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Autore: Chemistry Lessons    06/01/2012    6 recensioni
Gerard ama il caffè. Questo è un dato di fatto, lo sanno tutti. Ma se viene a mancare, non tutti sanno quello che potrebbe accadere ...
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bob Bryar, Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Ray Toro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In quel tour bus dalle dimensioni ridotte, i My Chemical Romance, trascorrevano un normale pomeriggio a giocare alla x-box o a dormire, nel caso di Bob. Beh, almeno SEMBRAVA un pomeriggio normale, soprattutto a Gerard che stava per prepararsi il suo consueto caffè delle cinque insieme a Mikey.
- Mikes passami il caffè – ordinò il cantante allungando la mano alla sua destra senza neanche girare lo sguardo, sperando che il caro fratellino gli passasse la polvere magica. Gerard aveva ancora la mano sospesa a mezz’aria, vuota, ed erano già passati cinque secondi. Non andava bene.
Si girò con le mani sui fianchi e il piede che picchiettava per terra.
- Mikes, dov’è il caffè? – chiese con sguardo glaciale nel suo pigiamone. Insomma, era domenica, e anche se erano in tour, lui si concedeva sempre il suo sonnellino pomeridiano. Il fratello aveva ancora le mani sulle ante dei pensili del cucinotto e fissava con gli occhi sbarrati un punto fisso davanti a se che Gerard non riusciva a vedere.
- Ehm … Gee, sai che ti voglio bene? – Mikey si era girato di scatto verso il fratello chiudendo le ante con un gesto fulmineo della mano. Gerard si insospettì … e non poco. Fece qualche passo verso il fratello con sguardo indagatore, mentre quello diventava sempre più piccolo mano a mano che si avvicinava.
- Tira. Fuori. Il. Caffè. È un ordine – sibilò tra i denti il cantante con sguardo omicida.
- Il cjfbofi … - bisbigliò il piccolo Mikes mettendosi le mani in tasca e spostando lo sguardo un po’ ovunque, sperando che Gerard non avesse tanta voglia di caffè. Ma ne dubitava alquanto, quel pazzo era dipendente dalla caffeina, cazzo.
- Cosa? – Gerard alzò le sopracciglia con fare sospettoso mentre uno strano presentimento gli passava per l’anticamera del cervello.
- Il cafnoin – bisbigliò di nuovo il quattrocchi cercando di attirare l’attenzione di Ray e Frank … che però restavano perfettamente incollati alla cazzo di televisione intenti a finire un fottuto livello del Guitar Hero mentre lui rischiava la morte.
- Non ti sento Mikes, parla più forte! – ruggì Gerard in preda ad uno spasmo di rabbia interiore.
- Il caffè è finito – confessò il bassista iniziando a pregare tutti i santi possibili in vista della fine, perché Gerard non doveva urlare. Perché se Gerard urlava era peggio di Frank. Il cantante sbarrò gli occhi e una leggera vena che pulsava gli comparve sulla fronte.
 
- Vai, vai dai Frank attiva lo star power! – gridò un esagitato Ray mentre pestava i suoi piedini puzzolenti da dinosauro sul pedale della batteria virtuale. Frank temeva in mano il microfono e schiacciò con forza esagerata il pulsante sul joy-stick. Mentre lo schermo si faceva blu si preparava per l’acuto finale, si era allenato tanto. Non potevano perdere.
- Ce la faremo ad ottenere quel fottuto contratto! – urlò Ray in preda ad un eccesso di adrenalina, si sentiva già pronto per spaccare gli strumenti.
Frank prese il respiro, vedeva le parole in lontananza, avvicinò il microfono alla bocca …
- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH DISASTRO! L’APOCALISSE! – ma non era stato lui … e oltretutto quelli non erano neanche i versi della canzone. Ma grazie alla presunta apocalisse lui mancò l’acuto, mentre Ray cadeva dalla sediolina della batteria fin troppo piccola per il suo culone.
Entrambi portarono lo sguardo verso il cucinino, Gerard stava svenendo. Si teneva una mano sul cuore nel suo bel pigiamone azzurrino e si guardava in giro spaesato mentre i suoi occhi si facevano sempre più vitrei. Mikey, dietro di lui, cercava qualcosa per farlo riprendere ma non riusciva a trovare niente e, mentre Bob dormiva ancora, sia Frank che Ray non avevano nessunissima intenzione di aiutarlo. Rimanevano imbambolati a fissare Gerard svenire.
- Insomma, alzate quei culi e aiutatemi cazzo! – esclamò a quel punto Mikey mentre Gerard rischiava di avere le convulsioni, li accasciato per terra. I due si smossero e, rimpiangendo con tutto il cuore la partita al Guitar Hero, quella finale, che si andava a far fottere molto lontano, decisero di soccorrere il loro cantante.
 
