Neve a New York.

Schiuse di poco gli occhi affinchè la luce non le facesse male.

Pensava di sognare.

Un piumone bianco rifletteva ancora meglio la luce che entrava dalla finestra mal chiusa e la avvolgeva delicatamente, come una nuvola. Credeva di sognare, Kate.

Roteò gli occhi di poco e notò i suoi capelli sparsi sulla federa del cuscino.

Aveva ancora sonno e si riposizionò come quando si era svegliata.

Si accorse che stava sorridendo.
Dio, come era felice in quel momento Kate.
Sentiva un braccio intorno alla sua vita, sentiva il calore dell'amore provenire dal petto dell'uomo su cui la sua testa era appoggiata.
Provava così tanta felicità che un brivido la scosse  e sentì il bisogno di accoccolarsi di nuovo, di più contro di lui.
Riusciva a capirla anche da addormentata, Lui.
Si girò su un fianco e lei affondò il suo viso fra il cuscino e la sua spalla.
Erano così vicini ed uniti che nulla li avrebbe potuti dividere.
Si riassopì.
Quasi a darle il cambio, l'uomo si svegliò lentamente e si accorse subito della piacevole novità.
Era stretta fra le sue braccia quella donna che lui amava e che aveva combattuto per averla.
Lei era stretta in un abbraccio e aveva quasi paura che lui fuggesse. L'avvicinò ancora, se possibile a lui e quasi la cullò, cercando di coccolarla il più possibile.
La voleva viziare, il suo desiderio era ubriacarla d'amore.
Voleva coronare i suoi sogni.
Voleva amarla.
Si risvegliò anche lei e con uno sguarrdo da cerbiatto innamorato lo guardò.
La baciò e l'abbracciò.
Sembrava un sogno.
Lui che l'abbracciava, lei che giaceva nel suo abbraccio, un piumone bianco morbido come una nuvola e tanto amore.
Sembrava un sogno.

"Buongiorno mio amore"
"Buongiorno amore" rispose lei.

Un piumone.
Un abbraccio.
E la neve a New York.
Era perfetto.