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Autore: Liberty Bell    10/01/2012    2 recensioni
"«Voi due vi ritroverete.» concluse lei con fermezza.
Artù la guardò, sorridendo leggermente «Non hai dubbi, eh?»
Lei si strinse nelle spalle, sorridendo."
Missing moment dell'episodio 4x11.
[Arthur/Merleen]
Ricordo che Merleen non è un mio personaggio ma è di Luminosa
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
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Dedicato come sempre a Luminosa
e a tutti coloro che seguono la sua saga di Merleen,
che ormai sta diventando un personaggio vero, reale e tangibile.


Merleen ~ My precious friend
 
 
Artù sedeva sul suo letto, l’armatura ancora indosso, le braccia abbandonate sulle ginocchia, sul volto un’espressione cupa e pensierosa.

Si rigirava fra le mani l’anello di fidanzamento di Gwen che aveva trovato il giorno prima nel bosco.

Merleen lo guardava, appoggiata allo stipite della porta di quella stanza in penombra, sentendosi stringere il cuore alla vista del principe ridotto in quello stato.
Aveva bisogno di qualcuno al suo fianco, di un amico.

Fu con questo pensiero che la ragazza si staccò dallo stipite e avanzò verso il principe, lo sguardo risoluto e la veste, femminile per una volta, che frusciava ad ogni suo passo.

«Non avete dormito, sire?» chiese lei, arrivando a fermarsi abbastanza vicino ad Artù. Lui non la guardò, continuando a tenere gli occhi fissi sull’anello che si rigirava fra le mani.

«Avete bisogno di qualcosa?» tentò ancora lei, non udendo nessuna risposta da parte del principe.

Lui sembrava perso nei propri pensieri e quando parlò lo fece senza guardarla «Come posso amare qualcuno che mi ha tradito? Non ha alcun senso.»

Un lampo di dolore passò rapido per lo sguardo di Merleen e lei non disse niente. Il principe continuò «Eppure come potrei costringermi ad amare un’altra? Dimmelo tu.»

Merleen rimase in silenzio per un lungo istante. Non poteva credere che Artù stesse chiedendo queste cose proprio a lei. Di certo non poteva rispondergli.

«Se non avete bisogno di altro, forse potrei-» iniziò con tono duro.

Ma lui la interruppe «Non so cosa fare.»

Merleen strinse convulsamente le mani in grembo, cercando di imporsi la calma.

Artù ancora non la guardava e scosse la testa, un baluginio di lacrime negli occhi chiari «Non ho idea… di cosa fare.» finalmente Artù alzò gli occhi, inchiodando Merleen con lo sguardo. «Cosa dovrei fare Merleen?»

La ragazza deglutì, mantenendo lo sguardo duro. «Tutto ciò che so, mio signore, è che nessuno si sacrificherebbe tanto per Camelot o per voi più di Gwen.»

Le costava tanto pronunciare queste parole, eppure erano la verità. Malgrado tutto sapeva che Artù amava Gwen, che lei ricambiava con tutto il cuore, che lei aveva sacrificato tutto per Artù appena poche ore prima nel bosco. E che Gwen era il Destino di Artù. Chi era lei per opporsi al Destino?

Il principe la guardò, le sopracciglia aggrottate «E se anche fosse?»

Le parole le uscirono prima che potesse controllarle «Dovete fare quello che vi dice il cuore, sire.»

«E se non sapessi nemmeno quello?» chiese Artù mantenendo lo sguardo fisso sulla ragazza.

Lei addolcì lo sguardo «Io credo che lo sappiate.»

Artù fissò ancora Merleen per un lungo istante, prima di distogliere lo sguardo, per puntarlo nuovamente sull’anello di Ginevra che teneva fra le mani.

Merleen inspirò «Posso fare nient’altro sire?»

«No, vai pure.» disse Artù

Merleen annuì leggermente, prima di allontanarsi rapida verso la porta. Poco prima di uscire, la voce del principe la raggiunse: «Grazie Merleen.»

Merleen, malgrado il dolore nell’aver visto il suo Artù ancora chiaramente innamorato di Gwen, non riuscì a reprimere un sorriso.

Dopotutto lei ci sarebbe stata sempre.

 


Il giorno dopo Artù congedò la principessa Mithian, quella che sarebbe dovuta diventare la sua sposa, facendole capire chiaramente che, seppure la pace fosse possibile tra i loro due regni, lui amava già un’altra ragazza.
 

*****
 


 

Quella sera Merleen, come ogni sera, stava preparando il letto di Artù per la notte. Il principe era in piedi, a braccia conserte davanti all’alta finestra della sua camera.

«Sono stato un sciocco» proruppe lui «a rinunciare a così tanto per una donna che mi ha tradito, per una donna che non potrei rivedere mai più?»

