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Autore: yuu_87    22/08/2006    0 recensioni
In una giornata di pioggia, tutto può succedere...sta a voi se scoprirlo o meno.. Taiora o Sorato?
[Rivisitazione della storia: nuovo editing e aggiornamenti! :)]
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya, Yamato Ishida/Matt | Coppie: Sora/Tai
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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" Nuove emozioni "
 

*Questo capitolo è l'antefatto di quello precedente, ovvero "il party" soprattutto perchè è importante capire il legame che sta nascendo tra Matt e Mimi...inoltre (udite udite) finalmente riapparirà il nostro beniamino preferito!*

Era una splendida giornata di fine dicembre, una ragazza, nel centro di Tokyo, si trovava a fare spese con la sua famiglia. Si fermò davanti un negozio di televisori ed elettronica, appena in tempo per ascoltare le previsioni del tempo. Tese ben bene le orecchie, ma quello che sentì non le piacque per niente.

-Niente neve a Natale? Ma dove siamo, in Africa?- gridò quasi involontariamente, facendo voltare dei passanti incuriositi.

Sconsoltata, si diresse verso una panchina soleggiata, stando attenta a poggiare con delicatezza tutti i suoi acquisti.

-Natale non sarà lo stesso..chissà, forse a New York nevicherà!- mormorò, pensosa tra se' e se'.

Trascorsero dei minuti, non sapendo cosa fare decise di lasciarsi andare ripensando agli ultimi avvenimenti..

Eh si, Mimi si trovava in Giappone ancora una volta, ma stavolta non sarebbe più ripartita alla volta dell'America, almeno fin quando non avesse finito la scuola superiore. Fortunatamente suo padre aveva un lavoro flessibile, cosi' si erano potuti trasferire tutti quanti nella loro vecchia casa. E poi, la sua amica Sora aveva bisogno di conforto..aveva bisogno di lei!

La situazione era andata di male in peggio, mai avrebbe immaginato di ritrovare Tai in quello stato..e quella visione l'avevaseriamente sconvolta, mettendo a dura prova i suoi nervi.

Ma ora, non restava che continuare a vivere. Lo aveva detto anche a Sora: inutile piangere sul latte versato, è ora di reagire! Certo, era stata molto più delicata... ma il senso era sempre quello!

Guardò distrattamente l'ora dal cellulare: le 10 del mattino. Bene, aveva tutto il tempo di fare shopping!

Quella sera, infatti, era stata invitata a un party molto esclusivo e non intendeva rinunciarci per niente al mondo!
Purtroppo per lei non aveva ancora trovato un degno cavaliere che potesse accompagnarla..ma a lei non importava, in America aveva imparato a essere indipendente e non badare troppo agli altri, cavandosela da sola.

Chi se ne fregava se era l'unica a non avere un boyfriend per l'occasione?! Al diavolo tutti i preconcetti!

Sospirò, i suoi ne avrebbero avuto ancora per molto in quel megastore..quindi era meglio trovare qualcosa da fare al più presto. Si stiracchiò con vigore, ma quel suo gesto non fu molto gradito a un ragazzo che, passando di lì, inciampò sulle sue gambe distese.

-Oddio, scus...aaaaahrg! I miei stivali! Ma non potevi stare più attento?!- sbraitò con tutta la voce che aveva in corpo.

Il povero malcapitato si rialzò, spolverando la sua giacca di pelle e guardando torvo la ragazza.

-Uh...ciao Matt!- rise nervosamente.

Presa in contropiede, Mimi non potè far altro che scusarsi con il suo amico..bhe, almeno un passatempo l'aveva trovato!

-E così che si trattano le persone in America?- chiese sarcasticamente il ragazzo.
-Non dire stupidaggini! Piuttosto, che ci fai qui?- chiese, improvvisamente amabile, pur di iniziare un qualche tipo di conversazione.

-Niente di che'..tu invece ti dedichi al tuo passatempo preferito eh?- continuò lui, portando la conversazione nel verso sbagliato..
-Bhe, non è che io ci perda tutto questo tempo a farmi bella...- rispose modestamente la ragazza.
-Veramente intendo fare la civetta..ma se per te è lo stesso..- non terminò la frase che Mimi gli scaraventò la sua nuova borsetta D&G sulla testa!
-Sei sempre il solito maleducato, non cambi mai!- si voltò, offesa.
-E tu la solita permalosa, viziata!Tsk..- proprio non aveva voglia di chiacchierare quel giorno, anzi a dire la verità da un bel po', ci mancava solo Mimi a fargli perdere la pazienza!

Così, detto questo, si alzò e fece per andarsene salutando con un veloce cenno la ragazza, oltremodo infuriata.

-Cretinoooooo!!!!!!!- gli gridò lei con impeto, ma lui per tutta risposta le sorrise mostrando, in un secondo momento, la lingua e il dito medio. A quel punto Mimi era davvero furibonda!

E' vero che era una ragazza insopportabile, ma altrettanto vero era che Matt adorava punzecchiarla, provocando le sue ira e la propria ilarità. E più passava il tempo più lo trovava divertente…

****

Intanto qualcosa di straordinario accadeva all'ospedale centrale di Tokyo, dove era ricoverato Tai.