- Avanti, confessate stolti. Chi è stato l’ultimo a bere il caffè? – Gerard li aveva tutti radunati sul divano e li aveva disposti con cura uno di fianco all’altro, tutto questo dopo essersi ripreso dall’aneurisma di pochi minuti prima. Ray e Bob occupavano tutto il posto e Frank si ritrovò ben presto in braccio al povero Mikey.
- Non ne ho idea, magari Frank – disse Mikey cercando di uscire da quella massa di persone che gli bloccava la visuale e anche la circolazione alle gambe.
- Ehi! – protestò il povero chitarrista alzandosi di scatto ma ricevendo uno spintone da Gerard che lo costrinse a guardarlo negli occhi, cosa che in quel momento voleva certamente evitare.
- Pazzo, hai finito il mio caffè, dovrai patire dolori atroci! – lo avvisò quello quasi con la bava alla bocca al pensiero di poter torturare l’uomo che gli aveva tolto la sua ragione di vita.
- Ma veramente … - incominciò il piccolo Iero sentendosi schiacciato da quegl’occhi verdi che volevano decisamente ammazzarlo e, che non si ricordavano che lui era un componente della band … e che c’erano un migliaio di fan pronte a piangerlo e a vendicare la sua morte prematura per aver negato loro la visione di un così bel pezzo di ragazzo … ok, forse l’ultima parte non era vera, ma le fan esistevano eccome!
- ZITTO! Puoi parlare solo in presenza del tuo avvocato – gli sibilò l’altro inspirando profondamente con il naso, pronto ad una lotta degna degli uomini più virili … intanto la sua mano correva al cuscino più vicino, tanto per avvantaggiarsi.
- Ma l’ultimo a bere il caffè sei stato tu – parlò imperterrito il nanetto con una vocina piccola piccola e facendo gli occhi dolci, nel tentativo di evitare la vendetta del cantante.
Gerard lo guardò e sulla fronte gli spuntò un’altra vena molto più visibile della prima e pulsava anche più velocemente.
- FERMA IL BUUUUUUS! – urlò in preda ad un attacco isterico Gerard mentre afferrava il suo portafogli dal tavolo. Il guidatore inchiodò di colpo (e proprio davanti ad un supermercato, che fortuna) e Gerard si strappò di dosso il suo bel pigiamone rivelando i suoi vestiti e anche le scarpe. Senza aspettare nessuno spalancò la porticina del bus con il petto gonfio d’aria per non collassare.
- Andiamo – sentenziò scendendo le scale come un soldatino russo.
- E’ impazzito – disse Ray seguendo fuori il cantante con una mano tra i capelli.
- Ma che dici, quello era già pazzo quando è nato – gli rispose Bob svegliandosi del tutto, come se l’urlo non gli fosse bastato.
 
