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Autore: francar2225    06/01/2012    2 recensioni
Tutti si ritrovano per il matrimonio più atteso di Capeside
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un matrimonio quasi perfetto

 

B&B Potter.

    "Insomma Jo, vuoi stare ferma un attimo?"

    "Ferma? Stare ferma? Come puoi chiedermi questo Bessie?"

    Joey camminava avanti e indietro misurando i passi della sua vecchia stanza mentre con le mani martoriava lo strascico del suo abito da sposa. Bessie, già pronta, indossava un abito color ciclamino ed aveva in mano una coroncina di fiori da cui scendeva un velo candido come il vestito di Joey. Era estremamente spazientita: "Tra poco meno di un ora dovrai essere in chiesa, e sarà meglio che tu sia puntuale se non vuoi che il tuo fidanzato venga colpito da un infarto per la paura che tu te la sia di nuovo data a gambe, quindi su, da brava, siediti un attimo, e lascia che io ti metta questo dannato velo!"

    Joey finalmente si sedette e Bessie cominciò ad armeggiare con i capelli della sorella. Proprio mentre stava per fissare l'ultimo fermaglio, Joey si voltò di scatto ed il velo cadde rovinosamente a terra. Bessie sospirò disperata.

    "Bess, credi che andrà tutto bene?"

    "Joey, tu e Pacey convivete da tre anni ormai. Penso che se ci fossero stati dei problemi lo avresti lasciato senza pensarci due volte, come hai già fatto altre volte in passato."

    "La prima volta mi ha lasciato lui..."

    "...Dopo che gli avevi reso la vita un inferno con la tua mania di voler mantenere a tutti i costi la tua amicizia con Dawson. Comunque questi sono solo dettagli. Siete insieme e siete felici. Questo matrimonio è solo una formalità, perciò ora calmati e lasciati mettere il velo."

    Bessie aveva appena ricominciato a lavorare sull'acconciatura di Joey, quando all'improvviso entrò Alexander come una furia con in braccio una bambina urlante. La bambina aveva i capelli neri e due occhi verdi che sembravano scrutare con ironia tutto quello che le girava intorno: "Zia Jo, per favore, riprenditi questo mostro!"

    Joey si alzò e prese in braccio la bambina che, nell'abbracciarla, le tirò il velo facendolo di nuovo cadere a terra.

    "Io ci rinuncio Jo! Ci mancava solo tua figlia!"

    Joey sorrise, poi si sedette con la bambina sulle sue ginocchia cercando di calmarla. Quando finalmente la bambina smise di piangere, Joey le pulì il viso e rimise a posto l'abitino banco mentre lei giocava con il pizzo del corpetto dell'abito da sposa.

    "No Jennifer. Non toccare il vestito di tua madre!" Le parole di Bessie fecero di nuovo piangere la bambina. Il provvidenziale arrivo di Gretchen salvò la donna da una crisi isterica.

    "Vuoi venire con la zia Gretchen, Jen?"

    Jennifer annuì e smise di piangere. Gretchen la prese in braccio e la portò via: "Hai esaurito abbastanza tua madre e tua zia per ora. Che ne dici se andiamo ad esaurire un pò tuo padre e zio Doug?"

    Joey sorrise alla bambina che si allontanava con la zia, poi guardò Bessie: "Ricominciamo."

    Finalmente Bessie riuscì a saldare il velo sulla testa di Joey."Ecco fatto. Sei bellissima Jo."

    "E tanto, tanto agitata."

    "E' permesso?" La voce di Dawson arrivò, nitida, dalle scale.

    "Dawson! Entra!"

     Lui entrò nella stanza. Bessie uscì salutandolo e Dawson rimase a guardarla, estasiato: "Dio Jo, sei meravigliosa! Pacey ti ha visto?"

    Joey corse ad abbracciarlo: "No, Bessie è stata irremovibile. Pacey vedrà il vestito solo alla cerimonia."

    "Be, almeno su una cosa sono arrivato prima di lui!"

    Joey rise, e Dawson si rese conto di non avere affatto voglia di ridere. Decise di cambiare discorso. "E Jennifer? Credevo di trovarla quì, avevo una gran voglia di spupazzarla un pò."

    "Stava facendo impazzire tutto il mondo, così Gretchen l'ha portata da Pacey."

    "Chissà da chi ha ripreso!"

