Diluviava. Il vento faceva sbattere le finestre, in particolare quella della camera di Billie  e Mike.

Il cantante era gravemente malato, era sdraiato nel letto, divorato dalla febbre e  sommerso da cinque coperte. Il suo viso era arrossato, ma non era un colorito sano, il male che gli rodeva dentro stava rubando ogni singolo grammo di vita e forza.
Il frontman dei Green Day si stava spegnendo nel suo letto.

“Bill hai bisogno di qualcosa?” domandò con un filo di voce Mike, con gli occhi velati di preoccupazione. Il bassista accarezzò la fronte bollente del suo migliore amico, il suo amore.
Il moro aprì lentamente gli occhi, stirò le labbra in un sorriso stanco  “Michael non piangere. Hai già pianto abbastanza a lungo, non voglio farti soffrire” “Come potrei non piangere se tu sei costretto a letto e stai morendo?? Io.. io.. non riuscirei a vivere senza di te, senza le tue cazzate… senza avere la possibilità di abbracciarti o di baciarti… Cazzo Billie, ti amo con tutto me stesso, non puoi lasciarmi da solo!”
Rivoli di lacrime disperate colavano dagli occhi blu del bassista, Mike piangeva senza ritegno, non accettava l’idea che l’uomo che amava aveva ancora poco da vivere.
“Mikey.. mi dai un bacio?” domandò a bassissima voce il malato. Il biondo sfregò via le lacrime, arrossandosi le palpebre e si avvicinò al letto. Diede un bacio al cantante, come gli era stato richiesto.
Si staccò per riprendere  fiato, e Billie gli rivolse un sorriso “Me ne daresti un altro?” con le lacrime agli occhi, Mike lo accontentò, lo baciò nuovamente, come se fosse l’ultima volta.

“Ti amo anche io Mike, mi sarebbe piaciuto tantissimo poter vivere ancora per starti vicino. Prometto che quando sarò lassù ti darò sempre una mano, ti consiglierò quali calzini mettere… Ti aiuterò sempre e non ti lascerò mai solo. Grazie per essere stato un migliore amico fantastico e grazie per il tuo amore, senza di esso non sarei mai riuscito ad andare avanti.” Billie sorrise per l’ultima volta e chiuse gli occhi per sempre.
Il biondo scoppiò in singhiozzi, tenendo strette tra le sue le mani bianche del suo amico, ormai morto.
Il dolore della sua perdita lo trafisse come un pugnale. Mike boccheggiava, stava per vomitare, non ce la faceva a vedere il suo Billie Joe senza vita.
Poi tutto divenne buio.
 

 
Una voce piacevolmente famigliare e due mani conosciute lo stavano scuotendo “Mike svegliati! Stai urlando disperato da ore! Calma amore mio, frena la voce”
Michael aprì gli occhi e per prima cosa vide stupefatto il volto del cantante a pochi centimetri dal suo.
Si tirò a sedere di scatto e domandò preoccupato “Bill, stai bene??” “Certo, sto benone. Anche se sono ancora un po’ arrabbiato per il nostro litigio.. sai.. ci sono rimasto deluso e…”
Il moro non finì di parlare, il bassista si era fiondato ad abbracciarlo.
“Hey! Non mi pare di averti perdonato…” Mike non lo ascoltò, era troppo felice “Zitto Joe” “Io non sto zitto, e lasciami andar..” l’ultima parola gli morì in gola.
La bocca del biondo si era posata sulla sua.

Quel bacio era così dolce che Billie si sentì sciogliere, ed ebbe la certezza di essere amato. Le dita sottili del cantante scivolarono sulla nuca del suo migliore amico, e si strinse forte a quel corpo muscoloso e confortevole.
“Certo che…. Se ogni volta che litighiamo, tu mi chiedi scusa in questo modo… ben vengano i litigi! Borbottò il vocalist, con le guance imporporate. Mike rise e ricatturò quelle labbra carnose tra le sue in un bacio passionale “Ti amo nanetto” “anche io spilungone”

Mike, con le braccia strette al suo amante, ringraziò chiunque fosse lassù, che quello che aveva fatto era stato solo un brutto sogno.