai che amo apprendere cose nuove…” schiarendosi la voce, mentre lui sembrava poco convinto.
“Allora ragazzi…se volete potete accomodarvi a tavola…” disse Filia, indicando la zona della sala da pranzo.
“AH…si mangia???” esclamò sorpreso Ziras che stava arrostendo uno spiedino di carne e verdure nel camino.
“Ma che cosa fai!!!!”
“Signora draghessa…avevo fame e ho pensato di fare uno spuntino…nessun problema, corro al mio posto…” pianse la volpe atterrita vedendo la mazza sopra la sua testa.
“VAI!!!!”
Per evitarla, tutti volarono letteralmente ai propri posti, segnati da una bella scultura fatta a mano a forma di alberello di natale con sulla punta, un cartellino infilato nella fessura. Quando furono tutti seduti, iniziarono ad esserci mormorii.
“Qualcosa non va?” chiese Filia dopo aver messo Val nel seggiolone.”
SI fissarono tutti malamente, poi SYlphiell intervenne “Ecco…posso sapere perché io sono finita 5 posti dopo il Signor GOurry??”
“Anche io allora, perché devo stare di fronte Zel?” disse Ameria causando nella chimera un imporporimento sulle guance.
“Ma…io ho fatto i posti secondo dei criteri e…”
“Quali criteri…perché LUI mi deve stare vicino…”borbottò Lina, avendo Xellos vicino e seduto a capotavola
”Per me non ci sono problemi, perché questi problemi?” disse limpidamente GOurry
Zel di colpo sbattè le palme sul  tavolo, facendo tremare i bicchieri urlando "Basta, siamo qui per festeggiare tutti insieme...andiamo avanti o finiremo la serata con il broncio. E' natale...." con tono secco e determinato. Cercando di nascondere ciò che provava vedendo gli occhioni di Ameria sbattere, ammirata per la sua chimera.
"...bene, allora vi servo il primo piatto...." annunciò Filia tirando il carrello da un'altra stanza "...Zel ha ragione, sorridiamo e festeggiamo tutti insieme..."
Iniziò a sistemare i piatti, che contenevano un piccione in salmì con contorno di patatine e verdurine varie. Riempì la tavola con antipasti e contorni vari e si sedette all'altro capotavola con affianco Val che ricevette da lei un bacino.
"Buona cena di natale..." augurò a tutti.
"Filia perdonami...ma a natale mangiate volatili mignon??" stupendo tutti.
"...Xellos, volevo cambiare...invece del solito tacchino farcito ho preparato una più raffinata cena senza problemi di taglio e simili...."
"Se lo dici tu....Filia..." poco convinto sul piccolo animale che languido, stava disteso ad attendere lui. Lo guardò, lo girò e rigirò, poi lo infilzò con la forchetta ma questa scivolò sulla pelle succosa e il piccione si schiantò contro il bicchiere che si abbattè sul bicchiere vicino, il quale continuò la sua corsa sul successivo e via dicendo, provocando un disastroso effetto domino per tutta la tavola  tornando verso di lui. Quando Gourry cercò di fermarli buttandosi con le mani sul suo bicchiere, colpì con la testa il candelabro di fronte che si rovesciò finendo con il prendere fuoco a causa del vino colato da uno dei bicchieri caduti. Il fuoco divampò furioso, tutti si buttarono via e in pochi minuti la tavola era colma non di cibarie e bevande ma fiamme dorate. Filia tenne stretto Val per poi posarlo in un angolo del grosso divano che lei aveva scelto come arredo e corse a vedere se i suoi amici avessero bisogno di aiuto mentre spegnevano il fuoco con la magia. In questo modo ci misero solo pochi minuti, ottenendo però un tavolo flambè.
"E ora...???" chiesero tutti, non sapendo come consolare Filia e come festeggiare il natale. Erano le otto di sera e il cenone era finito letteralmente in fumo. La draghessa si disperava per i corridoi del palazzo e quando qualcuno tentava di calmarla, lei urlava e piangeva più forte. SI rintanò nel bagno per un pò, finchè dopo un po’ non sentì ticchettare qualcosa sulla porta e la aprì.

"CHi è..."

"Sono il lupo cattivo...."

"NO sei lo scemo del villaggio..."

"Va bene, sono lo scemo del villaggio...che fai esci? Ormai è finito tutto...."

"SOLO COLPA TUA!!!" urlò la draghessa sbattendo la porta e fissandolo con occhi cattivi "Non sai neanche mangiare...."

"Colpa del volatile che è volato via eheh..."scansandosi dall'arrivo sordo della mazza appuntita.

"Idiota...sparisci o non rispondo di me..." lanciandogli addosso la mazza che volteggiando su se stessa si conficcò sul muro di fronte.

"Filia, Filia..il palazzo lo vuoi addobbare o demolire??"

"Sempre colpa tua..." andandosene verso la sala da pranzo.

