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Autore: parker    26/08/2006    13 recensioni
Vegeta alle prese con la quotidianità...come se la caverà il nostro eroe?
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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fan fiction cosimo: Vegeta alle poste

           Una nuova missione per il principe dei Sayan

 

Premessa: una dura battaglia attende uno dei più forti guerrieri di tutti i tempi, ma questa volta il nemico sarà tanto terribile quanto sconosciuto. Potente come Freezer? Sorprendente come Cell? Indistruttibile come Majin Boo? No, molto, molto peggio...

Capsule Corporation, ore 9.00

Era una normale e tranquilla giornata alla C.Corporation: il principe era immerso nei suoi allenamenti, Bulma nelle sue ricerche, Trunks era andato a giocare con Goten e la piccola Bra giocava con le sue innumerevoli bambole. Ad un tratto un uomo vestito di blu, in sella al suo scouter, interruppe la tranquillità suonando per due volte il campanello. Ecco immediatamente la piccola: "Papà, vai ad aprire la porta!", ma Vegeta, preso dalla rabbia e con aria minacciosa ordinò a Bulma di interrompere le sue ricerche e vedere chi osava disturbare. La povera Bulma, armatasi di buona volontà, andò alla porta e si trovò davanti un piccolo e innocuo essere umano, il postino, che le consegnò la bolletta della luce, che inesorabilmente sarebbe scaduta entro due settimane!

Durante il pranzo, Bra chiese alla madre: "Mamma, chi era questa mattina alla porta?". Bulma rispose: "Niente d'importante, era il postino che ha portato la bolletta della luce". Vegeta: "Umphf, io non andrò a pagare la bolletta della luce!". Bulma gli disse: "Mi dispiace contraddirti, ma temo che dovrai andarci proprio tu! Domani devo partire molto presto per una importante riunione d'affari e starò via per almeno venti giorni, Bra è troppo piccola e su Trunks sai che non puoi fare affidamento. Mi rincresce dirti che non potrai andare volando perchè spaventeresti la popolazione...devi andare per forza, non vorrai che ci stacchino la luce? Pagare la bolletta con la mora sarebbe una vergogna per il princ..." Vegeta non le diede il tempo di completare la frase: "Zitta donna, va bene, ci vado, ma sappi che sarà l'ultima volta!".

