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Autore: Akemi_Kaires    07/01/2012    9 recensioni
{RescueTeamRivalsshipping; Gengar/Eevee}
Le persone provano terrore nei confronti del loro stesso riflesso.
Detestano a morte osservarsi allo specchio, specie se questo mostra colpe che a suo tempo avevano infangato la loro anima.
Tuttavia, non si può mai sfuggire eternamente dalla propria vita. Essa ha ripercussioni sul futuro.
Prompt: Sorte
[Partecipante al "Pokèmon Special Challange indetto da nihil no kami su EFP]
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Videogioco
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The One Hundred Prompt Project




Fate

Fate

 

Dedicata a Cheche, la mia socia, e alla mia dolce Gemella.

 

Era bastato un mero gioco di sguardi per riuscire a leggere in quelle iridi nere e profonde come pozzi quella verità rasentante l'incredibile.

Odiava con tutto il cuore ammetterlo, ma c'era qualcosa, in quella misteriosa e apparentemente insignificante Eevee, che lo attraeva. Mentra la osservava con attenzione, gli pareva perfino di udire una triste melodia, un richiamo che lo obbligava a volgersi ancora al passato.

Gengar la squadrò con ingannevole e falsa superficialità, mentre la sua anima duellava con l'accettare la sola idea di trovarsi faccia a faccia con il suo riflesso allo specchio. Phoebe - o almeno così l'aveva chiamata quel piccolo e debole Charmander - era un essere umano esattamente come lui, vittima della sua stessa sorte.

Rimasero entrambi in silenzio per un breve ma intenso istante, indagando l'una sui pensieri dell'altro, nell'estenuante attesa che qualcuno infrangesse il muro del silenzio.

Una miriade di domande vorticavano insistenti nella mente dello spettro, desiderose di avere una risposta.

Chissà perché quella ragazzina era stata tramutata in pokèmon. Che la sua anima fosse stata macchiata da un orrido ed empio peccato come era successo a lui? E se invece la sua non fosse una venuta dovuta a punzioni o maledizioni, ma giustificata da un motivo più nobile e ancora segreto?

Ai suoi occhi vermigli, la forza di quella ragazzina appariva equiparabile al nulla. Neanche servendosi di una più attenta e profonda indagine riusciva a scorgere una misera qualità in lei, sebbene avesse il sentore di cadere in errore. Ninetales l'aveva resa Eevee per farle compiere una missione per un motivo più importante di quanto potesse immaginare.

In base a quale criterio l'aveva scelta? Certamente non per la capacità fisica, dato il corpo esile e gracile, bensì per un motivo più importante. L'aveva percepito anche lui, quello sfavillio puro che risiedeva nell'anima della giovane. Forse Phoebe non era ancora ben conscia di quale fosse la sorte verso la quale sarebbe inevitabilmente andata incontro.

Ebbene sì, si sarebbe effettivamente divertito a giocare con lei, a metterla alla prova per ricercare una falla nella teoria della volpe che l'aveva ridotto in quello stato. L'avrebbe smascherata e magari giudicata, come avevano osato fare con lui tanti anni prima. E se i suoi piani non sarebbero andati a buon compimento come aveva già sospettato, avrebbe fatto affidamento ben altri mezzi per compiere la sua vendetta nei confronti di quel mondo ove era prigioniero.

Doveva infrangere assolutamente quello specchio che mostrava le sue colpe. L'avrebbe ridotto in mille frammenti con le sue stesse mani, se necessario.

- Saremo noi i primi a salvare Metapod - sussurrò malignamente il fantasma, cogliendo di sorpresa la giovane. - E Caterpie diventerà la mascotte del Team Perfidia, perdente.

- Non ci contare.

Quel sibilo, pronunciato con certa sicurezza, lo colse alla sprovvista, ferendolo come una stilettata allo stomaco. Per un attimo, tutta la malvagità annidata nel suo cuore vacillò, percossa da un potere sconosciuto e inarrestabile. Il suo tipico sorriso beffardo fu irrimediabilmente cancellato da vero stupore.

Phoebe non si sarebbe lasciata facilmente annientare. Qualunque fosse il suo ruolo, Gengar era conscio che non sarebbe rimasto affatto estraneo alle sue azioni neanche se lo avesse voluto.

La missione dello spettro si era rivelata improvvisamente più complicata delle apparenze.

- Ci vediamo al traguardo, mezze calzette - annunciò il pokèmon ombra, cercando di mascherare timori e paure con consueta superbia. Discostò velocemente lo sguardo dalla misteriosa Eevee, avviandosi verso Bosco Scuro con Medicham ed Ekans al seguito.

Uno solo avrebbe vinto quel duello, e il ragazzo già ne prevedeva l'esito.

Il risultato di quel confronto avrebbe decretato la sorte di quella partita giocata solo con due pedine eternamente opposte.

 

Note sulla storia:

Phoebe non è il mio OC, bensì il secondo membro della RescueTeamRivalsshipping - Eevee. Il suo nome è stato scelto per motivi stilistici, basati più che altro sul profilo di Eevee (femmina) in Mystery Dungeon: persona semplice, amante delle cose rare e dei misteri, talvolta egoista, piuttosto determinata. L'indecisione dei nomi era tra Jill e Phoebe, ma siccome l'ultimo dava l'idea di semplicità, dolcezza, ma anche vanità, è stato scelto senza alcun indugio.

Gengar, per chi non lo sapesse, è l'umano della Leggenda di Ninetales. Quest'ultimo l'ha tramutato in pokèmon a condanna del fatto di aver abbandonato Gardevoir quando era in punto di morte (ella aveva ricevuto la maledizione al posto suo, dando la sua vita). Lo spettro è sempre in cerca di vendetta - ciò si intuisce dal piano della conquista del mondo citata all'inizio del gioco - e alla ricerca di un modo per uccidere (sì, uccidere. Non sto scherzando) il protagonista anche a costo di giudicarlo ingiustamente.

 

Note sul Testo:

Il titolo di "Fate" deriva dall'inglese "Sorte". Ho voluto dare questo nome, poiché sia Gengar sia Phoebe sono vittime di un destino che non hanno voluto scegliere. Infatti, dato il prompt Sorte, ogni riferimento di Gengar riguardo Eevee è dovuto al ruolo che lei ha in quel mondo. Inoltre, tutti gli accenni riguardo il passato dello spettro, riguardano un pochino d'astio nei confronti di quella maledizione dalla quale voleva scappare.

Il tempo della narrazione corrisponde al secondo incontro, avvenuto davanti alla base del Team, dove il Team Perfidia si diverte a mettere i bastoni tra le ruote a Charmander e Eevee. Gengar era già conscio dei piani degli avversari e del fatto che Phoebe fosse un'umana.

Sono consapevole del lessico forse troppo formale usato. Però, come ben sapete, tutti i miei primi tentativi iniziano sempre così, specie se tratto qualcosa di delicato e profondo. La narrazione è veloce, perché il piccolo diverbio tra i due rivali non dura molto. Mi auguro che sia stata abbastanza gradevole, almeno...

  
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