Fanfic su attori > Cast Twilight
Segui la storia  |       
Autore: SoffiodiFata    08/01/2012    0 recensioni
< Robert … > tentai di dirgli ma la mia voce venne rotta dal pianto. Volevo parlargli, chiedergli come stava, cosa aveva, ma non ci riuscivo. Lui mi sorrise dolcemente < E’ il tuo compleanno non dovresti piangere. Dovresti essere felice. > confessai finalmente la verità < Non ci riesco … > Robert corrugò le sopracciglia sorpreso < Perché? > < Non lo so . E questo mi fa paura. > inutile fare la dura, inutile fingere, inutile negare ora, davanti a lui: da quando l’avevo conosciuto qualcosa in me era mutato. Guardò la sua bottiglia di birra e bevve le ultime gocce rimaste. Era sfinito, distrutto oltre che ubriaco e non riuscivo a capirne il motivo reale. < Perché stai così? > < Perché ora tu sei qui con me e non con il tuo fidanzato? >.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Benvenuti a Forks.


Ero a pranzo con mia madre e mio fratello in un ristorante non molto lontano da casa. La scuola era molto impegnativa in quel periodo,
ogni giorno era ricco di interrogazioni e verifiche, ed io facevo molta fatica a dedicarmi sia a quello che alla recitazione. Per fortuna mancavano
ormai poche settimane al compimento dei miei 18 anni e avevo deciso che, da quel momento,  avrei piantato tutto e mi sarei immersa
completamente nella mia più grande passione .Mamma  e papà non erano molto felici di questa mia idea, anzi tutt’altro, ma lo ero io
e questo per me bastava. Anche Michael continuava a ripetermi che se avessi abbandonato gli studi prima o poi me ne sarei pentita,
ma non accettavo minimamente consigli da uno che aveva fatto, qualche anno prima, la mia stessa scelta.
Stavo addentando un buonissimo panino farcito con doppia salsa rosa e nel mentre ascoltavo le lagne di mio fratello riguardanti
un tizio che gli aveva fatto un gestaccio quella stessa mattina perché  Cameron non aveva rispettato lo stop < E beh ha fatto bene! - 
rispose mia madre - Se fossi stata io altro che gestaccio, anche se mi fossi accorta che al volante c’eri tu sarei scesa dall’auto e te le avrei suonate! >
 < Ma mamma! > esclamò lui ed io trattenni a stento una risata < ’Cazzo ridi tu? > mi fulminò con lo sguardo < Che vuoi? Sei patetico! Alla tua età  
ancora corri sotto la gonnella della mamma! > mia madre mi squadrò spalancando la bocca < Kris > disse sorpresa < Mamma lasciala stare.
Tanto lei ormai è grande, è indipendente, ha un suo lavoro e presto se ne andrà dalla sua famiglia perché lei deve vivere la sua vita,
da adulta. No Sorella? > aggrottolai la fronte < Stai insinuando qualcosa? > < No, figurati. Solo che tu ormai sei cresciuta, hai bisogno del tuo mondo,
non della tua famiglia. Quella non ti serve più. > sembrava quasi che mi stesse dicendo cose che rimuginava da molto e che finalmente aveva
il coraggio di sputare fuori . Guardai mia madre, vidi nei suoi occhi profonda tristezza. Decisi di andarmene, questo era troppo.
Mentre camminavo sul marciapiede pensavo a quello che aveva detto mio fratello. Era stato cattivo con me. Non era colpa mia se il mio lavoro
mi portava, sempre più spesso, ad andare in giro per l’America e a stare lontana da loro. Non era colpa mia se Michael mi aveva offerto di andare
ad abitare con lui a New York. Non era colpa mia se loro non capivano quanto questa nuova vita che stavo creando era così importante per me.
Mi fermai e mi appoggiai contro ad un muro, sospirai. Presi il cellulare e scrissi un sms al mio ragazzo:
Baby come va? Qui male. Ho appena litigato con Cameron. Dimmi qualcosa di carino, ne ho bisogno, per favore. Xoxo Kris.
Di lì a poco mi arrivò la sua risposta:
Cucciola mi dispiace molto. Vediamo se questo ti può tirare su di morale: prima ha chiamato Chate e ha detto che Matt si sta riprendendo;
poi mi ha chiesto di dirti che devi chiamarla il prima possibile, dal tono della sua voce sembravano grandi notizione!! M <3

Sorrisi meccanicamente. Feci ancora qualche passo e poi chiamai Chaterine: < Kris, prepara le valigie tesoro, dopodomani si parte! > mi rispose
tutta euforica, io risi < Buondì anche a te! Già si parte? E come? > < Come? Beh ho fatto vedere a Stephenie due o tre altri ragazzi e …
l’abbiamo trovato il nostro Edward! Indovina su chi è ricaduta la scelta? > non potevo avere dubbi, sicuramente sarebbe stato Robert Pattinson.
< Il ragazzo tutto strano che non aveva preparato nessun pezzo? > feci finta di non ricordare il suo nome < Sì, esatto, proprio lui! Robert Pattinson!
Stephenie si è quasi commossa da quanto è simile all’Edward della sua immaginazione! > < Bene, allora a dopodomani davanti all’aeroporto. >
< Sìì non vedo l’ora! > chiusi l telefonata e mi diressi a casa.