Rimase a fissare il tavolo bruciato e sospirando, si mise a togliere decorazioni e parti superstiti, ma bruciacchiate, per la stanza. "Sarà un lavarone...eh Val?" disse, girandosi verso il divanetto ma non vedendo più nessuno. Si drizzò, rimase a fissare l'angolo vuoto ed emise un urlo raccapricciante che Xel gongolò felice "Ah...che buono...." passandosi un tovagliolo sulle labbra.

"Maledetto...dove hai messo il mio tesoro.....!!!"

"Ehm...parli dell'anello di Sauron?...mi sà che hai sbagliato film..."

"Idiota...." tirandogli il colletto dell'abito "non prendermi in giro e dimmi dovè il bambino!!"

"Ah...quel tesoro..." intuendo finalmente a chi stesse alludendo "...ehm...credo sia fuori....con tutti, hai visto che non cè più nessuno vero?" indicando con l'indice la finestra e sorridendole a 32 denti.

La ragazza si fiondò sui vetri dell’'enorme vetrata che dava sulla neve candida che si stagliava dal blu oscuro della notte. Tutto taceva, non vi era nessuno. Si voltò a piccoli scatti verso di lui con sguardo assassino, adocchiando un coltello della tavola ancora a terra, Xel deglutì e pensando propose "Ascolta, magari sono qui intorno...che puoi sap-ops..." ricordandosi infine di una cosa. Filia si fermò incuriosita, lo vide uscire da qualche tasca un foglietto e lo ascoltò mentre le leggeva ciò che era scritto sopra.

"...AIUTO!...aiuto siamo catturati...aiuto ci fanno male...salvaci....aiuto sono cattivi...."

La faccia dei due assunse un'espressione scioccata, non pareva una richiesta di aiuto e Filia si grattò la testa "Vorrei sapere chi l'ha scritta..." sentendo poi la risposta del demone " A chi lo dici..." sbuffando e lanciando via la lettera. "Bene Filia...direi che sono in pericolo e che dobbiamo far qualcosa..."

"NOn mi stupirei fosse colpa tua..." lanciandogli un'occhiata di fuoco.

"Secondo me sono fuori..." cambiò discorso il demone,  correndo di filata verso l'esterno.

Uscirono entrambi fuori, l'aria fresca della sera punzecchiò i loro visi come tanti aghi di ghiaccio. Il cielo era terso e puntinato da miriadi di stelle, che si stagliavano nel firmamento non essendoci luci che filtravano la loro bellezza. Filia si strinse nel mantello rosso impreziosito da pelliccia ai bordi e si guardò attorno, rabbrividendo per l'oscurità oltre le fiaccole che lei aveva accesso, e  per il silenzio che le dava un che di sinistro. Xellos le diede un pacca sulla spalla "Pronta?Questa sera è speciale, amici, magnifico cielo sopra di noi e un'avventura fuori programma".

"un'avventura?? Per me devi avere i criceti che ti girano in quel cervello maligno che ti ritrovi. Ma dove vivi, il piccolo Val è in pericolo e tu te la ridi???" tirandogli un orecchio.

"Ahio...aspetta magari....sono ancora qui vicino...incamminiamoci...." balbettò mentre lei lo faceva diventare come dumbo.

"Spero per te che stia bene e che arriveremo in tempo....." stringendogli ancora di più l’ orecchio rosso e tirandolo via.

Il posto era vasto, sembrava non esserci un indizio che conducesse da loro e Filia si demoralizzò. Iniziò a pregare disperatamente chiedendo aiuto verso i l cielo, finche non sentì tirare la veste "Ehm...tu non sei abituata ai posti innevati vero?...quando tu cammini sulla neve che succede?"

"...???....Che succede??...ti affossi..:"

"Cosa???"

"Si...le gambe camminano a stento in mezzo alle neve e...."ù

Lascia stare..." intuendo che l'ambiente come quello non era roba per lei "volevo dire che quando cammini sulla neve lasci orme...impronte...che puoi seguire...."

"AAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHH"

"OOOOOHHHHHHHH ma che urli!!! Sei peggio di Lina quando le dicono è una sogliola nana...:" tappandosi le orecchie.

"Hai ragione...dove sono ....dove sono...." urlò, cercando qualcosa che potesse seguire per trovarli.

"Ehi grande segugio dei cieli....non ci sai fare sulla terra ferma vero...??" le disse, indicando con il bastone una miriade di impronte lasciate dalla dizione opposta a dove lei cercava.

Arrossì di colpo, Filia, e si fiondò in quella direzione tirando il demone per il mantello che, seduto stile budda, si lasciava trascinare mentre scansava la coda del drago che si agitava a destra e a manca. Le orme portarono davanti a una grotta lontana alcuni metri, incastonata fra la vegetazione spontanea del luogo che con il suo verde scuro spiccava fra la neve morbida. Non si vedeva nulla dall'esterno e Xellos, liberatosi dagli artigli del drago, illuminò la sfera del suo bastone e invitò la ragazza ad entrare "Prego mia signora...." strappandole un sorrisone.