Merleen continuò a ripiegare le coperte,aggrottando la fronte, uno strano miscuglio di impazienza e dolore nel sentire quelle parole pronunciate da Artù «La rivedrete. Avete fatto la cosa giusta, mio signore… come mi aspettavo che avreste fatto»

Merleen faticava a mostrarsi così remissiva nei confronti di Artù e, anzi, spesso gli avrebbe volentieri risposto a tono, ma sapeva che l’umiltà era l’unica
strada. D’altronde non poteva avanzare pretese nei confronti del principe, poteva solo compiere i suoi doveri di servitrice continuando ad aiutare e proteggere Artù in silenzio.

«Come puoi esserne così sicura?» chiese Artù.

Merleen tentennò «Perché…»di certo non gli poteva dire che conosceva il suo Destino, così optò per una risposta che soddisfacesse l’ego smisurato del neo re. «Voi siete Artù, siete di animo nobile, il solo ed unico re.»

Lo sguardo del principe si incupì «Che senso ha amare una donna che non può essere ritrovata?»

«Gwen sarà ritrovata.» disse la ragazza con sicurezza. A quelle parole Artù si voltò verso di lei, guardandola apertamente stupito.

«Voi due vi ritroverete.» concluse lei con fermezza.

Artù la guardò, sorridendo leggermente «Non hai dubbi, eh?»

Lei si strinse nelle spalle, sorridendo.

E Artù, per la prima volta dopo tanti anni, sentì una strana sensazione; era come se conoscesse da sempre Merleen eppure non la conoscesse affatto.

Sapeva che lei lo amava o che, per lo meno, lo aveva amato. Eppure eccola lì, a rassicurarlo e a tifare per la sua felicità.

Artù si sedette sulla cassapanca ai piedi del letto e invitò con un cenno Merleen a sedersi al suo fianco. La ragazza titubò leggermente, per poi avvicinarsi in
un fruscio di vesti e sedersi di fianco al principe.

Lui sospirò, come se dovesse decidersi a dire una cosa spiacevole. Finalmente parlò: «Quando ho…» chiuse un attimo gli occhi, come a volersi dare forza,  prima di riprendere «quando ho esiliato Ginevra,» Merleen abbassò lo sguardo sulle proprie mani che stringevano la stoffa azzurro cupo del vestito «tu non ti sei messa di mezzo.»

La ragazza sollevò lo sguardo fino ad incontrare quello del principe fisso sul suo volto. «Certo che non mi sono messa di mezzo. Artù, voi l’amate! Perché mi sarei dovuta mettere di mezzo? Inoltre, siete voi il re, io sono solo una serva, non sono nessuno per discutere le vostre decisioni.»

Lui rimase stupito da quelle parole. La guardò un lungo istante prima di prenderle una mano «Merleen, tu non sei mai stata solo una serva. E poco fa ti sei dimostrata molto più che una serva, ti sei dimostrata una preziosa amica! Forse l’unica amica che ho all’interno del castello che non abbia doppi fini. Io mi posso sempre fidare di te.»

Merleen abbassò le palpebre per nascondere una lacrima che minacciava di far capolino da un momento all’altro. Le faceva così male sentire che Artù considerava lei “una preziosa amica” mentre pensava a Gwen come alla donna che amava.

Eppure sapeva che se voleva stare al fianco di Artù non poteva essere altro che questo. Avrebbe potuto farsi amare da Artù, ma non avrebbe compiuto il suo Destino e Albion probabilmente non sarebbe mai nata.

Così Merleen alzò lo sguardo e sorrise ad Artù, perché lo amava con tutto il cuore e voleva davvero vederlo felice.

«Sì, vi potrete sempre fidare di me Artù.» disse sorridendo a quegli occhi che la guardavano con dolcezza e affetto.

Gli strinse un’ultima volta la mano prima di alzarsi ed uscire dalla stanza, dirigendosi poi senza trattenere più le lacrime, nella sua stanza.

E Merleen non poteva sapere che Artù in quello stesso momento stesse tentando di rinchiudere nel segreto del proprio cuore quei sentimenti, troppo forti e troppo complicati, che provava per Merleen e che lo spingevano a credere che, nonostante Ginevra e tutto il resto, non l’avrebbe mai vista solo come una preziosa amica. 



NOTE

Allora, so che non è niente di speciale, ma ci tenevo ad approfondire questo momento per approfondire un po' quello che secondo me è il rapporto fra Merleen e Artù.
E' un po' un esperimento, perchè la Merleen di questa fic è più calma, posata e riflessiva di quella della fic di Luminosa. Ma è cresciuta, è maturata e io la vedo così.
Vi prego, ditemi (la carissima Luminosa in primis, la mitica creatrice di Merleen <3) che cosa ne pensate, se questa Merleen è credibile o no, perchè in un prossimo futuro mi piacerebbe scrivere ancora sulla quarta stagione.
Un bacione, Ceci.



 

  
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