    L'arrivo di Body interruppe la conversazione: "Pronta Jo?"

    "Pronta!"

 

Casa di Doug.

    "Pacey! Ma non sei ancora pronto?"  Doug uscì dalla camera da letto. Indossava un bel vestito scuro. Pacey, seduto sul divano aveva con la testa reclinata all'indietro e gli occhi chiusi.

    "Devo solo mettere la cravatta Doug, ma in questo momento mi manca l'aria. E se avesse deciso di non sposarmi più?"

    "Spero che tu ti sia reso conto dell'assurdità che è uscita dalla tua bocca Pace."

    Pacey apri gli occhi e guardò suo fratello: "Sono agitato Dougie. Ho sognato per anni questo momento, ed ora che è arrivato non riesco a viverlo pienamente perchè ho paura che qualcosa vada storto."

    "Pace, tu e Joey vivete insieme da anni, siete felici, avete una bellissima bambina. Cosa vuoi che succeda? Andrà tutto bene stai tranquillo. Ora però mettiamo questa cravatta, è quasi ora di andare."

    "Solo un attimo, il tempo di riuscire a fermare il battito del mio cuore. Ma dove hai messo le pillole per l'ansia che prendi da quando hai scoperto di essere Gay?"

    "Anche nei momenti più impensati, Pace, riesci a stupirmi con il tuo umorismo da quattro soldi!"

    Mentre Pacey scoppiava a ridere, la porta si aprì ed entrò Gretchen con Jennifer in braccio. Doug guardò la bambina, poi suo fratello: "Ti avevo detto che sarebbe andato tutto bene? Scusa, mi sono sbagliato. Non avevo fatto i conti con tua figlia!"

    Pacey scosse la testa continuando a ridere mentre la bambina sgusciava via dalle braccia di sua zia e cominciava a correre in direzione di suo padre. Si arrampicò sulle sue ginocchia, lo abbracciò, lo baciò e si strinse a lui che in un attimo si sciolse. Abbracciò la bambina come a voler trarre sicurezza dalla sua presenza, poi la gettò sul divano e le schioccò un sonoro bacio sulla guancia. Jennifer rise a crepapelle. Doug e Gretchen assistettero alla scena in silenzio, reprimendo anche loro le risa, poi Gretchen si rivolse a Doug: "Stava facendo impazzire Bessie".

    "Tra due minuti farà impazzire anche me! Guarda come ha ridotto la camicia di Pacey!"

    Padre e figlia si sorrisero e Doug non potè fare a meno di notare la strabiliante somiglianza.

    "Amy!" Jennifer si divincolò dalle braccia di suo padre e corse ad abbracciare la cugina che era appena entrata seguita da Jack. Pacey approfittò dell'attimo di pace concessogli da sua figlia per indossare la cravatta.

    Amy viveva con Jack e Doug dalla morte di Jen. I due, con l'aiuto di nonna Grahms e non poche lotte, erano riusciti ad adottare la bambina nonostante fossero una coppia Gay, e Amy viveva felice nell'amore dei suoi due papà. Quel giorno era un giorno molto importante anche per lei. Era la damigella d'onore della zia Joey e per l'occasione papà Jack le aveva comperato uno stupendo vestitino azzurro che metteva in risalto i suoi capelli biondi e i suoi occhi, anch'essi azzurri. Dopo aver abbracciato Jennifer, Amy la prese per mano e andò a salutare lo zio Pacey: "Sei bellissimo zio Pace..."

    "Grazie Amy".

        Doug guardò l'orologio impaziente: "Ragazzi è tadissimo! Quì rischiamo di far aspettare la sposa!" Prese in braccio Jennifer che con la manina gli sciolse il nodo della cravatta. Doug rise: "Non c'è dubbio, sei tutta tuo padre!"

 

Yacht Club

    Tutto era pronto per la cerimonia. Dawson arrivò per primo. Durante tutto il tragitto fino allo Yacht Club non aveva fatto che  pensare a quanto gli fosse costato andare a quel matrimonio. Era stato stato nel dubbio fino alla fine, poi non aveva avuto il coraggio di rifiutare l'invito. Pacey e Joey erano i suoi migliori amici. Non poteva mancare, e comunque non sarebbe mai stato peggio di quando aveva ricevuto la telefonata di Pacey che gli annunciava che Joey stava aspettando un bambino. Quello era stato veramente un duro colpo. Ma era sopravvissuto. Si guardò intornò immerso nei propri pensieri fino a quando notò una figura conosciuta seduta su una delle file di sedie pronte per accogliere gli ospiti che avrebbero assistito alla cerimonia. Sorrise e si avvicinò: "Mio Dio! Audrey! Non posso crederci!"

