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Autore: Ciambelsa    05/01/2012    3 recensioni
Una cucciolosissima songfic sulle note di Quasi Adatti, dei Tre Allegri Ragazzi Morti, che consiglio a tutti, perché è assolutamente meravigliosa!
Qui ci sono un po' tutti, è un po' un casino, con 10391293232 intrecci vari xD
Sì, okkei, come presentazione fa schifo, ma non importa, facciamo finta di nulla! :D
Buona lettura! ((:
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quasi adatti a garantire il giusto risultato,
Duncan è in ansia.
Si trova in un ufficio buio e senza finestre per un colloquio di lavoro.
L’ aveva promesso ai suoi genitori, ai suoi amici, a se stesso.
A Gwen.
Stringe il curriculum al petto.
Ce la deve fare.

Quasi adatti a star seduti dentro un’ auto accessoriata standard,

Geoff è seduto con Bridget in una macchina, bloccati in mezzo al traffico.
Fa caldo, si stanno sciogliendo, stanno andando in spiaggia.
Geoff vorrebbe dare a Bridget una limousine, e si strugge.
Deve diventare ricco.
Vuole dare alla sua ragazza il meglio, non solo una misera auto così…
normale.
La donna che ama si merita solo il meglio.

Quasi adatti a scuole con i crocefissi ai muri,

Università.
Facoltà di medicina.
Gwen è annoiata, stanca, spossata.
E non gliene frega niente di ciò che sta blaterando il professore.
Il crocefisso al muro la guarda accusatorio, lei ricambia lo sguardo con odio.
Non vuole essere sotto l’ occhio di dio.
Vorrebbe essere Satana.

Quasi adatti a discoteche come gabbie,

Trent, per la prima volta in vita sua, è in discoteca.
E lo odia.
Perché ama la musica.
La gente si dibatte senza ritmo, quel “rumore” è assordante, le luci lo accecano.
E ha mal di testa.
Si è lasciato convincere dai suoi amici, perché secondo loro aveva bisogno di distrarsi.
E di una ragazza.
Ma lui voleva Gwen.
E le ragazze come lei non vanno in discoteca.
Perché era venuto, perché?
Stava solo peggio.
-Dai, Trent, chiudi gli occhi e tuffati!-
Uff, va bene.
Beve il suo drink iperalcolico e si butta nella folla.
Il popolo del ballo a ogni costo.
Chiude gli occhi e cerca di muoversi a ritmo, schiacciato tra la gente.
E cerca di non pensare.

Quasi adatti a innamorarsi di un animale a pelo corto,

Sierra fissa Cody con aria innamorata.
Come al solito.
I capelli le sono ricresciuti, e porta un corto caschetto.
è… carina.
Cody non credeva che l’ avrebbe mai ammesso.
Lui scriveva, lei lo guardava, per una volta in silenzio.
Non sa che fare, vorrebbe scacciare questo pensiero, ma…
la rivelazione lo folgora.
-Sierra?-
-Sìììììì, Codychino?-
Sierra lo guarda con amore.
Lui la trova davvero… bella.
E poggia le sue labbra su quelle della ragazza.
Il bacio cresce d’ intensità piano piano.
Sierra non vuole crederci.
Cody nemmeno.
Entrambi vorrebbero fermare il tempo.

Quasi adatti a raccontare agli altri i propri cazzi,

Heater non vuole credere a quello che sta facendo.
Prende il telefono.
Fa il numero di chi non avrebbe mai creduto, pensato, voluto.
-Pronto?-
Una forte voce femminile, con una nota leggermente sorpresa.
-Courtney? Sono Heater. Possiamo parlare?-

Quasi adatti, quasi adatti, quasi adatti, quasi adatti,
Quasi adatti ai pugni presi
o tenerli tesi in alto, per intimorire un arbitro di calcio.


