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Autore: Emma Wright    05/01/2012    13 recensioni
Grisam sta per passare una giornata molto importante per lui, e si ritrova a ripensare a tutto quello che ha dovuto passare per arrivarci.
Oneshot sul pairing Pervinca/Grisam, spero sia di vostro gradimento :)
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Grisam Burdock, Pervinca Periwinkle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sei anni.

Ecco l’età che avevi quando mi sono reso conto di quanto eri speciale.
Molti ti vedevano come una bambina difficile, così diversa dalla sua dolcissima gemella. Ma a me piaceva quel tuo modo di fare, incurante dell’opinione altrui.

Dieci anni.

Li avevi giusto computi, quando il Nemico tentò di rapirti, per portarti lontano da noi, lontano da me. Era fine giugno ma faceva freddo, e gelida era l’aria che si respirò al villaggio in quel periodo e nei mesi successivi. Nessuno credeva più a nessuno.

Non c’è alcun motivo di preoccuparsi, dicevano i grandi, ma sapevo che non era così, e a quanto pare avevo ragione.

Perché poco dopo ti avrei perduta un’altra volta.

Ma ho continuato a volerti bene, anche quando tutti gli altri ti chiamavano traditrice, e facevo finta di non sentire quelle strane voci di presunte tue alleanze col Nemico. Negando l’evidenza, fino alla fine.

Non mi sbagliavo. Oggi so che quel sentimento che provavo ogni volta che la mia mente volava a te era l’amore, ma allora non potevo capirlo.

Dodici anni.

Quanto ho amato quei tempi. Non eravamo più bambini, ma neanche adulti. Era bello godersi quella specie di periodo d’intermezzo, eravamo là, sospesi tra la fine della nostra infanzia e l’inizio di una storia ancora più grande e complessa; e cambiavamo, lentamente forse, eppure qualcosa che era già dentro di noi cominciava a farsi sentire.

Quindici anni.

Ecco, quando partì la tua fata.

Eri triste e sembravi così distante, sola con il tuo dolore, eppure avevi sempre il tempo di sorridermi di nuovo, tra un litigio e l’altro.



E adesso siamo cresciuti entrambi, e mi trovo qui a cercare di dare un senso ai miei pensieri disordinati.

Dovrei dormire, ma non posso.

Non oggi.

È appena sorta l’alba di una giornata che resterà per sempre impressa nella mia memoria, per quanto caleidoscopica possa diventare nel corso degli anni.

Tra poche ore sarai mia moglie.

Abbiamo mantenuto l’antica promessa, non ci sarà più bisogno di trasformarti in una poltiglia di “fango e vermi”, mie testuali parole.

Sorrido a quel piccolo scorcio di vita quotidiana che si riaffaccia, fuggendo all’oblio.

La porta della stanza si apre, sbattendo fragorosamente.

Mi volto. È lei, è sempre stata lei.

-A quanto pare non si può star da soli due minuti senza venir disturbati da una presenza alquanto gradita.

Pervinca si irrigidisce ascoltandomi, poi sembra rendersi conto di qualcosa e scoppia a ridere.

L’eco di quel suono cristallino vibra nell’aria.

Quanto mi piace vederla così, a braccia conserte sulla soglia, come per darsi un aspetto severo.

-Ma come siamo diventati galanti- dice cercando di ricomporsi –Di quando in qua mi tratti con il dovuto rispetto?

La faccenda delle buone maniere è il nostro gioco, è divertente poter parlare così senza finire darci dei matti.

-Non raccoglierò la provocazione.

-Bene, perché mi pare che la nostra età dell’oro sia terminata, d’ora in poi saremo costretti a sopportarci a vicenda sempre e comunque, signor Burdock.

-È un rischio che sono disposto a correre, signorina Periwinkle.

-Se lo dici tu- fa la mia Vì, scuotendo la testa e ridacchiando.

-Lo dico io e lo pensano tutti- mi alzo e la raggiungo –E poi la nostra grande avventura non è finita… Non è ancora cominciata.

 



Okay, è ufficiale, mi sono consacrata in nome della letteratura (?) romantica. Comunque quelle che mi conoscono almeno un po’ non dovranno temere, terrò accesa la modalità-frasi-dolci-eccetera solo nelle mie fan fiction, nessun rischio di contagio per il mio modo di essere. =D
Per quanto riguarda la mia raccolta, in caso a qualcuno interessasse,
-si sentono i grilli frinire-
-rotola una balla di fieno-
ehm, dicevo, ci sto lavorando: inizialmente questo doveva essere il capitolo su Grisam, ma poi mi sono resa conto che con i missing moments centrava poco e niente. Io amo partire da un’idea, scrivere e vedere dove mi porta, e oggi è uscita questa cosa. Per ora sono bloccata alla drabble di Scricciolo, poi si vedrà ù.ù
Tre note sulla storia: perdonate lo stile quasi arcaico (me ne sono accorta rileggendo); se i personaggi sembrano OOC –rabbrividisce- mi sento scusata perché ormai sono grandi (lo so, è una pessima giustificazione, ma cercate di capirmi!). Poi, non ricordavo esattamente quanti anni avesse Pervinca durante il primo attacco, magari potreste dirmelo voi, ho messo dieci perché era più indicativo.
Bene, ora vado! I compiti mi aspettano! :(
*comincia a piangere*
Baci, Hermes*
*in ben pochi capiranno il significato di questa sorta di soprannome, forse solo Frency e Acquamarine_, diciamo che una certa persona ama affibbiare nomignoli strani. Tanto questa certa persona non conosce il fandom e non saprà mai di essere stata citata (spero!) -.-
Buona Epifania a tutte! *-*
   
 
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