Anime & Manga > Hakuouki
Segui la storia  |       
Autore: Gipsy Danger    05/01/2012    2 recensioni
48+1.
Quarantotto frammenti di vita e un epilogo. Quarantotto voci (alterne) e una fuori dal coro.
Quarantotto momenti mancanti. Più uno che non sarà mai dimenticato.
[In corso: arc 2Hero - Forever we are].
1# È persa nelle strade di Kyoto, in balia della corrente.
2# Dieci sassolini. Ora sono pietre.
3# Non c'è nome per il fiotto di calore che le sboccia nel petto.
4# La salita è finita. La scalata comincia ora.

Fan fiction partecipante alla challenge "The Four Elements"
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Otherverse, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Land of Make-Believe
Part 1: Donten
-Forever we’ve been-


13.  Ripetere:
[The two of us are walking like soldiers]
Terra#04. Eclittica.

*
“This second chance I know won't last
But it's ok, got no regrets
And I, I feel the end is near
I'm a fool
Can't get closer
But I'm doing what I should

I've been drowning in sorrow
chasing tomorrow
running away
Now you're crossing the border
sealing tomorrow
but you're not afraid”

Sinéad, Within Temptation

*

Giriam giriam intorno al Sole
intorno alla Terra, la Luna s'avvita...

Dovrebbe concentrarsi, ma quella filastrocca non smette di tormentarlo. Si allunga pigra tra un pensiero e l'altro, complice del profumo d'incenso. Da quando ha messo piede nella casa da tè, non l'ha più abbandonato.

Giriam giriam intorno al Sole.

È fermo, lui, in questo istante. Fermo al centro della stanza dalle pareti dipinte e fermo d'intenti.
“Possiamo iniziare, Amagiri – dono?”

La diffidenza negli occhi del Satsuma inginocchiato davanti a lui è palese. Un miscuglio di rispetto, timore, nervosismo – anche ribrezzo, sì.
Ribrezzo per i suoi capelli rossi e gli occhi azzurro ghiaccio.
Troppo poco ordinari, anche per un oni.
Amagiri Kyuuju si dimentica spesso che agli occhi umani è alieno tanto quanto i gaijin approdati sulle coste con le loro navi nere.  Cose che capitano. Agli oni non interessa poi così tanto il proprio aspetto fisico.
“Hai.”

Un cenno di assenso. Il Satsuma si allunga e prende la missiva.
“Mi aspetto che venga presentata ai vostri due compagni,” ammonisce, ma la voce gli muore in gola sotto lo sguardo dell'oni. Imperscrutabile.
Davvero ti aspetti qualcosa, ningen? Veramente?
Ancora una volta, Amagiri si limita a un cenno del capo.
“Naturalmente. Com'è già stato stato stabilito, sono portavoce per tutti e tre.”
Il funzionario stringe le labbra.
Forse spera di mantenere un certo contegno, con la maschera di bronzo che gli presenta, ma Amagiri è bravo a leggere oltre la facciata.
Al di là del grazioso contegno, l'uomo sta pensando che tre oni sono anche troppi.

“Mi chiedo perché non si siano presentati a loro volta.”
“Non sarebbe stato necessario. Conoscono i termini del patto quanto me, se non meglio.” Shiranui di malavoglia, Kazama perché deve, ricorda Amagiri. “E avevano affari a cui badare.”
“Oh?”
Amagiri prende un respiro profondo.
Trova un punto tranquillo e concentrati.
Tra poco uscirà dalla stanza e dalla casa da té, tra poco sarà tutto finito. Non vale la pena di indispettirsi per l'indiscrezione di un essere umano.
Tace, dispiega la missiva, la legge – conosce già il testo a memoria, è solo per dare una parvenza di umanità a quest'incontro.

Come già prima, lo trova una stupidaggine.

I feudi ribelli non fanno che scannarsi alle spalle gli uni degli altri, troppo guerrafondai per rinunciare alle liti interne, ma quando si tratta di siglare accordi non è necessario né lo spreco di carta né l'umiliazione di appartarsi per firmarla.
Tra gli umani basta la parola. Così facile da rompere, così ipocrita.
Per tenere sotto scacco loro ci vuole una catena ben più forte.

“Ho controllato e ricontrollato affinché fosse tutto in ordine,” lo informa il funzionario, distaccato.

Amagiri lo ignora e scorre le ultime righe dell'accordo.
Qui, nell'inchiostro, è racchiusa la sorte della sua razza. Sempre che razza si possa ancora chiamare.
Dopo le rappresaglie dello shogun contro la loro presa di posizione, sono rimasti in tre – e, secondo gli umani dei clan Satsuma, Chooshu e Tosa, inevitabilmente destinati a spegnersi.
Lui glielo lascia credere.

Giriam giriamo intorno al sole
intorno alla terra la luna s'avvita
non moriamo di morte, noi...

“Va bene.”

*

Kazama non c'è ad aspettarlo fuori.
Amagiri lancia a Shiranui un'occhiata interrogativa, e il demone più giovane risponde con una stretta di spalle.

