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Autore: fedelity_angel_92    08/01/2012    1 recensioni
Questa è la mia prima ff.
Shiori e Ryu sono due ragazzi delle superiori come tanti altri, almeno così credevano fino a quando non vennero catapultati nell'epoca Sengoku. Qui i due ragazzi affronteranno diverse difficoltà, mentre il loro vero destino e passato verrà rivelato.
Tratto dal capitolo otto: "In quel preciso istante il cielo si oscurò, nubi plumbee portatrici di sventura. Una tremenda risata si levò lasciando tutti sorpresi.
«Ci incontriamo di nuovo Inuyasha.» una voce viscida e lugubre si levò chissà dove dalle nubi
«Naraku maledetto cosa vuoi.» rispose inuyasHa guardandosi attorno
«Niente che tu possa darmi Inuyasha.»
Detto ciò una serie di enormi e viscidi tentacoli si diressero verso Shiori che tentava di calmare i bambini.
«Shiori!» urlò in coro il gruppo.
La ragazza sollevò lo sguardo ma era troppo tardi per sguainare la spada, così fece l'unica cosa che le venne in mente, proteggere i bambini.
«Muori principessa!»
Shiori chuise gli occhi rasegnata.
Si udì un tonfo, seguito da una serie di urla."
AGGIORNAMENTO:16-04
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"Finalmente! Non vedevo l'ora di tornare a casa!"

La campanella della scuola superiore era appena suonata e tutti i ragazzi si riversarono nel cortile.

Era una di quelle girnate tranquille, molto soleggiate ideali per poter trascorrere un pomeriggio al mare.

In quel momento, un ragazzo alto, dai capelli neri scompigliati e in disordine quasi simili alle piume di un corvo e dagli occhi verdi così scuri che ricordavano una foresta nella notte più oscura, stava aspettando fuori dall'edificio.

Indossava la divisa della scuola, quella divisa che tanto odiava ma che era costretto a indossare.

Continuava a guardare l'orologio da polso che portava sempre con sé, come se fosse un portafortuna.

Sbuffò un attimo.

"Quanto tempo ci mette." pensò irritato tornando a guardare l'orologio che segnava le 13:30.

"Se arriviamo un altra volta in ritardo nostro padre si arrabbierà, e non oso pensare a cosa potrebbe arrivare a fare."

Il ragazzo sospirò abbattuto pesando a cosa avrebbe potuto fargli il padre per ripicca nei loro confronti.

«Hey Ryu!» una voce femminile lo distrasse dalla sua autocommiserazione. Si voltò e si ritrovò davanti a una ragazza dai lunghi capelli castani che mandavano bagliori ramati e dorati, raccolti in una morbida treccia dalla quale uscivano dei ciuffi ribelli. In quella massa gli occhi blu scuro risaltavano sembrando un mare in tempesta. Indossava la divisa della scuola, maglietta bianca e gonna verde, tuttavia sotto la gonna portava un paio di pantaloni bianchi.

«Era ora Shiori!» esclamò Ryu.

La ragazza lo guardò un attimo incuriosita, poi scosse la testa capendo cosa impensieriva il ragazzo e gli disse «Non preoccuparti fratellino, siamo ancora in orario.»

«Cosa stai dicendo non c'è la faremo mai ad arrivare al Dojo in tempo.»

La ragazza sorrise, lo afferrò per un braccio e gli disse:«ti fidi di me?»

Ryu rimase un attimo pietrificato, guardando in faccia la sorella.

Era così solare quando sorrideva che faceva dimenticare qualsiasi problema, qualsiasi pena ma soprattutto qualsiasi dolore. Era un sorriso che proveniva dal profondo del cuore, così caldo e dolce che avrebbe sciolto persino il più gelido dei ghiaccioli.

Il ragazzo scosse la testa ma affermo:«Cos'hai in mente?»

Shiori lo fece voltare e gli mostrò una bicicletta non molto lontano da dove si trovavano ed affermò:«Con quella ci metteremo pochissimo.»

Ryu le sorrise con un semplice sorriso. Non era una persona che sorrideva ma quando lo faceva riusciva a trasmettere una calma e serenità anche alle persone che gli erano intorno.

«D'accordo.» le mormorò in rimando «però guido io!» e detto ciò si precipitò verso il veicolo prima ancora che la ragazza potesse fare qualcosa.

«Ma così non vale!»

«Dai muoviti Shiori! Non vorrai mica far tardi alla tua cerimonia al Dojo.»

«Come sei petulante oggi!»

Ryu le sorrise in risposta, a quella vista la ragazza sbuffò facendo ridere il ragazzo.

«Dai Shiori! Non è mica la fine del mondo!»

Alla fine Shiori si avvicinò al ragazzo, che si era già messo in posizione. La ragazza fece appena in tempo a sedersi quando sentii Ryu dire: «reggiti forte.» Dopo aver detto ciò partì in quarta tra le risate della ragazza.

Impiegarono circa deci minuti per arrivare al Dojo. All'esterno vi era un ampio giardino dove potersi allenare o semplicemente fare una passeggiata. Nel giardino oltre ai soliti alberi di cigliegio, pesco ed altri, vi era posto un pozzo, e non molto distante c'era un laghetto attraversato da un piccolo ponte che aveva la peculiare funzione di ingresso al Dojo. La costruzione interamente in legno, riprendeva l'archittetura tradizionalista. Il tetto spiovente copriva il patio, che circondava tutto l'edificio. Inoltre era uno degli edifici appartenente alla loro famiglia da diversi anni.

I due ragazzi si guardarono un attimo, in seguito si adentrarono all'interno del Dojo sperando di essere arrivati in orario.

