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Autore: Perusgree    11/01/2012    3 recensioni
"Farrell, ti rendi conto di cosa sei diventato per interpretare Bobby Pellit?!"
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Horrible Bosses- The sofa's one
Disclaimer:
Dunque, i personaggi non mi appartengono (sì, dicono tutti così), non scrivo a scopo di lucro (sì, dicono tutti così x2) e questa è una shot senza senso e che non vuole affatto averne uno. Semplicemente ieri ho guardato il film "Come ammazzare il capo...e vivere felici" e mi è venuta l'ispirazione divina. No, okay, quel film è semplicemente fantastico <3
Anyway, ho messo l'avvertimento "Spoiler!" nel caso in cui qualcuno non voglia nemmeno sentire cosa accade durante il film. Perché la fine vera e propria della pellicola non l'ho scritta.
Okay, vi lascio leggere. :3





Hey, testina di cazzo!
Jared scoppiò a ridere, piegandosi su se stesso e con gli occhi che spremevano lacrime come se fossero un tubetto di ketchup. Colin gli lanciò uno sguardo accigliato, incrociando le braccia al petto e mettendo il broncio: “Capisco che questo è un film comico” disse, cercando di sovrastare il riso di quel maledetto americano che continuava a rotolarsi sui pop-corn “ma non è il mio personaggio che deve far scompisciare!”
Jared tornò in posizione seduta, massaggiandosi lo stomaco con una mano mentre con l’altra si asciugava gli occhi: “Stai scherzando?!” esclamò “Farrell, ti rendi conto di cosa sei diventato per essere Bobby Pellit?” e scoppiò di nuovo a ridere.
“E taci, andiamo. Vogli guardare il mio film in pace!” ed alzò il volume del televisore di qualche decibel quanto bastava per far sentire i dialoghi al vecchietto duro d’orecchi che abitava accanto a loro. Jared tirò un piccolo sospiro ed incrociò le gambe sul divano, ficcandosi una manciata di pop-corn in bocca per soffocare le risate.
Non era stata una buona idea quella di guardare con quel dannato americano il suo capolavoro cinematografico, Colin se ne rendeva conto. E va bene che in quel film non  era il protagonista, ma  la sua eccelsa presenza d’irlandese figo aveva sicuramente contribuito al successo di quella pellicola. Oh, sì. Sicuramente.
“Oh Dio santissimo della triade capitolina!” esclamò d’un tratto Jared sputacchiando pezzettini di cibo tutto attorno a lui. Colin si voltò a guardarlo, gli occhi di nuovo sepolti sotto le sue abnormi sopracciglia (tutte irlandesi anche quelle, eh!): “Cosa, scusa?”
Jared indicò lo schermo, le guance gonfiate come palloncini per trattenere uno scoppiò di riso. Colin seguì quel dito magro con lo sguardo. Uh, era arrivata la sua parte preferita!
“Ti sei impegnato per fingere di fare sesso con quelle donne, eh Farrelluccio?” sbottò Jared tornando a contorcersi.
Colin alzò gli occhi al soffitto, sbuffando esasperato: “Non stavamo facendo sesso, razza di pervertito della malora!”
“No, non stavate facendo sesso. Bobby Pellit aveva semplicemente organizzato un orgia nel suo studio- con delle donne affatto belle, per dire la mia- con cui si stava allegramente leccando senza ritegno a torso nu… Oh, per la barba di Merlino!”
“Jared, ma ti senti quando bestemmi?!” strillò Colin mettendo il film in pausa e guardando l’altro in faccia.
“Cole, amore, quanti chili hai dovuto metter su per creare un girovita così tondeggiante?” domandò posando i suoi occhi azzurri sul volto sempre più sconvolto dell’irlandese. “Per non parlare del riporto! Cristo, Bobby dovrebbe avere come minimo una trentina…”
“Una quarantina d’anni.” Precisò Colin facendo ripartire il video.
