Convivenza.

Festa.

Ero in giro con Kurt,Blaine, Mercedes  e stranamente anche Santana che anche lei doveva scegliere un vestito per questa sera,perché sta sera c’era una festa o meglio la festa al cubo un locale appena aperto,io volevo indossare il mio vestitino con i gufi ma almeno per questa volta Kurt mi aveva convinto o meglio pregato di indossare un –vestito degno di quel nome- come diceva lui.

Fare spese con Kurt da una parte era confortante perché ero sicura di non sbagliare nella scelta del vestito,ma d’altra parte era estremamente stressante siccome qualsiasi cosa io scegliessi a lui non andava bene,o gli faceva schifo;almeno qualche volta Blaine mi proteggeva,era così bello chissà perché gay.

“Satana,quello è perfetto”punzecchiò Kurt osservando la latina indossare un vestitino rosso a frange che esaltava di gran lunga la sua pelle scura e le sue forme.

“Ora devi scegliere qualcosa tu”mi incoraggiò Blaine mentre io guardavo male Santana,dovevo ancora capire se in quella notte passata con Finn,avevano fatto qualcosa o avevano giocato a scarabeo.

“Santana”la chiamai allontanandola dai due piccioncini ma non da Mercedes che come al solito origliava ma non mi dava fastidio sapevo che era fatta così.

“Non ho passato la notte col tuo ragazzo tranquilla.”Mi rispose senza neanche che parlassi andandosene verso i suoi “amici” non mi fidavo,volevo sapere altro,sapevo che la latina non era per niente ciò che si dice una santa ma avevo paura di scoprire qualcosa che non avrei voluto sapere.

“Con chi ci vai alla festa?”Mi chiese con tono dolce Blaine osservando assieme a me dei vestiti da mettere mentre Kurt giudicava e sceglieva scarpe per la latina.

“Con Finn,pensavo fosse ovvio”

“e Noah?”

“Penso con Quinn”

“io sapevo che non stavano più insieme”

“infatti è così,ma Quinn è bellissima sicuramente si fidanzeranno a poco”

“io dico che gli piace un’altra”finì lui prendendo un vestito blu non troppo corto ma neanche lungo,sembrava a prima visto perfetto per una come me ci mancava solo un piccolo gufo,forse era troppo scollato.

“Ma non è troppo scollato?”

“No è perfetto,vallo a provare con queste ballerine”finì indicando le scarpe del medesimo colore;andai nello spogliatoio tranquilla quel vestito mi piaceva anche se da solo non l’avrei mai scelto.

“Come sto?”Chiesi a tutti presenti nel locale uscendo un po’ imbarazzato,forse era troppo stretto.

“Sei,un vero schianto”affermò Kurt a bocca aperta,

“se non fossi gay sarei sicuramente innamorato di te”continuò Blaine con un sorrisone,

“perché non ti ho mai fatta?”Esclamò la latina avviandosi alla cassa,mentre io ero sempre più insicura su ciò che sarebbe successo alla festa di stasera.

“Scusate il telefono devo rispondere”sussurrai allontanandomi da tutti per dare il vestito e i soldi a Blaine in modo che me lo pagasse mentre io andavo parlavo al telefono,era Noah.

“Pronto?”

“Rach sono io”

“Oh Noah,dimmi”

“stasera ci sarai alla festa?”

“Si,certo!”

“Finn ti viene a prendere o ti porto io?” Mi chiese con tono dolce,

“ci vediamo a casa e ci mettiamo d’accordo ok?”

“Certo,scegli il vestito per sta sera?”

“Si con Kurt e gli altri”

“com’è?”

“Il vestito?”

“No,l’intimo”continuò lui con tono scherzoso facendomi ridere nel bel mezzo del negozio con gli occhi sorpresi dei miei amici che si era riuniti accanto a me.

“Non te lo dico”dissi con il tono leggermente più alto facendolo ridere,

“Ciao,principessì”

“ciao,Noah.”

Lasciai a bocca aperta i miei amici che forse pensavano stessi parlando con Finn e ci avviammo verso il bus che passava fra mezz’ora odiavo quel cavolo di autobus.

