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Autore: Provehito_in_altum    11/01/2012    0 recensioni
Un ragazzo di nome Reece alle prese con la sua vita travolta da eventi tristi avvenuti nel passato.
Ma la sua vita senza amore si interromperà qaundo farà l'incontro con un bidello, ch egli permette di riacquistare l'amore per gli altri...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Sparisci! Vai dal preside!"
Questa volta l'aveva fatta fottutissimamente grossa.
Non che prima non ne avesse fatte, ma il suo cinismo misto all'odio per ogni singolo essere vivente, aveva condotto la sua mente, per alcuni bacata, per altri diabolica, a buttare giù dalla finestra il proprio materiale scolastico.
Dietro le urla di un incazzato e sputacchiante professore di geometria, e lo sguardo allibito di colei che aveva provato minimamente ad entrare nelle sue grazie, suscitando in lui nient'altro che indifferenza , Reece Miles, un sedicenne a prima vista problematico, uscì dall'aula 17 con uno sguardo di vetro che nulla lasciava trapelare.
A forza di indossare per anni una faccia neutra, era riuscito a diventare uno dei dissimulatori più bravi al mondo. Uno sguardo quasi spento.
Una perfetta poker face.
Accese il suo Ipod e si avviò verso la tanto ormai conosciuta stanza del preside.
Ciò che in pochi sanno, è che dietro quegli occhi, c'era una cacofonia di sentimenti contrastanti....
Odio e Amore.
Dio era fottutamente difficile vivere.
Salì al secondo piano verso l'ufficio del preside.
Non aveva nessun alibi, ma in realtà non si era preoccupato più di tanto. Semplicemente se ne fregava della scuola. Un edificio di idioti che si accinge a far diventare idiote le generazioni future. Ma lui era diverso, non si sarebbe fatto portare via la sua personalità.
Quello era Reece... Uno fottutissimo stronzo, e se lo era, era solo colpa della vita.
Non si era mai sentito particolarmente solo. Ansi, quando quell'azzeccosa di Sofia lo martellava con i suoi discorsi insulsi, lui pensava seriamete di radere al suolo l'intero edificio. E pensare che fino all'età di 9 anni era un ragazzino normale. Felice e Allegro.
Ma quando gli uragani passano per radere al suolo le città, non si curano di travolgere anche un bambino indifeso.
Arrivato dal preside non bussò neanche. Entrò, si sedè a terra continuando ad ascoltare l'Ipod.
E attese.
Vicino alla finestra, c'era il preside, che dava le spalle al campetto da calcio, oramai bagnato dalla pioggia di quella brutta mattina di Ottobre.
Quel tipo era davvero strano e, infatti, con una voce da idiota disse: "Eeeehi Reece!!!! Caramella???"
Lui lo ignorò completamente..... era forse una delle persone più idiote che avesse mai visto.
Il preside si sposto dalla finestra e si accovaccio davanti a lui.
"Ne hai combinata dinuovo una delle tue, eh?"
Non aveva un'aria arrabbiata.
Ma stranamente il preside non lo era mai.
Era un tipo molto buffo e simpatico...stupiva sempre tutti con le sue idiozie.
Ma quando si trattava di un problema serio come quello...Reagiva sempre in quel modo.
La sua era aspettativa mista a delusione, condita con rassegnazione. E quando parlò, lo fece con un filo di voce: " Cosa posso fare con te Reece? Cosa posso fare perchè tu la smetta di comportarti da teppista?"
Reece lo ignorò completamente... Sapeva che si sarebbe rasegnato e lo avrebbe rimandato a casa, lasciandolo finalmente in pace.
Ma il preside reagì diversamente.
Con lo scatto della mano gli strappò le auricolari e, travolto dall'ira, disee: "Da tempo i tuoi problemi famigliari non mi toccano più Reece, se pensi di cavartela per questo ti sbagli!" Il ragazzo non fece niente. Aspettò semplicemente.
"Da tempo ho capito che hai bisogno di metterti rimetterti in riga. Invece di passare i pomeriggi a zonzo della città, ti metterai a servizio della scuola come bidello, per ripagare a tuti i danni che hai fatto. E ora vattene a casa."
Dicendo questo gli infilò una caramella in tasca.
"E riguardati"
Reece si alzò e uscì dalla stanza, ancora senza pronunciare una parola.
Quello stronzetto pensava davvero che l'avrebbe fatto? No, il girono dopo se ne sarebbe semplicemente ritornato a casa. Avrebbe preferito rimanere la giornata al parco piuttosto che in quel posto.
Avvolto da questi pensieri uscì dall'edificio, si tirò su il cappuccio, e si avviò verso casa, sulle note di This Is War.


**Salve! Quì parla Daisy.
Il capitolo doveva essere più lungo (circa 6 pagine di quadernone) e l'autore se ne scusa, ma poi ho preferito risparmiare questa sofferenza per i vostri occhi.
Mi conviene pubblicare questa storia, perchè è già la 5 volta che cambio qualcosa.
Il preside è un personaggio che segretamente piace all'autore. Forse perchè è un preside alquanto diverso.
Si, è vero. Questo è ul capitolo che oltre ad avere il nome di una canzone dei 30 Seconds to Mars (Vox Populi), si conclude anche con il nome di una canzone.
Scusate, l'autore è un'idiota.
Ma essendo una echelon, è mio dovere ricordarli sempre.
<3
Il prossimo capitolo verrà pubblicato a breve. (perchè, uscirà pure un secondo capitolo ?!?!?)
Quindi ci vediamo a breve (Si spera.)
Passo e Chiudo.
Daisy.
  
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