    Audrey si alzò e gli corse incontro. Indossava un semplice vestito verde acqua, e le scarpe con il tacco la rendevano ancora più alta: "Dawson!"

    Lui la baciò sulla guancia: "Cosa ci fai quì?"

    "Mi ha invitata Joey. Mi ha telefonato mentre ero in tournee in Inghilterra, ci teneva molto alla mia presenza. Mi ha detto che aveva bisogno di un'amica. Jen non c'è più e Andie non poteva lasciare l'Italia per lavoro. Mi ha detto che sperava in me, anche se sapeva benissimo che i nostri rapporti si erano irrimediabilmente incrinati a causa di Pacey. All'inizio non volevo, ma tu conosci Joey quando si mette in testa una cosa. Mi ha convinta, ed eccomi quà."

    Dawson annuì, conosceva Joey meglio di chiunque altro. "A proposito... Devo assolutamente chiederti un autografo!"

    "Veramente sono io che dovrei chiederlo a te Dawson. Non capita tutti i giorni di parlare con il Delfino di Spielberg!"

    "... E non capita tutti i giorni di chiacchierare amichevolmente con la cantante che ha ben due singoli piazzati nella top ten di Billboard!"

    "Oh, quella è stata solo fortuna!"

    "Già, siamo molto fortunati, abbiamo tutto quello che abbiamo sempre desiderato..."

    Audrey guardò Dawson con occhi tristi.

    "Ma guarda guarda chi si rivede!" La voce di Pacey li fece voltare entrambi. Lui abbracciò Dawson, poi Audrey: "Sono contento che tu abbia deciso di venire. Joey ci teneva molto."

    "Non sarei mancata per nulla al mondo Pacey. Come sta Joey?"

    Pacey sorrise: "Bene credo, non la vedo da due giorni, Bessie ha voluto fare tutte le cose in regola in barba al fatto che io e Joey viviamo insieme da tempo ormai."

    Jack arrivò ridendo "Dawson! Come stai? Audrey! Sei in splendida forma! Accidenti Pacey, due persone famose al tuo matrimonio, allora è vero che sei un tipo importante! " Il gruppetto scoppiò a ridere. Dawson strinse la mano di Jack e Audrey lo baciò sulla guancia: "Mi ero dimenticata di quanto fossi bello Jack. Doug è veramente molto fortunato." Jack arrossì e Pacey colse al volo l'occasione: "Attento Jack! Cedi alle lusinghe di questa donna e mio fratello ti ridurrà in polpette! Ha una buona mira quando si impegna!" Jack scoppiò ridere.

    Il rumore di un'automobile ricordò a Pacey il vero motivo di quella riunione tornò di colpo serio. Jack gli poggiò una mano sulla spalla: "Pronto Pace? La sposa sta per arrivare". Lui fece un grosso respiro: "Ci vediamo dopo ragazzi..." e si avvicinò verso l'altare.

    Audrey sospirò e guardò Dawson: "Abbiamo tutto ...."

 

    Joey scese dalla macchina raggiante. Prima di iniziare a camminare verso Pacey, Jack e Doug, si fermò, prese in braccio Jennifer e le diede il suo mazzo di fiori. Amy, davanti, spargeva petali di rose. Pacey la guardò rapito mentre avanzava sicura con la bambina in braccio, sorrise, poi si rivolse a Jack: "Hai mai visto nessuno più bello di Joey in questo momento?".

    "In effetti si... Doug in divisa..."

    Pacey si voltò verso l'amico che guardava suo fratello con occhi adoranti trattenendo una risata: "Sai Jack, mi domando perchè perdo tempo a parlare con te..."

    Anche Jack trattenne una risata.

    L'arrivo di Joey riportò i due amici all'ordine. La cerimonia ebbe inizio

 

Yacht club. Ricevimento.

    Gale correva su e giù per i tavoli. Da quando aveva sposato il proprietario dello Yacht Club tre anni prima, la gestione della sala per le cerimonie era sempre stato il suo compito. Stava istruendo i camerieri quando vide Dawson che camminava da solo, in disparte.