“Vabbè io e Blaine andiamo a piedi tanto è vicino”disse Kurt andandosene poi seguito da Santana e Blaine;ero tentata di chiedere il perché anche la latina li seguisse ma mi limitai al silenzio aspettando il pullman.

“Rach cosa ci fai qui sola?”Mi chiese Finn vedendomi da lontano,feci un lieve sorriso e gli presi la mano;

“aspettavo il pullman dovrei tornare a casa”mi giustificai lasciandogli un lieve bacio sulla gancia,mi piaceva stare stretta a lui e al suo braccio anche se ancora ero triste per Santana.

“Finn?”

“Si”

“sei stato davvero una notte con Santana?”

“No,volevo solo farti ingelosire. Però è venuta da me le intenzioni erano quelle solo che poi,poi non c’è l’ho fatta ecco tutto” cercai di parlare ma mi fece segno di star silenzio e rinizò “tu però vivi con Puck!Lui è capace di farsi anche una formica,tutto basta che sia femmina. E’ imprevedibile e non sarebbe la prima volta che mi ruba la ragazza,e poi voi due avete avuto anche dei precedenti ed io ho solo un’enorme stupida infondata paura di perderti”urlò sfogando tutte le sue paura e le sue ansie,con un sorriso forse materno mi avvicinai a lui e in punte cercai di dargli un bacio senza che si abbassasse; “ma io sono sempre e solo tua” sussurrai abbracciandolo,ero contenta che Finn dopo tutto avesse scelto me,dopo aver avuto la possibilità di avere Quinn lui aveva voluto me ed io volevo lui.

Mi sistemavo i capelli con le mani mentre cercavo freneticamente con gli occhi una spazzola,ero solo in intimo non trovavo le ballerine blu e mi mancava solo mezz’ora e tra l’altro avevo Noah che bussava continuamente alla porte del bagno,volevo aprire e picchiarlo.

“Chiudi gli occhi” urlò smettendo di bussare,

“perché?”

“Chiudili”continuò ad urlare lui,fino a che li chiusi.

“Fatto.”

“Principessa!Carino l’intimo blu”commentò lui scoppiando in una fragorosa risata facendomi urlare come un’ossessa nel bagno.

“Stupido idiota esci!”Urlai ancor di più costatando che era a dorso nudo permettendomi d’osservare il suo petto e le sue braccia scolpite,rimanemmo un attimo in silenzio a guardarci,ad osservarci a scrutare in noi ogni singolo pregio e difetto e adoravo restare con lui in silenzio osservando e facendomi osservare.

“Ma come ti permetti”urlai poi spezzando il silenzio per dargli un sono schiaffo sulla guancia per poi scoppiare a ridere senza neanche cercarmi di coprirmi,ero come a mio agio anche se mi sentivo profondamente offesa.

“Volevo solo darti la spazzola”si scusò lui alzando il sopracciglio,”però che bella visione” continuò col il suo solito sorriso da schiaffi.

“Sappi che sono comunque offesa,e penso che non ti parlerò più per la fine dei miei giorni!Questo può anche essere considerato tradimento sai???”Urlai sempre più arrabbiata cercando di coprirmi con un asciugamano;

“non sarai mica arrabbiata davvero?”Mi chiese con tono dispiaciuto,

“si,e  non dire nulla a Finn!Ora per favore esci.”Risposi fredda pensando per un attimo di perdere quei stupendi baci che solo Finn sapeva regalarmi.

Mi rivestii in silenzio in camera mia senza neanche sentire una parola da parte di Noah ma non me la sentivo di andare da lui siccome era stato lui a sbagliare anche se io tecnicamente non mi ero opposta se non dopo ben dieci minuti;ero stata una stupida.

“Ti viene a prendere Finn?”Mi chiese senza neanche degnarmi di uno sguardo,e pensare che mi ero preparata così anche per lui.

“Rachel rispon..” Continuò rimanendo a bocca aperta quando finalmente si girò per guardarmi soffermandosi sulle cosce e sul vestito blu,forse il suo colore preferito non sapevo ma era ancora troppo presto per chiederglielo.

“Li hai lasciati sciolti”affermò alludendo ai capelli facendomi diventare d’un rosso scarlatto.

