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Autore: _Pandora_    12/01/2012    4 recensioni
"Pensavo che se si è innamorati la vita ha sempre un lieto fine, se si crede e si ha speranza tutto si può sistemare.
Pensavo che bastasse vivere per stare bene.
Purtroppo… mi sbagliavo."
[Faithshipping - Akiza/Yusei]
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Salve a tutti!
Questa fanfiction è molto triste per cui se non vi piace il genere drammatico forse è meglio se non leggete... ma io vi consiglio di leggerla u_u
Gli eventi di seguito narrati si ambientano in un ipotetico futuro, dopo il finale della serie animata, per cui ci sono alcuni riferimenti all'ultimo episodio (chi non l'ha visto forse è meglio se aspetta che vengono trasmessi in TV, oppure se lo va a cercare online e se lo guarda in una qualche lingua u_u).

Non ho altro da aggiungere, tranne che le recensioni sono benaccette ;)

Buona lettura!


 

 “Pensavo… e ora penso a come dirti addio”
 

 

Pensavo che se si è innamorati la vita ha sempre un lieto fine, se si crede e si ha speranza tutto si può sistemare.
Pensavo che bastasse vivere per stare bene.
Purtroppo… mi sbagliavo.

Ero felice.
Sarei finalmente tornata nella mia città natale, Nuova Città di Domino, dopo essere mancata per ben due anni a causa degli studi per diventare medico.

 

Pensavo a tutti i posti in cui avevo trascorso la mia infanzia e a come di sicuro erano cambiati,
alle persone che conoscevo e che vivevano ancora lì.

 

Eppure in questa marea di pensieri, la mia attenzione in realtà era rivolta solo ad una persona: a te Yusei.

Pensavo all’ultima volta che ti avevo visto nel garage, a ciò che ci eravamo detti, al bacio sincero che ci eravamo scambiati.
Pensavo che anche se ci eravamo separati, prima o poi ci saremmo incontrati di nuovo: un giorno sarei tornata e tu mi avresti accolta a braccia aperte sorridendo e sciogliendomi come solo tu sapevi fare, ma fino a quel giorno mi avresti aspettata pazientemente.

Purtroppo mi sbagliavo perché quel giorno, cioè oggi, è arrivato, ma all’aeroporto non sei venuto ad abbracciarmi.

 

Mi saresti bastato tu per stare bene, invece ho trovato molti visi familiari ma assai tristi…
Dopo averli salutati tutti quanti con gioia, mentre Carly mi stringeva dolcemente ho preso coraggio e ho domandato:
–Dov’è Yusei?-
A farmi capire cosa stava succedendo, no, cos’era successo è stato il breve periodo di silenzio prima della “risposta”.
-abbiamo cercato di contattarti ma non ci siamo riusciti- ha iniziato Carly sciogliendo l’abbraccio in cui mi stringeva –abbiamo provato in tutti i modi ma nulla, e alla fine abbiamo dovuto rinunciare-
-Dov’è Yusei- ho ripetuto, ma più che una domanda ora era un’esortazione a dirmi tutto, anche se immaginavo di cosa si trattasse.
-vuoi davvero saperlo?- ha domandato una voce alle mie spalle.
Mi sono voltata e mi sono trovata faccia a faccia con Sherry Leblanc.
Il suo viso triste ma molto deciso mi ha fatto titubare, e per un attimo ho avuto paura di sapere tutto quanto.
Ma, spinta dalla curiosità e dalla paura stessa, ho annuito con vigore.
-Yusei ha avuto un incidente con la Duel Runner. E’ morto-
Lo Avevo Capito.
Non potevi avermi tradita con un'altra Yusei, e se anche lo avessi fatto ti saresti comunque presentato davanti a me oggi.

 

Pensavo che sarei riuscita ad accusare il colpo senza farmi troppi problemi avendo capito come stavano le cose.
Purtroppo, come al solito, mi sbagliavo.

 
-Quando- la mia voce era spenta, sembrava quasi venisse direttamente dall’oltretomba.
-Due mesi fa- ha risposto Misty, anche lei presente  –dopo aver ricevuto una lettera-
No Misty, non una lettera qualunque, ma la MIA Lettera.
La lettera in cui gli dicevo che sarei tornata presto perché mi mancava.
Dopo un attimo di smarrimento passato a ridere in modo quasi isterico,sono riuscita finalmente a connettere il cervello e a comprendere la verità.
In un istante la mia vita è finita; la gioia si è trasformata in dolore, il sorriso in pianto.
Ho passato ore ed ore a piangere in quell’aeroporto stretta tra le braccia dei miei genitori e confortata dai miei amici.

 

Pensavo che piangendo e lagnandomi, con i miei capricci avrei convinto Dio a restituirti a me.
Pensavo che a forza di imprecare e di disperarmi, gli avrei fatto pena e ti avrebbe fatto tornare qui.
Purtroppo mi sbagliavo ancora una volta.

 

Mi sono finalmente calmata e ora, ripensando a tutto ciò che ho appena saputo, mi viene quasi da ridere tanto è assurdo e doloroso.
Ti ho sempre amato e tu hai sempre amato me, e ora che ti ho perso mi rendo finalmente conto di quanto sono stata stupida ad andarmene.
 

 

Pensavo che la lontananza ci avrebbe fatto bene, avrebbe rafforzato i nostri rapporti.
Pensavo che anche se non fossimo stati sempre insieme, i pochi momenti in cui ci saremmo parlati
sarebbero stati sufficienti per noi e per il nostro amore.

E’ inutile dire che purtroppo mi sbagliavo di nuovo.

     
Non avrei mai immaginato di poter rimpiangere tutti i bei momenti che abbiamo passato insieme, di potermi dispiacere al pensiero di tutto il tempo che avremmo potuto passare insieme.
Credevo che anche noi, come tutte le coppie felici al mondo, avremmo avuto un futuro.

 

 

Pensavo… e ora penso a come dirti addio.
 

Sono in piedi davanti alla tua tomba.
In mezzo a tutte queste lapidi bianche mi sento inquieta ad essere sincera.
E’ la terza volta che leggo le incisioni sulla targa commemorativa.
E’ la decima volta che pronuncio mentalmente il tuo nome.
Perché?
Mi piace.
Ma ancor di più mi fa sentire bene il ricordo della tua voce che pronuncia il Mio di Nome.
Non ho molto da dirti, più che altro Non So Cosa Dirti.
Sarò diretta e concisa con te, amore mio; non farò tanti giri di parole smielati e inutili.
-Addio Yusei-

 

 

 Pensavo ad un modo di dirti addio e l’ho trovato. 

 
Semplice e sincero.
Un po’ come eri tu.
Perdonami se il mio è un addio un po’ spento, ma il dolore è troppo e mi annebbia la mente impedendomi di pronunciare una lunga frase di senso compiuto.
Aspettami Yusei, un giorno verrò da te e potrò finalmente specchiarmi di nuovo nei tuoi splendidi occhi color cielo.
E quando questo accadrà… promettimi di stringermi le mani e di baciarmi, e di non lasciarmi più.

 

 

Pensavo… e ora ho smesso di pensare, perché quando penso… finisco per pensare a te.
 

  
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