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Autore: KeilaStradlin    05/01/2012    1 recensioni
Mmm... praticamente una raccolta di miei scleri poetici, molti sullo stile di "Le Luci Della Centrale Elettrica", ecco perché si chiamano "Scleri Vascobrondiani"...in attesa, forse, di un titolo più adatto.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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La verità delle vostre povere vite.



Starsene seduti qui non ha più senso ormai.
Vorrei vederti rimanere, solo per poi, guardarti andare via.
Piovono silenzi e lacrime sul tetto di casa mia.
Nei nostri sogni ricorrenti ho visitato mille città, sorvolato mille luoghi differenti,
in un blu elettrico di speranze e parole vuote.
Siamo caduti a pezzi un po' alla volta. Mi dispiace.
Corri a prendere l'autobus e vattene, vattene ancora da qui.
Tappeti rossi scoloriti, e muri ridipinti coprono i miei occhi.
Camminiamo, di nuovo, camminiamo insieme nell'eternità dei tuoi capelli luminosi.
Queste scritte fosforescenti ci hanno chiuso in cantina, non possiamo più uscirne.
Fammi respirare.
Ho sentito di uomini soffocati nel fango.
Possiamo trovare un altro modo per sentire il vento, appoggiare l'orecchio ad una conchiglia in un'imitazione così falsa.
Ho ancora la forza per star qui, fermo, immobile, un po' morto.
Morto dentro.
Mi sono chiuso dentro un armadio venerdì sera per non sentire le tue urla.
E allora sbrighiamoci ad uscire vivi da qui, prima che ci sbarrino le porte.
Hanno picchiato innocenti con i manganelli.
Ho corso fra pozze di sangue e corpi rovesciati, solo per raggiungerti stanotte.
Dammi da mangiare come un cane randagio.
Tienimi con te e dammi la mia cuccia.
Sono stanco delle stragi che ci meritiamo.
Il governo è crollato,
e le piazze sono piene di cadaveri.
Sono stanco di questa guerra psicologica.
Cavalcano cavalli invisibili, e distruggono sogni di carta.
Sogni virtuali. Stacca il cavo di internet del tuo computer.
Ci hanno coperto gli occhi con dei panni incandescenti, adesso siamo cechi.
  
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