    "Dawson."

    "Ciao Mamma, hai molto da fare vedo."

    "Come ti senti?"

    "Sono felice per loro."

    "E di te cosa mi dici?"

    "Oh, io sto bene, non ci soffro più da tanto tempo ormai... Non avrei mai potuto competere con lui... Io sono un sognatore che imprime i suoi sogni nelle pellicole dei film. Io faccio sognare le persone fingendo... Pacey invece è capace di far sognare gli altri con un semplice gesto. E' quella la sua forza."

    "Ti voglio bene Dawson."

    "Anche io mamma."

 

    Alexander ed Amy correvano per il giardino. la piccola Jennifer dietro a loro, lanciava dei gridolini felici. Poco distanti Doug e Jack, seduti ad un tavolo se ne stavano in silenzio, la mente di Jack lontana anni luce dal ricevimento. Doug lo guardò: "Un penny per i tuoi pensieri."

    "Pensavo a Jen. A quanto sarebbe stata felice di questo matrimonio. Lei ha sempre creduto in loro, anche quando nemmeno loro stessi ci credevano. Ha fatto di tutto perchè stessero insieme, ma non è riuscita a vedere la loro felicità realizzarsi."

    "Sono sicuro che ora lei dal cielo li osserva e sorride..."
Jack annuì.

        Doug rimase per un attimo in silenzio, poi fece un cenno in direzione di Amy: "E' uno splendore. Tra qualche anno dovrò pedinarla per toglierle di torno i ragazzi!"

    Jack scoppiò a ridere: "Speriamo solo che non sia come sua madre, altrimenti avrai un gran bel da fare!"

 

    Bessie e Gretchen guardavano i due sposi ballare: "Non posso credere che ce l'hanno fatta, Bess."

    "Io l'ho sempre saputo che se c'era qualcuno in grado di mettere un pò di sale in zucca a mia sorella quello era tuo fratello, ma ti confesso Gretchen, che in alcuni momenti ho avuto paura per loro. Sembrava proprio che non riuscissero a capirsi."

    "Anche io ho avuto paura, ma il vero amore è difficile da scalfire, prima o poi ritorna sempre."

    Le due donne videro Jen arrivare e arrampicarsi sulla ginocchia di Bess per afferrare i pasticcini sul tavolo, poi corse via mangiando: "Ha il carattere arrogante di suo padre ed esplosivo di sua madre. Gli renderà la vita molto difficile."

    Gretchen scoppiò a ridere.

    Bess la guardò incuriosita: "Cosa ti fa tanto ridere?"

    "Mio fratello. Con una moglie come Joey ed una figlia come Jennifer... non avrà vita facile."

 

    Pacey e Joey stavano ballando. Lui la strinse a se come per assaporare il suo profumo: "Mi sei mancata in questi due giorni Jo, le notti non passavano mai..."

    "Anche tu mi sei mancato Pace, ma le notti sono passate benissimo, finalmente sono riuscita a dormire."

    Lui rise: "La tenerezza e il sarcasmo...Ecco la Joey che preferisco!" Di colpo smise di ballare" Sai, credo che dovremmo fermarci. Ballare non ci porta bene."

    Lei lo guardò incuriosita: "Che vuoi dire?"

    "Beh, la prima volta che abbiamo ballato insieme, tu prima mi hai fatto una scenata di gelosia, poi mi hai piantato alla scuola di ballo e te ne sei andata."

    "A parte il fatto che tu sei venuto a scuola di ballo con me e poi ti ho beccato nello spogliatoio a sbaciucchiare Jen, mi pare di ricordare che poi sono tornata e ti ho chiesto scusa!"

    Lui ignorò il fiume di parole di lei, come aveva imparato a fare da tempo, e proseguì: "La seconda volta avevamo dovuto chiudere la nostra bellissima storia appena iniziata per non fare soffrire Dawson."

    "Era giusto così Pacey."

    "Permettimi di contraddirti. Visto come siamo vestiti oggi, e vista Jennifer che gioca a due metri da noi, sono convinto che quello sia stato solo tempo perso...." Pacey continuò "La terza volta volta ci siamo lasciati definitivamente."

    "Tu mi hai lasciata. E anche quello è stato solo tempo perso."

    "Non interrompermi Potter!"

    "Attento Witter, ora sono tua moglie!"

