con pesante cadenza
smuovi le tue ombre,
che incise nella pelle
stridii come di campane
partoriscono, e le piume del principio
imitano fagocitando
l'originalità.
Mille raggi saettano su di te
fondendo le direzioni,
ogni filo una singolarità
che sfiori,
calpestando mondi e rigettando
l'arroganza...
...dell'insetto che si crede
uno yaveh,
rigettando ma non odiando
perchè non è dal sovradivino
concepire l'infinitesimo.