“Ecco! Vedi come mi mantengo io a quarant’anni! Tu avrai il riporto, alla mia età!” e gli lanciò un pop-corn contro, che rotolò sui suoi addominali- anche quelli decisamente irlandesi- fino ad incastrarsi nella fibbia della cintura. Colin gli lanciò uno sguardo assassino, raccogliendo quel cosino bianco tra il pollice e l’indice, come se fosse ricoperto di germi letali, e lo lanciò verso l’americano: “O la smetti di prendere in giro il mio film, o comincio a sfottere quel coso assurdo che è Mr. Nobody” minacciò, guardandolo in cagnesco con i suoi occhi irlandesi.
Jared ridacchiò, ingurgitando una quantità assurda di pop-corn: “Cos’hai da dire sul mio capolavoro, candidato al Leone d’Oro, presentato alla sessantaseiesima  Mostra internazionale dell’arte cinematografica di Venezia, acclamato dalla critica e che gode della mia suprema partecipazione come protagonista bello e pulito?”
Colin incrociò nuovamente le braccia sul petto, sporgendo in fuori il labbro inferiore, ed intimando al quel logorroico essere che occupava il posto accanto al suo divano si chiudere quell’altoforno che aveva al posto della bocca. Jared scrollò le spalle con noncuranza e continuò a ruminare il suo cibo salato.
Colin poté godersi il suo film in pace, fino a quando Jared non ricominciò a ridere “Ah-ah! Per una volta sei morto anche tu! Alleluia, erano anni che aspettavo questo momento!”
“Jared. Muoio anche in Fright Night..”
“Ma qua muori con due colpi di pistola!”
“Fottiti” sibilò Colin scuotendo la testa. Sapeva che quel maledetto necrofilo di un Leto-occhi-blu avrebbe goduto come un pazzo alla vista di lui, il grande, eccelso, superiore, strafigo Colin James Farrell morire nel ruolo del capo pazzo spostato, cocainomane e donnaiolo. Oh, sì. Lui lo sapeva. Ma questo non permetteva a Jared di continuare a prenderlo in giro.
“E dai, non mettermi il broncio!” disse Jared notando che Colin stava per schiacciarsi le costole a furia di premere le braccia sul petto: “E’ un bel film, nonostante tu non sia il protagonista.”
“Sono il cammeo” borbottò quello alzando il mento con alterigia.
“Ma che cammeo!” rise Jared colpendolo alla spalla “Un cammeo non interpreterebbe mai Bobby Pellit!”
“Jared!”
“Ma dai, guarda!” disse indicando l’ultima scena. Quella dei titoli di coda. Quella che quel dannato regista non aveva voluto tagliare. Colin si coprì il volto con le mani.
“A quale cammeo farebbero fare una scena del genere!” esclamò Jared tornando a contorcersi. Colin osservava la scena con un’espressione talmente neutra che avrebbe reso Tomo invidioso. Era la scena più assurda che avesse mai girato in vita sua, quella. Ne era certo. E quell’americano avrebbe continuato a canzonarlo per il resto della sua vita. A meno che lui non l’avesse ucciso prima, ovvio.
Alla fine il nero ricoprì lo schermo, per sommo sollievo di Colin “La prossima volta” minacciò puntando un dito irlandese contro Jared “ la prossima volta che guarderemo un mio film insieme, sappi che ti legherò con lo scotch da pacchi. Alla sedia. E ti sigillerò la bocca.  E non avrai i pop-corn”
Jared lo guardò, con gli occhi grandi e lucidi di un cucciolo “Certo, tesoro, certo”
Colin annuì, avvicinandosi al lettore DVD ed aprendo lo sportellino per recuperare il dischetto. Jared restava muto accovacciato sul divano. Colin si domandò perché non avesse ancora proferito qualcosa. Qualsiasi cosa. Forse con i pop-corn si era divorato anche la lingua..
Stava rifoderando il disco, quando quella vocetta lieve, sottile, altamente provocatoria, talmente in falsetto che gli fece accapponare le pa… la pelle, si fece sentire:
Hey, testina di cazzo!”
“JARED!”











Angolodichiarimenti (alias GNAO)
Okay, io vi avevo avvertito che non aveva senso, eh! Sieti liberi di insultarmi, spammarmi e condannarmi a qualche terribile tortura informatica: cercherò di accettarla senza ridere (LOL)
Non credo ci sia molto da chiarire, perché questa storia NON HA SENSOOOOOOOOO *è impazzita*
Okay, mi dileguo in una nuvoletta di vapore.
Adieù!
Ah, se volete una recensione fa sempre bene all'anima della scrittrice <3



  
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