Ma la dama abbandonata, lamentando la sua morte, per mille anni e forse ancora piangerà la triste sorte
( Fila la lana, fila i tuoi giorni  illuditi ancora che lui ritorni )

Isabeau ci ripensò ancora una volta, mentre si rigirava nel letto. Fino al giorno prima, la parte destra del letto a baldacchino era calda, occupata da Jean, ma appena fece scorrere il braccio, i brividi corsero fino alla schiena per il freddo con cui era venuta a contatto. Il saluto che gli aveva posto la notte precedente le sembrò improvvisamente indifferente e distaccato. Avrebbe dovuto abbracciarlo, baciarlo, corromperlo pur di non farlo partire. Aveva detto che lo avrebbe aspettato ma dopo solamente un giorno non ce la faceva più. Non riusciva a sopportare l’idea che suo marito si trovasse in mezzo ai nemici, in balia di spade e lance. E se avesse incontrato quello sceriffo inglese? Non avrebbe avuto pietà. Non doveva avere pietà, altrimenti non sarebbe più tornato.
 

Ma la dama abbandonata non ritroverà il suo amore e il gran ceppo nel camino non varrà a scaldarle il cuore.
( Fila la lana fila i tuoi giorni, illuditi ancora che lui ritorni )

 
A nulla erano servite le tristi consolazioni di Jodie. Era stata lei stessa a dover consolare la dama poiché era estranea alla nostalgia e alla tensione causate dalla guerra. Martin le aveva dato un po’ di supporto morale, elencando tutte le avventure che Jean e monsieur Daniel avevano affrontato prima di allora. Anche quelle parole però erano state vane. Chi le assicurava che lui sarebbe tornato sano e salvo, senza nemmeno un graffio, da lei? Né Martin né Jodie avevano inquietanti poteri sovrannaturali per vedere il futuro. Potevano anche essere sconfitti dagli inglesi. Allora Isabeau non avrebbe più rivisto Jean, mai più.
 

Cavalieri che in battaglia ignorate la paura, stretta sia la vostra maglia, ben temprata l’armatura.

 
No. Perché mai avrebbero dovuto perdere la guerra? L’esercito francese era forte, ogni soldato valeva cento soldati inglesi. Sarebbero tornati vincitori, Isabeau ne era sicura. Inoltre, se li guidava Ponthieu assieme a Jean l’esercito inglese non avrebbe avuto scampo. Avrebbe dovuto correre via, fuggire come conigli braccati dalla volpe. Non c’era scampo per chi si metteva contro Filippo Augusto. Il re avrebbe sgominato l’esercito rozzo, in nome di Dio.
 

Al nemico che vi assalta  siate presti a dar risposta perché dietro a quelle mura  vi s'attende senza sosta.

 

E Jean sarebbe tornato da lei. Pur di uccidere un uomo alla volta, sarebbe tornato. Aveva superato prove e ostacoli solo per lei. Aveva rischiato più volte la vita, sottoponendosi al supplizio della frusta, sfidando Jerome Derangle, uccidendo Dammartin, togliendo di mezzo il vero Jean de Ponthieu. Facilmente poteva vincere una guerra e tornare da lei.
 

Fila la lana, fila i tuoi giorni  illuditi ancora che lui ritorni,  libro di dolci sogni d'amore chiudi le pagine sul suo dolore.

 
 
Si voltò dall’altra parte e accarezzò lo spazio vuoto del letto.
Jean sarebbe tornato, ne era certa.
Sarebbe tornato per lei.
Per rivederla.
Per farla stare bene
Per colmare quello spazio vuoto nel letto.
E nel suo cuore.


N.d.A. Hello :3 Questa è la mia prima fanfiction su Hyperversum, spero vi piaccia! Ho voluto rendere anche un piccolo omaggio al grande Fabrizio De Andrè: http://www.youtube.com/watch?v=E2dFdVPryhg Le recensioni, sia critiche che positive, sono molto gradite! A presto!
Luna