Il giorno dopo, prima di partire, Bulma lasciò in cucina un bigliettino per Vegeta che diceva così: "L'auto è a corto di benzina", ma Vegeta lo ignorò. Quindi il principe si avviò in auto borbottando tra sè: "Io, il principe dei Sayan, che caduta di sti..." ma ecco che l'auto, dopo appena 400 m, si spense. "Ma che succede? Dai forza accenditi, stupido ammasso di inutile ferraglia!". Dopo svariati tentativi infruttuosi, il principe si rassegnò ad andare a piedi: "Lo sapevo che dovevo restare a casa ad allenarmi! Mi verrebbe voglia di distruggere mezzo pianeta! Ma quanto manca ancora, non si arriva mai!". Ad un tratto il nostro eroe scorse l'insegna e capì di essere arrivato a destinazione, ma una terribile sorpresa lo attendeva... era il giorno in cui gli anziani dovevano ritirare la pensione e la fila era a dir poco chilometrica! Vegeta, ignaro del pericolo, cominciò a strattonare i poveri vecchietti per avvicinarsi alle casse, ma dopo averne oltrepassato una decina, ecco che un vecchietto, armato di bastone, gli dice: "Ehi, giovanotto, che fa? Non rispetta la fila? Guardi che qui ci sono persone che aspettano dalle 5 del mattino e lei, l'ultimo arrivato, vuole passare avanti? Si metta in fondo alla coda, prenda il numero e aspetti il suo turno, maleducato!". Vegeta, stupito: "In fondo alla fila? Prendere il numero? Aspettare? Ora basta, voi non sapete chi sono io! Io sono il principe dei Sayan e devo pagare la bolletta!". A quel punto prese la parola un altro vecchietto: "Giovanotto, oggi c'è soltanto una cassa aperta e quindi chi deve pagare la bolletta deve fare la fila insieme a chi ritira la pensione. Il cassiere è uno nuovo, lo hanno assunto da poco, e chi ha già finito dice che è un pò imbranato, quindi si metta il cuore in pace, si segga e attenda il suo turno". Vegeta: "Sentiamo, e che  numero sarei?". "99!". "E a che numero siamo?" "10!!!". "Oh no!". Nel frattempo sopraggiunse un'altra vecchietta che chiese: "Chi è l'ultimo?". Nessuna risposta. La vecchietta riprese: "Gentilmente, chi è l'ultimo?". Ancora silenzio. Al terzo tentativo, il tizio prima di Vegeta rispose: "L'ultimo è questo giovanotto qui accanto a me". La donna si avvicinò a Vegeta dicendogli: "Mi scusi, è lei l'ultimo?". Ma Vegeta non la degnò neanche di uno sguardo. "Ma è sordo?". Quindi prese la parola il vecchietto di prima: "Dice di essere il principe dei Saqualcosa, forse è troppo fiero per dire che è l'ultimo!". La maggior parte delle persone si mise a ridere dicendo: "Questo nanetto? Un principe? Ma smettiamola!". Vegeta sbroccò: "Nanetto a chi? E poi si dice Sayan! Avete capito? S-a-y-a-n!!!". La vecchietta prese posto accanto a Vegeta, indossò gli occhiali da vista e disse: "Ma io ti conosco? Per caso sei il figlio della signora Pina, quella che a 5 isolati da qui vende il pane? Che bel giovanotto! Ti ho visto crescere, mi ricordo ancora quando piangevi la notte per il biberon, strillavi così forte da non far dormire nessuno. Quando ti tenevo in braccio, o ti cambiavo il pannolino...dimmi, dimmi, ora che fai? Hai finito gli studi? Ti sei diplomato? Che lavoro fai?". Vegeta era a dir poco sull'orlo di una crisi di nervi, dentro di lui un'ira distruttrice stava crescendo, ma poi pensò che doveva stare calmo e rispose: "Io sono Vegeta, il principe dei Sayan, la razza più forte dell'Universo, non sono la persona descritta da lei, ora mi lasci in pace e stia zitta, oggi sono particolarmente nervoso". La vecchietta: "Mi scusi se l'ho confusa con qualcun'altro...ma sei sicuro che non sei tu? Gli somigli così tanto!". Vegeta gridando: "Le ho detto di no!". Si alza e cambia posto. La donna, stupita: "Questi giovanotti d'oggi non conoscono il rispetto, ai miei tempi non si osava rispondere così". Finalmente, dopo qualche ora, arrivò il turno di Vegeta, ma allo sportello non trovò nessuno. Dopo pochi secondi, arrivò il cassiere. "Ka-Ka-Kakaroth!!! Che ci fai qui? Lo sapevo che solo un imbranato come te poteva farmi perdere tutto questo tempo!". Goku: "Ciao Vegeta che fai qui? Ti vedo particolarmente nervoso!". "Che giornataccia! Pure te dovevo incontrare! Ma tu perchè sei qui?". Goku rispose: "Chichi mi vuole fuori dai guai e mi ha cercato questo lavoro, che ne pensi se qualche volta mi vieni ad aiutare?". "Io non ho tempo da sprecare! Fammi pagare questa bolletta perchè gli allenamenti mi attendono!". Goku: "Bolletta? Che bolletta? Mi dispiace Vegeta, ma dovrai tornare un altro giorno, stiamo per chiudere". Vegeta: "Cosa cosa cosa?!?". "Dai, non prendertela, qui con gli orari sono intransigenti, figurati che ieri mi hanno rimproverato solo perchè ho chiuso con un pò di ritardo".Vegeta: "NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!".

                                                   FINE

Nota dell'autore: abbiate pietà con i commenti, è la prima e penso sarà l'ultima fanfiction che scrivo. Ringrazio la gentile attenzione e soprattutto la pazienza di Sonsimo nell'avermi aiutato per la stesura definitiva. Aspetto le vostre recensioni!        

  
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