Questa doppia flash si è classificata prima al
contest Bloody Rain (Pioggia di Fanfiction!) indetto da Nihila
di Elanor!
Autore:
KitsuneDemon
Titolo:
Bloody
Puppets
Genere:
Drammatico,
Introspettivo
Avvertimento:
Flashfic
Personaggi
scelti: Toma,
Bardak
Immagine
scelta: http://browse.deviantart.com/?q=blood&order=9&offset=24#/d9flcj
Bloody
Puppets
Lei
è come un burattinaio: gioca con infiniti fili rossi dalle
mille sfumature.
Il respiro
è ridotto ad un ansito ormai
assente, gli occhi aperti si tingono del colore purpureo del suo stesso
sangue.
E il guerriero è immobile, a terra, i muscoli ribelli nella
loro assurda
immobilità.
Talvolta
agisce in solitudine. Irreparabile, la mano di sangue tira i fili
più prossimi a
spezzarsi. Ma alcuni resistono più di altri.
La vita
scivola via ogni minuto che
passa, scivola come il sangue delle mille inutili morti con cui ha
macchiato la
sua anima sporca, anima splendente nel coraggio e nel soffio di vita
incontenibile
che l’ha sempre animata.
Guidato da un’ultima scintilla di orgoglio
bruciante, il guerriero si costringe a fissare il cielo. Non desidera
un oblio
che tarda ad arrivare.
Per
quanto un filo resista, lei sempre colpisce senza indugi. Ma ai suoi
occhi è
magnifico il colore dell’orgoglio. E’ un colore
vivido, rovente nella sua
oscurità. La mano insanguinata allenta la presa: vuole
ammirare ancora le tetre
sfumature di quel magnifico filo.
Il guerriero
avrebbe preferito un oblio
atroce e immediato ad una fine tanto misera. La volontà di
vivere si fa strada
nel suo animo. L’aria riempie i polmoni distrutti,
causandogli uno spasmo.
Stupita
da tanta bellezza, lei è magnanima verso quel filo prossimo
alla rottura. Il
guerriero non si spegnerà in solitudine.
E una presenza si insinua
inaspettata
nella mente del fiero combattente.
-Bar…dak…
Allora
la mano insanguinata si trasforma nella mano di un vecchio amico.
***
Lei
è come un burattinaio: si diverte nell’intrecciare
i fili dai colori più
vividi, per ammirarne le magnifiche sfumature che ne scaturiscono.
E’ un folle. Il guerriero
lo sa. Ma
l’orgoglio di una pura e indomita razza guerriera pulsa nelle
sue vene come la
stella più ardente. La candida fascia sulla sua fronte
è pregna del sangue di
una stirpe ormai in declino, e brama vendetta.
Lei
vince sempre. E vincerà. Osserva il filo: arde nel desiderio
di una rivalsa che
forse mai arriverà.
Il
colore del coraggio è vivido e cangiante. La mano di sangue
scorre l’intreccio
del filo saggiandone il magnifico colore splendente, tanto che pare
dorato.
Ed
ecco un secondo filo si intreccia al primo, tanto impregnato di sangue
da
sembrare più oscuro della notte più buia.
E’
solo questione di attimi.
Tra
due fili tanto diversi l’intreccio è impossibile
quanto straordinario: ne
risulta un nodo difficile da districare. Il meno resistente sempre
soccombe:
così il brillante filo si spezza sotto la morsa
dell’oscurità più nera. Allora
la mano di sangue si trasforma nella mano di un traditore.
La vista si
annebbia, i sensi si
perdono: il guerriero sente la fine vicina, così come sente
il suo corpo
sfaldarsi, attimo dopo attimo. Ma il suo pensiero è
più vivo che mai.
E
lei non si accorge di tutto questo. Non ha visto che il filo brillante,
nel
rompersi, ha lasciato una parte di sé sul nero filo
traditore.
Un
sottilissimo filo dorato, splendore di un leggendario guerriero.