06/01/2012
1 recensioniNon esistevano più Meredith e Derek o Derek e Meredith.
Non erano più niente. Niente di niente.
*
Izzie aveva superato il tumore.
Izzie era scappata dall’ospedale, da Seattle, da Alex.
Izzie era sola.
La solitudine non faceva per lei, dopotutto era o non era un’amante della compagnia, delle festività e di tutte quelle cose che doveva fare insieme a qualcuno?
*
Il bar era pieno, come sempre, medici che avevano staccato il loro turno e medici che erano lì ad aspettare che il proprio turno iniziasse.
Una visione.
Sul viso di Meredith si dipinse un sorriso ma non era uno di quelli che regalava solo a Derek nei loro momenti di intimità, era uno di quei sorrisi di gioia misto ad un senso di stupore.
Nei suoi occhi si poteva notare il riflesso di una ragazza alta, bionda, fisico da modella.
“Iz” Disse la Grey, che poso il suo bicchiere di tequila sul bancone per andar ad abbracciar la bionda.
“Quanto tempo!” Esclamò quasi estasiata. Erano anni che non la vedeva, erano anni che non aveva sue notizie, proprio come nessun altro dei suoi amici.
La bionda sorrise e ricambiò l’abbraccio della sua amica, nonché ex collega.
“Joe una tequila” Disse per prima cosa, le era quasi mancato quel barista, era una di quelle cose positive che c’erano alla fine di uno di quei turni massacranti.
“Vedo che qui le cose non sono per niente cambiate” Prese la tequila e bevve a goccia, le era mancato farlo, non toccava alcol da tempo, forse da quando aveva lasciato Seattle, non le piaceva bere da sola, le metteva tristezza e le ricordava che aveva fatto una stronzata a lasciare Seattle, il Seattle Grace ma soprattutto Alex.
Meredith la guardò bere e sorrise e proprio mentre stava per chiederle come stava e come andava al lavoro, Izzie prese parola.
“Allora? Come vanno le cose al Seattle Grace? E con Stranamore?” Anche dopo anni, non si era di certo dimenticata il nomignolo che avevano dato a Derek i primi anni della loro specializzazione.
A sentire quel nome, a Meredith, venne spontaneo finire tutto quello che era rimasto nel bicchiere.
“Derek, bella domanda” Si disse tra se e se, poi guardò la bionda e sorriso, un sorriso di quelli finti, comprati al discount.
“Con Derek è finita, non mi importa più niente di lui” Bugia. Le importava, e come se le importava! Ma non poteva farci niente se lui non la voleva più. Non era solita combattere, neanche per l’uomo della sua vita.
“Oh, mi dispiace” Il solito tono triste che usava Izzie in questi momenti, riecheggiò nelle orecchie di Meredtih, che per un minuto si mise a fissare un punto non ben preciso di fianco a Joe, che l’osservava con fare preoccupato. Stava ripensando a tutti i momenti belli che aveva passato con Derek, fermandosi all’immagine di lei e Derek che giocavano con Zola.
“Meredith? Meredith, tutto bene?” La voce del barista la fece tornare su quello sgabello.
“Si, si, tranquillo” Lo rassicurò. Poi il suo sguardo tornò su Izzie che sorrideva più del solito.
La bionda continuava a ripetersi tra se e se che le mancava quell’atmosfera.
“Iz, ti fermerai tanto qui a Seattle?” Fu la prima cosa che venne in mente a Meredith, per cancellare quel silenzio imbarazzante che si stava venendo a creare.
“Spero di no, son venuta qui solo per farmi perdonare da Alex, so che tutto quello che gli ho fatto non è stata una bella cosa per lui. Voglio che mi perdoni ma non voglio tornare con lui” E invece, invece voleva tornare con lui ma sapeva che Alex non sarebbe tornato indietro per niente, soprattutto dopo tutto quello che aveva passato per stare con lei e tutto quello che lei gli aveva fatto passare per il tumore.
La mora la guardò, voleva dirle di quanto fosse stata stronza nei confronti di Alex, voleva raccontargli di quanto fosse stato male Alex, ma in quel momento non le importava di farlo, non le importava fare niente che riguardasse la vita di coppia.
