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Autore: Nihal_Land of Wind    08/01/2012    1 recensioni
"Scusi, che è successo qui?"
"C'è stato un incidente poche ore fa e il treno è deragliato."
Fu come se tutto il mondo si fosse messo a girare su se stesso. Susan non capì più niente... Si girò e incominciò a correre.
Questa fanfiction parla di un finale diverso per la saga... Spero vi possa piacere!!
Genere: Avventura, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I’LL COME BACK TO YOU
 
SETTE
 
 
POV SUSAN
Non feci in tempo a chiedermi perché Adam fosse così allarmato, perché il ragazzo sbiancò all’improvviso e mi disse: “Devo portarti via da qui, a casa.”
Mi prese per un braccio e iniziò a correre nella direzione da cui eravamo venuti; sembrava stesse scappando da qualcosa...
“Corri, Susan!!” gridò. Cercai di sforzare di più le mie gambe poco allenate, ma nel farlo incespicai e caddi in mezzo alla neve...
Adam era poco più avanti per lo slancio, ma tornò indietro subito non appena mi vide a terra. Nel frattempo cercai di alzarmi puntellandomi sui gomiti e mi girai. La cosa che vidi mi fece restare interdetta per un momento.
Davanti a me stava un esserino alato che a prima vista sembrava una innocua farfalla, ma non poteva essere in pieno inverno; infatti era un vero e proprio essere umano in miniatura con grandi occhi azzurri e folti capelli rosso scuro. Era vestito di nero e sembrava puntare proprio a me. Vidi il suo pugnetto stringersi e quando lo riaprì conteneva qualcosa di luminoso che voleva lanciarmi.
Non avevo idea di dove fosse sbucato, ma ero sicura che non fosse simile a Trilli di Peter Pan. In quel momento sentii Adam dietro di me che tentava di tirarmi su: “Susan, alzati! Se ti prende è finita!”
Finalmente fui di nuovo in piedi, ancora confusa da quella apparizione che sembrava uscita da un mondo magico, e scappai seguita dal ragazzo; dopo pochi minuti eravamo di fronte alla porta di casa mia, ansanti per la corsa.
“Senti” disse Adam ancora col fiatone “Adesso entra... Ma non devi uscire... per qualche giorno...”
Sgranai gli occhi. Perché mai? E cosa diavolo era quella fatina dai capelli rossi?
Sembrò intuire le mie domande silenziose: “Ti spiegherò tutto... ma ora devo andare, quel folletto mi ha visto, non posso restare qui. E non posso nemmeno venire a spiegarti... qualche giorno. Aspetta solo qualche giorno, per favore.”
Non avevo capito assolutamente nulla di quel discorso, ma attraverso i suoi occhiali vidi una sincera preoccupazione per me nei suoi occhi. Annuii, anche se controvoglia.
“Resta in casa” fu l’ultima cosa che mi disse prima che entrassi e andassi alla finestra della cucina per sbirciare fuori... Ma era già sparito.
 
Dovette passare una settimana. Una settimana intera senza uscire di casa; non che prima mettessi piede fuori molto, ma dalla festa di Capodanno, non so perché, avevo recuperato un po’ di voglia di fare qualcosa. Ora però ero costretta all’inattività e gli zii iniziavano di nuovo a preoccuparsi. Seduta nella mia camera, guardavo fuori dalla finestra i fiocchi di neve posarsi sul davanzale e ripensavo alle parole di Adam. C’erano molte cose non chiare in quella situazione e avevo intenzione di scoprirle; primo, cos’era quella che io avevo definito ‘fatina’ ma che lui aveva chiamato ‘folletto’? Perché Adam era così preoccupato? Ed era un caso che fosse ricomparso proprio in questo momento, a tre anni di distanza dall’ultima volta che mi aveva parlato? E perché aveva detto ‘se ti prende è finita’? Non ce la facevo più ad aspettare.
Domenica pomeriggio cominciavo a spazientirmi sul serio. Non poteva mettermi tutti questi dubbi in testa e poi mollarmi così! Alla fine presi una decisione: sarei andata a cercarlo. Di solito a pomeriggio studiava nella biblioteca della città (me l’aveva detto Amy che sembrava averlo preso in simpatia). In teoria avrei dovuto rispettare la sua preoccupata esortazione a non uscire, ma non ne potevo sinceramente più. Che cosa poteva succedermi, in fondo? Ormai conoscevo bene Londra.
Così due minuti dopo ero sul marciapiede innevato, con sciarpa e giubbotto, e mi incamminai verso la biblioteca. Solo quando mi ci trovai ormai di fronte mi ricordai che dovevo passare davanti alla stazione, per forza: l’unica altra strada mi avrebbe fatto fare un giro lungo il doppio e non era il caso in mezzo alla neve. Ma che problema c’era? Mica ci dovevo entrare, dovevo solo passare sul marciapiede opposto. Raddrizzando la schiena, feci un passo, poi un altro, fissando l’ingresso della stazione come se ce l’avesse con me. Ma forse ero io che ce l’avevo con lui. Stavo per distogliere lo sguardo, quando vidi in mezzo a tutti gli altri il volto della persona che stavo cercando; Adam non si accorse di me e, per quanto avessi pregato che non lo facesse, dopo essersi guardato intorno furtivamente si infilò esattamente dentro alla stazione.
Non ci volevo entrare. Non ero ancora pronta. Ma dovevo farlo, se volevo avere delle risposte. E al momento questa necessità era la cosa più importante.
Mi feci coraggio e attraversai la strada; esitai solo un attimo prima di entrare. Senza un apparente motivo, il cuore mi batteva come impazzito.
Mentre scendevo le scale, non mi accorsi di uno svolazzo rosso dietro di me.
 
