Dentro una vertigine che danza...
Ti nascondi nella foschia, ma io ti vedo sai?
Ti
vedo litigare con le stelle, insultare la luna e prendere a calci
l'erba. Ti vedo inghiottire la luce del tramonto e illuminarti di
arancio. Ti vedo correre tra gli alberi, inseguito dai tuoi fantasmi
e dalle tue paure.
Stai
tranquillo, le ombre non potranno lambire il tuo fuoco. Non dovrai
più cercare rifugio in albe lontane, in pensieri futuri. Potrai
raccoglierti in preghiera sotto una coperta o dentro l'acqua calda di
una vasca da bagno. Sussurrerai parole d'amore al vento che le
conserverà con le sue mani di giada.
Sarai
libero di piangere alla luce della luna e di ridere, allo spuntare
del sole. Non ti perderai più nell'immensità, guardando un ciliegio
in fiore abbandonare le sue dita al soffio di primavera. Non dovrai
più attendere la pioggia per uscire di casa e per nasconderti tra le
gocce.
Camminerai
tra le braci col sorriso sulle labbra perché avrai una meta, una
casa, un fuoco a cui tornare per scaldarti le dita congelate da mille
viaggi.
Avrai me, che ti aspetto sulla soglia, abbracciando le tue ali nere.
* * *
Lo so, non è un granché, ma ero ispirata e non dico mai di no all'ispirazione. I pensieri sono, ovviamente, dal punto di vista di Sophie ;) Il titolo è ispirato a una canzone di Cristina Donà che porto nel cuore, Universo e che associo con un sorriso alle vicende di quei due :D
Un commento, anche solo per dirmi che non ho capito nulla e che ho stravolto tutto, è graditissimo
Lethe