Fanfic su artisti musicali > Big Bang
Segui la storia  |      
Autore: _Fiore di Loto_    06/01/2012    5 recensioni
Woohee è una ricca ragazza di 18 anni che dovrà ereditare il ristorante di famiglia:il seiryu. Ma lei non ne vuole sapere perchè ama la musica e vuole farsi spazio nel mondo dello spettacolo. Dopo una lite con sua madre deciderà di scappare di casa ma per vivere servono soldi e il sostegno dei genitori per le tasse scolastiche. Sua zia l'aiuterà a trovare lavoro e lei si ritrova a fare la cameriera niente di meno che nell'appartamento dei BIGBANG. Inizierà così una convivenza forzata tra una ragazza e cinque carismatici ragazzi. Ma Woohee riuscirà a realizzare il suo desiderio di diventare una cantante? E l'amore busserà alla porta del suo cuore?
Per scoprirlo dovete solo leggere! ;)
Beh, che dire spero vi piaccia!
Questa storia l'ho sognata in parte mentre dormivo e così ho deciso di metterla su carta e postarla qui.
Accetto recensioni sia positive che negative, in modo che io possa migliorare!
Vi salutoooo!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
- < Woohee! Woohee! Fino a che ora hai intenzione di dormire? Farai tardi a scuola! > Una signora di circa 38 anni truccata di tutto punto fin dalla mattina presto e con i capelli neri elegantemente raccolti in una crocchia, entrò nella stanza della figlia più grande trovandovi solo un gran disordine. Il cassettone era semi-aperto e vi fuoriuscivano alcune magliette e pantaloni da ginnastica. Sul pavimento vi erano sparsi oggetti di ogni tipo e libri sulla musica impilati l'uno sull'altro come una piccola torre. - < Woohee!!! Cos'è successo a questa stanza?! > Una ragazza dai lunghi e setosi capelli castani e occhi color ambra afferrò velocemente la borsa e corse verso l'ingresso. - < Io vado! > - urlò la ragazza uscendo di casa. Percorse il lungo tragitto per arrivare a scuola da sola come tutte le mattine. Le sue amiche facevano un percorso diverso dal suo e alcune preferivano prendere i mezzi piuttosto che andare a piedi. A Woohee piaceva usare le gambe anche se aveva la possibilità di farsi accompagnare dall'autista. La sua era una ricca famiglia di origine giapponese che gestiva un ristorante giapponese di lunga tradizione:il seiryu. Anche se ormai la sua famiglia si era stabilita in Corea del sud da tempo immemorabile, tutte le donne dovevano nascere in Giappone e avere un nome giapponese. Lei invece, per decisione del padre, aveva nome coreano. Woohee era felice di questa decisione e le piaceva il suo nome perchè particolare. Sua madre però aveva insistito per mettere alla nagrafe anche un'altro nome, questa volta giapponese: Haru. Il suo significato, ' primavera e ' giorno ', le piacevano e quindi non si lamentò. Questa era l'unica cosa su cui non si lamentava delle decisioni prese da sua madre. Fin da piccola, Woohee aveva sempre mostrato un forte interesse per la musica. Le piaceva molto cantare e ballare e a 9 anni imparò a suonare il pianoforte da un'anziana signora che abitava vicino a casa sua. Quando iniziò le scuole medie si iscrisse ad un club di musica dove imparò a suonare la batteria e la chitarra classica. Alle scuole superiori, invece, si cimentò nello studio della chitarra elettrica. I professori di musica, sentendola cantare e suonare, cercarono di convincere la signora Shizuko a segnare Woohee ad una scuola d'arti musicali perchè quella ragazzina aveva un talento innato da non sprecare assolutamente, ma Shizuko fu irremovibile. Per la sua primogenita la musica doveva essere solo un passatempo. Niente di più, niente di meno. Molte furono le discussioni tra madre e figlia. Per Woohee la musica era tutto. Con la musica riusciva ad aprire il suo cuore, riusciva a sentirsi libera nonostante fosse solo