09/01/2012
1 recensioni-Izzy! Vuoi smetterla adesso?-
Lei si fermò un istante, e poi si girò:
-Non se ne parla! Nemmeno per sogno!- poi si girò di nuovo, facendo la finta offesa, e continuando a saltellare.
-Eddai, Izzy...- quella ragazza sapeva davvero farsi odiare, e in quel momento ci era riuscita benissimo.
-No!- stavolta la risposta gli arrivò molto velocemente.
-Ho capito, ti sei offesa...- disse lui, calmo.
Stavolta non gli arrivò nessuna risposta, quindi significava si.
-Ok, ho capito: cosa devo fare per farmi perdonare?- lui non era un tipo che pregava le persone, ma se non l'avesse fatto, lei sarebbe rimasta col broncio anche giorni, perciò bastava esaudire qualche sua richiesta assurda per farla tornare quella pazza ragazza di sempre.
Lei non rispose, così lui continuò a parlare:
-Che ne dici se stasera andiamo al luna park?-
Questa proposta fu un po' azzardata, perché lei gli saltò letteralmente addosso.
-Si, si, si e ancora si! Aspettavo che me lo chiedessi, Noah...- lui alzò gli occhi al cielo, mentre lei scoppiò in una fragorosa risata.
Tornarono a casa, e verso le sette si prepararono per uscire.
Alle otto erano già al luna park e lui non vedeva l'ora di tornare a casa, perché ogni qualvolta passavano davanti ad una giostra, lei lo pregava per mettersi: ovviamente la risposta era un "no" secco, perché appena lei saliva su una di quelle, gli insisteva che doveva andare con lei.
Mentre passeggiavano tranquillamente, lei adocchiò un gruppetto di ragazzi che stavano tutti attorno ad un aggeggio: probabilmente era una delle attrazioni del luna park che le era sfuggita altre volte.
Infatti decise di avvicinarsi per vedere cos'era, e inutile dirlo, trascinò Noah con sé.
Appena si avvicinò, notò che era un macchinario alto circa due metri pieno di luci lampeggianti; di sopra aveva una specie di tetto in cui era appesa una palla, e c'era anche un piccolo schermo con i numeri.
In pratica, i ragazzi davano un pugno a questa palla e il macchinario dava dei numeri: l'ultimo ragazzo che aveva provato, aveva avuto "7000" come risultato.
Lei volle provare, nonostante Noah le avesse detto per l'ennesima volta no.
Prese bene la mira, e scagliò il pugno dritto al centro della palla: questi ribalzò un paio di volte, e poi mostrò il numero.
Aveva fatto "10000".
Noah restò a bocca aperta; il ragazzo di prima restò amareggiato, perché il suo risultato, prima, era il più alto; Izzy invece, scoppiò a ridere fragorosamente, senza un motivo ben preciso.
Così Noah prese delicatamente Izzy per il braccio e la avvicinò a sé:
-Adesso possiamo andare?-
-Uffa... Proprio adesso che mi stavo divertendo...- disse un po' delusa.
-E va bene...- disse dopo pochi secondi dalla sua scorsa esclamazione.
-Izzy...- Noah cominciò a parlare.
-Si, gamberetto?-
-Ricordami di non farti mai arrabbiare...- disse.
Lei cominciò a ridere, e lui la seguì dopo alcuni secondi.
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Angolo dell'autrice pazza alle due di notte...
Ciao a tutti ^.^
Anche se so che non ve ne interesserà un cavolo, eccomi qui con una Nizzy tutta per voi!
Vabbé... Comunque l'aggeggio che c'é nella storia esiste veramente, sol che non so come si chiama -.-"
Aspetto un vostro parere ^.^