Grazie, le faremo sapere.
Duncan mastica queste parole, e sente che gli sta venendo un’ indigestione.
Un’ altra sconfitta.
Non gliel’ hanno detto esplicitamente, ma lui lo sa.
Tutto il peso delle sue sconfitte lo sta soffocando, mentre vagabonda chissà dove.
Gli fa male la faccia.
Non ha mai superato il trauma di avere un pugno da Cody.
Gli sta venendo tutto addosso, non ce la fa più.
Vuole tirare il pugno alla vita che lo riscatterà.
Duncan si sente maledettamente sconfitto.
-Ma dai, era un fallo nettissimo!
Tyler è nervoso.
è una partita importante, e Lindsay non è venuta, anche se l’ aveva promesso.
Lo sapeva che non doveva contare troppo sulle sue promesse.
Stanno perdendo, e l’ arbitro non vuole concedere il rigore.
Il giocatore della sua squadra si sta ancora rotolando per terra, ma l’ arbitro è impassibile.
Tyler non può sopportarlo.
Mostra minaccioso il pugno, e gli lancia una seria di insulti sanguinosi.
Tutti si fermano, come se si fosse bloccato il tempo.
Tyler vorrebbe davvero che fosse così.
Poi l’ arbitro fa uscire il cartellino rosso, impassibile.
Tyler scappa via.
Ne ha abbastanza di falli, pugni, cartellini e di arbitri venduti.
Non è adatto a tutto questo.
 
Quasi adatti a rinunciare alle proprie fantasie,
Quasi adatti a risolver tutto con una rapina in banca…


Geoff è steso sulla sabbia, mentre Bridget fa surf.
Sogna tappeti rossi, soldi, vip, feste, ricchezze, limousine, paparazzi, yatch.
Ha bisogno di soldi.
Vuole offrire il mondo a Bridget.
E non può.
Geoff resta al sole a pensare.
Guarda Bridget, che è così bella tra le onde, la sua piccola Venere dagli occhi verdi.
Che merita molto di più.
E lui glielo darà, il meglio, in un modo o in un altro.
Tutto, per Bridget.

Quasi adatti, quasi adatti, quasi adatti, quasi adatti, quasi adatti, quasi adatti, quasi adatti,
Quasi adatti a spingere le ruote oltre i duecento e venti.


Alejandro corre sull’ autostrada.
Il limite è cento, e lui con la sua Ferrari sta superando i duecento.
è innervosito, disperato.
Le sue emozioni hanno una faccia e un nome.
 E un corpo molto sexy.
Heater.
Non era mai stato debole con nessuno, Alejandro, ma lei…
lei lo scombussola completamente.
Lo fa sentire così… fragile!
Ma Alejandro Burromuerto non è mai stato fragile.
E mai lo sarà.
Deve solo levarsela dalla testa.
E basta.
La sua presenza aleggia nella macchina.
Alejandro preme sull’ accelleratore.
Deve seminare lei, il suo fantasma, la sua presenza, il suo odore, e soprattutto, deve scappare dall’ Alejandro Burromuerto che è diventato.
Gli squilla il telefono. (non prendetela come informazione futile, tenevetela in testa, bellezze, nda)

Quasi adatti a dare il giusto peso ai sentimenti…

Due ore dopo, Heater piange ancora a telefono con Courtney.
- È che… nessuno mi ha mai dato filo da torcere! Nessuno mi ha mai dato tante emozioni come lui…
Mi sento così debole…
Oh, Courtney, non so come fare!
Io lo amo, ma ormai non ho più speranze!
Non ho mai dato peso ai miei sentimenti, e ora loro mi stanno soffocando!
Sono così debole, come farò?-
Courtney la capiva.
-Heater, c’ è una sola cosa da fare.
Devi telefonargli e dire tutto quello che hai detto a me.
Sai, Heater, i sentimenti sono importanti.
E Alejandro è pazzo di te, lo so.
Lo ammetto a malincuore.
Su, chiamalo. Dai, su, e sappi che puoi chiamarmi sempre.-
Courtney non ci voleva credere, ma era sincera.
-Grazie.-
Heater non ci poteva credere, ma lo aveva detto.
Attaccano la chiamata.
La ragazza fa un respiro profondo, e fa ciò che le ha detto Courtney.

Quasi adatti, quasi adatti,  [x8]

Duncan è steso sul letto, accanto a Gwen.
Entrambi sono distratti, assenti.
Non le ha detto com’ è andato il colloquio, ha detto che era una sorpresa.
Cerca la forza, Duncan.
Cerca il coraggio di dire che ha avuto un ennesimo pugno dalla vita.
Gwen si alza.
Squilla il cellulare.
Non vorrebbe rispondere, ma il suono lo infastidisce.
-Pronto?-
-Pronto, salve, parlo con il signor Johnson?-
-Sì, sono io.- Duncan si mette a sedere.
-Bene, io sono il signor Thompson.
Sono felice di annunciarle che abbiamo valutato il suo curriculum, e ci è piaciuto.
Può cominciare tra due giorni?-
-S-sì, certo, certo, grazie!-
-Ottimo! Mi raccomando, puntuale!-
E riattacca.
Duncan fissa il telefono incredulo.
-GWEN, GWEN, GWEN!-
Lei esce dal bagno, da giorni è stremata, scocciata, non ce la fa più.
-HO OTTENUTO IL LAVORO! CE L’ HO FATTA!-
Gwen sgrana gli occhi.
E cominciano a saltare e ridere per tutta la casa, abbracciandosi forte.
Poi si stendono sul letto, esausti.
Duncan è soddisfatto e fiero di sé.
Ce l’ ha fatta.

