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Autore: Helen Lance    27/08/2006    9 recensioni
Ma la neve rimane bianca, e la Luna lontana, e il lupo ulula.
E un bicchiere di vodka non brucia mai abbastanza.
Ulula, Lupo dagli occhi di ghiaccio. Il regno della Luna è bianco come la neve?
Genere: Dark, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Yuri
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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White Like Snow




È buffo questo vicolo buio, questa notte, come le altre. L’alone viola del neon di un bar all’angolo, chiuso, è l’unica luce che riesco a vedere.
È bastato uno sparo. Uno solo. Come sempre.
L’ho guardato negli occhi, non sapevo il suo nome. Non importava.

Madre, ho appena ucciso un uomo.
Gli ho puntato una pistola alla testa,
Ho tirato il mio grilletto ed è morto. *


Ora lo vedo il sangue che mi scorre fra le dita.
Lo vedo, e sorrido.

-Sorridi come un lupo che sguaina le zanne, Yuriy.-

Qualcuno, tempo fa, me lo disse.
Non mi ricordo più che voce aveva. Non mi ricordo gli occhi che mi fissavano.
Non c’è più nulla, in questo bianco.
C’è solo il lupo, e la neve.
Anche il freddo non è che un ricordo.
Ogni tanto brevi flash mi accendono i nervi, ma sono pochi secondi e passa. Pochi secondi, un lupo, il ghiaccio e una voce che mi chiede di aspettare, che c’è ancora qualcosa, si può provare… poi si perde, sparisce, sfuma lontano.
Poi tutto torna come prima.
E di nuovo bianco e rosso torna il mio mondo.

Luna guardami, Luna, perdonami. Il sangue scorre al contrario e dalla terra a te arriverà.
Guardami Luna, il sangue sulle mie dita è nero nella notte.


Altre volte le voci sono tante. Le sento lontane, chiamano il mio nome, piangendo. Dicono che non è possibile, che mi alzerò, che è terribile…
Poi che non si può fare niente, e ci dispiace, Yuriy, e come stai, scusa domanda inutile, ti prego reagisci, no, non è vero, forse c’è ancora speranza…
Poi, sempre lo stesso respiro gelido, e capisco che è il vento della steppa che mi parla.

-Non è vero, Yuriy, non c’è più speranza.-

Ed è lo stesso sussurro di quando ero piccolo, al monastero.

-Non è vero, Yuriy, non c’è più speranza.-

E io ho sempre saputo che aveva ragione.
Il lupo ululava, lontano, ed è anche ora la sola voce che mi accompagna.

Madre, Luna, la mia vita non è che iniziata,
ma vorrei già gettarla via.*


Da qui il mondo sembra immenso e la vita non esiste. Non c’è cielo, né terra, e il bianco è il nulla. Dimmi Luna, è così il tuo regno?

Una vita gettata alle spalle, dicevano. Chi l’abbia detto, se mai qualcuno sia esistito, non me lo ricordo.

Ma la neve rimane bianca, e la Luna lontana, e il lupo ulula.
E un bicchiere di vodka non brucia mai abbastanza.

Vieni a raccontarmi se il regno della Luna è bianco come la neve.

Il sangue gocciola dalle zanne del lupo, ma la neve rimane sempre bianca.

Io lo sogno da quaggiù, ma non ho ali ed è sempre troppo lontano.
Com’è il regno della Luna, Lupo?


Ogni tanto la pistola è troppo pesante, e la lascio cadere. Poi la raccolgo, e sorrido.

-Sorridi come un lupo che sguaina le zanne, Yuriy.-

Vorrei, vorrei sapere chi me lo disse. La voce non è che un sussurro, come tutte le altre.
E vorrei sapere cosa c’è di diverso nella mia vita.
Ma i ricordi sono solo brevi scosse, e la Luna non ha volto, né sorriso.

Prendimi la mano, mi disse una voce che non ha suono, né sguardo Seguimi e insieme usciremo a correre nella neve.
Ma anche quella si perse nel sussurro del vento, lontana, lontana…
Aiutami.
Ma nessuno l’aveva sentito.

L’acqua lava via il sangue dalle dita, lo specchio mi restituisce un riflesso gelido di pozze di ghiaccio.
Ma il sangue scorre al contrario verso la luna. Ma non importa quanto le zanne del lupo gocciolino sangue, la luna rimane bianca e la neve è il suo riflesso.

Poi qualcuno, qualcuno di cui mi ricordo fin troppo, i lineamenti, marcati, gli occhi scuri, la voce ferma, qualcuno che incontravo, con cui non osavo discutere.
A cui ho sparato.

Ora uccido. La vita è solo bianco, e il regno della Luna è vicino e lontano nei miei occhi, la pistola non più fredda fra le mie mani e il sangue non più caldo fra le dita.
Un bicchiere di vodka non brucia mai abbastanza.
E quella voce, quelle voci, ogni notte, per sempre.

-Sorridi come un lupo che sguaina le zanne, Yuriy.-
-Da qui, Yuriy, ha inizio la tua nuova vita.-

Ulula, Lupo. Il regno della Luna è bianco come la neve?


Il canto eterno di un lupo, lontano, è familiare come il riflesso della neve nei miei occhi.

Una grattacielo non è mai stato così alto, e la Luna è vicina e il suo regno di neve nel mio sguardo brilla.
È solo bianco, e sentire di nuovo il freddo è bello e confortante.
È tardi, e la Luna non è mai stata così vicina.

Ulula, Lupo. Il regno della Luna è bianco come la neve?












There’s Something to say about:
Una sera, tardi, molto tardi, e qualche frammento da scrivere in testa.
Non ho fatto altro che unirli, sconclusionati come sono.
Yuriy Ivanov è ora un cyborg. Il lupo della steppa ulula alla luna, bianca come la neve, e decide che non vale più la pena.
*= Pezzi tratti da Bohemian Rhapsody, Queen.


  
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