Avanzarono lentamente, sentendo strani rumori echeggiare fra le pareti, sentivano rumori di gocce d'acqua che cadevano e strani trascinamenti che facevano paura alla draghessa. Dopo un metro circa, si ritrovarono una specie di sala enorme che circondava un laghetto, con stalattiti lucenti quasi fino a terra e cristalli nativi che brillavano dalla roccia e rimasero senza fiato. A Filia gli occhi si illuminarono, adorava luoghi come quelli, mistici e carichi di magia della natura. Filia si avvicinò a una grande stalattite che poteva raggiungere con la mano, poi sentì Xel chiamarla per farle vedere una cristallina stalattite che giungeva fino a terra. Era trasparente, luccicava quando il riflesso dell'acqua si frangeva con la sua struttura e Xellos si mise di fronte a lei, con il pezzo di ghiaccio a dividerli. Filia posò la mano sul freddo ghiaccio incolore e lo stesso fece Xellos fissando le loro immagini come la stalattite le mostrava.

"Avevi mai visto un posto come questo?" gli chiese con un filo di voce.

"Diciamo che quello che voi chiamate paradiso è una rappresentazione di luoghi come questo..."

"Ora fai il demone millenario pieno di saggezza?"

"Diciamo...che dico quello che penso..."

"Perchè ti comporti sempre così con me..."

"...perchè mi viene di farlo..."

"...perchè..."

"...mi ispiri...."

Il rossore che colorò le guance del drago fu intravisto appena dal demone che sorrise. Una luce azzurrina e fievole comparve alla  destra di Filia che si spaventò, comparendo dal tunnel che non avevano visto prima. Quando strane ombre si stagliarono davanti a loro, Filia si buttò fra le braccia di Xel, che preparò il bastone aprendo gli occhi.

"E' il mostro delle nevi...??" urlò isterica lei

"comportati da drago....damigella...."

"se sono damigella...allora proteggimi tu..." stringendosi a lui tremante.

"Se è necessario...forse..." fissandola negli occhi.

"HO FAAAMMMEEE!!!"

"CAlmati, appena Xellos porta Filia mangiamo...."

"Su Lina calmati, Xellos ha detto chiaramente che avrebbe portato Filia qui a qualunque modo...abbi pazienza..." facendo gelare il drago che fissò Xellos con occhi sgranati mentre lui fischiettava.

Fu allora che Lina, Gourry e Zel comparvero davanti a loro e Xellos lasciò Filia dalla presa e la fece cascare per terra in tempo per non essere visto dal trio. Il tonfo e l’urlo di dolore fece spaventare i tre amici che sguainarono le spade o pronunciarono le parole di un incantesimo. Solo quando Xellos li salutò si tranquillizzarono "Ehi...ce ne hai messo di tempo...e Filia...?" domandò Lina.

"Filia è QUI!!!" urlò lei rialzandosi scompigliata e con la mantella per aria.

I tre deglutirono e sudarono freddo, sbuffava come un toro imbizzarrito che aveva visto qualcosa di rosso agitato dal monello di turno. E sembrava che stesse per caricare su Xel. Gourry e Lina dovettero calmare il drago spiegandole l'accaduto "VOlevamo per te il natale che desideravi e abbiamo trovato il posto adatto per il miglior cenone di natale..." disse allegramente la maga, portando Filia verso il corridoio che conduceva in una magnifica sala decorata, probabilmente dai draghi, come tempio ormai distrutto. Tutti avevano preparato la cena, la stanza e avevano pulite alla meglio. VI erano molti più cristalli e stalattiti luccicanti, la parete sembrava avere pagliuzze o piccoli diamanti che sfruttano la luce di candele e torce per far scintillare tutto. Nastri d'argento e oro ornavano le pareti, l'albero della sala da pranzo era finito al posto della vecchia statua ormai distrutta del Dio Drago. Un grosso tavolo con tovaglia rossa e bianca e imbandito con piatti, posate e bicchieri e pieno di cibarie cucinate apposta. Il cuore di Filia batteva forte, guardava ogni cosa con stupore. Quando vide Val camminare incespicando verso di lei, corse ad abbracciarlo e riempirlo di baci. Tutti i presenti le augurano buon Natale.

"Ringrazia però Xel per tutto questo..." disse Ameria sorridendo.

"Perchè Xellos??" chiese stupita

"Semplice Filia...lui conosceva questa grotta e ce l'ha indicata, si è offerto di portarti qui solo quando avevamo ormai finito. Due ore fa....su vieni, mettiamoci a tavola. Ho fame...." rise Lina correndo a tavola tirando Gourry per un braccio, imitata da tutti.

Rimasero in piedi in un angolo, Filia con Val in braccio e Xellos a pochi passi da lei. Lei lo  ringraziò con capo e con la mano lo accompagnò alla tavola, raggiungendo tutti e ritrovandosi faccia a faccia, entrambi a capotavola. Sorridendo per tutta la serata, mentre la danza del fuoco delle fiaccole accendeva come un cielo stellato il tempio del natale di quel gruppo di amici.








   
 
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