“Si”dissi limitandomi ad annuire essendo conscia che sulla moto sarei dovuta stare petto schiena con lui,conscia che avrei dovuto sentire il suo profumo invadermi.

“Puoi accompagnarmi?”

“Certo,moto?”

“Hai una macchina?”

“Moto.”

Il quadrato era affollato dalla nostra scuola,non c’era neanche uno sconosciuto ma solo il glee club più la squadra di football non mi dispiaceva essere solo noi,anche perché così sarei potuta stare con il mio Finn senza occhi indiscreti;ma i minuti passavano e lui non arrivava.

Erano tutti ubriachi,Quinn picchiava Noah accusandolo di avergli tolto tutto,Santana baciava Brittany e la stessa cosa facevano Kurt e Blaine mentre Tina ballava al palo io ero seduta a bere un bicchier d’acqua –i miei papà mi avevano sempre insegnato di non bere-  aspettavo Finn che portava con se il ritardo di un’ora,roba da non credere avevo litigato con Noah,uno shampo fatto a vuoto,un intera ora di trucco,abbinamenti e ragionamenti contorti per nulla se si esclude il barista che ballava al ritmo delle natiche di Tina.

Passarono due ore e di Finn neanche una traccia tranne un breve messaggio dove annunciava che non sarebbe potuto venire;volevo andare via e non potevo far nulla per impedire alle lacrime di rigarmi il viso e rovinarmi il trucco,ero arrabbiata frustata mi aspettavo che venisse mi aspettavo di restare tra le sue braccia per molto molto troppo tempo,ma non era qui,non era con me a dirmi che ero bellissima e ballare assieme a me.

“Dove vai.”Mi fermarono delle mani sulla vita ed un odore di alcool;

“Noah scusa devo andare”cercai di impormi tra i singhiozzi,

“cos’è successo?”Continuò a chiedermi sembrando lucido se non fosse per la puzza che emanava,

“Finn”riuscii solo a dire prima di incominciare a piangere come una fontana fregandomene di tutti i miei amici ubriachi impegnati a ballare e del trucco.

“Ma perché tutte le volte che stai con me,piangi?”Mi chiese stringendomi a lui mentre incominciammo a ballare goffamente uno stretto all’altra.

“Perché tu mi fai ridere”continuai io affogando le mie lacrime nelle sue spalle,

“allora piangi finché vuoi bellezza”continuò ricordandomi che era ubriaco fradicio;mi staccai debolmente da lui con gli occhi gonfi ridendo per la sua espressione accigliata,gli presi la mano e con dolcezza riuscii a strappare un passaggio a Blaine incollato a Kurt.

“Principessa”sussurrò Noah appena entrammo in casa,mi girai verso di lui per sapere cosa voleva e me lo ritrovai addosso bloccata tra lui e il muro,”non ti ho detto che sei bellissima con il blu”continuò a sussurrare qualcosa senza senso mentre mi dava dolci piccoli casti baci sulle guance e collo,ma anche se a malincuore mi tolsi da quella stretta d’amore e con pazienza lo portai sopra fino a farlo stendere sul letto;

“ora dormi Noah”finii andandomene ma per la seconda volta mi fermo prendendomi per la vita e portandomi sul letto accanto a lui mentre si toglieva i vestiti.

“Ma cosa fai?!”

“Dormi con me,ho solo caldo.”Lo guardai per una volta non aveva il viso da Puckzilla per una volta era solo un adorabile ragazzo forse un po’ spaventato.

“Non guardarmi così”sussurrò tenendomi ancora stretta a lui,

“così come?”

“Così. Poi non lamentarti se ti salto addosso”bisbigliò addormentandosi insieme a me in quella notte di pianti,balli,e soprattutto amore. Ma mentre lei si addormentava fra le sue braccia che ancora la stringevano si chiese dove potesse essere il ragazzo tanto bramato.

Angolome:Scusate se ci ho messo tanto ma con l’inizio della scuola non penso posterò ogni giorno ma una volta a settimana,e poi sto continuando anche un'altra storia molto importante anche se aggiorno sempre prima questa J Non mi odiate! Che ne pensate di questo capitolo?Grazie a chiunque legge un bacio a tutte al prossimo capitolo.