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Autore: Jaly Chan    07/04/2004    20 recensioni
- Sai, si dice che quando due persone siano innamorate siano insieme tre metri sopra il cielo...- "Ma questo non ha senso" - Perché? La felicità a senso? - La mia prima ff...siate clementi ^^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Seto Kaiba
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Tre metri sopra il cielo

Ciao a tutti! Questa fic mi frullava in testa già da un bel pezzo, e mi sono decisa a scriverla solo dopo aver visto la pubblicità del film “Tre metri sopra il cielo”. Vi dico subito che quel film io non l’ho visto, e mi sono permessa di prendere in prestito solo il titolo e una frase che è all’interno di esso. La protagonista è una ragazza di mia invenzione, invece Seto Kaiba no…peccato…ma comunque, volevo scrivere una ff romantica e mi è venuta fuori estremamente melensa. Ad ogni modo spero vi piaccia, buona lettura!

 

***************

Corro. Sto correndo.

Dio, non ho mai corso tanto in vita mia.

E perché sto correndo?

Per andare da lui?

È probabile…

Anzi, ne sono certa…

Ma perché lo sto facendo?

Ah, bè…questo non lo so…

Per provare ancora la sensazione di quel bacio a fior di labbra?

Forse…

Perché lui mi abbracci ancora?

Si…

Voglio stare ancora fra le sue braccia, anche se è per un solo istante…

Chissà se si ricorda il nostro primo incontro?

Io come se fosse ieri…

La nuova alunna di fianco al genio della classe…

Non mi aveva degnato di uno sguardo, neanche quando il professore mi aveva detto di sedermi accanto a lui, troppo impegnato a guardare fuori dalla finestra…

Ti sei accorto di me solo quando ti ho ostruito la vista…mi ha guardato per un attimo con i suoi occhi blu, e poi si è girato di nuovo…

E per i due mesi successivi non mi hai mai parlato…

Fino a quel giorno…quando successo non sapevo se ridere o piangere…

Ridere per la sua faccia o piangere per la situazione in cui mi ero cacciata…

Ma perché tutta la classe ha dovuto partecipare a quello stupido gioco infantile?

Obbligo o verità?

E per sottrarmi all’ennesima imbarazzante domanda mi sono buttata senza pensarci sull’obbligo…

L’errore più grande della mia vita…

O forse no…

Ma ad ogni modo il mio obbligo era lui…

- Dovrai stare con Kaiba, per tutta la mattina, sul terrazzo della scuola -

Le parole della mia amica non riuscivano ad arrivarmi al cervello

- Come scusa? -

- Questo è il tuo obbligo e se ti rifiuti dovrai dire la verità…

Ma piuttosto di dire davanti a tutti quanti fidanzati avevo avuto mi sarei buttata dalla prima finestra che avrei trovato.

Comunque ero in gioco e avrei giocato fino alla fine…

- Va bene…per te è ok Kaiba?-

- Non ho problemi…-

E nel giro di dieci minuti mi sono ritrovata con lui chiusa sul terrazzo della scuola.

Peggio di così non poteva andare no? Almeno la terrazza è grande…

Sbagliato! Cominciò pure a piovere…

Che cosa c’è di peggio nel trovarsi con un ragazzo, così silenzioso che in confronto un muro era più loquace, sotto una tettoia di appena un metro e mezzo?

Niente…

E lui, perché non aveva di meglio da fare, aveva tirato fuori della tasca interna della sua divisa un mazzo di duel monsters.

La sua passione…

Ora che ci penso qualche giorno prima aveva vinto il campionato nazionale, era il campione del Giappone…

Aveva cominciato a guardarle una per una non badando minimamente a me.

Non ho mai scoperto se l’aveva fatto apposta oppure no…

Sta di fatto che incominciai a guardarle pure io, mentre le scorreva aveva uno sguardo orgoglioso…si, era orgoglioso del suo dek, non c’era nessuno che potesse batterlo.