Quasi adatti, Quasi adatti… [x8]

-Geoff, dobbiamo parlare.-
Bridget ha gli occhi furiosi.
Geoff è sorpreso.
-Dici.-
-Senti, la devi finire! Che hai? Sei sempre pensieroso, insoddisfatto!
Se sei stanco di me, dimmelo!-
Lui si blocca. Come può pensare una cosa del genere?
-Bridget! Io ti amo! E voglio solo il meglio per te! Sto cercando un modo per darti di più!
Devo fare soldi, tu devi avere tutto!
Soldi, limousine, vip, feste, lusso…
Ma io non posso offrirtelo…-
Gli occhi di Bridget si addolciscono.
-Oh, Geoff! Ma a me basti tu!
Io non voglio avere ricchezza, soldi, vip, io voglio solo te!
Non sono fatta per essere ricca, mi piace questa vita, mi piace stare con te! E basta!
Il sole ti ha dato un po’ alla testa, eh?
Su torniamo a casa!-
-Ma…-
-No, niente ma! Mi sento già abbastanza ricca ad averti!-
Si baciano, e si incamminano verso la macchina.
“Devo aver preso davvero un gran colpo di sole. Bah.”
Geoff scuote la testa, scacciando via tutti quei pensieri maledetti.

Quasi adatti, quasi adatti, [X8]

Gwen è stesa sul letto con Duncan.
Si sente fiera di lui, ci è riuscito, e lo ascolta mentre parla eccitato, e si fa abbracciare stretta.
Ma a un certo punto non ce la più.
Qualcosa di rompe, dentro di lei.
Scoppia a piangere sul petto di Duncan.
-Piccola? Che c’ è? Gwen!-
Non l’ aveva mai vista piangere.
Lei non piangeva mai.
Lui non sa che fare, lei non riesce a smettere.
- È che tutti voi ce l’ avete fatta, e io sono così debole, e mi viene tutto addosso, e non so più niente, non so che fare, sono triste triste triste, e ho un esame tra una settimana e non so niente! E in più c’ è un crocefisso in classe!-
E i singhiozzi si fanno più forti.
Duncan a mala pena riesce a capire quel torrente di parole.
La stringe forte a sé e la lascia piangere, che in questi casi le parole non servono.
I singhiozzi si fanno più deboli.
è il momento di Duncan.
-Gwen. Ti capisco e mi sento in colpa per non essermi mai fermato a parlare.
So che è brutto, hai tutto addosso, ma ora ci sono io, streghetta, e questo peso lo sosterremo in due.
Combatti, Gwen, ne hai assolutamente la forza, passerà.
Ce la faremo.
Entrambi.
 Insieme.
E non è affatto vero che non sai niente, sei fortissima! Ma se proprio vuoi, ti aiuterò io.-
Gwen ride tra le lacrime.
-Ma se non sai niente di anatomia!-
-Lo so, ma imparo in fretta, stellina, e sarà pure l’ ora che mi faccia una cultura!-
-Grazie, Dunc. Mi dispiace per la scenata.-
-Fa sempre bene, stellina.
Anche se non li rifare più! Mi è preso un colpo!
Dai, tu hai me e io ho te, ce la faremo.-
Gwen sorride.
-Sei proprio un bravo ragazzo.-
-Fanculo. Ah, un ultima cosa!-
-Mh?-
-Non possono costringerti a guardare il cadavere di un uomo in miniatura.
Chiedi di toglierlo.-
La bacia, e sparisce in bagno.
E per Gwen si apre un mondo.
-Dunc?-
-Sì?-
-Ti amo!-
-Anche io, piccola, ma non ti abituare a sentirmelo dire!-




Vero che è carino l' effetto arcobaleno? *.*
I miei colpi di genio :DDD 
Bene, io vi consiglio di ascoltarvela, questa canzone, è assolutamente splendida.
Sì, questa song fic è un po' un casino, ma ho il gusto dell' orrido.
Bene. tutto qua. 
ArrivedOrci, alla prossima! 
ella.
  
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