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Autore: What is her name    08/01/2012    1 recensioni
Premetto che è la mia prima songfic... Se avrò fatto un casino mi dispiace molto, ma spero tanto piacerà... Cosa aspettate leggete! :D
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Aspetta!" dissi io, guardandola scappare. 
Ma lei non si fermò. Continuò il suo percorso verso il buio, propensa a scappare da me. 
"Non andare via!" urlai io, iniziando a correre. 
Lei non si fermò neanche un secondo, per voltarsi o per concedermi un addio. Niente di tutto ciò. Non si fermò, ma continuò a correre verso il buio, seguito da me, un piccolo punto su quel percorso oramai lontano. Non c'era più ombra di lei, ma io non mi rassegnai e continuai imperterrito a correre, fin quando le mie ginocchia cedettero ed io sentì il freddo della sfalto innondarmi le gambe. Oramai era rimasto solo del gelo su di me, sia fisico che morale. Pensai alla ragazza che avevo perso e solo ora mi accorsi che non ricordavo il suo nome. Quale era il suo nome? What's her name? Whatsername?
 
 
Mi sveglai di colpo, capendo che tutto questo era solo un sogno. 
Premetti le mani sugli occhi lacrimanti ed inziai un pianto soffocato. Perchè stavo piangendo? Per quale fottutissimo motivo mi sentivo così solo? Qual'era il nome della mia musa? So per certo chi fosse, ma come si chiamava? Kimberly? No. Stephanie? No. Alex? No. Mi alzai, sempre piangendo come un bambino, ed iniziai a prendere le sue foto. Le nostre foto. Le guardai una ad una, per poi ricominciare. Frugai nella tasca, fin quando non trovai il mio amato zip. Perfetto! Presi lo zip, guardai le foto ed iniziai ad accendere la fiamma. Non so se stessi facendo la cosa giusta, ma ne sarebbe falsa la pena, no? Avvicinai la foto alla fiamma, mentre il mio pianto mi fece mancare il respiro. Oh no! Un'altro attacco no! Mi accasciai a terra, incapace di muovere un muscolo e rimasi lì mentre il calore della fiamma squagliava il pavimento ammuffito.
Thought I ran into you down on the street 
Then it turned out to only be a dream 
I made a point to burn all of the photographs 
She went away and then I took a different path 
"Bill, cos'è questa puzza di bruciato?" disse Mike direzionandosi verso la mia camera. 
"Bill!" sentì l'urlo di Mike, mentre correva verso di me. 
Dannate stanze senza porte! Mi girò verso di lui e appoggiò il mio capo sulla sua gamba. Volevo dirgli di non preoccuparsi, ma i miei muscoli me lo impedivano. Il mio corpo era così rigido che se qualcuno, oltre Mike, non mi avesse toccato potrebbe aver pensato che fossi morto. 
La puzza di bruciato finì una volta che il mio amico spense la fiamma. Dannato zip! Quel segno rimarrà per sempre in quel lurido pavimento. 
Nel frattempo, Mike aveva preso il mio cuscino e mi aveva poggiato il capo sopra. I suoi passi si allontanarono per poi ritornare, dopo un paio di secondi. Portava una bacinella con sè e una pezza, anch'essa lurida. La bagnò, la strizzò e la mise sulla mia fronte, sporca di sudore ghiacciato. 
"Va tutto bene, Bill. Rilassati! Sono qui con te! Sono qui per te!" mi disse Mike stringendomi la mano. 
Sapeva perfettamente come rilassarmi. Come farmi prendere il controllo. 
Grasping to control 
So I better hold on
 
 
 
 
 
Aprii il frigo e ci rovistai dentro, in cerca di qualcosa da sgranocchiare. 
"Bill! Perchè non ci riprovi?" mi chiese Mike timido, toccandosi i capelli con una mano. 
"No, Mike! Non mi serve!" dssi chiudendo il frigo completamente vuoto.
"Solo una seduta! Cosa ti costa!"
"Mike, no! Sai quello che penso sugli strizzacervelli!"
"Amico, provaci! Solo una!"
Guardai il miglior amico di sempre, che assumeva uno sguardo implorante, sbuffai e dissi:
"Okay! Ma solo perchè lo hai chiesto tu!"
 
 
 
 
"Correvo. Cercavo di raggiungere quella ragazza. Io correvo, ma non riuscivo a raggiungerla. Niente da fare... era più veloce di me! Lei sparì in quel buio totale e io rimasi lì, accasciato sulla sfalto gelida, incapace di muovermi dal forte affanno. E poi mi sveglio." dissi io, coricato sul divanetto della sala. 
"Si sente impotente?" mi chiese la psicologa. 
I went to a shrink 
To analyze my dreams 
"Come?" chiesi io sedendomi. 
"So che è un discorso delicato, ma lei deve rispondermi sinceramente.. Si sente impotente?"
"Certo che no! Okay, magari non sono uno dei più dotati, ma non mi sento impotente!"
"Ne è sicuro?"
"Certo che ne sono sicuro, cazzo!" dico nervoso. 
"Perfetto! Penso che lei abbia bisogno di sesso! Ne ha molto bisogno, non so se mi intendo."
She says it's lack of sex 
that's bringing me down 
Mi alzai e andai via. Sapevo per certo che l'idea di Mike sarebbe stata una completa delusione. Gli strizzacervelli, non possono analizzare i sogni, sono dei fottuti esseri umani!
L'idea che mi venne fu una delle più inimaginabili, avrei capito se fosse venuta a Trè, ma a me! No! Ero completamente andato! Entrai in macchina ed andai verso il viale del peccato. Una volta arrivato, parcheggiai e mi diressi verso una catapecchia. Entrai dentro e chiesi di parlare con qualcuno. Arrivò un uomo alto, nero, molto bello. 
"Salve!"
"Quanto mi dai?" mi chiese. 
"No! Non sono venuto per questo." risposi io. 
"Allora perchè?" mi chiese lui sorpreso. 
"Preferirei parlarne in privato"
L'uomo si guardò intorno e disse:
"Seguimi"
Mi condusse verso una camera da letto. Entrati dentro mi guardò. Aspettava la mia richiesta. Iniziai a raccontare la mia vita, i miei sogni, fin quando non arrivai alla mia richiesta...
"Quindi, tu, Billie Joe Armstrong, vorresti fare il gigolò solo perchè una psicologa ti ha detto che hai bisogno di sesso?"
"So che sembrerà assurdo, ma si! Ho bisogno di sesso e credo che qui ne troverò a palate"
"Non accetterò la tua richiesta. Uno, perchè la tua vita è troppo noiosa e avrei paura che ti mettessi a lagnarti e mi annoiassi i clienti e due, non è per il sesso che stai così, ma perchè stai rinunciando alla tua causa... Pensaci un pò. Quando ne sarai convinto torni qui e ne parleremo"
I went to a whore 
He said my life's a bore 
So quit my whining cause 
it's bringing her down 
Sorrisi al mio salvatore ed andai verso l'uscita. Una volta fuori mi intrufolai dentro la macchina e tornai a casa.
"Bill, come è andata?" chiese Mike.
"Il gigolò mi ha aperto gli occhi!" dissi io sorridendo.
"Gigolò?" chiese Mike confuso. 
Ridacchiai per svariati minuti, fin quando non entrai in camera e presi la mia blue. 
 
 
Premettendo che è la mia prima songfic, quindi non so se posso collegare due canzoni insieme. Se non potevo, spero mi perdonerete. 
  
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