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Autore: reby_w    06/01/2012    3 recensioni
Il vento sembra gridare, questa sera.
Una Rin adolescente ed un Sesshomaru in una radura, di notte, parleranno del vento.
E delle sue grida.
[Sesshomaru x Kagura]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kagura, Rin, Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer! I personaggi non mi appartengono, sono di proprietà di Rumiko Takahashi~.

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Il vento sembra gridare, questa sera.
Di solito ci accompagna silenzioso. Fresco, ma silenzioso.
Ed è bizzarro che proprio oggi si sia alzato così tanto, in prossimità di un rifugio abbastanza comodo, nel bel mezzo della radura, in piena estate.
Lo faccio notare al mio compagno di viaggio – possiamo chiamarlo così? - ed il signor Sesshomaru diventa improvvisamente silenzioso. Non scontroso o cattivo, come a qualcuno potrebbe sembrare.
Semplicemente, non risponde. Chiude gli occhi per un paio di secondi, li riapre, poi mi guarda.
- Va’ a dormire, Rin -

Raggomitolata nel mio comodo giaciglio, ascolto la voce del vento.
Cerco di capire cosa sta dicendo al signor Sesshomaru da farlo sedere accanto a me senza una parola, improvvisamente vigile.
- Perché grida? -
Domando, all’improvviso, voltandomi verso il demone che non muta la propria espressione, limitandosi a voltare il capo nella mia direzione.
Sembra non aver capito la domanda.
No, mi correggo.
Sembra non voler capire la mia domanda.
- Il vento. Perché grida? -
Ripeto la domanda, che gli fa inarcare un sopracciglio. Un impercettibile sospiro, uno di quelli che solo io riesco a cogliere grazie a molti anni di pellegrinaggi al suo fianco, smuove le labbra sottili del demone che desidero ardentemente come compagno di vita.
- Sta esprimendo il proprio dolore? -
Domando, dopo attimi di silenzio che, per quanto è denso, sembra essere dello stesso colore del cielo privo di luna e stelle. Nero.
Alzo il busto, mettendomi a sedere.
- No. -
Eccolo! Lo sprazzo di luce, la luna che spunta dalle nuvole spesse e fosche!
L’improvvisa risposta mi rallegra, tanto che azzardo ad un sorriso, sperando, ovviamente, invano, che la mia ritrovata allegria lo contagi. Eppure, il signor Sesshomaru rimane freddo, impassibile. Per un attimo, malinconico. Ma è un millesimo di secondo e quella prima emozione della serata viene offuscata dall’orgoglio, dalla freddezza e, terribile a dirsi, dal ghiaccio nel suo cuore.
Perché, sì. Anche lui ne ha uno.
- Grida perché è finalmente libero. -
E, nel dire ciò, scosta lo sguardo da me alle poco lontane montagne, come se non sopportasse di vedermi.
Il discorso è chiuso, lo comprendo ed io torno al mio giaciglio, nuovamente raggomitolata, nella speranza di addormentarmi senza pensare troppo.
Sobbalzo, sentendo la mano fredda del mio compagno di viaggio poggiarsi sul mio capo ed accarezzare i capelli. Non c’è affetto, in quel gesto. Non c’è amore, nulla.
- Dormi, Rin. -
Ed io, silenziosa, chiudo gli occhi, lasciandomi cullare dalle grida del vento che, ne sono certa, non lo abbandonerà mai.

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Angolo Autrice:
Salve~. La sottoscritta è tornata con l'ennesima One Shot.
L'ho scritta abbastanza di getto, quindi se ci dovessero essere errori, non fatevi problemi a segnalarli e-- nulla, vorrei ringraziare tutti coloro che leggeranno~!
Love, Reb.

  
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