E mentre fissavo le carte senza aprire bocca vidi un drago…

- Non sapevo avessi un drago bianco occhi blu -

- Lo conosci? -

- Di fama e di vista…-

- Non sapevo che te intendessi di duel monsters -

- Mi conosci da quasi tre mesi e mi sa che di me sai solo il nome -

- Se non parlo non vuol dire che non ascolto -

- Non ho detto questo…-

Ancora silenzio…il silenzio era piombato di nuovo su di noi…accidenti! Avevamo parlato di più in quei cinque minuti che in tre mesi!

- Uffa…scusa, ti potresti alzare? -

- E perché dovrei? -

- Ha forza di stare seduta sul cemento in questa posizione, mi si sono addormentate le gambe -

- Non capisco perché dovrei alzarmi anche io…-

Fissai un attimo la gonna della mia divisa e poi mi voltai di nuovo verso di lui

- Non mi va di far vedere ad un ragazzo semi-sconosciuto la mia biancheria…-

- E va bene…certo che sei una lagna…-

- Perché detto da te suona più come un complimento? -

Sorrise sarcastico

- Chissà…-

Ma mentre si alzava mi aveva praticamente schiacciato con la sua altezza, certo io non ero una tappa ma lui mi superava di almeno venti centimetri buoni. Mi sentivo soffocare, intrappolata fra lui e il muro…

Rimasi imbambolata a guardarlo

- Che c’è non parli più? -

- E se anche fosse? -

- E poi ero io quello che non parlava…e si può sapere che cos’hai da guardare? -

- Ah! Ecco…io…ehm…perché…perché al collo è una carta? -

- Come?Ah! Intendi questo? Non è una carta…è un…portafoto…-

- Fidanzata? -

- Non ne ho il tempo -

- Allora chi è? -

- Mio fratello…-

- Non sapevo avessi un fratello…-

- Se è per quello, sono pure orfano…-

- Scusami, non dovevo chiedertelo…comunque posso capire ciò che provi…-

- Orfana? -

- No…i miei sono solo divorziati…fino a adesso ho vissuto con mio padre…ma è come se non l’ho conoscessi…e mia madre…bè, mia madre è troppo impegnata per occuparsi di me…almeno tu hai un fratello…maggiore o minore? -

- Minore…mi sono sempre occupato di lui…ce la siamo sempre cavati da soli -

Mi aveva colpito con le sue parole…aveva un tono così…dolce…per un attimo pensai che mi sarebbe piaciuto essere la persona a cui era indirizzata quell’espressione…

- Tieni molto a lui, non è vero? -

- Come l’hai capito? -

Gli sorrisi

- Sei molto dolce…sembri un bambino -

Lui arrossì notevolmente

- Tu non sai niente di me…-

- E neanche tu sai qualcosa di me…siamo pari…-

Mi aveva guardato con una faccia così stranita che scoppiai a ridere e lui non la prese molto bene

- Avanti, non fare quella faccia! In fondo opproffitteremo della reciproca compagnia per…altre quattro ore e mezza! Su con la vita! -

Per tutta risposta voltò la faccia dall’altra parte

- Uffa, come sei permaloso…-

Mi appoggiai al muro guardando la pioggia e mi venne un’idea…

- Kaiba? -

- Che vuoi? -

- Che cosa ti piace? -

- Saranno affari miei, no? -

- La pioggia…ti piace? -

Si voltò ancora

- Ma che razza di domanda è? -

- A me piace molto…oltre al duel monsters ci sarà qualcosa che t’interesserà giusto? -

- Non lo so! E non sarebbero affari tuoi! -

Lo guardai male per un attimo, feci un passo avanti, fino all’orlo della tettoia, ed infine mi voltai verso di lui

- Ehi! Che vuoi fare!?! -

Gli sorrisi e feci un passo indietro andando sotto la pioggia battente, sentì le gocce gelate scorrermi lungo la schiena, e, sempre sorridendo, lo afferrai per un braccio e con uno strattone feci venire anche lui.