un'illusione, perchè lei libera non lo sarebbe mai stata. Una volta terminati gli studi avrebbe dovuto ereditare il seiryu e diventare giovane okami. Woohee odiava sua madre e odiava il seiryu. Non le importava del ristorante e non le importava diventare giovane okami. L'unica cosa che le importava era la musica, il suo più grande amore. Andava a scuola con l'unico pensiero di andare al club dopo le lezioni e così fece quel giorno, solo che ebbe una terribile sorpresa. Si diresse in tutta fretta alla sala del club di musica e non vi trovò nessuno. Quando andò a chiedere spiegazioni in sala professori, le risposero che il club era stato chiuso sotto richiesta da parte di un grande finanziatore della scuola che aveva un famoso ristorante tradizionale giapponese e allora Woohee capì. Pur di allontanarla dalla musica, sua madre era arrivata al punto di far chiudere il club. Questo era troppo. Veramente troppo. - < " E così sei arrivata a questo, mamma! E va bene, farò come vuoi. Verrò al seiryu se per te è importante fino a questo punto! " > - pensò la ragazza furiosa dirigendosi al ristorante a grandi passi. - < Signorina? Signorina, siete pronta? La stanno aspettando tutti. > - < Si, sono pronta. Sto andando. > - < Sei in ritardo, Haru! > - l'accolse la madre quando la vide aprire la porta. - < Oh, è arrivata la futura giovane okami! > - esclamò il cliente. Woohee avrebbe voluto strozzarlo ma si impose di sorridere facendo appello a tutta la sua pazienza. - < Permesso. > - chiese entrando - < Benvenuti al seiryu! > - disse sedendosi composta sui talloni. Quel giorno Woohee si era acconciata i capelli in un'alegante coda legata con un fiocco. Si era truccata con cura usando persino il rossetto. Indossava un kimono chiaro con fiori di ciliegio stampati sulle maniche e sulla parte inferiore del kimono mentre l'obi era rosso con una riga nera. - < Oh! E' davvero una bella ragazza! > - < E lei che diceva che sembrava una ribelle, eh okami? > - < Ahah! Così mi lusingate. > Per il resto dell'incontro Woohee si dimostrò garbata e gentile e aiutò sua madre nel lavoro, servendo il sake' ai clienti. Una volta terminato l'incontro, Woohee si slegò la coda gettando il nastro del fiocco a terra. - < Mamma! Sappi che non farò mai più nulla del genere! > La donna la guardò con occhi confusi. - < Ma cosa dici Woohee? I clienti sono stati davvero entusiasti di te! Sei stata proprio brava! > - si complimentò la madre. - < Ora basta! Io sono una liceale! Ho solo detto di voler suonare. Non mi pare di aver chiesto di fare qualcosa di così particolare. Io voglio suonare! > - < Non alzare la voce. Ci sono ancora i clienti. > - disse la madre ignorandola. - < E va bene, allora. L'hai voluto tu! Se non mi lasci suonare, me ne vado di casa! > - < Aspetta Woohee! Non te lo permetto! Tu sei la giovane okami del seiryu! > - gridò Shizuko prendendola per un braccio. - < Ma quale seiryu?! Per te è più importante il locale che tua figlia! Quale giovane okami, eh?! Anche qui ci si imbellisce per bere con dei vecchiacci! Non c'è poi molta differenza dal lavoro delle hostess nei nightclub! > La signora Shizuko si fece rossa di rabbia e nell'aria echeggiò il rumore di uno schiaffo. - < Me ne vado! > - urlò Woohee tenendosi la guancia arrossata. Scappò in camera preparando con furia il borsone e dicendo a se stessa di non voler sapere più niente di quella famiglia. Quando sua sorella più piccola, Suzuko, seppe che se ne stava andando non volle crederci e così anche il padre. Entrò di colpo nell'ufficio della moglie soalancando la porta. - < Ehi! E' vero che Woohee è andata via di casa? > - < Che vada, quell'ingrata! Le farà bene schiarirsi le idee! > - < Ma come?! > - < So già dove andrà. La conosco troppo bene. Infondo, è pur sempre mia