“Se non hai un alloggio potresti tornare da me, un letto c’è sempre” La sua camera era stata occupata, è vero. Ma c’era sempre a disposizione dello spazio per un’altra persona.
“Dici sul serio? Oddio, grazie, grazie, grazie, grazie, gra..”
“Ok, ho capito, che sei contenta della notizia” Le rispose ridacchiando.
“Allora andiamo a casa, così sistemi anche la tua roba” Si alzò e pagò sia per lei che per Izzie.
*
Non appena arrivarono davanti alla porta, Izzie sorrise, era felice di rivedere quella casa, non era cambiata di una virgola, era sempre uguale e sapeva ancora dello stesso odore.
Meredith si affrettò ad aprire e a farle spazio per entrare.
La bocca spalancata e gli occhi che luccicavano. Anche dentro non era cambiato niente, forse c’erano solo delle bottiglie di birra in più sul pavimento, ma niente di che.
“E’ proprio come la ricordo” Non finì di parlare che si fiondò in cucina, aveva passato molto tempo lì, quando non era in ospedale. Aprì il frigo e notò come il frigo fosse pieno solo di birre e di schifezze.
“Si vede che manco io qui dentro” Meredith ridacchiò insieme a lei, rimanendo sullo stipite della porta, a guardarla frugare nel frigo.
“Hai ragione, ormai qui ci arrangiamo, pensa che la cosa più decente che mangiamo è la poltiglia che ci rifilano all’ospedale. Comunque vieni, ti faccio vedere la camera” Uscì dall’uscio della porta e salì le scale, guardando con la coda dell’occhio se la dottoressa modella la stesse seguendo.
La prima cosa che fece Izzie fu andare nella sua vecchia stanza, non sapeva chi ci dormiva adesso ma era curiosa di sapere se c’era ancora la macchia, la famosa macchia creata quando stava ancora con Alex, macchia creata in una delle tante loro nottate passate insieme…
Entrò, ignorò quello che c’era dentro e si sedette sul letto, Meredith la seguì e si sedette accanto a lei.
La bionda scoppiò in una risata fragorosa, stava ripensando a tutto quello che era successo in quegli anni, in quella città, in quella casa, ma soprattutto in quel letto.
Meredith la guardò e capì subito ciò che stava succedendo, alla fine avevano vissuto molte cose insieme. Mise la sua mano sopra quella di Izzie e poi la strinse.
Quel gesto fece scattare qualcosa in Izzie, qualcosa che non avrebbe mai fatto fino ad ora.
Istintivamente prese il volto di Meredith tra le mani e avvicino il suo viso a quello della ex collega, le loro labbra, inizialmente, si sfiorarono, i loro occhi si incrociarono e Meredith lesse in quelli di Izzie che voleva solamente un po’ di affetto, affetto che avrebbe potuto darle ricambiando quel bacio.
Prese a sua volta il volto della bionda tra le mani e ricambio il bacio.
Un bacio intenso, passionale, pieno di rabbia repressa nei confronti sia di Derek che di Alex.
Le loro lingue si muovevano come se stessero ballando un valzer.
Entrambe avevano dimenticato tutto quello che avevano intorno, tutto quello che stavano sopportando in quel periodo.
Un rumore.
Le due donne si allontanarono in un secondo.
Una voce.
"Ciao, sono a casa, c’è qualcuno?" Una voce maschile.
"Cavolo Jackson!" Esclamò Meredith, che si alzò subito dal letto ma che prima di uscire guardò Izzie, la guardò nello stesso modo in cui avrebbe guardato Derek, solo dopo uscì dalla stanza e scese le scale.
"Jackson, ci sono io…" Si interruppe e si guardò indietro, guardò la stanza da cui stava uscendo la bionda.
"E c’è anche Izzie" Disse felice, per poi farle segno di scendere e di andare sotto con lei a bersi una birra, proprio come i vecchi tempi.
Finalmente riesco a pubblicare questa "piccola" shot su Meredith ed Izzie, richiestami da Rossa_Riddle, a cui spero piaccia!
Spero che possa piacere anche a voi altri contando che è la prima FemFlash che scrivo.