- Ma sei completamente matta!?! -

- Oh dai, un po’ di pioggia non ti farà male? -

Mi fulminò con un’occhiata.

Cominciai a ridere di nuovo, prenderlo in giro era un vero spasso…

- Tu sei completamente scema! -

- No, oggi sono solo di buon umore…a parte il piccolo imprevisto di stamattina… -

- E quando sei felice ti comporti così? -

Scossi la testa e alzai il viso verso il cielo

- Non sai che quando si è felici si è tre metri sopra il cielo? -

Incrociò le braccia e sorrise sarcastico

- Sinceramente questa mi è nuova…-

- Sai, si dice che quando due persone siano innamorate siano insieme tre metri sopra il cielo -

- Ma questo non ha senso…-

- Perché? La felicità a senso?

Sospirò brevemente distogliendo lo sguardo

- No…penso di no…-

- Tu non sei felice? -

- Non te lo saprei dire…-

- Avanti…come fai a non sapere se sei felice? -

- Forse…forse sono felice quando le persone che mi sono care mi sono vicine…-

Quel ragazzo mi fece immensamente pena…non so perché, ma gli chiesi quello che avrei voluto chiedergli da tempo…

- Io…posso starti vicina? Sai, anche se non sembra, mi piacerebbe essere tua amica… -

Mi sorrise…ma differentemente da prima…era qualcosa di molto più sincero…

Sentii i battiti del mio cuore accelerare, solo per un semplice sorriso…forse è stato in quel momento in cui mi sono innamorata di lui…mi sono innamorata del suo sorriso…talmente raro che è prezioso come l’oro

- Si…-

Dopo quella mattina tutto cambiò, o almeno lui cambiò il suo atteggiamento nei miei confronti…cominciò ad aprirsi fino ad arrivare a presentarmi suo fratello minore…la persona a cui teneva più al mondo…

Fino a quel giorno…quel maledetto giorno in cui tutto è cambiato…e si allontanato da me…

Dopo la sua vittoria al campionato mondiale non lo vidi più…scomparve, chiuso nello studio della sua azienda sempre impegnato a perfezionare quello stupidissimo gioco di carte…

Volevo rivederlo solo una volta…anche se il perché non lo sapevo…volevo parlare ancora con lui, volevo stare ancora con lui…in breve, mi mancava immensamente…

E chissà…forse lassù c’è veramente qualcuno che esaudisce i desideri…

Stavo entrando nel cortile della scuola, per avviarmi all’interno di essa, quando all’improvviso è comparso davanti a me

- S-S-S-S-S-S-S-Seto! Mi hai fatto venire un infarto!!! Che cavolo ti salta in mente di comparire così all’improvviso!!! -

Mi superò senza proferire parola

- Ehi Seto? -

Si fermò

- Seto? Ma che ti prende? -

Quando si girò, faticai a riconoscerlo…i suoi occhi…i suoi occhi erano cambiati…freddi, incapaci di provare qualcosa…

- Prima che tu lo sappia da qualcun altro, te l’ho dico subito… mi sono ritirato dalla scuola -

- Che cosa? -

- Con il mio quoziente intellettivo non ho bisogno di frequentare ancora la scuola -

- Ma perché? -

- Sono troppo impegnato…non ho più tempo per niente…-

Rimasi a fissarlo negli occhi incredula…quello non era lui! Dov’era finito quel ragazzo con la passione per quello stupido gioco?