    Pacey sospirò: "La quarta volta mi hai lasciato perchè era tornato Eddie. E ti prego vivamente di non fare commenti in proposito."

    "Però l'ultima volta che abbiamo ballato insieme, al matrimonio di Gale, tu mi hai dato un bacio che, se non ricordo male, mi ha tolto il fiato. E' stato quel bacio che mi ha fatto capire quanto ti amavo."

    "Vero, però dopo quel bacio Jen si è sentita male..."

    "...Ed è morta dopo pochi giorni..."

    Si guardarono con infinita tristezza al ricordo dell'amica scomparsa. Pacey continuò a stare fermo, sempre più convinto: "E' meglio se smettiamo di ballare, credimi...."

    "Andiamo Pace! E il nostro matrimonio ed io mi sto divertendo, non succederà niente di brutto."

    L'urlo di Jennifer fece gelare ad entrambi il sangue nelle vene. Si voltarono di scatto preoccupati, poi sorrisero, sollevati. La bambina stava prendendo a spintoni Alexander, reo di essersi preso gioco di lei . Il ragazzino cadde a terra: "Ecco finito il nostro ballo...." Joey sospirò, e guardò Pacey mentre andava a prendere Jennifer. Quando tornò con la bambina in braccio, si avvicinò a sua moglie e sussurrò: "Sai che quando avevo sedici anni conoscevo una ragazzina che aveva la mania di prendere a spintoni gli amici?"

    Joey sorrise: "Per quello che mi ricordo io, solo quelli che la baciavano a tradimento... Piuttosto, quando avevo sedici anni conoscevo un ragazzo che passava tutte le sue giornate a prendere in giro le ragazze"

    Pacey le sussurro dolcemente: "Solo quelle che gli piacevano molto signora Witter"       

Jennifer cominciò a prenderlo a pugni sul petto nella speranza di riuscire a scendere e andare a compiere la sua vendetta, Pacey la poggiò a terra e le trattenne la manina per non farla scappare via. Poi fissò sua moglie negli occhi: "Senti, sono stufo di tutta questa gente Jo, che ne dici se usciamo, andiamo verso il molo, ci sediamo su una panchina e comincio a baciarti mentre Jennifer gioca vicino a noi? Ho una voglia matta di restare solo con te."

    "Dico che è una buona idea."

 

    Audrey, seduta ad un tavolo, guardava gli sposi ballare.  Dawson si avvicinò e si sedette accanto a lei: "E' duro vedere tutto questo vero?"

     Lei abbozzò un sorriso: "Si, fa male... Sai Dawson, Quando io e Pacey stavamo insieme, ho sperato con tutta me stessa che mi amasse almeno un pochino. Ho sperato che fosse capace di darmi almeno una piccola parte dell'amore che dava a lei. Mi sarebbe bastato sai? Purtroppo non è mai stato così. Quando veniva a Worthington a trovarmi, non appena entrava nella stanza, la prima persona che cercava era Joey. Si guardava intorno con gli occhi pieni di speranza, e quando capiva che non c'era, la delusione si impadroniva di lui. Quando invece era presente, i suoi occhi si illuminavano e si incatenavano a quelli di lei per attimi che a me sembravano interminabili, poi le lanciava la solita battutina cattiva e lei rispondeva con sarcasmo. Come era diverso in quei momenti! Era... Vivo. Ha sempre cercato di non farmelo capire, ma una donna innamorata certe cose le vede lo stesso. Sono quasi arrivata all'autodistruzione, poi ho capito che non ne valeva la pena."

    Dawson sospirò e guardò la coppia: "Conosco quei due dalle elementari, ed è sempre stato così. Ogni volta che si avvicinavano erano scintille. Lei mi ha ripetuto per anni che io ero la sua anima gemella, ma essere l'anima gemella di Joey non è bastato a tenerla lontana da lui. Il loro amore è stato anche più forte del legame che lei aveva con me. Sono nati per stare insieme."

    Audrey sospirò, poi entrambi restarono seduti a guardare Jennifer che urlava e dava uno spintone ad Alexander.Videro i due sposi smettere di ballare e Pacey andare a prendere in braccio la bambina, poi li videro allontanarsi nella notte.

    Una lacrima scese sulla guancia di Audrey, lei l'asciugò, si voltò verso Dawson e gli chiese: "Balliamo?"

 

 



 
   
 
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