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Autore: Katara Hira    06/01/2012    2 recensioni
Una storia che parla di 6 nuovi dei del monte olimpo! Questi sono figli due semidei e ciò fa di loro dei completo. Sono tutti e sei delle specie di orfani e devono sconfiggere il dio Ares che si è impadronito dell'olimpo sconfiggendo e pietrificando i loro nonni dei, e i loro genitori semidei. Nelle loro date di nascita sono presenti numeri primi che li identificano.
spero vi piaccia i personaggi hanno caratteristiche diverse che spesso entrano in contrasto ma con l'arrivo della protagonista, Ludmilla, il gruppo diventerà molto più unito fino ad un finale inaspettato!
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come d’incanto

 
Quando Daphne entrò nel palazzo vide solo un gran buio. I candelabri facevano una luce fioca ed era molto difficile non perdersi in quei cunicoli. Daphne osservò meglio il bracciale di Xeni che faceva strada e notò che solo sul suo c’erano le lancette dell’orologio e le domandò il perché
-io ho le lancette perché sono il capo di questo gruppo e per questo sulla mia pietra devo avere un simbolo che rappresenti il mio potere.  Io sono una veggente e ho il tempo come simbolo. Anche Sibilo è un capo…più precisamente è il nostro superiore. Lui è il nipote di Zeus e sulla sua pietra ha un fulmine.
-wow-
Era davvero una storia affascinante quella dell’Olimpo e lei ci si era trovata in mezzo da un momento all’altro.
Scesero all’ultimo piano e si ritrovarono davanti un grande portone viola. Xeni bussò timorosa.
-Avanti!- una voce rispose dall’interno della stanza.
Daphne entrò, credeva di trovare un po’ di luce in più almeno li, ma niente. Questo Sibilo dai suoi comportamenti sembrava proprio un vampiro. C’era così tanta oscurità che quando Daphne alzò la testa per guardare chi era seduto al trono non riuscì a scorgere niente.
Si inginocchiarono tutte e lo fece anche Daphne, ma la voce subito la fermò- no, Daphne! Non ce n’è bisogno…tu sei mia ospite.-
 Delphina la guardò di nuovo male ma questa volta non per rabbia ma per gelosia… a nessuno Sibilo aveva mai permesso di restare in piedi al suo cospetto. Per la prima volta si rese conto della bellezza di Daphne e si sentì persa. Tutti quegli anni in cui aveva cercato di dare il meglio negli allenamenti per farsi notare dal suo signore erano svaniti nello stesso istante in cui la nipote di Afrodite aveva messo piede in quella stanza. E ora Sibilo come d’incanto aveva incominciato a fare gli onori di casa. Chiamò i suoi assistenti centauri perché portassero da bere a tutte e aprissero le finestre in quella stanza che per così tanto tempo erano state chiuse.
Una volta aperte finalmente Daphne riuscì a guardare in faccia Sibilo che quel giorno si era messo il vestito più bello che avesse proprio per fare colpo. Ma lei non notò ne quello ne il suo aspetto fisico. Si era bello con quei capelli biondi che terminavano con un ciuffo, con quegli occhi azzurri così tanto simili a suo nonno, con quel suo fisico da atleta, ma lei si limitò a fisarlo in maniera distaccata aspettando che parlasse. Sibilo per questo ci rimase molto male, si aspettava come minimo un espressione facciale di approvazione, ma poi si rassicurò perché sapeva che Afrodite aveva sempre avuto gusti difficili e che a quanto pare sua nipote non era da meno e che avrebbe dovuto lottare per conquistarla.
-Allora- disse Sibilo- che piacere averti trovata nipote di Afrodite-
-il piacere è mio- disse Daphne mentendo, ma questo Delphina non sembrò notarlo e escogitò almeno cinquanta modi per uccidere la sua rivale.
-bene adesso vorrei discutere con te dei dettagli tecnici, come quello della profezia- e poi rivolgendosi alle altre quattro- vi prego lasciateci soli-
Delphina si alzò controvoglia e si diresse verso la porta insieme alle altre.
Quando furono abbastanza lontane da quella sala Delphina chiese a Nymphodora-  a lui piace, vero?-
Nymphodora annuì ma appena vide la faccia demoralizzata di Delphina si affrettò ad aggiungere- ma lei non prova niente nei suoi confronti, non sembra notare neanche la sua bellezza-
-e una stupida proprio come mi aspettavo. Ce l’ha su un piatto d’argento e non lo nota nemmeno. Quanto vorrei fare cambio di posto. Accetterei perfino di essere la nipote di Afrodite pur di essere notata da lui-
E così si riunirono tutte nella stanza di Electre aspettando che Daphne le raggiungesse.



Questo è solo un piccolo capitolo dove si iniziano a conosere meglio i sentimenti dei personaggi. volevo scrivere di più ma ora devo uscire. forse contnuo domani.

per piacere mi mandate delle recensioni dove mi dite che età avete per vedere a che pubblico interessa questo libro.
  
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