Non avevo mai visto Forks dal vivo, avevo fatto qualche ricerca su Google a casa ma non mi sarei mai aspettata così tanta bellezza:
mi accorsi che la Meyer l’aveva descritta perfettamente, minuziosamente. Questa piccola cittadina immersa nel verde, dove il tempo sembra
essersi fermato e dove piove davvero quasi sempre, mi hanno detto, mi catturò immediatamente.
Io,il cast e tutta la banda soggiornavamo in un hotel appena fuori il paese. Al pomeriggio dovevamo fare la prima riunione generale:
lì avrei conosciuto tutti i miei futuri compagni di viaggio. Non sapevo molto di loro, solo che io, con i miei 17 quasi 18 anni, ero la più piccola del gruppo.
E poi c’era Robert Pattinson che non vedevo da una settimana, dal suo provino. A dire il vero l’idea di incontrarlo di nuovo mi metteva un po’ d’ansia,
forse perché il primo nostro incontro era stato un po’ strano, o forse perché … Beh non sapevo darmi un perché reale.
Sta di fatto che alle h 14.00 in punto ci riunimmo in una sala che il padrone dell’hotel ci aveva gentilmente concesso ed iniziammo l’incontro.
Chatrine ci presentò uno per volta. Alla sua destra c’era un giovane molto muscoloso, capii subito, da brava fan della saga, che quello sarebbe
dovuto essere Emmett. Si presentò: si chiamava Kellan Lutz; cercai di sforzarmi per ricordare qualche film in cui avrei potuto averlo visto recitare ma
non mi venne in mente nulla. La seconda era una ragazza con lunghi capelli neri, un visino dolce e la pelle quasi bianca come la mia:
si chiamava Ashley Greene e sarebbe stata colei che avrebbe interpretato Alice. Aveva una voce piacevole, fece una lunga e dettagliata
 descrizione di sé stessa.Già mi stava simpatica. Poi accanto ad Ashley c’era Jackson Rathbone, Jasper, che sembrava abbastanza in confidenza con lei.
Accanto a me c’era invece Nikki Reed, Rosalie, che mi ricordavo avesse già girato un film con Chatrine. Poi fu il mio turno, feci un profondo sospiro
e dissi il mio nome. < Piccola lei > disse teneramente Ashley quando confessai che non avevo ancora raggiunto la maggiore età. Io arrossii. Quando arrivava
questo maledetto 9 aprile?! Infine nella sedia accanto alla regista c’era Robert che fece una descrizionemolto buffa di se stesso, noi tutti ridemmo.  
 Terminata la riunione, dopo averci cioè spiegato cosa avremmo dovuto fare nei giorni a seguire, fummo tutti liberi di andare a divertirci
dove meglio volevamo. Quello che si chiamava Kellan propose di andare in un pub tutti insieme in modo tale da cominciare a conoscerci,
e tutti noi accettammo. Andammo in un bar molto stile antico, tutto in legno con quadri di lupi e teste di cervi e cinghiali attaccati ad ogni angolo del muro.
Ci sedemmo ad un grande tavolo ed ordinammo all’unisono una bella tazza di cioccolata bollente.In effetti iniziava a fare freddo. Ognuno si mise a
chiacchierare con la persona che aveva accanto ed io non feci da meno: sorrisi a Nikki e le chiesi se era pronta per questa esperienza. Facemmo una bella chiacchierata dalla quale capii che Nikki era una ragazza determinata e molto adulta per la sua età. Quando decidemmo di andare a ritirarci nelle nostre
stanze ci accorgemmo che aveva iniziato a piovere e così chiedemmo al proprietario del bar se avesse potuto prestarci degli ombrelli. Sfortuna volle
che tutti riuscirono a prenderne uno tranne io.La solita sfigata. Sbuffai rassegnata. < Se vuoi puoi metterti sotto con me. > mi suggerì una voce
molto suadente, alzai lo sguardo e incontrai ancora una volta quei due occhi blu oceano. Istintivamente sorrisi < Davvero? Grazie non voglio
proprio bagnarmi. > < Non potrei mai accettare che tu ti bagnassi, piuttosto ti lascerei l’ombrello e mi bagnerei io. > non sapevo cosa rispondere
a così tanta gentilezza, mi limitai a sorridere ancora una volta. Incominciammo a camminare sotto la pioggia inevitabilmente molto vicini,Robert
aveva un profumo buonissimo. < Dimmi, tu non sei americano, vero? Hai un accento … > non mi lasciò terminare la frase < Inglese! Vengo dalla
magica Londra. > disse tutto fiero. < Londra – pensai – l’ho visitata molti anni fa, da piccola, con la mia famiglia. Ricordo che il mio sogno era quello
di incontrare il principe William ma non riuscii mai a vederlo. Fu una delusione. > dissi seria, lui rise < Beh quella gente si fa vedere poco. Magari
se andassi là ora non si farebbe negare un’altra volta. > arrossi abbassando lo sguardo, cercai di cambiare argomento < E com’è che ti sei presentato
al provino? > Robert rise < Ho letto l’annuncio sul giornale. > < Oh avanti sì serio! > < Beh mi serviva un lavoro. E perché non questo? >
< Beh mi sembra giusto; però, ad esempio,io non riuscirei a presentarmi a un provino per un ruolo che non mi piace o che non conosco, solo per soldi. >
la mia non era una critica nei suoi confronti ma solo una riflessione < Beh io invece sono dell’idea che la storia me la posso far piacere dopo. >
< Che tristezza però. > abbassai lo sguardo a terra, la pioggia stava aumentando ma per fortuna noi eravamo quasi arrivati. Davanti all’hotel
riguardai ancora Robert che sembrava perso nel paesaggio davanti a sé < Grazie mille ancora per il passaggio. > sembrò quasi che con le mie parole
lo avessi risvegliato da un sonno ad occhi aperti ero inspiegabilmente imbarazzata, così decisi di rivolgergli un leggero sorriso e
corsi dentro nel calduccio della hole. 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Twilight / Vai alla pagina dell'autore: SoffiodiFata