“Si annoiava.” borbotta, a mo' di scusa.
“Ti avevo chiesto di tenerlo d'occhio.”
“Hai paura che si faccia ammazzare?” ironizza il cecchino. Il suo è un sorriso scherzoso solo a metà. Fino a qualche secolo fa sarebbe stata una battuta.
Adesso è realtà.
Amagiri scuote il capo. Non sono nella capitale, sotto gli occhi dello Shogun e dei suoi cani da guardia, ma non per questo si fida della discrezione di Edo.
“Almeno ti ha detto dov'era diretto?”
“No. Se ti consola, non dovremmo frugare i bordelli. Anche se una visita non mi sarebbe dispiaciuta.” Shiranui si appoggia al muro del vicolo, prende qualcosa dalla vita e se lo passa tra le mani. Una pistola, una di quelle nuove armi dall'Occidente.
Amagiri non commenta.

“Com'è andata con le trattative?”
“Come doveva andare.”
“Quanto mi piace il tuo lato espansivo, Amagiri, davvero! Volevo venirci anch'io, comunque”
“Avresti ammazzato tutti per noia.” puntualizza l'oni, in tono pratico. “Per non parlare di Kazama.”
Pausa.
“Da dove viene quella?”

Shiranui sbarra gli occhi e subito il suo sguardo si accende d'irritazione.
“Non l'ho rubata, se è questo che stai chiedendo.” sibila, offeso. Le iridi viola percorrono l'arma. L'intera struttura dello strumento puzza di morte e di polvere da sparo. “È stato un ningen.”
“A rubarla?”
“A prestarmela, spiritoso-” un giorno o l'altro dovremo fare due parole sul rispetto per chi è più maturo di lui, si dice Amagiri, con una punta di irritazione - “Ho scambiato due chiacchiere con lui e i suoi compagni su questo nuovo tipo di armi. Non sono male, sai? Affatto.”
“Le armi o i ningen?”
Silenzio.

Amagiri lancia un'occhiata alla via. Luci, colore, musica, profumi, risate, chiacchiere. Loro non appartengono a questo mondo. E nemmeno un patto con i tre feudi più fedeli all'Imperatore possono cambiare la loro natura.

È solo una sistemazione temporanea.
Passerà anche questo.
Come ogni altra cosa.
“Meglio non affezionarsi a nessuno.”
“Chi, io? A quegli...insetti? Stai scherzando, spero.”
Amagiri alza una mano, in segno di pace. Era necessario specificarlo. Quelli di loro che sono rimasti soli hanno finito per disperdere il proprio sangue accoppiandosi con gli umani e convivendo con l'altra razza. A loro non è più concesso.

“Andiamo a cercare Kazama – dono.” mormora. “Vedi di non ammazzare qualcuno.”
“Oh, non temere.” Il volto di Shiranui s'indurisce. “Aspetterò il momento adatto e le persone giuste.”
Con questo patto si attesta l'alleanza tra i clan Satsuma, Chooshu, Tosa e i rimanenti oni dell'Ovest-

Più ci ripensa più gli pare un'idiozia. Ma Amagiri non può dimenticare che anche l'idea di essere distrutti da un gruppo di umani sembrava un'assurdità, quando il loro clan era numeroso e la decisione di restare ben distanti dalla guerra pronta a scoppiare era salda.
Non è un errore che vuole ripetere.

“Dobbiamo farlo per forza?” mormora Shiranui, sovra pensiero, mentre si avviano.
Amagiri annuisce.
“Non durerà per sempre.”
La carta si sbriciola, l'inchiostro rinsecchisce. I ningen muoiono. Come l'eterno cammino della Terra intorno al Sole, ogni cosa prima o poi si consuma e ricomincia.

Loro non ne saranno mai toccati.
Come sempre.


Giriam giriam intorno al Sole
intorno alla Terra la Luna s'avvita
Non moriamo di morte, noi.

Di capogiro perdiamo la vita.


 [1110 words]

N\A:

Due note tecniche e poi mi dileguo.
1. La filastrocca che Amagiri si rigira in mente è presa dal fumetto americano Il Corvo di J. O' Barr. Pensavo fosse calzante.
2. Il contesto è completamente inventato. Ovvero, questa è un'ipotetica missing moment che vede gli oni nel momento in cui stringono l'alleanza con i tre feudi citati nel testo. I massacri a cui si riferisce Amagiri sono stati perpetrati dallo Shogun tempo prima, davanti alla reazione neutrale degli oni davanti alla necessità di difendere il Paese dagli sbarchi gaijin. That is all.

Dopo tante liti, azioni, scontri, incontri eccetra non sono riuscita a produrre niente di meglio di un'introspettiva extra - strong. Spero non sia soporifera. E non lasciatevi fregare - è solo la pace prima della tempesta. :3

Meno tre capitoli, siori e siore!

Kei
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Hakuouki / Vai alla pagina dell'autore: Gipsy Danger