Quegl’occhi…non erano i suoi…

Lo conoscevo bene, lui non era il tipo da cedere così facilmente, doveva essergli successo qualcosa…qualcosa che lo aveva cambiato…

Si girò ancora e si avviò verso l’uscita, pur di fermarlo feci la prima cosa che mi passò nel cervello…

Lo presi per mano…facile no? Peccato che lui non adorava avere contatti umani…se così si possono definire…

- Seto…aspetta un attimo…-

Presi una biro e gli scrissi un numero sul palmo; rimase a fissarlo per qualche istante

- È il numero…del mio…ehm…cellulare…chiama quando hai finito…-

Gli feci l’occhiolino

- Avrai pur il tempo di sentire un’amica, no? -

E per un breve momento i suoi occhi tornarono quelli di sempre, ed infine fece la cosa più improbabile che mi era capitata nella vita…

Mi abbracciò…come nessuno aveva mai fatto…

- Di più…tu sei molto di più…-

Non riuscivo a parlare, mi strinsi solo più a lui…

- Ti prego…non te n’andare…non mi lasciare…-

- Mi dispiace Miki…io devo andare, però tornerò…ti chiedo solo una cosa…continua a volermi bene -

Annuì scostandomi da lui, ma mi trattenne per un braccio e avvicinandosi a me, mi sfiorò le labbra con un bacio…

- Questa è una promessa…io t…-

- Signor Kaiba! Mr Pegasus la sta cercando! -

Seto sospirando si scostò da me, mi sorrise ancora una volta dopo di che se n’andò senza voltarsi…e io rimasi li a fissare la sua schiena che sì allontanava…

E adesso eccomi qua…sto correndo per le vie della città dei duelli…ormai il campionato è finito…

Vi chiedete perché? Semplice…a causa di un semplice messaggio sul cellulare, una semplice frase per capire di chi era, una semplice e stupidissima frase…

Io e te…tre metri sopra il cielo…

Mi appoggio al muro sfinita…non ho più fiato…alzo la sguardo…eccolo, cavoli all’improvviso mi tremano le gambe, non ho neanche il coraggio di avvicinarmi…

Che imbecille…ho 17 anni, per un anno ho aspettato quella stupida chiamata e adesso ho paura…

Sorrido divertita mentre lo guardo; sta litigando con un tizio biondo, anzi, il biondo gli sta urlando contro e lui si limita a guardarlo con fare strafottente…tipico di lui, niente di cui stupirsi…

Dietro all’attaccabrighe ci sono due ragazze che lo guardano rassegnate, un ragazzo con una stana capigliatura che sta ridendo e un altro molto carino e un po’ basso che si limita a sorridere.

Ok…un profondo respiro e via…attraverso la piazza e gli arrivo alle spalle…

Una pacca leggera sulla schiena…

Sì gira…un sorriso…e gli sguardi incuriositi di quei cinque ragazzi…

- Però…non avevo idea che tu avessi tanti impegni…-

- Ehi! Sono pur sempre il titolare di un’azienda famosa in tutto il mondo, nonché campione mondiale di duel monsters…la mia presenza è richiesta in molto posti…-

- Ma davvero? -

- Ah ah, molto simpatica…ma comunque…noi due dovevamo finire un discorso, ti ricordi? -

- Intendi quando quel tizio vestito di nero ti ha interrotto? Cos’è che ti sei dimenticato di dirmi? -

- La cosa più importante…mi sono innamorato di te…-

Sospiro ed infine gli sorrido

- Sai pensavo che ormai te lo fossi dimenticato…-

Stavolta tocca a lui sorridere, si avvicina a me e mi bacia…

Ok…analizziamo la situazione: sguardi completamente increduli da parte dei cinque tizi, Mokuba, che non so da dove è spuntato, sogghigna e Seto mi sta baciando in mezzo ad una piazza piena di gente…

Devo dire che se il nostro primo bacio è stato bello, bè…allora questo è assolutamente magnifico…

Non vorrei più muovermi da qui…mi basta solamente sentire le labbra di Seto sulle mie e le sue braccia che mi cingono la vita, nient’altro…

Io e lui…

…tre metri sopra il cielo…

Fine.

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Allora, vi è piaciuta? Spero di si! È la mia prima ff quindi siate clementi! Comment please!

 

 

 

 

  
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