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Autore: Maxie__    12/01/2012    2 recensioni
Dolcezza, eri dolcezza tramutata in lacrime.
Giacevi su un letto di speranze e le lenzuola a quadretti che profumavano di ciliegia non le avevi nemmeno notate.
Genere: Avventura, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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On your mother's eyes say a prayer.



Pregò Dio settanta volte sette perché non gli facesse perdere i sensi, mentre guardava il suo sangue schiantarsi violento sulla neve.

Una parte del suo cervello si stava rilassando, ma lui cercava di tenersi sveglio parlando a se stesso,
quasi con la bocca storta, spaventando Alexis appena scesa dal treno.

Non era mai stata a New York, ma Gerard le aveva promesso che un giorno l’avrebbe portata con sé, magari un giorno d’estate o a capodanno, aveva detto.

Ma ora?
Ora era lì in fuga, con suo fratello Frank che stranamente non era ubriaco, quella notte.

Lo era praticamente sempre.

Frank si odiava per questo.
Quando sua madre, disperata, gli gridava contro, provava vuoto e compassione per se stesso.
Non sarebbe mai voluto diventare come suo padre, ma, lentamente, si stava trasformando in una creatura simile a lui, almeno così diceva sua madre.

Ma nessuno, nessuno riusciva a capire che era per colpa sua che aveva iniziato a bere.
Per alleviare il dolore dei lividi sul corpo di sua sorella, che gli facevano male solo a guardarli.
Non vedeva il corpo di sua madre da anni, oramai era un uomo.
Un uomo che si era cresciuto da solo.

Suo padre non l’aveva mai toccato di spontanea volontà,
ma ne prendeva sempre a palate quando cercava di difendere sua madre o sua sorella, come quella notte.

Gli otto anni che dividevano lui e sua sorella non erano nulla.
Erano fratelli e basta e sarebbero andati in capo al mondo insieme, pur di stare bene.
E quella notte, casualmente, erano finiti a New York.

Il più grande cercava di nascondere il sangue caldo che continuava a scorrergli dal naso, mentre sua sorella era intenta a cercare un Taxi.

Alexis non aveva mai visto nemmeno nelle fotografie New York così vuota, forse perché erano le 2 del mattino.
Per strada c’erano solamente barboni, spacciatori e gente ubriaca.
Non aveva paura di loro, infondo si sentiva simile a quella gente che vagava senza meta.

Ma loro una meta ce l’avevano e la raggiunsero con successo in meno di 30 minuti di Taxi.

Alexis continuava a strattonare suo fratello, cercando di tenerlo sveglio, il quale non la rassicurava affatto dicendo cose come  «Hey, va tutto bene.»
Non era il tipo.

Continuava a farfugliare  «Io lo ammazzo, lo ammazzo.»  ma ad Alexis non importava molto, infondo era abituata a tutta quella violenza e alla poca delicatezza di suo fratello in quei momenti.

La piccola pagò il tassista e poi gli fece un occhiolino quasi facendolo sciogliere,
con quella sua fresca bellezza che non era sfiorita nemmeno dopo tutto quel dolore.

Una volta dentro al campus, Frank si accasciò sulla porta verde numero 318, perdendo completamente i sensi.

Nessuno riusciva a capire Frank, tranne l’angelo nero che ora lo stava trascinando dentro e stava cingendo le braccia di Alexis, rassicurandola.

«Hey, andrà tutto bene.»
Lui era il tipo, invece.

Alexis tirò un respiro di sollievo guardando negli occhi il grande Gerard, così alto.
Non lo vedeva da mesi, le tremavano quasi le gambe dalla paura che l’avesse trovata poco carina.

Questa era Alexis, quella che oramai si perdeva nei dettagli da stupida adolescente durante i drammi della sua vita:
Il padre di Frank aveva sporcato la neve del sangue di suo figlio, ma aveva sporcato la pelle candida di Gerard in un rossore di rabbia, che la rassicurava.
Almeno il suo secondo fratello non era triste, era solo arrabbiato.
 
 
 





«You made me this way, I am the product of your creation.»
 

























































Maxie's back!

Ed ancor prima di finire la mia prima Fanfiction, eccomi qui con una nuova Frerard!
Questa, a differenza dell'altra, non sarà strutturata sulla trama di un CD, come The Black Parade, anche se forse, il titolo sembra suggerire questo.
Lo ammetto, la grafica l'ho un po' fottuta a bulletproofAliz lol
Saluto xFearless_, la mia migliore amica che sopporta le mie FF sin dal 1872 (?)

La citazione alla fine è una frase di Turn The Other Way degli Avenged Sevenfold.




Alla prossima!
  
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