Una mano tornava a vivere stringendo leggermente quella della ragazza, placidamente addormentata accanto a lui..
Poche mosse, simili a scatti improvvisi, presero ad agitare il corpo del ragazzo fino a quel momento in coma profondo.

Sora, appoggiata per metà corpo al letto del suo amico, sentì qualcosa agitarsi affianco a lei, più precisamente nella sua mano.. Non riuscì subito a collegare le cose, anche perchè non era ancora del tutto sveglia, piuttosto le sembrava di stare continuando a dormire e, forse, a sognare...

Una luce improvvisa, riportò il ragazzo alla vita.

Cercò di aprire gli occhi, ma sollevare le palpebre sembrò un'impresa più dura del previsto, dovette far riscorso al massimo della sua forza di volontà solo per aprire gli occhi qualche secondo. Alla luce che gli penetrò negli occhi in quel momento, il ragazzo emise un mugolio di dolore, ancora doveva riabituarsi a non vivere nel buio completo.

Riprovò una seconda volta, stavolta fu meno difficile... sollevò le palpebre e cercò di distinguere le sagome ancora offuscate intorno a lui, poi sentì un fremito percorrerlo: una mano stringeva la sua...era Sora!

Il suo sguardo si posò sulla sua figura, percependone i particolari offuscati dal tempo.

Ebbe un sussulto quando, guardandola, notò il bracciale intagliato che portava al polso..lo stesso che lui le aveva regalato tempo prima come simbolo del suo amore eterno per lei.

-Uh...So-Sor-a..- nonostante tutto, parlare gli risultava quasi impossibile, solo per accennare quelle poche sillabe il suo organismo faceva uno sforzo inimmaginabile.

Chiuse ancora gli occhi perchè un dolore improvviso prese a percorrergli la schiena, facendolo sobbalzare di quando in quando..ma ora era sveglio, ora poteva tornare alla sua vita di sempre e sapere che Sora era al suo fianco gli dava più forza che mai!

La ragazza in questione, dopo un sonnellino ristoratore, decise che era meglio tornare a casa vista l'ora ormai tarda, ma al cenno di alzarsi dal quell'inopportuno giaciglio sentì qualcuno sussurrare il suo nome..

Che lui....? No, non era possibile! Sora si dette mentalmente della stupida e, senza guardare alle sue spalle il miracolo che si stava compiendo, prese la giacca e fece per andarsene.

-Asp..So-So-ora...- una flebile voce la chiamò, prima che lei potesse aprire la porta della stanza d'ospedale.

Si girò lentamente, conscia della situazione e con la paura che quello potesse essere solo un bel sogno... terrorizzata, stanca e disillusa (perchè anche se non lo voleva ammettere dopo tutto quel tempo anche lei aveva cominciato a sperarci un po' meno) abbandonò il giaccone per terra e voltò il capo di scatto.

La sorpresa fu enorme, tant'era lo stupore che non riusciva più a muoversi.

A un nuovo lamento da parte del ragazzo, Sora si scrollò definitivamente l'ansia di dosso e si precipitò su di lui.

-Oh mio Dio! Tai! Tai! Sei sveglio...oh mio Dio!- continuava a urlare Sora, dimenandosi e abbracciandolo forte contro il suo petto.

Non poteva crederci, il suo Tai si era svegliato, si era svegliato!

Senza perdere tempo schiacciò il pulsante che serviva a chiamare l'infermiera, ancora agitata mentre stringeva il ragazzo contro le sue spalle.
Poco dopo arrivò una giovane infermiera che, vedendosi quella scena davanti agli occhi, portò una mano alla bocca sorpresa:

-Oh..- ma ridestatasi ricordò il suo dovere di infermiera -Dottore, dottore presto venga qui! E' urgente!!- gridò la donna accorrendo verso il ragazzo, mentre Sora veniva invitata ad uscire per i controlli di routine.

Mezz'ora dopo, la famiglia Kamiya al completo si trovava nella sala d'aspetto insieme a Sora, che per ovvi motivi, non potè restare ad assistere.

-Mio Dio...Sora, sei sicura che lui ti abbia parlato?- esclamò Kari impaziente.

La ragazza rispose con un cenno del capo, non aveva voglia di parlare adesso la preoccupazione era troppa e non sapeva come reagire a quella novità.

La signora Kamiya si sfogò in un pianto liberatoria, felice che il suo unico figlio fosse ritornato alla vita.. Anche Sora avrebbe avuto voglia di piangere, ma era troppo tesa e un peso le soffocava il cuore...no, non era proprio il momento di pensare alla sua vita privata!
Si scrollò di dosso quel pensiero e andò a prendere dei caffé per tutti...al resto ci avrebbe riflettuto l'indomani.

Quando tornò alla sala d’aspetto il dottore, appena uscito dalla camera del ragazzo, si apprestava a dare notizie riguardo la sua situazione fisica attuale, dopo avergli meticolosamente fatto tutti i controlli necessari.

Sora corse più che potè, stando attenta a non rovesciare il vassoio di cartone con i caffè, ma quando arrivò riuscì solo a scorgere il medico che scuoteva la testa, incredibilmente serio, e la famiglia di Tai di nuovo in preda alla disperazione…

**********************

Continua..

E' un po' corto lo so, ma rimedierò >_< spero che vi sia piaciuto ugualmente!

  
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