L'interno non era molto diverso dai soliti Dojo, il tetto era in legno con le travi a vista mentre il pavimento era ricoperto da diversi tatami candidi come la neve.

«Vi sembra questa l'ora di arrivare?» una voce maschile, leggermente irritata, proveniente non molto lontano da dove erano appena entrati i ragazzi. Entrambi si voltarono e si trovarono davanti a un uomo di circa 40 anni, i lunghi capelli neri che mandavano intensi bagliori di blu e rosso, erano raccolti in un'alta coda di cavallo. La cosa strabigliante di quell'uomo erano gli occhi blu così intensi da sembrava di annegare al loro interno. Indossava un kimono da allenamento nero, nel quale si fondevano i suoi capelli.

«Ci scusi Haru-sama.» Risposero i ragazzi in sincronia, facendo un breve inchino e sperando di non aver una punizione troppo pesante.

Rimasero a testa bassa finché non sentirono i passi dell'uomo che si avvicinava a loro.

«Quante volte vi ho detto di non chiamarmi così ragazzi miei.»

I due ragazzi alzarono di scatto la testa sorridendo e andando ad abbracciare l'uomo come consuetudine dopo quelle parole. Quando sciolsero l'abbraccio Shiori mosse un passo verso il padre.

«Padre» disse Shiori «Io non voglio prendere il vostro posto come sensei!»

Haru guardò un attimo la figlia, che ricambiava lo sguardo con determinazione. Quella piccola peste a cui voleva un mondo di bene, che tuttavia non voleva arrecare un torto al padre togliendogli il comando del Dojo. Inoltre bisognava aggiungere che era molto testarda quando decideva una cosa, e non vi era verso di farle cambiare idea.

Era ormai da tre mesi che si rifiutava di sostituire il padre, in aggiunta suo fratello la appoggiava rendendo difficoltoso il compito del padre, già di per sé arduo.

Haru sospirò.

«Vedi piccola,» iniziò l'uomo con voce calma e calcolatrice «Ho bisogno che tu prenda il mio posto, se vuoi possiamo rimandare la celebrazione, ma non il rito formale.»

«Ma...»

«Lasciami finire pre favore.» disse Haru in tono serio e riprendendo il discorso di prima «Questo è un passo importante che devi compiere. Non voglio altre discussioni, inoltre mi faresti l'uomo più felice sulla faccia della terra.»

Shiori lo guardò un attimo come se stesse parlando una lingua a lei sconosciuta. In quel momento le si avvicinò Ryo che le mormorò: «Non devi farlo se non te la senti.»

Shiori scosse la testa, nei suoi occhi c'era una determinazione mai vista prima d'ora e disse ad alta voce: «D'accordo padre ma a una condizione.»

I due uomini la guardarono una attimo incuriositi, senza capire cosa avesse in mente.

«Quale condizione?» chiese preoccupato il padre guardandola negli occhi.

La ragazza sostenne lo sguardo del padre, mentre una piccola scintilla al loro interno prendeva vita, poi con sincerità ed ingenuità affermò ad alta voce: «Voglio un duello con voi. La mia spada contro la vostra.»

Haru sorrise all'ingenuità e allo spirito combattivo della figlia, gli sembrava di avere la sua copia da bambino davanti agli occhi. Tuttavia rimase un attimo sorpreso, non gli aveva mai chiesto un duello con le loro vere spade, e ciò lo preoccupava.

"Forse dovrei dirle... No, non è ancora giunto il momento." pensò tristemente Haru guardando negli occhi sua figlia. "Dovrò aspettare ancora un po' prima di rivelarglielo."

Intanto sua figlia lo fissava con una determinazione e coccutaggine degne del padre, forse anche superiori quasi simili a quelle della madre da lei mai conosciuta.

Haru scosse la testa.

«D'accordo Shiori.» Disse molto semplicemente prima di andare a prendere la divisa da maestro e consegnarla alla figlia.

«Questa da ora in poi è tua.»

Shiori prese il kimono dalle mani del padre con fare reverenziale.

«Devo darti anche un altra cosa.» Mormorò Haru «Seguimi.»

E si allontanò.

«Cavoli Shiori le fortune capitano tutte a te!» disse il fratello spazientito abbracciando la sorella.

«Non so Ryu, penso che ci stia nascondendo qualcosa.»

«Ancora le tue sensazioni?»

«Si.» mormorò la ragazza

Ryu sospirò: «Non è detto lo sai Shiori.»

«Lo so, però non mi sono mai sbagliata su queste cose e lo sai anche tu.»

"Già è vero." Pensò Ryu un attimo prima di scuotere la testa.

Già da bambini, Shiori aveva la strana peculiarità di capire istintivamente le persone e le loro intenzioni, e col tempo si era acuita sembrando quasi una lettura del pensiero.

Ryu guardò un attimo la sorella prima di affermare bonariamente: «É meglio che raggiungi nostro padre, prima che si arrabbi e cambi idea.»

Disse spingendo Shiori verso l'uscita dove era sparito il padre. E dove dopo pochi secondi sparì anche la ragazza.

Ryu si guardò attorno. Non era tranquillo. Si avviò verso il campo per il tiro con l'arco e iniziò ad allenarsi svogliatamente. Aveva una strana sensazione, una sensazione che riguardava lui e Shiori. Non sapeva bene cosa fosse ma di una cosa era sicuro, quella giornata iniziata in tranquillità sarebbe finita molto male, se lo sentiva nelle ossa.


 

Nota dell'autore:
Questa è la mia prima ff!!!! sono contenta di essere riuscita a metterla per iscritto...
Spero che commentiate in tanti!!


Prossi
mo capitolo:
Aoitsuki
il 31 gennaio
 
  
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