Mikey, Frank, Ray e Bob entrarono nel supermercato poco dopo Gerard e non fecero neanche in tempo a scoprire dove fosse il pazzo che vennero investiti da un carrello vuoto. E mentre Frank e Mikey si auguravano di rivedersi dall’altra parte abbracciandosi dentro il carrello, Bob e Ray facevano di tutto per rimanere attaccati ai lati del suddetto mentre un Gerard completamente fuori di se guidava come un pazzo.
Si fermarono proprio davanti allo scaffale del caffè e per loro fortuna era completamente pieno. Gerard rovesciò il carrello, sbattendo fuori suo fratello e il suo chitarrista che stavano ringraziando qualsiasi persona li capitasse a tiro per non essere morti, e con una manata buttò dentro tutto il caffè che vedeva.
Il ragazzo aveva le lacrime agli occhi, sembrava Frank davanti alla sua prima chitarra, amore a prima vista. Quella era una scorta normalissima per lui, gli sarebbe durata forse una settimana, ma non ci voleva pensare in quel momento. Erano solo lui e la sua amata caffeina, da soli. Asciugandosi le lacrime che cadevano lungo le guance chiare, si diresse alla cassa a pagare tutta la merce … beccandosi anche un’occhiataccia dalla cassiera bisbetica.
 
- Ok, adesso che hai il caffè sei contento Gee? – chiese Bob, pronto a sprofondare di nuovo nei suoi bellissimi sogni fatti di spogliarelliste e birra che usciva dalle fontane. Si accucciò nella sua cuccetta, appunto, e chiuse gli occhi sperando di poter avere un po’ di pace.
Nel frattempo, Ray e Frank, si erano rimessi a giocare con la x-box sperando vivamente di poter finire il livello finale.
- Si, Mikes dov’è la mia tazza? – chiese a quel punto Gerard, a tutti si rizzarono i peli in testa e in qualunque altro posto li avessero. Gerard era di nuovo voltato da un’altra parte mentre tendeva il braccio nel vuoto, sperando che il fratello colmasse lo spazio sulla sua mano con la sua bellissima tazza degli Iron Maiden.
- IIIIK – Mikey soffoco un grido mentre il bus ripartiva tranquillamente sulla strada senza creare troppo casino. Gerard agitava la mano verso di lui aspettando la sua tazza, ma niente. Quella non arrivava.
- Mikes? – lo chiamò, mentre lo strano presentimento si faceva di nuovo largo nella sua mente (Ehi! Ciao nda Strano Presentimento)
- Ehm, si è sndofn … - farfugliò di nuovo Mikey mentre il resto della gente la dentro non si rendeva conto di quello che stava per riaccadere di li a pochi minuti anzi secondi.
- Mikes? Ricominci? – chiese Gerard alzando le sopracciglia mentre il fratello cercava di svignarsela da un’altra parte. Uno strano senso di dejà vu si faceva strada tra i due fratelli. (Ehi! Ciao nda Strano Senso Di Dejà Vu).
- NO! Cioè si, nvodifo … - Mikey continuava a bisbigliare, mentre cercava di prendere tempo e sudava freddo. Rimase zitto mentre le vene sulla fronte di Gerard riapparivano magicamente … anche se non erano desiderate.
- MICHAEL LA MIA TAZZA! – sbraitò allora il cantante con in mano la moka del caffè che rischiò di cadere a terra dopo il suo urlo.
- Non ti ricordi Gee? Si è rotta la settimana scorsa – Bob fece l’unica cosa che non doveva fare, disse la verità a un già troppo esaurito Gerard Way al quale spuntò una terza vena che rischiava di esplodere veramente.
- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHH FERMATE IL BUUUUSSS! – quel grido squarciò ogni cosa, dalle orecchie di Mikey, al sonno di Bob fino ad arrivare alla partita del Guitar Hero di Ray e Frank … che fallì miseramente per la seconda volta proprio sul finale.
- No, non di nuovo! – si lamentarono in coro i ragazzi mentre Gerard si strappava di dosso il pigiama e usciva dal bus, alla ricerca di un po’ di colla.
 
  
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