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Autore: Eleanor97    08/01/2012    6 recensioni
"Mi sentivo tradito e il profondo amore che provavo per te, ormai, si era tramutato in Odio puro..."
Genere: Dark, Drammatico, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Tails Doll's Real Story..


Oh, ancora mi ricordo di te.. come potrei mai dimenticarti? Semplice, non posso..
Mi ricordo di quando mi ricevetti per il tuo sesto compleanno... eri il bambino più felice che avessi mai visto.. Mi adoravi all'inverosimile. Ero come un fratello per te.
Cercavi sempre di portarmi ovunque ti era possibbile, facendo il modo di non lasciarmi mai solo.
A scuola, in vacanza, dai nonni, dagli amici... io ero sempre con te, eravamo indivisbili.
Ti piaceva il colore del mio pelo, dorato come il sole; i miei vispi occhi neri riuscivano a risollevarti sempre il morale.. quando eri più piccolo mordicchiavi la pallina Bianca che mi avevi legato alla testa con uno spago.. le mie zampette candide come la neve, le adoravi stringerle, vero? Ti ricordi?
Quando mi portavi a scuola, ti preoccupavi che nessuno mi prendesse senza il tuo permesso e, se mi concedevi a qualche tuo caro amico, facevi attenzione che mi tenessero con cura e che mi trattassero bene..
Anche quando crescesti io ero sempre con te... ok, eri adolescente e non giocavi più con me... mi consideravi pochissimo. Ma per me,anche il solo fatto che mi tenevi sempre sul tuo letto, era motivo di gioia.
Poi quando arrivavano i tuoi amici, mi nascondevi nell'armadio... e io ingenuo che pensavo fosse un nuovo gioco!
Ma, sempre, dopo qualche ora, quando nella tua stanza non c'era nessuno oltre noi due, mi tiravi sempre fuori e mi posavi sul tuo letto sorridendo.
Mi amavi.
E io amavo te.
Ma, come tutto, anche il nostro amore ha una fine...
Un giorno, un tremendo giorno, mi misi in un baule...
Era tutto cosi oscuro, cosi silenzioso.. e, cosa peggiore, tu non eri con me. In quell'orrendo luogo, che ho imparato ad odiare, i minuti sembravano ore, le ore giorni, i giorni mesi e cosi via..
Vuoi sapere come ho fatto a resistere?
Pensavo a te.. pensavo al tuo sorriso.. pensavo che da un momento all'altro mi avresti sottratto da quella tremenda cella oscura.
Un giorno questa mia speranza fu esaudita. Mi tirasti fuori... eri cosi cresciuto...
Ma ora, desidero che tu non l'avessi Mai fatto.
Allora ero felice... ero felice che ti fossi ricordato di me, un povero e vecchio peluche che ti amava più di ogni cosa. Avrei pianto se solo a noi peluche fosse concesso questo privilegio.
Speravo che ci saremmo messi a giocare assieme come un tempo..
Purtroppo, la tua idea era tutt'altro che questa.
Mi gettasti sul tavolo e inziasti a torturarmi..
Conficcasti nei miei poveri occhi chiodi arrugginiti, nelle mie braccia spille di ferro, nel miopetto e nel resto del mio corpo aghi di ogni tipo...
Non appena la mia presenza ti stancò, mi gettasti nell'immondizia.
Quindi, ero questo per te?
Ero spazzatura?
Anche se non potevo provare dolore fisico, mi faceva male tutto; sentivo come uno strappo, non uno di quelli che ho sul corpo, una cosa molto più dolorosa e seria.
Uno strappo nella mia Anima.
Mi sentivo tradito e il profondo amore che provavo per te, ormai, si era tramutato in Odio puro...
Piansi sangue.
Gia, per la prima volta nella mia vita piansi..
E fu proprio grazie a quel pianto che ora sono qui... è grazie a quel sangue se sono riuscito a uscire dalla spazzatura, a prendere il coltello posato sul lavandino della cucina, ad entrare nella tua camera.
E' grazie a te se ora sono qui; se ora vedo il tuo corpo dormiente..
Bastarono poche spinte per riuscire a svegliarti.
Mmm..? Cosa? Ora urli?
Shhh.. non vorrai mica svegliare qualcuno!
Con tutto l'odio che provavo nei tuoi confronti, sfilai un chiodo dal mio petto e lo conficcai nella tua gola, recidendo le corde vocali... un schizzo di sangue macchiò il mio pelo e il muro bianco accanto al tuo letto.
Ora non urli più... finalmente il silenzio...
Vedo i tuoi occhi imploranti, pieni di terrore e ricoperti d'un velo di lacrime.
I tuoi occhi... sono cosi belli...
Non per molto.
Mi sfilai i chiodi dai miei occhietti neri e li conficcai nei tuoi.
Scommetto che avresti urlato.. ma non puoi.
La rabbia con cui li premetti nelle tue cavità era tale che quasi ti traforai il cervello... Quasi.
Anche se eri agonizzante, eri ancora vivo e non avevi provato nemmeno la metà del dolore che ho provato io.
Tolsi i chiodi, gli spilli e gli aghi dal mio corpo con calma, tanto di tempo ne avevo quanto volevo..
Finalmente avremmo giocato di nuovo assieme, solo che tu eri il Giocattolo.

Sangue ovunque... sul muro, sulla lampada accanto al tuo letto, sulle coperte, su di te... Sul mio pelo.
Tutto era roso.
Il tuo corpo invece era irriconoscibbile... sopratutto il tuo viso, quel viso che ho amato tanto..
Ma ora basta, mi sono scocciatto di giocare.
Ti uccisi traforando la tua trachea grazie al chiodo che ti avevo conficcato precedentemente nella gola..
Asfissia... credo sia la morte peggiore... non credi?

Il giorno dopo, i tuoi genitori ti trovarono morto in un lago di sangue... chiamarono la polizia... io ero li, accanto al tuo cadavere.. Non fecero molto caso al sottoscritto... ma io, al contrario, facevo caso a tutto.
Tua madre mi buttò via... cosa poteva farsene di un giocattolo rovinato e sporco di sangue?
Iniziò cosi la seconda parte della mia vita.
Vagavo per città alla ricerca di qualcuno che potesse contraccambiare il mio amore, senza mai stancarsi di me.
Un giorno, qualcuno buttò via uno specchio... guardai il mio riflesso nelle schegge di vetro..
Le macchie erano sbiadite... quasi non si notavano più.
Ma, la pallina che avevo sulla testa, non era più bianca, candida come la neve... ma era rossa... rossa come il tuo Sangue.

Fine

  
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