figlia, no? > Woohee vagava per le strade della città dirigendosi verso l'appartamento di sua zia, Mikage. In quel momento era l'unica persona che potesse capirla. Anche Mikage, come lei, aveva rifiutato di lavorare al seiryu e la famiglia aveva tagliato i ponti. Sua zia e sua madre non si parlavano più ormai e questo rattristava Woohee. Lei e sua sorella avrebbero fatto la stessa fine? Sperava di no. - < Fammi restare qui! > - pregò in ginocchio davanti a sua zia. - < No. > - rispose con tono piatto. - < Ti prego! Non c'è nessuno che possa capire i miei sentimenti! > - < Le tasse scolastiche, i soldi per vivere...Ogni cosa che fai è possibile grazie al sostegno dei tuoi genitori, lo capisci? > - < Se è per i soldi, mi troverò un lavoro! Se restassi in quella casa non potrei mai suonare, perciò...ti supplico! > Davanti al viso determinato di Woohee, Mikage non riuscì a dirle di no. Dopotutto era sua nipote e le voleva bene. - < Mmm...Woohee...cucina,bucato...faresti davvero qualunque cosa? > Gli occhi di Woohee si illuminarono di felicità. - < Si! Tutto! > - < Sopporteresti anche una presenza maschile? > - < Ce-certo! Sopporterò tutto! > - < Ok. Allora so chi può aiutarti! > /// - < Ragazzi, ora basta di vivere come selvaggi! Non se ne può più! Guardate che schifo! > - JiYong indicò una pila di piatti oltre modo sporchi nel lavandino e le scatolette di ramen instantaneo che fuoriuscivano dal secchio dell'immondizia. - < Che stai cianciando, leader? > - chiese Daesung. - < Come che sto cianciando?! Questo dormitorio è un porcile! > - < Vuoi metterti tu a pulire? > - domandò YoungBae sorridendo. - < Certo che no. > - rispose con faccia quasi disgustata. - < Peccato. La divisa da cameriera ti sarebbe stata d'incanto. > - scherzò SeungHyun. - < Fuck you! Pensavo giusto di chiamare una cameriera per farci vivere come umani e non come animali della giungla! > - < E' una buona idea.Sono stanco di andare a cercare i miei vestiti sparsi per tutta casa. Sono tutti sgualciti! > - si lamentò Seungri. - < Ehi panda, quelli puoi metterli a posto anche da solo > - rimbeccò T.O.P. - < Sssh! Sto cercando di fare una telefonata, io! > - si intromise JiYong. Daesung e YoungBae gli tirarono un cuscino e poi lo sentirono parlare al telefono animatamente. Dopo qualche minuto riattaccò la cornetta e si sedette sul divano con fare trionfante. Gli altri lo guardarono interrogativamente aspettando che si decidesse a parlare. Poi, d'improvviso, JiYong si alzò in piedi facendo il segno della vittoria. - < Abbiamo una cameriera! > - esultò - < Siamo stati fortunati. > - < Che intendi dire? > - domandò innocentemente Seungri. - < La tizia dell'agenzia appena ha sentito il mio nome è svenuta al telefono, così ho chiamato il nostro manager dicendogli di trovare una cameriera con la testa sulle spalle da mandare a lavorare qui al dormitorio e lui mi ha detto che giusto poco fa è arrivata agli studi della YG una donna in compagnia di una ragazza piuttosto carina che cercava lavoro e lui ha subito pensato a noi. A quanto pare la ragazza ha subito accettato senza sconvolgersi sentendo il nostro nome. > - < Wow! Che fortuna! > - esclamò Daesung. - < E sai per caso quanto è carina questa cameriera? > I ragazzi scoppiarono a ridere sentendo la domanda di YoungBae. - < Quando viene? > - < Domani mattina panda, ma non pensare di poter metterle le mani addosso. > - rispose JiYong. - < Ma che vai a pensare?! > /// - < " Ce l'ho fatta! Ho un lavoro! " > - pensò felice Woohee prima di addormentarsi. Angolino autrice: Allora, che ne dite di questo primo capitolo? Vi è piaciuto almeno un pochino? Spero di si! Ora vado, voi recensite numerosi! ;)
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Big Bang / Vai alla pagina dell'autore: _Fiore di Loto_