I fischi dei treni parevano assordanti; c’erano troppe persone e non riuscivo a scorgere Adam. Guardai da ogni parte, sentendomi nello stesso momento fuori posto in quel luogo. Finalmente lo vidi! Iniziai a correre scostando malamente le altre persone perché sembrava che lui andasse sempre più veloce e si guardava ancora intorno, come se anche lui stesse cercando qualcosa, o qualcuno.
L’avevo quasi raggiunto... Un treno arrivò in quel momento con uno stridio assordante e Adam si voltò proprio verso di me. Inizialmente scorsi sorpresa sul suo volto, ma poi questa si trasformò in panico e impallidì.
Non capivo. Perché aveva paura di incontrarmi?
 
POV ADAM
“SUSAN GIRATI!!” gridò Adam con quanto fiato aveva in gola; si era girato dopo avere sentito uno stridio che poteva appartenere a un treno, ma si era avverato ciò che temeva: il folletto comparso una settimana prima era dietro la ragazza e stava ringhiando contro di lei. Susan però non lo sentì, a causa del vocio delle persone e gli sbuffi dei treni. Ma non poteva lasciare che il folletto la prendesse, non ora che poteva avere cominciato a ricordare...
 
POV SUSAN
Vidi Adam dire qualcosa, ma i rumori della stazione erano assordanti. Comunque, ora che l’avevo trovato esigevo delle risposte. Mi sentivo autoritaria come una regina in quel momento.
Non feci in tempo a dire nulla però, anche perché non ero così vicina da poter farmi sentire: a un certo punto sembrò che tutto intorno a noi rallentasse e poi si gelasse, compresi me e Adam. Mi immobilizzai senza volere, ero totalmente incapace di muovermi.Qualunque cosa stesse accadendo, non era un bene.
A giudicare dalla sua faccia, Adam aveva provato le mie stesse sensazioni, ma al contrario riuscì ad avanzare verso di me seppur lentamente. Invece persone, treni, erano diventati statue di ghiaccio!
In quel momento mi superò lo stesso esserino alato dai capelli rossi che avevamo incontrato al parco. Mi sentii mancare: mi aveva seguito fin lì! E a quanto pareva era colpa sua se si era gelato tutto.
“I tuoi poteri non funzionano su di me” disse Adam al folletto, poi indicando me: “Lasciala subito.”
Il folletto ridacchiò maleficamente con voce acuta. “Non l’hai avvertita di quello che sarebbe successo? La Strega Bianca sarà molto felice di incontrarla così presto... Potrebbe anche ucciderla!”
“NO!” gridò Adam. “Sono il re di Narnia! Ti ordino di lasciarla subito!”
Il ghigno malvagio sparì dalla faccia del folletto; sciolse l’incantesimo su di me quando osservò meglio il volto del ragazzo, stringendo gli occhi azzurri anche quelli come il ghiaccio. Poi sparì con uno sbuffo.
Quando anche io lo guardai, trasalii: di fronte a me, Adam si stava mostrando per chi realmente era. I capelli da corti diventarono lunghi fino alle spalle, gli occhiali sparirono, il viso si fece un po’ più scuro e più bello.
Era Caspian.
“Caspian...” Avevo finalmente ritrovato la parola! Ma dopo tanto tempo la mia voce si era arrochita. “Caspian!”
 
 
 
 
 
 
 
 
Writer’s Space
Ebbene sì, è tornato Caspian!! Contenti? xDxD avevate capito che era Adam era lui? Complimenti a chi ci è riuscito ;-D
Ma non è l’unico personaggio noto... Come avete visto, c’è anche la Strega Bianca, ma Susan dovrà aspettare il prossimo capitolo per avere le spiegazioni che vuole (e vi assicuro che è molto ansiosa v.v).
Grazie ancora a tutti quelli che recensiscono, hanno messo come preferite, seguono, leggono questa storia!
Questo capitolo è dedicato a una mia amica, che ha molto insistito perché inserissi il folletto malefico e perché continuassi a scrivere questa fanfiction. Grazie ti voglio bene!!!!
Spero vi sia piaciuto!
Nihal_Land of Wind
 
P.S: Tanti auguri di buon inizio scuola a tutti! (io sto piangendo copiosamente per la disperazione!) 
  
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